Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Simply_me_me    03/06/2016    0 recensioni
"Aveva rovinato tutto. Tutto. E, anche se, ostinarsi imperterrito a dare la colpa a Lei, per come era andata a finire tra di loro, poteva sembrare incredibilmente facile, il grifondoro doveva pur ammettere che buona dose della colpa era sua, era sua soltanto"
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo.
Aveva rovinato tutto. Tutto. E, anche se ostinarsi imperterrito a dare la colpa a Lei, per ciò che era accaduto fra di loro, sembrava incredibilmente facile, il grifondoro era dannatamente sicuro che una buona dose della colpa era sua, e sua soltanto. Era stato così semplice, così maledettamente naturale, pensare, credere persino, di non aver sbagliato, di non aver commesso alcun errore con Lei. Con Lily. Lily Evans. L'unica in grado, per davvero, di destabilizzarlo, di inondarlo, di travolgerlo con la sua personalità combattiva, decisa e tenacemente ancorata nelle sue convinzioni. Fin dal primo momento che l'aveva conosciuta, al primo anno, James aveva subito intuito la sua forza, per poi con il tempo rimanerne addirittura affascinato, tanto da comprendere le innumerevoli sensazioni contrastanti che lei riusciva a scatenargli nella mente, nel cuore, facendogli passare momenti di dolce confusione, a momenti di furia cieca. Solo quella grifondoro riusciva a farlo infuriare davvero e, ormai, lui ne era più che certo, quella ragazza dai capelli rossi non era come nessuna della ragazze con cui era stato. Nessuna di loro era come lei. Lei era decisamente di più. Sospirò amaramente, trascinandosi fino al corridoio del terzo piano. Aveva avuto tutto ciò che un ragazzo, come lui, poteva avere ma, alla fine, come un perfetto idiota, aveva rovinato ogni cosa. Era come se l'avessero spogliato dell'unica cosa che lo completava, che lo rendeva migliore, che lo rendeva speciale, si sentiva come se adesso non avesse più nulla, mentre raggiungeva le scale che lo avrebbero condotto fino al corridoio della torre di astronomia che avrebbe dovuto percorrere per arrivare alla sala comune. Si sentiva, per la prima volta in vita sua, fragile, indifeso, insignificante. Voleva stare da solo, non aveva alcuna voglia di stare insieme ai suoi amici. Sirius, il buon vecchio Remus e quella grandissima palla al piede di Peter, non aveva alcuna voglia di parlarne con loro e, anche se quasi sicuramente avevano intuito qualcosa, visto il modo con cui si era congedato da loro prima di incamminarsi verso la sala comune, non aveva alcuna voglia di parlare con loro del fatto che la sola cosa preziosa sulla quale, fino a qualche giorno prima, aveva potuto contare, gli era scivolata via, senza riuscire nemmeno a comprendere quando esattamente aveva cominciato a non appartenere più a lui. L'aveva data per scontata, aveva creduto che sarebbe stata per sempre al suo fianco, aveva creduto che, in qualunque situazione si fossero trovati entrambi, lei avrebbe scelto, sempre e comunque, lui. Invece, a quanto pare, non era così. "Ignis Phoenicis" esclamò il grifondoro, raggiungendo il quadro della signora grassa, disposta all'entrata della sala comune. La porta si aprì, lasciando libero il passaggio al ragazzo che, distrattamente, fece qualche passo all'interno, per poi accorgersi della presenza di qualcuno. La sala era deserta, salvo per una chioma rossa che spuntava dallo schienale del divano rosso, posto al centro della stanza circolare. James riconobbe subito di chi si trattava, era Lily. Deglutì, fermandosi, paralizzato esattamente nel punto della sala in cui si trovava, non sapendo proprio come comportarsi. Inutile negare che in quel momento si sentì un verme, per come ciò che le aveva fatto, per come aveva agito nei suoi confronti. Era stato un cretino, lo sapeva bene. Eppure, il suo maledetto orgoglio non gli permetteva di compiere quei pochi passi verso di lei, di raggiungerla e di fare ammenda. Lily non lo meritava, sapeva molto bene anche questo. Ora si trovava sui gradini all'ingresso della sala, fermo ad osservare quella chioma rossa che lo aveva fatto impazzire e che continuava a farlo, malgrado lui stesso si ostinasse a non volerlo ammettere. Un leggero calore, proveniente dal fuoco che allegramente crepitava all'interno del caminetto acceso, riempiva la stanza, quel giorno di dicembre, mentre il pensiero o la speranza che lei si voltasse, in quel momento, si fece improvvisamente spazio in lui. Stava sbagliando, ancora. Invece che starsene lì, impalato, avrebbe dovuto correrle incontro, implorare il suo perdono, farle notare che James Potter era il ragazzo più idiota della scuola! Proprio mentre il grifondoro era fermo su queste considerazione, ecco che la grifondoro, forse avendo avvertito su di se lo sguardo di James. