Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: effe_95    31/05/2016    1 recensioni
[Storia scritta a quattro mani da Effe_95 e Micio95 ]
Percy ed Harry hanno sempre pensato che i sogni non portino a nulla di buono, e in egual misura le profezie. Gea era appena stata sconfitta, Voldemort annientato. Si prospettavano anni di pace e tranquillità per i due mondi, ignari l'uno dell'esistenza dell'altro.
Era un giorno tranquillo al Campo Mezzosangue, quando venne pronunciata la Terza Grande Profezia.
Era anche il giorno che cambiò le loro vite e nacque una nuova minaccia.
"I maghi e i semidei si uniranno, la progenie del serpente fermare dovranno. A riparare tenteranno il patto della dea fedele infranto. La bacchetta custodita dovrà essere, il male piani terribili potrà tessere. Solo l’ unione una soluzione fornirà, e alle porte dei due mondi la fine decreterà."
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo Extra
 

The other side of Bealfire.
 
-Inizio seconda parte-
 
Escape – Identity Changement.
 
_ FUGGIAMO_
A quelle parole corremmo verso il castello e preparammo le valigie di corsa, raggiungemmo Hogsmeade e ci smaterializzammo dall’altra parte del mondo, c’eravamo finalmente lasciati Hogwarts alle spalle, avevamo finalmente chiuso il nostro passato in un cassetto che non avremmo mai più riaperto.
I primi tempi furono piuttosto difficili, per prima cosa inscenammo la nostra morte affinché nessuno ci desse la caccia. Ritornammo in Inghilterra, dopo alcuni mesi passati a girare il mondo, con un altro aspetto. Le nostre ricerche avevano dato i loro frutti, grazie ai miei poteri divini, avevo cambiato le nostre fattezze.
Killian Potter e Bealfire Slytherin erano morti per sempre.
Al ritorno avevamo fatto visita alle nostre tombe senza fiori, per il mondo dei maghi non esistevamo più, adesso avevamo altri nomi e nazionalità diversa.
Io ero un francese di nome Jean-Battiste Renée e Killian un tedesco dal nome di Dietrich Schwarz. Ci presentammo al Ministero con i diplomi falsi delle nostre “presunte” scuole d’origine, fingere l’accento non era stato difficile per noi.
In men che non si dica accedemmo al corso di Auror, realizzando i nostri sogni, eravamo i migliori della classe.
Pochi mesi dopo l’inizio del corso Killian volle visitare la sua famiglia.
Grazie ad un mantello dell’invisibilità che Killian aveva trovato al mercato nero riuscimmo a non farci scoprire. Ripensandoci avrei dovuto impedire al mio amico di farsi del male.
A casa Potter regnava la serenità, ogni traccia di Killian era stata cancellata come se non fosse mai esistito, come se James fosse stato figlio unico.
Ah, a proposito di James, vi starete chiedendo che fine ha fatto, beh … non è difficile immaginarlo date le premesse, grazie ad una spintarella era diventato l’uomo di fiducia del Ministro.
Entrammo in casa dalla finestra aperta, la bella famigliola era tutta riunita a tavola, ridevano e scherzavano come se sulle loro spalle non pesasse un lutto.
_ Oggi è un anno che Killian è morto_ L’allegria venne spezzata dal padre di Killian.
Tutti ammutolirono e fissarono l’uomo intento a bere un bicchiere di vino rosso.
_ Richard non pensare a queste cose, adesso stiamo meglio_ Disse la madre.
_ Meredith!_ Gridò il padre battendo i pugni sul tavolo, la bottiglia di vino traballò pericolosamente_ Non chiedermi di dimenticare mio figlio, è morto per colpa nostra!_
_ Richard, non incolparti per la morte di quel disgraziato!_
_ Tanto non sarebbe diventato nessuno_ Aggiunse James continuando a mangiare come nulla fosse. All’improvviso un lume esplose, sapevo che era stato Killian spinto dalla sua rabbia, così lo tirai via, dovevamo andarcene da quella casa e sapevo che quella sarebbe stata l’ultima volta in cui vi avremmo messo piede.
 
