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Autore: Yuphie_96    03/06/2016    1 recensioni
Shoko diventa esorcista a 10 anni.
Conosce Lavi e se ne innamora a 13 anni.
A 16 cerca ancora di dichiararsi ma anche le missioni più pericolose sembrano più facili davanti a questa impresa, aggiungendoci anche il fatto che lui sembra preso da Lenalee.
E Kanda Yuu in certe situazioni non aiuta per niente.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Un po' tutti, Yu Kanda
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolino della Robh: Oh buonasera mie care, inizio queste note con una notizia che mi è arrivata tramite un uccellino (u.u): una mia recensitrice oggi compie gli anni! Quindi, cara Kiocco, TANTI AUGURI!!!!!!! <3.
Spero che questo capitolo ti faccia ridere come tutti gli altri e di restare in contatto con te almeno per farteli anche l'anno prossimo <3.
La buona lettura però l'auguro anche a tutti gli altri che mi seguono, ho messo prima Kiocco perchè è il suo giorno speciale, ma tranquilli che di voi non mi dimentico u.u.
Vi auguro infine anche una bella risata, come quella che mi sono fatta io scrivendo questo capitolo <3.

“Questa situazione sta iniziando ad irritarmi dal profondo ti avverto”
“Non è la prima volta che me lo dici”
“Allora perché sei ancora qui?”
“…Non riuscivo a dormire da sola stanotte”
Mormorò Shoko fissando il soffitto della stanza di Kanda, cercando di avvicinarsi a quest’ultimo da sotto le coperte per ricevere un abbraccio consolatorio, ma ovviamente chiedeva troppo perché lo spadaccino, con un bel calcio assestato, la buttò giù dal letto.
“Non sei per niente delicato!”
Urlò lei.
“Non avevo l’intenzione di esserlo”
Replicò l’altro alzandosi per andare in bagno.
La blu sbuffò e si mise seduta sul letto per poter abbracciare almeno il cuscino, non che fosse una grande consolazione ma doveva provare ad accontentarsi visto il tipo con cui aveva a che fare, il suo Nii davvero non capiva come si sentiva in quel momento e non era per niente giusto che la trattasse così; doveva fargli capire in qualche modo la frustrazione che sentiva, la tristezza, la solitudine e l’odio spropositato per le coppiette che avrebbe potuto vedere una volta uscita da quella stanza, non che odiasse davvero Marie o Miranda anzi era carini insieme, solo che l’invidia era una brutta bestia che la divorava e, in qualche modo, doveva riuscire a farla provare anche a Kanda!
Un’idea improvvisamente le saltò alla mente, un po’…come dire…contorta (?), ma niente di peggio che non avesse già fatto durante i suoi scherzi, anzi quella poteva considerarla una specie di missione, ghignò contenta, l’avrebbe anche distratta per un po’ da Lavi; aspettò con la dovuta calma che Kanda uscisse dal bagno e poi, con estrema nonchalance gli chiese:
“Senti un po’ Nii…ma a te che tipo di donne piacciono?”
“Perché?”
“Così…”
Al povero Yuu salì un brivido su per la schiena.

