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Autore: Raeiki    31/05/2016    0 recensioni
Dopo il licenziamento del padre e la perdita del suo migliore amico, la vita di Alex gli crollò addosso da un giorno all'altro. E tutto a causa del piano maniacale di Loyal Sealight, che nel mentre aveva creato il suo esercito noto come "La Legione". Essi erano uno squadrone di avatar potenziati che conquistarono la regione una città alla volta, con l'obbiettivo di creare più danni possibili. Alex aveva creato l'eroe Xander Gold proprio per debellare la Legione, perchè se non si attivava lui che conosceva il malvagio piano di conquista di Sealight, chi altro l'avrebbe fatto?
Genere: Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le news non facevano altro che mandare servizi paralleli passando dal misterioso e coraggioso Xander Gold, eroe nato all'inizio del mese e reso famoso dalla liberazione di una delle grandi città della zona, alla Legione, la grande organizzazione di criminali ormai targati come terroristi che mina la sicurezza dello Stato. 

La cosa più curiosa è stata che per la prima volta dopo quattro mesi di assedi il corpo amministrativo della Legione noto come Triumvirate si è mostrato alla televisione, interrompendo un servizio appunto sull'eroe. 

"Salve, cittadini. Siamo il Triumvirate, capi supremi al comando della Legione. Come ben sapete America 8 è quasi nostra del tutto. Ci siamo colonizzati in tre delle quattro regioni, Dryland, Cambpell e Garratt. Per iniziare vorremmo consigliare ai cittadini di Winston di evacuare al più presto o di arrendersi, poiché quando il nostro plotone giungerà sul posto non si farà scrupoli. Spero che i morti delle altre città servano come incentivo.
Tuttavia la nostra attenzione è stata catturata in questi giorni da un certo numero di persone che inneggia all'aiuto di Xander Gold."

Alex voltò di scatto la testa verso la TV, ignorando l'espressione tesa della madre. Lo conoscevano. Ne era spaventato, ma incredibilmente fiero allo stesso tempo. Voleva conoscere il loro parere, quindi alzò un po' il volume per ascoltare meglio.

"Non ci interessa. Se è uomo o donna, se è un adulto o uno stupido ragazzino quello che gioca a fare l'eroe, non ci importa di Xander Gold. Il problema sono invece le persone che continuano a invocare il suo aiuto, che lo chiamano. Loro, ecco, loro ci innervosiscono. E gradiremmo non essere innervositi. Comunichiamo dunque che questo "falso eroe" verrà debellato nel minor tempo possibile, e che egli non ostacolerà in alcun modo la nostra avanzata. Ricordiamo che per unirsi al nostro grande progetto non serve altro che iscriversi tramite il sito ufficiale del programma, "Login and Kill...". 

Alex spense la TV, lanciando il telecomando sul divano. Possibile che le sue azioni alla banca non avevano avuto alcun effetto? Era inaudito. Sua madre gli mise una mano sulla spalla, interrompendo i suoi pensieri: "Alex, ascolta. Penso che dovremmo trasferirci." Il ragazzo sbarrò gli occhi: "...dove?!"
"Non lo so, lontano da qui. Forse America 5, lì le comunicazioni della Legione non arrivano ancora. Magari verso i vertici hanno in mente qualcosa per contrastarli." 
"America 5?! Un altro stato? Mamma, ma abbiamo tutti quei soldi?"
"Quelli non saranno un problema, i tuoi zii vivono già lì. Ci aiuteranno loro con le spese."

Alex non aveva nessuna intenzione di trasferirsi. Che ne sarebbe stato di Xander? Come avrebbe collaborato con la polizia per abbattere Sealight? In quel momento aveva bisogno di pensare e aveva bisogno di idee brillanti, quindi andò a cercare la persona più brillante che conosceva. 
Suo padre.

Chiese a sua madre del tempo per pensare e per ragionarci su, almeno per convincere Paul, e lei accettò un po' a malincuore. Mary voleva andarsene in fretta, e poi conosciuta la storia di Paul e la sua vicinanza a quella gente non poteva far altro che pregare che la Legione non visitasse casa sua. 
Alex raggiunse suo padre nella casupola sul limitare del bosco e lo trovò a leggere un vecchio libro: "Alex? Oh...ciao."
"Papà, ho bisogno di te."
"Dimmi tutto, Xander Gold." 

Alex stava per dire qualcosa, ma si bloccò: "...c-come? Xander Gold?"
"So già, mi sono preso un portatile da casa mentre era vuota, ho ancora le chiavi. Ti seguo da lì. Bel lavoro alla banca, sembravi sicuro di te."
Alex si sentì bene per quei complimenti, anche se non molto convincenti data l'aria melancolica di suo padre: "Si, grazie. Ascolta, ho un problema grosso. Mamma vuole trasferirsi dagli zii, in America 5. Capisci che non posso andare, devo fermare Sealight, hai visto che posso.". Paul sorrise e ridacchiò: "Hai sconfitto i Creeps per ritirata, Alex. Sealight è molto più in alto di loro. Non ti consiglio di andare avanti, potrebbe essere troppo. Davvero troppo."
"Non sono qui per farmi fare la predica, mi servono solo informazioni. Sai dove si trova la sede di Sealight e degli altri? Te l'hanno detto?". Paul pensò un attimo, poi scosse la testa lentamente : "Mi dispiace, non ho ottenuto informazioni a riguardo. Però...però puoi provare a controllare nell'azienda. Quella dove lavoravo io, ricordi? Prova a farci un salto. Magari trovi qualcosa."
"Grazie papà, mi basta questo al momento. Ah, un'altra cosa...". 
Paul alzò la testa verso suo figlio: "Si?"
"Torna da mamma. Ha bisogno di te, è sola." Paul abbassò gli occhi per un secondo, poi annuì: "Va bene. Vai, non farti ammazzare."