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo. "James.." lo chiamò la rossa.Il sorriso, appena abbozzato, sul volto di James, proprio come era nato fra le sue labbra, svanì quasi all'istante. La sua espressione mutò molto rapidamente, passando dal dolce sorriso ad uno sguardo pensieroso, quasi truce, lo stesso che aveva lei. Quanto era accaduto tra loro, nemmeno lei doveva farlo trovato facile da sopportare. "Lily.." Nei suoi occhi, tra quelle dolci sfumature verdi, James ci leggeva un sola cosa: dolore, tanto dolore. E, la ragione di tanto dolore, era lui. Si avvicinò cautamente per poi sedersi accanto a lei. "Sono un perfetto idiota, scusami.. " Cominciò a dire, fissando le fiamme che zampillavano vivaci nel camino. Non aveva il coraggio di fissarla negli occhi. "..lo so, non avrei dovuto comportarmi così.." "già, non avresti dovuto.." replicò lei, stanca, sfinita, esausta. Le costava enorme sforzo, discutere con James. Ogni volta che discutevano, Lily aveva l'amara sensazione di combattere contro un mulino a vento e non faceva altro che farglielo presente, in maniera esplicita o meno, non importava. "Ma non funziona in questo modo, non puoi pretendere che basti implorare il perdono, perchè tutto poi torni magicamente come prima! Non crederlo nemmeno per un secondo!" Proseguì la grifondoro, mentre il ragazzo si voltò finalmente verso di lei, gli occhi color nocciola, imploranti, fissavano quelli verdi e magnetici di lei. Le ultime parole pronunciate dalla sua compagna di casata avevano sortito un strano effetto in lui, lo buttarono giù in un attimo. "Ma io.." Disse lui zittendosi all'istante, colpito nel profondo. Che altro avrebbe potuto dire? Che altro avrebbe potuto replicare? Che altro avrebbe potuto aggiungere? Se non scusarsi ancora? E ancora? "Il fatto è che non so più se posso fidarmi di te.." Sentenziò la ragazza, candidamente, maledettamente sincera. Il grifondoro aggrottò la fronte, dubbioso e al tempo stesso deluso. Ecco, la nuova pugnalata al cuore, come osava la Evans a considerare davvero la possibilità di non poter più fidarsi di lui? Aveva sbagliato ogni cosa, nella relazione con Lily, ne era consapevole, ma lo ferì profondamente il fatto che lei potesse smettere, da un momento all'altro, di provare fiducia in lui. "Certo che puoi! Lo so, lo so, sono un cretino.." Cominciò a ribattere infervorandosi un pò, mentre prendeva la mano sinistra della ragazza tra le sue, più grandi di quelle di lei. "..Ma ascolta, di me ti puoi fidare sempre, Lily! E mi dispiace, mi dispiace più di quanto immagini per come mi sono comportato!" Stava cercando di essere il più sincero possibile, proprio come lo era stata lei un attimo prima, mentre avvertiva la mano di lei, quella teneva delicatamente stretta fra le sue, tremare impercettibilmente. Lily aveva paura? Ormai, era evidente che James aveva appena deciso di mettere da parte il proprio stramaledetto orgoglio maschile. "E.. se me ne darai l'occasione.." Te lo dimostrerò, queste parole morirono tra le labbra del ragazzo, non vennero mai pronunciate perchè la Evans lo interruppe. "Ho bisogno di tempo, James" Supplicò la grifondoro. Tempo? Di quanto tempo aveva bisogno? "Quanto..?" Chiese giustamente James. Forse c'era una speranza. "Non lo so.." Rispose lei, liberandosi dalla stretta leggera di James, per poi alzarsi dal divano e andarsene su, in dormitorio, con il libro di erbologia che il grifondoro non aveva notato e che molto probabilmente lei aveva lasciato sul tavolinetto davanti al divano sul quale lui era seduto, stretto al petto. Questa reazione di Lily buttò ancora più James che, in quel momento, cercò di resistere all'impulso di urlare. Aveva accantonato, per qualche minuto, il suo proverbiale orgoglio, si era mostrato per la prima volta fragile, di fronte a lei.. e cosa aveva ottenuto? Un ''non lo so''. Niente di più.



"Questa è la mia prima fanfiction, sono una principiante, quindi... se questo primo capitolo non è di vostro gusto, vi prego... vi prego, date la colpa solamente alla mia inesperienza! u.u Ho pensato di mettere per iscritto la storia d'amore sulla quale non è difficile fantasticare! Comunque, comunque... ringrazio tutti coloro che hanno e avranno la pazienza di leggere! Vi ringrazio di cuore!"
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Simply_me_me