“Shoko-chan, cosa stai facendo?”
Chiese curioso Allen, guardando la ragazza tutta chinata a scrivere su un quaderno mentre lui mangiava la sua abbondante colazione e Tim, curioso quanto lui, si poggiava sulla testa della blu per provare a leggere qualcosa.
“Una lista”
“Per cosa?”
L’arciera alzò il suo sguardo serio su di lui.
“Credimi, non lo vuoi sapere”
Allen a quel punto divenne ancora più curioso e si sporse per tentare di leggere come aveva fatto il golem dorato, un buffetto sulla fronte da parte dell’altra però lo riportò indietro.
“Non posso proprio?”
“Posso dirti solo che lo vedrai presto. Saya?”
“Non cambiare argomento”
Borbottò l’altro ma alla fine decise comunque di rispondere.
“è da Hebraska per controllare la sua innocence”
“è un’esorcista anche lei?”
Shoko alzò lo sguardo stupita, con Tim sempre accomodato sulla testa.
“Si, di tipo equipaggiamento anche lei, suo padre le aveva regalato anche una lancia”
“Ma allora perché mi ha minacciato con l’arma di Cross?”
“L’aveva rotta quando ha catturato il maestro”
Shoko rimase senza parole per l’audacia e l’insistenza dell’altra, magari avrebbe dovuto prenderla come esempio…per adesso però doveva concentrarsi su altro, almeno intendeva farlo finché un urlo che corrispondeva al suo nome la chiamò e due braccia che conosceva bene l’abbracciarono da dietro, sentì un altro peso sulla sua testa oltre a Tim.
“Cosa stai facendo Shoko-chan? E ciao anche a te Allen!”
Lavi aveva appoggiato il mento sopra la testa della ragazza per poter leggere quello che lei aveva scritto, facendola arrossire ed arrabbiare in egual misura, quindi per togliersi dai guai, Shoko, tirò una gomitata nello stomaco del rosso e il poveretto finì a terra come un sacco di patate perdendo sicuramente l’appetito.
“Non si sbirciano le cose altrui!”
L’arciera a quel punto si alzò e si diresse a passo spedito verso la palestra, mentre Lavi si rimise dritto gemendo dal dolore.
“Ma che gli prende stamattina?”
Mormorò, Allen ridacchiò non sapendo cosa rispondergli, a lui infondo era andata ancora bene con quel buffetto.

Intanto, la blu era arrivata in palestra e stava in piedi davanti a Kanda che stava lucidando Mugen, il foglio scritto tenuto in mano e rivolto verso di lui
“Cosa sarebbe questo?”
“Una lista”
“E cosa centra esattamente con me?”
Shoko sorrise.
“La lista delle caratteristiche della tua ragazza ideale, almeno per me, se vuoi poi cambieremo qualcosa”
“Spero per te di aver capito male quello che mi hai appena detto”
“Spero per te che la troverai facilmente, così finalmente capirai quant’è difficile dichiararsi alla persona che si ama”
“Ah quindi è una vendetta questa?”
“Prendila come vuoi”
Kanda la guardò giusto un secondo prima di scattare e di puntarle Mugen alla gola, Shoko non si mosse né tantomeno batté ciglio, sollevò solamente il foglio e lo fece trapassare dalla spada.
“Vedi di leggerla bene perché ne farò solo un’altra copia per me, così potrò aiutarti a trovare una degna ‘cognata’, come detto prima puoi sempre comunicarmi alcuni cambiamenti se vuoi farli, sennò penserò che la lista vada bene così com’è”
“Non parteciperò a questa sceneggiata”
“Oh si che lo farai, ed inizieremo proprio da queste”
Kanda alzò un sopracciglio confuso, diventandolo ancora di più dopo che Shoko tirò fuori dalla tasca della gonna un paio di forbici.
“E a cosa servirebbero?”
“Tu a cosa pensi Nii?”
Sorrise ingenuamente la ragazza facendole scattare un paio di volte; Kanda era uno spadaccino e un esorcista con un gran coraggio, affrontava tutti i pericoli senza paura e con una calma che si poteva definire d’acciaio, un uomo tutto d’un pezzo insomma, ma quando sentì un secondo brivido salirgli su per la spina dorsale decise che quello era il momento di mettere via Mugen e di darsela, con molto contegno, a gambe per evitare di perdere qualcosa o di molto prezioso o di effimero non lo sapeva, comunque non voleva proprio scoprirlo.

