Angela è lesbica. Lei. Lei.
Okay. Facciamo un bel respiro.
E poi, non ci vedo nulla di male. E' normale... è che sono così scossa...
Drin.
Il citofono.
Mi precipito a rispondere. -Chi è?-.
-Veronica per favore aprimi-.
Impossibile.
E' Gabriele. Ancora. Gli apro senza dire niente.
Dopo pochi secondi, suona anche al campanello di casa mia.
Apro la porta lentamente. E' lì, davanti a me. E, non ci posso credere, ha gli occhi lucidi.
-Cos'hai?- gli chiedo, in un sussurro.
-Sto malissimo, Veronica- mi risponde, piano.
-Che è successo?-.
-Gaia... la mia... fidanzata- balbetta lui -è così... non so. Non so nemmeno perchè mi ci sono messo insieme. E, cosa più importante, non so perchè sono venuto da te-. L'ultima parola la pronuncia in modo più marcato.
Io resto zitta e lo fisso, con la bocca semiaperta per lo stupore.
-Posso entrare?-.
Dopo qualche istante siamo seduti sul divano.
-Ho una vita di merda- dice lui, disperato -al lavoro sono sempre assente, non mi riconoscono più. I miei stanno passando un brutto periodo, penso si separino. E sto con una che nemmeno mi piace-.
Abbasso lo sguardo, non sapendo cosa dire.
-E sai perchè non mi piace Gaia?-.
Silenzio.
-Perchè sono ancora innamorato di te-.
Silenzio.
-E mi dispiace da morire di averti delusa-.
Silenzio.
-Veronica?-.
Alzo piano lo sguardo.
Lo guardo in quegli occhi verdi stupendi.
-Io... ti amo- dice, poi mi prende il collo dolcemente, mi attira a sé e mi bacia.
Io non faccio niente per fermarlo. Continuo a baciarlo, senza dirgli niente.
A un certo punto sentiamo un rumore dietro di noi.
Mi stacco subito e mi giro per vedere chi è.
Silenzio.
Non ci posso credere.
Silenzio.
-Sei una persona disgustosa, Veronica. Tu... mi fai schifo- mi dice Luca, con la mia giacca in mano. La appoggia sul divano delicatamente, dopodichè si gira e si allontana verso la porta.
Non posso lasciarlo andare. Mi alzo e corro verso di lui.
-Luca! Fermati!- grido per le scale.
Non so se è sceso a piedi o ha preso l'ascensore.
Penso la prima, dato che l'ascensore è fermo.
Così inizio a correre verso l'uscita. Per fortuna sono solo al terzo piano.
Lo vedo che sta per aprire la porta.
-Luca!- lo chiamo, urlando.
Lui non dice niente, continua a camminare senza nemmeno girarsi.
Faccio una corsa per raggiungerlo. Quando gli sono vicina, gli afferro il braccio. -Luca. Io non provo niente per lui-. Ma nel momento stesso in cui lo dico, mi accorgo che non lo penso veramente. Non sono abbastanza convinta.
Luca si volta soltanto, ma non mi dice niente.
Mi guarda. Con i suoi occhi color cielo. Gli occhiali leggermente abbassati del solito.
-Mi dispiace-.
-Tu l'hai baciato- mormora lui, con un tono che non ammette repliche.
-Lo so, e ti dico che mi dispiace, Dio Santo!- esclamo io, disperata.
-Ti dispiace, ma non te ne sei pentita-.
-Non è vero- balbetto io, indecisa.
Dentro di me sento che sto dicendo un sacco di balle.
Ma dentro di me sento anche che non sono perfettamente sicura di tornare con Gabriele.
-Sei sicura?-.
Silenzio.
-Vedi? Non lo sei. Perchè mai dovrei perdonarti, poi? Non ti scusi nemmeno! Tu non sei convinta di quello che mi hai appena detto!- grida, arrabbiato.
Mi faccio schifo.
Sì, lo ammetto, è tutto vero. Ed è per questo che mi sento una vera merda.
-Ciao Veronica- afferma, dopodichè si gira e si avvia verso la macchina.
Silenzio.
Non ho nemmeno la forza di salutarlo.
Quando rientro in casa, vedo Gabriele ancora seduto sul divano che sta guardando di fronte a lui, senza fare niente.
-Vai via, per piacere- mormoro, piangendo.
-Scusa per quello che ho fatto, non volevo farti litigare con lui. Non so nemmeno chi preferisci tu... per cui sono davvero spiacente. Scusami, davvero- mi dice Gabriele, girandosi.
-Va bene, ora vai. Voglio stare sola-.
Lui si alza e se ne va.
Io mi butto sul letto, continuando a piangere come una disperata.
Mi sento davvero una merda.
*Un grazie speciale a tutte le persone che mi hanno aggiunto ai preferiti (_Hysteria, B r o K e n, Cherasade e pirilla88) e anche a quelle che stanno seguendo questa fic.
Mi avete dato la forza per continuare. Grazie davvero del sostegno. Un bacio. Alla prossima, LaLLa.