Passarono tre mesi da quell’avvenimento, ormai Killian aveva messo una pietra definitiva sull’argomento.
Il corso Auror procedeva alla grande, il nostro Mentore era fiero di noi, ormai era quasi giunto al termine e avremmo intrapreso a breve la carriera che avevamo sempre sognato.
Quando arrivò il giorno dell’abilitazione ci svegliammo di buon ora da una notte insonne, carichi d’agitazione per la cerimonia. Stavamo giusto lasciando la camera quando mi accorsi che Killian aveva messo la cravatta al contrario, gli diedi una pacca sulla spalla e cominciai a ridere di gusto.
_ Che cavolo ridi a fare?!_ Sbottò Killian infastidito.
_ Hai la cravatta al contrario idiota!_ Gli feci notare picchiettando il nodo.
_ Non capisco nulla di questo aggeggio babbano, lo indosso solo perché mi hai costretto_ Sbuffò sciogliendo con malagrazia in nodo sbagliato.
_ Almeno per il tuo ventesimo compleanno vestiti decentemente_ Dissi aggiustandogli la cravatta_ Ora si che sei perfetto, le ragazze cadranno subito ai tuoi piedi_ Lo stuzzicai ironicamente dandogli una pacca sulla spalla.
_ Si, magari con gli occhi verdi_ Disse borbottando mentre chiudeva la porta di casa.
Ci smaterializzammo all’evento, la sala era gremita di persone in attesa.
Avemmo giusto il tempo di prender posto che il nostro Mentore salì sul palco per cominciare il discorso.
_ Cari apprendisti, siamo finalmente giunti alla fine di questo viaggio, da domani il nostro mondo sarà più sicuro, protetto da uomini valorosi come voi. Prima di lasciarvi voglio farvi un regalo, oggi a consegnarvi l’attestato sarà niente di meno che il professor Salazar della scuola di Hogwarts_ Disse lasciando entrare l’ultima persona che mi aspettavo di vedere.
Per un momento, dimenticandomi di avere un altro aspetto, sbiancai.
Strinsi forte i pugni sulle gambe ed ebbi l’istinto di alzarmi per attaccarlo, ma Killian mi fermò in tempo prendendomi per il braccio.
Fortunatamente nessuno di era accorto della mia reazione e intanto mio padre aveva cominciato a parlare.
_ Per me è un vero onore essere qui alla vostra presenza, siete il futuro del nostro paese, la prima generazione di Auror mai esistita, avete fatto la storia, sono orgoglioso di voi! Inizierò a consegnare gli attestati in base al punteggio ottenuto all’esame da me supervisionato_
Sia io che Killian balzammo a quelle parole, eravamo sicuro gli ultimi della lista come al solito quando eravamo ad Hogwarts.
_ Ho il piacere di annunciare che con nostra grande sorpresa al primo posto abbiamo due persone che hanno ottenuto il massimo del punteggio, e sono: Jean-Battiste Renèe e Dietrich Schwarz!_
Non potevo credere che avesse pronunciato l’altro mio nome con tanto orgoglio, come non aveva mai fatto con quello vero.
Che ironia della sorte, proprio lui che aveva programmato il mio futuro adesso mi consegnava un lasciapassare per quella vita di cui voleva privarmi e anche con il massimo dei voti, bel colpo paparino!
Ricevemmo il nostro attestato e tornammo al nostro posto in silenzio, ma avevo la sensazione che non sarebbe finita lì, infatti alla fine della cerimonia Salzar si avvicinò, che piacevole incontro si prospettava di fronte a noi.
_ Jean-Battiste, Dietrich aspettate, vorrei scambiare due parole con voi_ Disse avvicinandosi con un sorriso bonario sulle labbra. Se non avessi dovuto mantenere un certo atteggiamento credo proprio che gli avrei vomitato in faccia.
_ Ma certo! E’ un onore per noi_ Disse Killian con tono palesemente ironico, dovetti attingere a tutto il mio autocontrollo per non scoppiargli a ridere in faccia.
_ L’onore è tutto mio, è un vero peccato che non siate di nazionalità inglese, avrei potuto avere due eccellenze come voi nella mia scuola. Sono sicuro che i vostri ritratti e i vostri nomi sarebbero sicuramente comparsi nella bacheca dei trofei_
Non avevo parole per descrivere il mio sgomento, non sapevo che ridere o infuriarmi.
_ Ma noi non siamo degni di tali parole_ Intervenne Killian rivolgendomi uno sguardo significativo, colmando il mio silenzio.
_ Se mai avessi avuto un figlio, avrei tanto voluto che avesse le vostre qualità_
Confesso che quando sentii quelle parole mi mancò la terra sotto i piedi.
Ho sempre saputo che mio padre avrebbe preferito un estraneo al suo unico figlio, da come si comportava non sembrava aver sofferto neanche un minuto per la mia “presunta” morte.
_ Ah perché, non avete figli?_ Chiesi di riflesso con aria affabile.
Killian al mio fianco sobbalzò e mi guardò sorpreso.
_ Purtroppo il destino non mi ha concesso questa gioia_ Rispose perso nei suoi pensieri.
Gli si oscurò leggermente il viso, sembrava quasi che il mio ricordo gli provocasse fastidio, se, come aveva detto, i figli erano una gioia, sul suo volto non leggevo nessun segno che la perdita di quel sentimento avrebbe dovuto comportare.
_ Che peccato! Avrei tanto voluto conoscere vostro figlio, sono sicuro che sarebbe stato un grande uomo come lei_ Disse Killian.
Avevo come il sospetto che quelle parole fossero rivolte a me.
_ Semmai in futuro dovessi avere un figlio mi auguro che sia come lo hai descritto_ Disse Salazar con aria fiera.
La conversazione terminò lì, Salazar si congedò smaterializzandosi, Killian mi diede una pacca sulla spalla e disse sei parole che non dimenticherò mai:
_ Andiamo a prenderci il nostro futuro_
 