“Non capisco perché ce l’aveva con me, non gli ho fatto niente stamattina”
Brontolò un povero Lavi, mentre si dirigeva con Allen in biblioteca per prendere un libro che gli sarebbe servito per una relazione che Bookman gli aveva assegnato.
“Magari era solo nervosa per conto suo”
Rispose il più piccolo.
“Uhm però di solito non mi picchia senza ragione”
“Stavi spiando qualcosa di privato”
“Non era mica il suo diario”
“Ma, visto la gomitata, era comunque qualcosa a cui teneva”
“Non credo che l’avrebbe scritto su un foglio svolazzante se fosse stato davvero così”
“A me ha detto che l’avrei visto presto quindi aspettiam-“
“Nii fermati immediatamente!”
I due vennero attratti da quell’urlo e si girarono, venendo subito superati  da un Kanda che correva come un forsennato e da una Shoko che lo rincorreva con un paio di forbici in mano, non fecero neanche in tempo a chiedere qualcosa che i due erano già spariti lasciandoli più perplessi che confusi.
“Beh…possiamo almeno dire che abbiamo visto”
Mormorò Allen con Tim, posato sulla sua spalla, perplesso esattamente quanto lui.
“Allen?”
“Uhm?”
Il ragazzo si girò verso l’amico, trovandolo che sorrideva ghignando.
“Se vedi il vecchio panda digli che la relazione la farò un altro giorno”
“Ma da quello che ha detto Bookman sembrava importante”
“Ma questo è infinitamente più divertente!”
Rispose il rosso prima di correre nella stessa direzione dov’erano scomparsi i due ragazzi dai capelli blu.
“Tutti di fretta vanno oggi vero Tim?”
“Allen!”
Subito si tirò sull’attenti riconoscendo la voce di Saya.
“Arrivo subito!”

“Andiamo Nii, non ti farà male!”
“Non azzardarti ad avvicinare quelle cose a me!”
“Su, è solo una spuntatina, pensa alla doppie punte!”
“Muori!”
“Se non li tagli mai qualcuno, prima o poi, ti scambierà sicuramente per una ragazza!”
“Cos-?!”
Il maggiore si fermò di scatto in mezzo al corridoio e si girò pronto ad ammazzarla davvero per la frase appena pronunciata, ma Shoko, capendo all’istante che quella era una chance più unica che rara, e gli si buttò contro facendo finire per terra entrambi, l’arciera sopra lo spadaccino. Quest’ultimo riuscì grazie ad uno scatto repentino a bloccare le mani di lei prima che gli prendesse la coda per quella spuntatina.
“Nii sono solo capelli!”
“Allora tagliati i tuoi!”
“Io non ne ho bisogno, tu si!”
“Sei tu quella con le doppie punte qui!”
Shoko aprì la bocca per rispondergli per le rime, richiudendola però subito dopo, dannato Kanda che le aveva fatto venire un dubbio! Era una cosa abbastanza frivola, lo sapeva, ma ci teneva davvero ai suoi capelli lunghi, specialmente dopo aver visto quanto si erano accorciati quelli di Lenalee, e le doppie punte potevano rappresentare un incubo in un momento come quello; non poteva davvero rischiare decise quindi si distrasse giusto un attimo, un secondo, ma di cui Kanda approfittò bellatamente come aveva fatto lei stessa poco prima: mentre lei si guardava i capelli, lui le lasciò le mani per prenderla per la vita, issarla quel poco che bastava per togliersela di dosso e gettarla di lato ed infine iniziò di nuovo a scappare come se avesse il diavolo alle calcagna, cosa che per lui era assolutamente vera.
Shoko sbuffò, quella volta gliel’aveva fatta, si alzò borbottando e massaggiandosi leggermente il fondoschiena, accorgendosi solo poi di aver lasciato cadere le forbici , con altri borbottii si chinò per raccoglierle ma una mano l’anticipò, alzò lo sguardo e si perse in quello verde smeraldo di Lavi.
“Che ci fai qui?”
Mormorò confusa.
“Mi sembra ovvio no?”
Replicò lui sorridendole, Shoko come sempre arrossì per poi lasciarsi scappare un sorriso anche lei, infondo andava bene anche così, poi senza Lavi non era molto divertente tormentare Kanda; gli prese le forbici dalle mani per lasciare che lui prendere dalla tasca il suo martello.
“Pronta?”
“Ovvio”
Lavi le fece l’occhiolino.
“Allungati, allungati, allungati!”