L'azienda sembrava abbandonata. I neon erano spenti, i cancelli distrutti. Forse i civili avevano già pensato a vandalizzarla abbastanza in seguito all'avvento della Legione. Xander entrò da un cancello sul retro rotto, e sentì un gran rumore provenire dall'interno. Scagliò un pugno contro una trave sporgente appendendosi e si catapultò verso di esso. Fortunatamente non aveva paura delle altezze, perché era a parecchi piani da terra. 
Guardò dentro uno dei finestroni davanti a lui e vide delle persone salire dalle scale. Salì ancora di qualche piano finché non giunse davanti a una sala di controllo, piena di computer. Aguzzando la vista notò che le persone all'interno dell'edificio erano una piccola squadra di soldati avatar della Legione e stavano cercando di distruggere i computer, colpendoli o sparandoci contro. Stavano distruggendo le sue prove.

Distrusse la finestra davanti a lui irrompendo all'interno. Prima che potessero metabolizzare cosa stesse accadendo in quel momento, quattro soldati furono colpiti da due pugni e scaraventati dall'altra parte dello stanzone. Improvvisamente uno sciame di proiettili si abbatté in massa sull'armatura di Xander, impedendogli movimenti rapidi. Roteò intorno a sé i pugni cercando di colpire qualcuno e ci riuscì. Appena trovato il piccolo varco ci si scagliò in mezzo e cominciò a colpire quasi alla cieca, senza distinzione. Alcuni bolli iniziavano a crearsi sull'armatura, e aveva paura di danneggiarla troppo. A un certo punto gli sembrò che i soldati stessero finendo troppo velocemente, e solo quando ne restavano tre o quattro si accorse che uno degli avatar stava sparando agli altri uccidendoli. Quando nella stanza rimasero solo Xander e il ribelle, lui si tolse l'elmetto che gli copriva il volto, rivelando una faccia giovane di un ragazzo che poteva essere coetaneo di Alex. Aveva dei capelli lunghissimi, neri con dei caratteristici riflessi grigi o bianchi. Ansimando, il ragazzo disse: "Chobham street, numero 3. Ci vediamo lì." Detto questo sparì. Probabilmente si era disconnesso. 
 

Xander si diresse all'indirizzo fornito, non era troppo lontano. Trovò solo un tizio seduto su una panchina con lo sguardo rivolto verso di lui: "Entra. Casa mia è qua dietro.". Xander sembrò confuso: "Non devo...?"
"Disconnetterti? Non serve. Vivo solo."
La casa del ragazzo era piccola ma adatta a vivere, c'era l'essenziale dentro. Quella vista diede delle buone idee ad Alex. Il tipo mise della musica rock anni '70 di sottofondo, e si sedette sul divano. "Ingombrante la tua armatura, signor Gold."
"...non quanto sembra in realtà. Chi sei?"
"Hai aspettato un po' a chiederlo. Mi chiamo Brian Flynn, ma il nome dell'avatar che hai visto prima è Genesis. Mi chiamavano anche "Il Direttore", a causa della mia arma inusuale."  Brian tirò fuori un disco di metallo cavo, grande circa quando un vassoio: "Ci sto lavorando. Funziona bene come scudo, lo tengo sempre al braccio, e quando viene colpito crea un suono assordante. Utile alle volte. In ogni caso, perché sei qui? Perché ho delle informazioni."
"Hai la mia attenzione. Dimmi ciò che sai."
"Beh, innanzitutto quei tizi di prima sono...o meglio, erano miei compagni. Meditavo di disertare la Legione, troppo severi nelle regole e di sicuro troppo invasati. Stavano distruggendo i computer per evitare lo spargimento di qualsivoglia indizio riguardante la Legione. Fortunatamente, come indizio, hai me. Prima che tu lo chieda, ti aiuto perché come ti ho detto quelli della Legione sono pazzi. Del tutto. E il neonazismo non è per me, avevo accettato perché lo credevo un progetto molto meno...malato. Pensa che ho scoperto solo pochi giorni fa cosa ha fatto parte del plotone nelle città. Nemmeno noi sappiamo tutto."
"Vai al sodo."
"Chiaro. Non conosco i nomi precisi del Triumvirate, non ci sono stati forniti, ma so che l'HQ si trova qui in America 8, a Campbell. Attaccarlo non è una buona idea, per niente. Nemmeno con l'aiuto della polizia."
"...però stanno meditando di invadere  Winston per avere il controllo completo di America 8. Giusto?"
"Bingo. E a quanto pare succederà a breve. Tutto quello che dovremo fare sarà aspettarli li e tendergli un agguato. So che praticamente tutto il plotone si riverserà lì, quindi sarà una bella batosta per la Legione. Ci stai?"

Xander ovviamente accettò la proposta di Brian, orgoglioso di aver trovato un collaboratore. Adesso sapeva che era un passo più vicino alla Legione, e un passo più vicino a fermare Sealight e a fermare il suo progetto.
Era solo questione di tempo.

   
 
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