Film > Alice nel paese delle meraviglie
Segui la storia  |       
Autore: Dana96    31/05/2016    1 recensioni
Silka è una ragazza... "pazza" completamente svitata, abbandonata quando era solo una neonata. Crescendo inizia a scoprire un mondo totalmente nuovo, un mondo pieno di segreti, misteri ma soprattutto pieno di...meraviglia!
Qui troverà la solo e unica "verità".
ATTENZIONE: POTREBBERO ESSERCI SPOILER SU "ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO" SIETE STATI AVVISATI.
SE NON AVETE ANCORA VISTO IL FILM ENTRATE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO! Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cappellaio Matto, Coniglio Bianco, Gatto del Cheshire, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Silka si ritrovò a rincorrere il Brucaliffo che la condusse dentro l'orfanotrofio, corse lungo i corridoi stando attenta a non incontrare nessuno e poi arrivó nella sua stanza, perse di vista il Brucaliffo e si guardó intorno cercandolo con lo sguardo, lui le passò davanti e gli occhi di Silka lo seguirono, finché egli non scomparve dentro lo specchio, lì Silka rimase interdetta e si avvicinò titubante, allungó una mano sfiorando la superficie del vetro e poi la ritrasse, la curiosità era più forte di lei, fece un enorme sospiro e infine si convinse ad attraversare quello specchio ed entrare in quello che le sembrava un sogno.

.*.*.*.*.*.*.

Silka chiuse gli occhi e poi li riaprì, si ritrovó in mezzo ad una foresta, lo specchio era proprio accanto a lei, e del Brucaliffo non c'era nemmeno una traccia.

La ragazza mosse un piede e cadde rovinosamente a terra imprecando, cercó di rialzarsi ma ricadde di schiena, facendo in modo che il suo sguardo sia rivolto alle stelle, sospirando la ragazza si chiese cosa non andava, ma una voce la interruppe

"Non te la cavi molto bene"

Silka però continuava a non vedere nessuno, finché un paio di occhi azzurri e un sorriso largo apparvero sopra il suo viso, poi comparì il corpo: era un gatto che sorrideva... Da quando in qua? Non che il Brucaliffo e lo specchio siano normali per carità.

"Ma chi sei? Dove sono? Per..." Le parole le morirono in gola quando il suo sguardo cadde sui suoi piedi...oh meglio...ehm...zoccoli.

"Che cosa mi è successo?! Dove sono?! No, no, non può essere vero! Sto sognando! Si! Sto sognando!"

"Calmati cara, ti trovi nel sottomondo" disse lui girando lentamente

"....sotto..mondo?"

Silka finalmente riuscì ad alzarsi e si guardò allo specchio, rimase sorpresa, spaventata e preoccupata dal suo riflesso nello specchio:la pelle era ancora pallida con le lentiggini, i suoi occhi ancora azzurri , ma la punta del suo naso aveva cambiato color della pelle, era nero e una sottile striscia andava verso le labbra rosee e carnose,i capelli erano peggiorati ancor di più, metà erano bianchi e metà neri, molto lunghi, al posto di orecchie umane, dalla chioma che aveva in testa uscivano un paio di orecchie non molto lunghe ma pur sempre visibili, che faceva muovere senza neanche accorgersene, gli zoccoli bianchi e pelosi partivano dalla caviglia, i suoi piedi non c'erano più, infine in cima alla sua testa spuntavano due corna simili a quelle di un cervo ma corte. Indossava un bodysuit di pelliccia marrone che aveva un buco proprio nell'ombellico, dalla vita in poi scendeva una gonna lunga fino agli zoccoli, aperta davanti, dietro di essa spuntava una piccola coda pelosa.

"Come faccio a svegliarmi da questo incubo?!" Domandó la ragazza più a se stessa che allo strano personaggio che le si era presentato.

"Io..." Cominció lo Stregatto

"Potrei aiutarti"

"Che devo fare? Per favore! Voglio svegliarmi! Ma non ci riesco!" Ormai calde lacrime rigavano le guancie della ragazza, accarezzandole le dolci lentiggini.

"In quella direzione" rispose lo Stregatto facendo un cenno con la sua rotonda zampa destra

"Ci abita un Cappellaio, e in quell'altra direzione" accennando con l'altra zampa

"Ci abita il Leprotto Marzolino. Vai da chi ti pare:tanto sono matti tutti e due!"

"Non voglio andare in mezzo ai matti!" Obbiettó Silka

"Bhe, è inevitabile, siamo tutti matti qui, io sono matto, tu sei matta"

"No! Io non sono matta!"

"Certo che lo sei cara... Altrimenti non saresti qui" detto questo si passò la coda davanti al muso e scomparve evaporando e lasciando cosi Silka sola. La ragazza, con il viso ancora bagnato di lacrime, cominció a cercar di camminare, facendo un passo alla volta, finché non ci prese la mano, scelse di dirigersi proprio nella direzione in cui lo Stregatto le aveva detto che si trovava un Cappellaio.

*.*.*.*.*.*.*.

Silka arrivò davanti ad una "casa" che aveva proprio la forma di un cilindro, si avvicinò, ma non era affatto tranquilla, bussó alla porta ed aspettò un po', ma nessuno le aprì, allora riprovò... Niente ancora, quindi si diresse verso la parte opposta, dal Leprotto come si chiamava.