Lo spadaccino si girò un’ultima volta indietro per controllare su quella dannata ragazzina che si dichiarava sua sorella adottata gli fosse ancora alle calcagna…niente in vista, si lasciò scappare un sospiro di sollievo, era uno tosto lui ma Shoko sapeva benissimo come sfiancarlo, e si appoggiò ad un muro per riprendere quel poco di fiato che gli mancava, forse avrebbe potuto passare il resto della giornata in pace, ovviamente speranza vane, qualche volta pensava davvero che ci fosse qualcuno in qualche posto lontano che gli aveva lanciato una maledizione o qualcosa del genere per portargli così sfiga: alle sue povere orecchie arrivò il suo nome non solo pronunciato da Shoko, ma anche da quel dannato coniglio che era Lavi.
“E menomale che non riusciva a dichiararsi”
Bisbigliò molto irritato, per non dire altro, e riprese a correre sperando di riuscire comunque a seminarli in qualche modo.

“Quello stupido ha fatto una battuta stupida sulla mia stupida percentuale di innocence, è
proprio-“
“Stupido?”
Bisbigliò Allen che stava lì lì per addormentarsi, rischiando anche di cadere oltre la balaustra e fare un volo di parecchi metri, prontamente risvegliato da Saya  che gli lanciò un’occhiataccia di fuoco dato che aveva terminato la frase per lei.
“Ma tu da che parte stai eh?”
Gli chiese lei avvicinandosi pericolosamente.
“O-Ovviamente dalla tua eheh”
“Allora aiutami!”
“Ma co-?”
“Fermatelo!”
Urlarono due voci in coro facendo inarcare le sopracciglia ad entrambi, Saya comunque riuscì ad agire prontamente ed allungò un piede, facendo così lo sgambetto a Kanda che sbattè la faccia per terra come un salame.
“K-Kanda?”
Bisbigliò Allen.
“Oh è lui quello che ti chiama sempre mammoletta?”
“…non girare il coltello nella piaga”
“Grazie mille Saya!”
Shoko e Lavi scesero dal martello di quest’ultimo e, prima che Yuu si alzasse e scappasse di nuovo, l’arciera gli saltò nuovamente addosso, aggrappandosi stile polipo alla sua schiena.
“Grazie, proprio non riuscivo a fermarlo”
“Figurati”
Le rispose la bionda, osservando come tutta felice Shoko, ancora aggrappata a Kanda, veniva portata via insieme a quest’ultimo che veniva trascinato dalle gambe da parte di Lavi che, con un gran sorrisone, salutò lei ed Allen con una manina.
“Ci sono davvero personaggi strani qui alla Home”
“Come se anche lei non lo fosse”
Bisbigliò il ragazzo a Tim.
“Credo di non aver sentito bene Allen, cos’hai detto?!”
“Nulla!”

