Non sempre una vittoria vale la pena di essere combattuta



Finalmente, sono felice.

O, almeno, credo di esserlo…
In effetti, non so cosa sia realmente la felicità, non credo di averla mai realmente provata prima d’ora…

Eppure, non posso certo dire che questa sensazione sia sgradevole.
Dopo anni e anni di sforzi, di complotti e d’intrighi, posso dirmi infine soddisfatto. Lui è morto, e con lui ogni cosa che potesse mettere in dubbio, anche solo per un pallidissimo istante, la mia intoccabile immortalità. Ora, finalmente, ho raggiunto il mio obiettivo. Persino la Morte si inchina di fronte alla mia indubitabile magnificenza.

Quindi, perché questo vuoto?

Ho visto il mio nemico cadere, umiliato e sconfitto, ai miei piedi. Ho visto le sue certezze vacillare, i suoi compagni abbandonarlo, nella morte o nella fuga. Ho visto la mia gloria oscurare, magnificentissima, i cieli e sovrastare le terre…

I mesi sono passati, tutte le resistenze sono crollate.

Nessuno osa più opporsi a me, al Signore Oscuro. Il mio regno, un regno privo di quegli inutili parassiti chiamati babbani, è finalmente sorto, e posso ora condurre la stirpe dei maghi verso un glorioso futuro fatto di nobiltà e solide certezze, di potere e di ricchezze inimmaginabili ai più…

Nonostante tutto, nonostante abbia raggiunto il mio fine ultimo, sento come qualcosa, che manca.

Gli scontri sono finiti da tempo, sterminati coloro che non meritavano di vivere la MIA era, non è rimasto più nulla. E la mia anima, ormai spezzata e agonizzante, brama, ora come un tempo, la carne e il sangue.

La mia natura più insita, quella con cui, sin da piccolo, imparai a fare i conti, rimpiange le grandi battaglie, l’odore di zolfo e sangue, rimpiange le grida di dolore e le preghiere dei sconfitti. Rimpiange la morte che pregna l’aria, i lampi di luce verde che percorrono le strade, i morti e i feriti. E capisco…capisco che nessuna vittoria potrà mai saziarmi.

La bestia che si cela in me si dimena, furiosa, e per la prima volta, da quando tutto finì, mi chiedo come sarebbe ancora, se Lui, essere maledetto, fosse ancora qui.

Almeno, con quel moccioso tra i piedi, potevo realmente definirmi VIVO. Ora, invece, non so che farmene dell’immortalità che con tanta fatica ho seguito e cercato.

Ho vinto, ma, chissà perché, non sono realmente sicuro che ne sia valsa la pena.

Note dell'autrice=
Eccomi qui, segnore e signori, con la mia primissima opera!
*Incrocia le dita e spera che abbia fatto colpo*
Non è da molto che sono presente sul sito, finora mi sono sempre limitata a organizzare contest sul forum, ma da un po' di tempo a questa parte ho deciso di iscrivermi a mia volta a dei contest, per cui eccomi qui.
Ammetto che, in questa breve flashfic, il nostro amico da naso schiacciato non è proprio molto IC, tuttavia ho provato a immaginare come sarebbero andate le cose, e quali sarebbero stati i suoi pensiari, se fosse stato lui a vincere la guerra magica e non il giovane Potter. Dopotutto, parliamo pur sempre di Voldemort, e io non ce lo vedo per niente a prendere polvere su una scrivania governativa solo perchè tutta la gente che c'era da ammazzare era ormai morta.
Spero che sia piaciuta, se volete lasciarmi un parere, sono curiosa di sentire le vostre riflessioni, anche perchè sono molto aperta a ogni genere di critica...
Detto questo, vi saluto!
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