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Autore: Ehyca    03/06/2016    7 recensioni
Kyungsoo non sapeva cosa aspettarsi quando alla fine si era deciso a dire alla madre di essere gay, ma di certo non si aspettava di essere mandato in un campo estivo di soli ragazzi nel bel mezzo del nulla.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, D.O., D.O., Kai, Kai, Sehun, Sehun
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Lo stai di nuovo toccando.”
“Non è vero.”
“Non pensare che non sappia quando lo stai toccando, ti vedo dal riflesso della finestra. Smettila.”
“Sto solo cercando di mostrargli la canzone per il nostro duetto, Jongin, calmati.”
“Cazzate. Non c'è bisogno di toccarlo così tanto per mostrargli una canzone. Jongdae hyung. Ti faccio fuori.”
Jongdae ridacchiò e si attaccò ancora di più a Kyungsoo sul pavimento della camera di Jongin, le cuffie che oscillavano tra loro, e il più piccolo si voltò par fulminarli. Kyungsoo nascose una risata dietro la mano e alzò gli occhi al cielo.
“Quand'è che Yixing sarà online, comunque?” chiese contrariato Jongin dalla sua postazione davanti al computer.
Jongdae grugnì e rispose, “Non per un'altra ora. Oggi hanno ancora scuola in Cina.”
Jongin sbuffò e girò pigramente con la sedia. “Perché state facendo roba di scuola in un giorno di vacanza? Credo sia contro la legge.”
Kyungsoo rise. “Non è contro la legge, Jongin-ah,” disse, abbassando il volume dell'iPod di Jongdae. “E tecnicamente non è roba di scuola. È per il coro.”
“Roba di scuola. Coro. È la stessa cosa,” continuò lui, arricciando il naso. “Sai, trovo piuttosto ingiusto che passi già più tempo con Jongdae hyung a scuola di quanto non ne passi con me, e poi stai con lui invece che con me anche quando siamo insieme.”
Kyungsoo sorrise per la gelosia evidente del ragazzo mentre Jongdae portava un braccio attorno alle sue spalle e diceva, “Questo è perché noi siamo
migliori amici.”
Jongin si strozzò. “Io sono il suo ragazzo!”
Kyungsoo allungò un braccio e posò una mano sul piede di Jongin. “Non è colpa mia se le mie prove del coro sono in giorni diversi rispetto alle tue lezioni di danza. E poi, potrei dire la stessa cosa di te e Sehun. Passi un sacco di tempo con lui.”
Jongin fece una smorfia. “Già ma tutto quello che fa Sehun è parlare di Luhan, quindi non conta.”
Kyungsoo tolse polvere invisibile dal calzino di Jongin e lo guardò sorridendo, per poi chiedere, “E tu non parli di me?”
“Certo che lo faccio!” disse velocemente Jongin. “Quando riesco a dire qualcosa in mezzo al vomito di parole di Sehun. Per come ne parla lui, penseresti che Luhan è una specie di angelo o qualcosa del genere.”
Kyungsoo rise. Aveva provato in prima persona il fiume di parole di Sehun su Luhan; Jongin non stava esagerando. “Dov'è comunque? Non viene oggi?”
“Sì. Ma a quanto pare lui e Luhan dovevano
uscire insieme oggi,” rispose Jongin facendo un'altra smorfia. “Dovrebbe essere qui a momenti.”
“Anche Minseok hyung,” si intromise Jongdae, controllando l'orologio. “Si unisce a noi anche Luhan?”
“Sfortunatamente,” disse Jongin.
“E Baekhyun e Chanyeol?” chiese Kyungsoo. Era stato Jongdae ad organizzare tutto.
“Non potevano venire, ma saranno entrambi su Skype. Anche Tao,” rispose l'amico. Kyungsoo annuì, sorridendo. Non vedeva la maggior parte dei ragazzi da quando era iniziata la scuola, un mese fa.