“Lasciatemi immediatamente andare o giuro che questa è la volta buona che faccio veramente fuori entrambi!”
Urlò Kanda furibondo come poche volte era stato contro Shoko e Lavi che, con tutta la dovuta calma, lo stavano legando ad una sedia nella camera della prima (siccome quella di Lavi era inutilizzabile per via di tutti i libri ed i giornali suoi e di Bookman) per poterlo tenere fermo così da potergli fare quella benedetta spuntatina.
“Pensa alla tua immagine Nii, posso capire che non vuoi mettere le mie maschere di bellezza, ma almeno i capelli li devi tagliare, sono più lunghi dei miei”
“Capelli miei, decisioni mie!”
“Avanti Yuu, per una volta ascolta tua sorella”
“Non siamo fratelli!”
“Come la metti giù dura per un taglio di capelli”
Mormorò Shoko guardandolo scettica.
“Fatti gli affari tuoi per una buona volta nella vita!”
“Se non ci penso io a te, chi ci pensa?”
“Io!”
La fulminò Kanda, facendolo mettere su il broncio e facendo scoppiare a ridere Lavi che andò a pattare la testa all’amico…rischiando anche di perdere la mano quando il blu tentò di mordergliela bruscamente.
“Non sei per niente gentile Yuu”
“Smettila di chiamarmi per nome!”
“Se continui così non troverai mai una ragazza che riesca a sopportarti”
“Parla l’imbecille che non si accorge di quello che ha davanti!”
“Nii!”
Urlò Shoko sbiancando.
“Di cosa stai parlando?”
Chiese Lavi tentando di avvicinarsi di nuovo per farsi spiegare meglio ma l’arciera, con uno scatto, andò a tappare la bocca dell’altro, sempre più bianca in volto.
“Di niente, di assolutamente niente, di cosa vuoi che stia parlando se di donne non capisce niente!?”
Rise istericamente la ragazza per poi guardare male Kanda.
“Non osare farmi questo!”
Gli borbottò in un orecchio, lasciandogli la bocca per farlo rispondere.
“Vogliamo parlare di quello che stai osando fare a me?!”
“è solo un taglio!”
“Non richiesto!”
“Oh adesso basta!”
Sbottò la ragazza prendendo in mano le forbici, si mise poi dietro il blu per prendergli le punte della coda ed iniziare a tagliarle, non facendo caso all’aura nera che aveva iniziato a circondare il corpo dello spadaccino, troppo impegnata, la notò invece il futuro Bookman che iniziò, ma solo leggermente, a preoccuparsi, vedendo anche che i muscoli delle braccia avevano iniziato a tendere la corda in maniera inquietantemente pericolosa.
“Shoko-chan non credo sia una scelta saggia arrivare fino in fondo”
“Non iniziare anche tu adesso”
“Io lo dico per te veramente”
La blu fece finta di non averlo sentito e tagliò una ciocca di capelli, neanche tanto, saranno stati massimo massimo 2 cm…che bastarono a far arrabbiare Kanda a tal punto che ruppe la corda; da quel momento scese un silenzio di tomba, dove l’aura nera dello spadaccino aumentava ogni secondo di più, fino a raggiungere il suo apice quando tirò fuori, quasi dal nulla visto che né Shoko né Lavi si erano ricordati di sfilargliela, Mugen.
“Shoko-chan…”
Bisbigliò il rosso.
“…si?”
“SCAPPIAMO!”
Così i due ricominciarono a correre, stavolta nei panni delle prede.

“Quante storie per una ciocca di capelli”
Borbottò Shoko, seduta per terra in mezzo al corridoio, tenendosi tra le dita alcune ciocche che Kanda si era permesso di spuntargli con la spada.
“A te è ancora andata bene”
Gli rispose Lavi che si teneva del ghiaccio sulla guancia nuovamente colpita dal sinistro dello spadaccino; la blu lo guardò e le scappò una risata, aveva fatto tutto quel casino per potersi distrarre da lui ed eccola com’era finita: con lui accanto, come sempre, ma non nella maniera che desiderava lei, come sempre.
Lavi la guardò stranito per poi prendersi una ciocca dei suoi di capelli.
“Ehi Shoko”
“Uhm?”
“Non è che la daresti a me una spuntatina?”
L’arciera abbassò lo sguardo arrossendo, il suo poteva essere un amore non ancora confessato come poteva dimostrarsi anche non corrisposto, era frustante delle volte, triste il più tanto da farla piangere, al tempo stesso però non poteva dire che non le riservava delle sorprese gradite delle volte, poche se messe in confronto con le altre, ma c’erano e le riscaldavano ogni volta il cuore.


Piccola noticina: Quando ho scritto questo capitolo non sapevo ancora dell'esistenza di Alma, quindi a chiunque fan che piaccia la coppia Kanda x Alma spero che non si sia offesso.
Ditemi la verità adesso, non sono l'unica che la prima volta che ha visto Kanda l'ha scambiato per femmina, vero? O.O

   
 
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