Profecy – The Oracle.
 
Erano trascorsi dieci anni da quel giorno, le nostre carriere avevano raggiunto l’apice, eravamo gli Auror più conosciuti d’Europa.
La nostra sede di base era in Inghilterra, ma eravamo in giro di continuo, il mondo non aveva più segreti per noi, l’avevamo visitato tutto.
Eravamo in Italia quando successe un evento che cambiò il corso delle nostre vite per sempre. Era una calda sera italiana di Agosto, quando nel nostro appartamento provvisorio arrivò un gufo con un messaggio, entrò da una finestra affacciata sul mare portandosi dietro una folata di vento. Killian prese il messaggio e lesse ad alta voce: “ URGENTE BISOGNO, LONDRA, MINISTERO, ORA!”, ci lanciammo sguardi interdetti.
Da quando era cambiato il capo del reparto Auror non si capiva più niente, era già la terza volta che ci chiamavano per un “urgenza”, il più delle volte infondata.
A malincuore ci smaterializzammo a Londra facendo attenzione a portare con noi i ciondoli.
Ah, a proposito, ho dimenticato un piccolo particolare … abbastanza rilevante.
I ciondoli che portavamo al collo erano legati al nostro attuale aspetto, ci eravamo resi conto che con l’andare del tempo mantenere quell’aspetto comportava il dispendio di troppo potere. Avevamo incantato i ciondoli, ora bastava indossarli perché mutassimo aspetto senza attingere alla nostra magia.
Il ciondolo di Killian l’avevo fabbricato io personalmente, il mio invece era quello studiato da Era e Salazar per bloccare i miei poteri.
Come ero riuscito a procurarmelo? Semplice!
L’avevo sottratto a mio padre prima di inscenare la mia morte, avevo scoperto che solo un’arma potentissima avrebbe potuto farlo funzionare, fino ad allora sarebbe stato un ciondolo come tutti gli altri.
Quando entrammo nel Ministero c’era una grande confusione, io e Killian ci guardammo accigliati e ci precipitammo nel reparto Auror.
Una volta nella stanza, trovammo riuniti tutti i nostri compagni più validi, intenti a scrutare una mappa delle fognature di Londra. Di spalle vedemmo un uomo che non conoscevamo, ma stranamente familiare, doveva essere il nuovo capo che non avevamo avuto ancora il piacere di incontrare. Avanzammo nella stanza e in quel momento l’uomo si girò, io e Killian restammo pietrificati dalla sorpresa, avevamo davanti a noi niente di meno che James Potter.
Il viso gli si illuminò appena ci vide, e si rivolse a noi con un gran sorriso.
_ Benvenuti, ora siamo al completo, la riunione può cominciare_
Disse facendo segno di accomodarci.
Ci sedemmo tutti attorno ad un tavolo rotondo.
_ Miei cari compagni, siamo qui riuniti oggi per venire a capo di questa faccenda, mi scuso per avervi chiamato così di fretta, ma la questione è piuttosto seria, abbiamo finalmente rintracciato la fonte degli ultimi disastri che hanno imperversato per il nostro paese di recente_ Disse James con aria solenne.
Facevo veramente fatica a trattenere le risate.
_ Di quali disastri state parlando? Io e Jean-Battiste eravamo in Italia a seguire un’altra pista_ Sbottò Killian guardandosi intorno con aria torva.
La scoperta che James fosse il suo nuovo capo doveva averlo scosso non poco, ma doveva tenere duro e controllare le emozioni.
_ Una strana entità che non siamo riusciti ad identificare, ha portato scompiglio in città, per settimane non siamo riusciti ad acciuffarlo, ma finalmente sappiamo dove si trova. Ho bisogno di tutti i miei uomini migliori per catturarla, in particolare di voi due_
Puntò il dito contro me e Killian facendoci rimanere senza parole.
Il nostro desiderio era collaborare con lui il meno possibile, ma non avevamo scelta, era il nostro lavoro.
_ Allora interveniamo subito, liberiamoci del problema_ Dissi con risolutezza, avrei risolto il problema il più in fretta possibile pur di allontanarsi da James.
_ Ho fatto bene a scegliere voi, non a caso vi chiamano il due l’oro_
Questo era troppo anche per lui, avrei tanto voluto strappargli il sorriso dalla faccia rivelandogli la nostra vera identità, immaginavo la strada che avrebbe fatto nello scoprire quanta strada avevamo fatto senza la raccomandazione di nessuno.
Concludemmo la seduta quando ci venne rivelata la posizione della misteriosa identità.
Da parte mia avevo cominciato ad avere dei sospetti, di sicuro non era una creatura magica, non poteva che venire dall’altro mondo.
_ Voi siete il modo più veloce per risolvere la situazione, andate avanti, noi vi copriremo le spalle_ La codardia di James era evidente anche agli occhi di un cieco.
Per evitare commenti pungenti ci smaterializzammo sul posto: le fognature di Londra.
Era il posto più brutto che avessi mai visto, l’odore era terribile, non sapevamo né cosa né dove cercare così ci incamminammo senza meta. Vagammo per quei sotterranei per diverse ore, stavamo quasi perdendo la speranza, eravamo stanchi e sudati.