Da lontano intravide un vecchio mulino a vento distrutto, un lungo tavolo con sopra tazzine, cucchiai, dolcetti e zuccheriere, tre strambi personaggi erano seduti attorno ad esso. Quando si avvicinò Silka potè vedere un uomo seduto a capotavola: sembrava alto, aveva la carnagione bianca, molto più di quella della ragazza, due paia di occhi verdi in cui le iridi erano sproporzionate, le sopracciglia erano grandi e rosse,le palpebre erano truccate, sopra azzurre e sotto rosa, i capelli erano rossi, scomposti e gli uscivano da sotto il cilindro scuro, con un nastro rosa e qualche piccola piuma di pavone che portava sopra la testa. Poi c'era una specie di Lepre che parlava e faceva un botto di caos, non stava ferma! Infine un piccolo ghiro bianco con dei vestiti era sopra il tavolo mentre scherzava con il Leprotto.

Silka non sapeva che fare, andare o non andare? Mentre fece quel pensiero, non riuscì a vedere che il Cappellaio era salito suo tavolo e si stava dirigendo verso di lei.

Silka fece qualche passo indietro ed inciampó, l'uomo con il cilindro in testa si sporse per vederla meglio, Silka cercó di rialzarsi e si fece coraggio:

"Ca..ppellaio?"

"Si, proprio io giovane fanciulla! E tu sei.... Persa nel paese delle meraviglie!" Le allungó la mano con le unghie azzurre e le dita rosse e distrutte da tagli e cicatrici, procurate mentre faceva cappelli,indossavano ditali. Silka afferró la mano un po' incerta sentendone il calore e il Cappellaio la tiró facendola alzare e poi la portó sopra il tavolo e la fece accomodare su una sedia accanto a lui.

"Dimmi, come ti chiami?" Le chiese il Cappellaio

"S-Silka"

Il Cappellaio la guardò per qualche minuto studiandola con i suoi occhioni verdi e Silka si sentì in soggezione.

"Sei tu?"

"Come?..."

"Si, sei tu... Riuscirei a riconoscerti ovunque"

"Ma di cosa sta parlando? Non ti ho mai visto"

Il leprotto si tirava un orecchio verso il basso e poi afferró piano uno di quelli di Silka, cercando le differenze.

"Del tè per la nostra ospite!" ordinó il Cappellaio

Il leprotto si sveglió subito, prese una teiera e saltelló sul tavolo facendo uscire il tè, arrivó alla tazzina di Silka e ne versó solo una goccia

"Oh,Oh"

A Silka scappó una risatina e il Leprotto le sorrise con quei denti storti, continuando a saltare sul tavolo ritornó al suo posto.

"Come faccio a svegliarmi da questo sogno?" Chiese lei

"Bhe, vedi c'è differenza, se vuoi svegliarti da un sogno, ti svegli e basta...noi siamo qui quindi...non credo che sia proprio un sogno"

A Silka vennero gli occhi lucidi e abbassó lo sguardo sulla tazzina di tè vuota, la prima lacrima calda le scese sulla guancia fino a cadere nella tovaglia bianca del tavolo

"No, no,no, ragazza non piangere" il Cappellaio lanció uno sguardo di aiuto verso il ghiro che non aveva spicciato parole e fece finta di bere il tè come il Leprotto Marzolino, il Cappellaio prese un piattino con dei dolcetti e lo offrì alla ragazza in lacrime che neanche li guardò, le porse una teiera e la ragazza alzó lo sguardo facendo scontrare i suoi occhi vitrei con quelli sorridenti del Cappellaio, lei alzó una mano e gli fece volare la teiera che cadde a terra frantumandosi

"Ohh cielo!..." Sussurró il Leprotto tremando

"NON VOGLIO IL TUO STUPIDISSIMO TÈ! VOGLIO TORNARE A CASA" il Cappellaio si alzó e Silka dovette alzare un po' lo sguardo per guardarlo negli occhi che ormai erano diventati arancioni e gialli, l'afferró per le spalle, facendole alzare gli zoccoli da terra e l'avvicinó al suo viso

"CAPPELLAIO!" Lo richiamò il ghiro, lui si giró e i suoi occhi ridiventarono di nuovo verdi

"Grazie, sto bene..."

"Portiamola dalla Regina Bianca!" Esclamò il Leprotto con un cucchiaio in mano

"...cucchiaio..."

"Ma certo, andiamo!" Le porse il braccio il Cappellaio, sorridendo e facendo intravedere lo spazio tra i due incisivi che aveva e Silka si allontanò guardandolo, il Cappellaio provó ad acciuffarla ma lei si spostó

"Dai, ti porto dalla Regina Bianca"

"Mi rifiuto di venire con te!"

Così giró i tacchi e cercó di andarsene verso la parte opposta ma una mano le fermó il polso,

"Per di là mia signora...tu hai idea del perché un corvo assomigli ad una scrivania?"

Silka corrugó la fronte, un po' interessata

"No, perché un corvo assomiglia ad una scrivania?"

"Non ne ho la più pallida idea" le sorrise lui, riporgendole il braccio che Silka afferró mordendosi le labbra,

"Buonviaggioavederci" salutó il Cappellaio

"Eh aspetta! Il tè!" Esclamò il Leprotto lanciandogli una tazza di tè, il Cappellaio mise una mano sulla testa di Silka sfiorandole le corna e facendola abbassare poi lui fece lo stesso, schivando la tazzina di tè, così Silka e il Cappellaio cominciarono a dirigersi verso il castello della cosiddetta "Regina Bianca".

 

*************Le immagini a cui mi sono ispirata:

  


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Alice nel paese delle meraviglie / Vai alla pagina dell'autore: Dana96