La vita era piacevole in questi giorni. Kyungsoo non si poteva lamentare, onestamente. La scuola era migliorata di gran lunga da quando Jongdae era tornato, perché ora aveva qualcuno con cui mangiare a pranzo, e qualcuno con cui parlare in classe, e con cui passare il tempo durante le pause. Jongdae lo aveva anche convinto ad unirsi al coro, e Kyungsoo si stava davvero divertendo. Quando non era a scuola, stava con Jongin – quando poteva, ovviamente, dato che il ragazzo aveva le prove di ballo il martedì e il giovedì dopo la scuola, e Kyungsoo aveva il coro il lunedì e il mercoledì. Ma c'erano sempre i tardi pomeriggi, per fare i compiti insieme, e il venerdì, e il fine settimana. Non era bello, stare separati così a lungo, ma era decisamente meglio di quello che dovevano sopportare Baekhyun e Chanyeol, e Kyungsoo ne era grato. In più, quando non potevano vedersi, Jongin lo chiamava, e rimanevano a parlare per ore, della scuola e degli amici e di niente in particolare, e a Kyungsoo piaceva il tono sdolcinato della voce di Jongin durante le telefonate notturne, quando il buio e la mancanza di interazioni faccia a faccia lo rendevano meno incline ad arrossire.
La vita era bella, ma a Kyungsoo mancava comunque il campo, ed era contento che Jongdae avesse organizzato questa sessione di Skype con Yixing in Cina. Sarebbe stata la prima volta insieme – più o meno – in oltre due mesi.
Sehun e Luhan arrivarono qualche minuto dopo, e Kyungsoo non li vedeva da un po', quindi si alzò per abbracciarli affettuosamente, mentre Jongin stava lì accanto e li guardava male. Giusto per infastidirlo un po', Kyungsoo abbracciò Sehun un po' più a lungo del necessario, accarezzandogli la schiena e dicendo, “Mi sei mancato, Sehunnie!” A Jongin non piacque per niente, e si intromise e tirò via il ragazzo, mormorando irritato sottovoce
mio e avaro idiota mentre Sehun rideva. Poi arrivò Minseok, e Kyungsoo abbracciò anche lui, ma Jongin non sembrò avere problemi con questo.
Per un po', i sei ragazzi rimasero seduti nella piccola camera di Jongin, parlando e tirando fuori momenti imbarazzanti del campo che nessuno avrebbe dimenticato. Poi apparve una piccola notifica nel computer, dicendo che Baekhyun era in linea, e subito dopo Chanyeol, e si connessero velocemente, dando inizio ad un nuovo giro di saluti e risate. Tao si aggiunse qualche tempo dopo, e poi, alla fine, Yixing. Tutti trattennero il fiato mentre la chiamata veniva inoltrata, e poi il viso sfocato di Yixing apparve sullo schermo accanto agli altri, e il ragazzo cinese si illuminò. “
Dajia hao!
Ci fu un momento di silenzio, poi Jongdae rise ed esclamò, “Lingua sbagliata, Xing!”
Yixing sbatté le palpebre, poi rise e aprì la bocca per dire qualcosa, ma venne subito interrotto da Tao che disse qualcosa in cinese, seguito da un Luhan eccitato, e Jongdae rise ancora. Yixing rispose in rapido Mandarino, e i quattro risero fino a che Baekhyun non si lamentò, “Non è giusto! Non è colpa nostra se non capiamo la vostra lingua!”
“Avresti dovuto prestare più attenzione nelle lezioni di Cinese,” lo rimproverò scherzosamente Jongdae.
Baekhyun mise il broncio e borbottò che
aveva prestato attenzione, aveva semplicemente dimenticato, e Sehun mormorò che Luhan lo stava aiutando ma ovviamente non stava facendo un buon lavoro (“Come se voi due studiaste insieme,” disse Jongin), e poi, alla fine, ricominciò il giro di saluti e le solite domande di routine.
“Cosa state facendo tutti senza di me in Corea?” chiese Yixing, posando il mento su una mano e sorridendo con soddisfazione. Kyungsoo riusciva a vedere il dipinto dell'anatra fatto al campo sul muro dietro di lui.
“Luhan mi ha portato ad una partita di calcio!” disse eccitato Sehun. “Una partita vera. È stato fantastico.” Luhan annuì in assenso, sorridendo. Kyungsoo era contento di vederli ancora insieme e felici. Con tutta l'esitazione di Luhan all'inizio della loro storia, Kyungsoo si era preoccupato di come se la sarebbero cavata fuori dal campo, ma andavano ancora alla grande.
