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Autore: queensan    02/06/2016    5 recensioni
Gli Avengers si sono stabiliti in quella che è diventata l'Avengers tower.
Tony Stark ha gli incubi, e un solo modo per sconfiggerli.
Stony
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate due settimane circa da quando Cap aveva visto il pupazzo e non ne avevano mai parlato. Tony si comportava normalmente, ma punzecchiava un po’ di meno il biondo. Steve era rimasto stupito dal racconto di Peggy, si era reso conto di quanto la sua figura aveva influito nella vita di Tony. Anche lui cercava di comportarsi normalmente anche se a volte era un po’ in imbarazzo. Fin da bambino, Tony lo aveva considerato il suo eroe! Naturalmente non aveva più accennato a quel fatto per non creare troppo imbarazzo.
Tony si chiedeva cosa pensasse Steve di quello che aveva visto, e non sapeva dire se era un bene o un male che non avessero più toccato l’argomento.
Per quella sera gli avengers avevano deciso di guardare un film alla megatelevisione Stark sul mega divano di Stark. Per tutta la cena avevano parlato di quale film vedere.
“che ne dite di un film sulle spie?” esordì Clint
“ma tu sei una spia!!” gli fece Stark
“infatti mi diverto a vedere tutte le cose che sbagliano nei film, per me diventano film comici!”
“potrebbe essere divertente”
“Nat non ti ci mettere anche te!” rispose Stark
“che ne dite di un film di battaglie?” si intromise Thor
“ecco ora ci si mette pure il vichingo..” disse Tony sbuffando
“ma come fate a voler vedere un film del genere se ci vivete in un film d’azione!!!” sbottò poi.
“così potresti imparare nuove tecniche di combattimento uomo-lattina!” fece Thor
Intanto il capitano rideva.
“cos’hai da ridere nonnetto? non guarderemo un film in bianco e nero, scordatelo!”
“e chi lo ha chiesto? Anzi a me piacerebbe un film di quelli da guardare con gli occhiali colorati”
“cosa? Stai forse cercando di dire in 3D?”
“si probabile con le cose che sembrano che ti vengono addosso!”
“mi sembra di parlare davvero con mio nonno!” fece Clint
“ehi! Non dare man forte a Stark!”
“comunque dato che potrebbe realmente essere vostro nonno dovette portargli rispetto!” fece Nat avvicinandosi e arrivando spalla a spalla con Steve che gli rivolse un’occhiata di intesa.
“quindi cosa guarderemo miei prodi amici midgariani??”
“un film di paura?” ci riprovò Clint
“ma no sono banali..che ne dite di una commedia?” fece Tony
“per me va bene qualsiasi cosa basta mangiare quelle piccole nuvolette croccanti”
“Thor stai parlando dei pop corn?” chiese Clint
“SI!”
“e birra!” aggiunse l’arciere.
Nat intanto si era già posizionata sul divano prendendo gran parte di questo.
“Ehi Nat non puoi stare sdraiata!”
“e perché no?chi prima arriva, meglio alloggia!”
 
Quando finalmente si furono disposti sul divano forniti di pop corn e birra iniziarono a vedere il fil m che avevano scelto: Spy.
Thor era seduto a gambe e braccia larghe, con i piedi di Nat dietro la schiena. Lei era appoggiata alla spalla di Steve che stava seduto con i piedi sopra il tavolino davanti il divano anche Clint accanto a Steve stava con le gambe sul tavolino e la birra in mano. Tony era spaparanzato in una posizione strana nell’angolo del divano fatto a L.
Guardarono il film ridendo come matti.
 
 
Finito il film gli altri erano andati a letto e solo il supersoldato e il padrone di casa erano rimasti sul divano. Tony dormiva, mentre Cap si attardava a vedere la tv. Tony era agitato, si muoveva in continuazione.
Steve si girò per osservarlo; era sudato e con un espressione corrucciata in viso. Stava avendo degli incubi, di nuovo. Sapeva che il miliardario aveva anche sofferto di attacchi di panico dopo New york; le ultime vicende con Ultron e il controllo mentale di Wanda avevano risvegliato gli incubi di cui era riuscito a liberarsi. Steve non sapeva che fare a vedere l’amico così, e gli venne da pensare all’immagine di Stark con il pupazzo-cap tra le braccia e le parole di Peg riguardo quel pupazzo. Se abbracciare il pupazzo di Capitan America lo faceva stare meglio ci sarebbe riuscito anche il Capitan America in carne ed ossa. O meglio lo Steve Rogers.
Tony continuava ad agitarsi e ogni tanto gli usciva un mugolio indistinto dalla bocca.
Steve non poteva più reggere quella vista così provò a chiamarlo piano con voce delicata.
“Tony..?”
Ma l’altro non diede segni di risveglio. Era su un fianco rivolto verso Cap e il viso contratto. Steve allora si avvicinò, mise il suo viso vicino a quello dell’altro e sussurrò di nuovo il suo nome, questa volta appoggiando la mano sulla spalla di Tony. Steve si avvicinò ancora arrivando con la spalla all’altezza del viso di Stark così che lui potesse sentire il suo calore e l’altro allora aprì piano gli occhi. Erano velati di lacrime così il capitano mosse il braccio così che il compagno mettesse la testa sulla sua spalla vicino all’incavo del suo collo, mentre con l’altra mano era arrivato  alla schiena dell’altro che accarezzava piano e dolcemente.
 
Tony stava avendo di nuovo gli incubi; aveva voluto vedere un film comico per riuscire a togliersi quei pensieri negativi dalla testa ma non ci era riuscito. Ultimamente dormiva molto poco e beveva un po’ più del dovuto, ma era stanco tutte le volte che si addormentava vedeva i suoi genitori morire, i suoi amici disintegrati da orribili alieni e lui che cadeva senza mai arrivare a terra.
Era nel bel mezzo di un incubo in cui Hulk era stato fatto a pezzi da quegli enormi chitauri, Cap era stato trapassato da parte a parte proteggendo Nat che, sanguinante, piangeva sul suo cadavere, Clint invece cercava di proteggere lei, se stesso e il cadavere dai continui attacchi dei nemici. Thor giaceva a terra, il martello spezzato. Vedeva tutto come uno spettatore, non poteva far niente, Nat si stava afflosciando sul corpo di Cap dissanguata…
“Tony?”
Chi è che lo stava chiamando? Aprì gli occhi pieni di lacrime e poi li richiuse “Tony?” questa volta sentì anche del calore che lo avvolgeva riaprì gli occhi. Era –Steve, era vivo ed era appoggiato alla sua spalla, con le sue braccia che lo circondavano. Tony parlò con gli occhi chiusi “Steve stai bene?”
“Si Tony va tutto bene, era un incubo”
“Bruce..”
“tranquillo Tony stiamo tutti bene, non ti succederà nulla, ci sono io con te”
Tony strinse il corpo del capitano e si rifugiò nell’incavo del suo collo, con le lacrime che ancora gli bruciavano negli occhi. Non gli importava di farsi vedere debole, era stanco e senza inibizioni, la sua corazza era crollata quando si era ritrovato tra le braccia dell’eroe che lo proteggeva dagli incubi fin da bambino e che da adulto era tornato in carne e ossa per proteggerlo da qualsiasi cosa, sogni o realtà.
  
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