_ Basta, mi sono rotto di queste fogne, è la terza volta che un topo mi cammina sui piedi_
Dissi dando un calcio ad una di quelle creature schifose che infestavano quel luogo.
Killian diede un pugno sul muro e sbottò.
_ Tutta colpa di quello stronzo di James, le sue informazioni erano sbagliate, come al solito è un buono a nulla!_
_ Hai ragione, andiamocene, non mi sorprenderebbe se l’avesse fatto apposta_
_ Impossibile, non può sapere chi siamo in realtà, la nostra copertura è troppo perfetta_
Stavamo per smaterializzarci quando all’improvviso con la coda dell’occhio intravidi un bagliore lontano.
_ Killian aspetta_ Dissi afferrandolo per un braccio giusto qualche secondo prima che si smaterializzasse. Killian mi guardò con le sopracciglia aggrottate, allora gli indicai con un cenno il bagliore misterioso proveniente dal fondo del tunnel, io e Killian ci lanciammo uno sguardo e con un muto accordo decidemmo di avanzare cercando di fare meno rumore possibile, anche se non fu facile con tutto il pavimento bagnato da chissà quale diavoleria.
Ci avvicinammo con cautela e la luce divenne più densa, giungemmo in una stanza enorme, la fonte della luce era una ragazza bellissima, aveva lunghi capelli argentati, indossava un vestito bianco lungo fino ai piedi, l’orlo era sporco, le braccia nude rilucevano, era voltata di spalle. Quando ci sentì si voltò verso di noi, aveva le palpebre bianche come se fosse cieca, un piccolo particolare mi rimase impresso: piangeva sangue.
_ Che cosa sei mostro? Da dove vieni?_ La incalzò immediatamente Killian brandendo abilmente la sua bacchetta.
Quel volto senza espressione si piegò in un sorriso grottesco, spalancò la bocca assumendo un’espressione orribile e produsse un suono simile al rantolo di un animale morente, probabilmente un tentativo di una risata.
_ Questa non è la domanda giusta Killian_ Rimasi di sasso e vidi Killian al mio fianco sbiancare_ Magari tu, Bealfire, la conosci e conosci anche me_ Sul momento non replicai nulla, e non rimasi neanche tanto sorpreso, in effetti, sapevo cos’era e da dove veniva, mi era bastato uno sguardo per capirlo.
_ Sei l’oracolo degli dei, vero? Chi ti manda?_ Dissi guardandola in quegli occhi spenti.
_ Si e no, ma neanche questa è la domanda giusta Bealfire Slytherin, io vedo il tuo futuro. Ponimi la giusta domanda_ Sapevo che il compito dell’oracolo era quello di dare profezie e avevo la brutta sensazione che lei non fosse lì per caso, ma fosse venuta per me.
_ Va bene oracolo, quel’è il mio destino?_
In tutto questo Killian rimase muto e guardò la scena da spettatore incredulo.
Lei sorrise, era il segno che quella era la domanda giusta.
_ I maghi e i semidei si uniranno, la progenie del serpente fermare dovranno. A riparare tenteranno il patto della dea fedele infranto. La bacchetta custodita dovrà essere, il male piani terribili potrà tessere. Solo l’ unione una soluzione fornirà, e alle porte dei due mondi la fine decreterà_ Sapevo che le profezie non avevano alcun senso e quella era la più strana che avessi mai sentito, ero sicuro che parlasse di me, chi altro poteva essere la progenie del serpente?
_ Che senso ha tutto questo? Io sono immortale! Nessuno può uccidermi_
Ero fuori di me dalla rabbia, ora che finalmente avevo ottenuto la libertà, una stupida profezia rovinava tutto. Ancora una volta quella parte di me che avevo rinnegato faceva sentire la sua presenza prepotentemente.
_ Tu sei immortale_ Mi guardò fisso negli occhi, poi si voltò verso Killian_ Lui no_
Proruppe in una risata lamentosa che mi mise i brividi.
Killian si pietrificò, io iniziai a capire, la profezia non riguardava me, ma lui.
Lui che veniva dalla prima generazione di Serpeverde.
_ La profezia riguarda Killian, vero?_ Dissi diretto alterandomi.
Lei smise di ridere e mi fissò dritto negli occhi.
_ Non osare interpretare le profezie, lascia che facciano il loro corso. E’ giunto il tempo per me di andarmene, il mio lavoro qui è concluso_ Fece per andare via, ma io la bloccai.
_ Sei venuta qui per avvisarmi, vero? Vuoi che io renda Killian immortale?_
Lei fece un ghigno e sparì, io e Killian rimanemmo in silenzio per un po’ guardandoci negli occhi. Fu Killian dopo qualche minuto a rompere il silenzio.
_ Sapevamo che prima o poi sarebbe successo, guardati, abbiamo fatto finta di niente, ma non ti sei accorto che hai smesso di invecchiare?! Mentre su di me gli effetti del tempo di iniziano a vedere_
_ Ma allora non hai capito Killian? La profezia riguarda te, ora che lo so non ti lascio morire, tranquillo troveremo un modo per renderti immortale_
 