“Kyungsoo ed io faremo un duetto alla prossima esibizione del coro, e Jongin non riesce a trattenere la sua furia gelosa,” disse Jongdae, ridendo per lo sguardo cupo del ragazzo in questione.
“Oooh,” disse Yixing, con gli occhi scintillanti. “Assicurati di filmare così posso vedervi.”
“Voglio vedervi anche io!” esclamò Baekhyun. “Anche io voglio cantare con voi.”
“Un giorno formeremo un trio,” disse Kyungsoo, ridendo. “BaekSooDae.”
“Io ho un torneo di wushu che si avvicina,” si intromise Tao. “Dovreste venire, se potete. Ci sarà anche Kris.”
Minseok grugnì. “L'hai assillato per convincerlo a venire?”
Tao gli fece un occhiolino sfacciatamente. “Forse.”
Luhan rise, scuotendo la testa. “Tutto pur di vedere il tuo hyung preferito al di fuori del campo.”
“Se ci avesse provato qualcun altro, Kris gli avrebbe staccato la testa a morsi,” disse Minseok, sembrando colpito. “Tao ha delle magiche abilità da domatore di drago.”
“Non penso mi abbia ancora perdonato per avergli lanciato quelle pietre,” disse Baekhyun, rabbrividendo.
“Sto rifinendo le mie abilità da cacciatore di draghi,” disse Chanyeol. “Non ti preoccupare Baek, ti proteggo io.” L'altro ragazzo rise deliziato.
“Cambiando argomento,” si intromise Minseok. “Il mio primo esame di metà semestre si sta avvicinando e io voglio morire. Non andate all'università, ragazzi. È terribile.”
Luhan gli diede un colpetto alla spalla con sguardo di rimprovero. “Non dire così, Minseok ah, li spaventerai.” Si voltò verso lo schermo. “Non è così male, giuro.”
“Già, per
te,” disse Minseok, ridendo. “Tu studi Linguistica. Architettura è davvero difficile!”
Luhan sembrò scandalizzato, e Sehun gli accarezzò la guancia per consolarlo.
“Io ho la fiera della scienza alle porte!” esclamò Chanyeol eccitato. “Il mio progetto è sul—”
Astronomia. Lo sappiamo, Chanyeol. Lo fai sull'astronomia ogni anno,” lo interruppe Jongdae, sorridendo e alzando gli occhi al cielo.
Chanyeol sembrò offeso. “Non sull'astronomia in
generale,” disse. “Quest'anno lo faccio sulle costellazioni!”
“Mi piacerebbe vederlo,” si intromise Kyungsoo, sorridendo. “Sono sicuro sarà fantastico, Yeol.”
“Grazie, Kyungsoo,” disse Chanyeol, tirando su col naso.
Continuarono così per molto tempo, discutendo di come procedessero le loro vite, di quali serie stessero seguendo, di album che erano stati rilasciati di recente, e un milione di altre cose. Parlavano tutti uno sull'altro e tutti cercavano di farsi vedere dalla telecamera del computer di Jongin, ma era piacevole, essere riuniti così. Jongin era seduto in grembo a Kyungsoo (non si ricordava quando fosse successo, ma non gli dispiaceva), quindi posò il mento sulla spalla del ragazzo, sorridendo e guardando lo schermo. Chanyeol stava raccontando con entusiasmo una storia sullo zio pazzo, e Tao si intromise con un aneddoto sul suo professore di scienze, che venne poi interrotto dalla storia di un ragazzo che si era addormentato nella classe di Yixing. Parlarono delle migliaia di foto che Luhan aveva caricato sul sito del campo in modo che tutti potessero averle, e risero per quelle più imbarazzanti. Kyungsoo rimase per lo più in silenzio – le vecchie abitudini sono dure a morire – ma preferiva ascoltare, comunque. Ascoltare le voci di tutti, e vedere i loro sorrisi familiari e sentire le loro risate, come se non avessero mai lasciato il campo. Erano stati tutti lontani per tanto tempo, ma ora che erano insieme, era come se niente fosse cambiato. Jongin e Sehun continuavano a lamentarsi l'uno dell'altro. Chanyeol spalleggiava Baekhyun al 100%, anche quando il ragazzo non ne aveva bisogno (ovvero la maggior parte delle volte). Yixing occasionalmente passava dal coreano al cinese, fermandosi a metà frase come se si fosse dimenticato quello che doveva dire. Tao era uno strano mix tra timidezza e sfacciataggine. Jongdae continuava a fare battute stupide. Luhan arrossiva ogni volta che Sehun lo toccava. Minseok continuava a prendersi cura di tutti come se fossero i suoi fratellini (incluso Luhan). E Kyungsoo era grato di aver conosciuto ognuno di loro.
(Forse Jongin un po' più degli altri.)
Alla fine, i ragazzi cominciarono ad andarsene per fare altre cose – Minseok doveva studiare per quell'esame, Luhan doveva riportare Sehun a casa per cena, il programma preferito di Baekhyun stava per cominciare etc. Alla fine, rimasero solo Kyungsoo e Jongin nella camera del più piccolo.
Kyungsoo sospirò e si sdraiò sul letto di Jongin. “Vorrei che non se ne fossero dovuti andare tutti,” disse triste.
Jongin rise e avanzò verso di lui, sdraiandocisi sopra, e la cosa fece ricordare a Kyungsoo delle loro notti passate insieme nel letto di Kyungsoo. Strinse forte il ragazzo. “Tutte le cose giungono al termine, hyung,” disse Jongin.
Kyungsoo passò le dita tra i capelli scuri di Jongin. “Tutte le cose?” Ripeté. “Anche noi?”
Jongin annuì. “Sì.”
Kyungsoo si accigliò, e il suo stomaco fece un tonfo. “Davvero?” sussurrò.
Jongin lo strinse più forte. “Quando morirò,” disse con voce decisa. “Non sono immortale, sai.”
Le labbra di Kyungsoo si sollevarono in un sorriso, la sua disperazione divenne sollievo. “Ma l'amore non è eterno?” disse scherzando. “Non mi ami, Jongin ah?”
Jongin si ritrasse all'improvviso, guardando Kyungsoo con un'inaspettata intensità. “Sì.”
Kyungsoo sbatté le palpebre. “Cosa?”
“Sì,” disse ancora Jongin, guardandolo con occhi decisi. “Ti amo.”
Kyungsoo rimase a bocca aperta, il cuore che batteva a mille. Non aveva mai detto a nessuno –
a nessuno – quelle parole sin da... sin da quando era bambino probabilmente. Non lo diceva nemmeno a sua madre. Lo provava ovviamente – certo che amava sua madre. Ma non lo diceva ad alta voce dal giorno in cui l'uomo che aveva promesso di amarla, che aveva promesso di amare lui, se ne era andato volontariamente dalle loro vite. Perché fare promesse d'amore se poi non puoi mantenerle?
Ma Jongin amava Kyungsoo. E forse Kyungsoo non aveva bisogno di sentirlo per saperlo, proprio come non aveva bisogno di dirlo per provarlo. Amava sua madre. Amava i suoi amici – Chanyeol e Baekhyun e tutti i ragazzi del campo. E sì, amava davvero Jongin. Forse era arrivato il momento di ammetterlo.
“Io—” disse, senza fiato. “Io—”
Jongin lo guardò con occhi dolci. “Va tutto bene, hyung,” disse. “Non devi—”
“No,” lo interruppe Kyungsoo, con voce decisa. “Devo. Ti amo anche io, Jongin ah. Ti amo.”
E Jongin fece uno dei suoi sorrisi perfetti, quegli enormi sorrisi che facevano fare le capriole allo stomaco di Kyungsoo e che gli facevano battere forte il cuore, e il più piccolo si inchinò per premere le loro labbra insieme, ogni bacio una promessa, un altro
ti amo inespresso.
“Lo so,” disse Jongin, sorridendo contro le sue labbra. “Lo so che mi ami. Non devi dirmelo.”
Kyungsoo rise in mezzo ai baci. “Non riesco a capire se sei dolce o presuntuoso.”
Jongin rise a sua volta. “Entrambi,” disse. “Sempre entrambi.”
“Ti amo,” disse ancora Kyungsoo, e Jongin lo baciò una seconda volta (o l'ennesima – non stavano tenendo il conto).
Kyungsoo sarebbe dovuto tornare a casa, presto – sua madre ancora non voleva che rimanesse a casa di Jongin fino a tardi – ma per adesso, aveva altre promesse da fare.


FINE

  
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