-Fine seconda parte-
 
Angolo delle autrici:
 
Micio95: Ehilà
Effe_95: Buonsalve.
Micio95: Eccoci alla seconda parte della storia di Bea :)
Effe_95: Killian e Bealfire hanno finalmente realizzato il loro sogno di diventare Auror.
Micio95: Finalmente possono vivere la loro vita lontano dai pregiudizi.
Effe_95: Ma che cosa avrà mai voluto dire quell’oracolo ;)
Micio95: Non so … ma questa profezia l’ho già sentita xD
Effe_95: Hai ragione, è vagamente familiare xD
Micio95: Tonando a noi, come pensi che andrà a finire?
Effe_95: E mi sa che per scoprirlo ci toccherà leggere la terza e ultima parte … ;)
Micio95: Forse sarà lì che troveremo risposta alle ultime domande rimaste in sospeso.
 
Effe_95 e Micio95: E voi come l’avere trovato il capitolo?
Io e Micio siamo rimaste un po’ dispiaciute del fatto che nessuno abbia recensito il capitolo precedente, anche perché abbiamo visto che le visualizzazioni e le persone che ci seguono sono molte.
Vogliamo ricordarvi che anche se i protagonisti sono inventati da noi, fanno comunque parte del mondo di Harry e Percy.  A noi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate, anche per capire se stiamo facendo un buon lavoro o un totale disastro.
Comunque grazie mille, alla prossima che sarà l’ultima volta :)
 
Angolo delle curiosità:
 
1.La prima curiosità riguarda i nomi falsi che si danno Bealfire e Killian. Se ben ricordate, appaiono anche alla fine dell’ultimo capitolo della storia principale, quando Harry e Ron vanno a iscriversi al corso Auror e trovano i ritratti dei due miglior Auror mai esistiti che portano proprio questi nomi, a buon intenditor poche parole ;)
2. La seconda curiosità, quando Bealfire e Killian si trovano in Italia, noi abbiamo immaginato che fossero in Sicilia :)
 
3. La terza curiosità riguarda l’oracolo, come ben sapete nel mondo di Percy è sbagliato cercare di interpretare le profezie, e come potete ben notare Bealfire se ne frega altamente xD  

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: effe_95