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Autore: SaraLovex    04/06/2016    1 recensioni
Antalasia, un regno ricco di magia suddiviso in più regni. Un giorno, in uno dei più grandi regni nasce un bambino, Kageyama Tobio, la cui famiglia da sempre fiancheggia il sovrano. Purtroppo il bambino nasce cieco, ma nonostante ciò crescerà forte e svilupperà abilità pari a quelle di un vedente.
Gli anni passano, un incontro particolare con un ragazzo che come magia regala la vista a Kageyama… ma poi sparisce, impedendo a Kageyama di ringraziarlo. Chi è il misterioso ragazzo? Un mago potente o la famosa creatura dal potere illimitato della leggenda di Anatalasia?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 04. Scontro per Karasuno.
 

Lo scontro tra le tre forze di Antalasia era iniziato e in palio c’era la possibilità di attaccare Karasuno, dove i vari cavalieri e maghi si stavano ancora preparando.
 
In questo momento però a Yukigaoka stava succedendo qualcosa nel palazzo di Hinata, dove Sugawara aveva fatto dare una controllata a Toto e, dopo aver finito, fece chiamare il suo re per informarlo che aveva fatto quanto richiesto:
- Grazie mille Sugawara! Toto aveva qualcosa? – come lo vide, Hinata ringraziò il suo caro amico che gli rispose:
- Nulla di che, semplicemente mentre si faceva una dormita su un albero, un ragazzo per poco non lo centrava con una freccia. Semplicemente si era spaventato! – ridacchiò leggermente, ma una vocina gracchiante lo zittì:
- Semplicemente un corno! Quel marmocchio per poco non mi trasformava in uno spiedino, chra! – Hinata e Sugawara alzarono subito lo sguardo e videro proprio Toto che svolazzava sopra le loro teste.
- Come sei drammatico! Sicuramente non l’avrà fatto di proposito! – disse Hinata ridacchiando e prendendo in giro il povero corvo.
- Certo come no! Quelli si preparano per una guerra chra, dare la caccia ad un corvo sarebbe il minimo chra! – quando Hinata sentì la parola “guerra” gli venne un colpo e chiese a chi si stesse riferendo il suo amico pennuto.
- A quelli di Karasuno, mi sembra ovvio chra! – rispose ancora un po’ seccato il corvo, mentre Sugawara notò che Hinata si era sbiancato e gli chiese cosa avesse con preoccupazione:
- A Karasuno… si trova un mio amico! – rispose il giovane re ancora scioccato, chiedendo chi ci fosse nell’esercito:
- Non ci ho fatto molto caso chra, ma posso dirti che quello che mi ha quasi fatto secco, e sicuramente è nell’esercito, è un ragazzino alto e con i capelli neri corti! – commentò Toto e a quel punto Hinata si spaventò seriamente, dicendo a Sugawara che doveva assolutamente intervenire, ma questo gli intimò di non agire per nessuna ragione e di preoccuparsi invece della madre e della sorellina.
Hinata era contrario, ma in quel momento aveva ragione Sugawara e dovette limitarsi a rientrare a palazzo tristemente, preoccupato ancora per quella guerra che non avrebbe portato a nient’altro che sofferenza e distruzione come tutte le guerre.
 
Ma nel frattempo, proprio a Karasuno stavano andando avanti i preparativi necessari per il completamento dell’addestramento dei cavaliere e dei maghi, che da quando era stata annunciata la guerra, non avevano smesso di allenarsi nemmeno un giorno.
- Coraggio, non so bene cosa stia succedendo là fuori, ma dobbiamo approfittare di questo ritardo delle truppe nemiche per prepararci al meglio per la battaglia! – disse Daichi, che era venuto a sapere del blocco delle truppe di Oikawa e Kuroo e di quelle di Ushijima, approfittandone per rassicurare i suoi soldati.
- Ci occuperemo noi di rispedire gli avversari da dove sono venuti, lascia fare a noi! – commentò Iwaizumi che aveva ottenuto risultati eccellenti dai suoi allievi che ormai erano pronti per combattere.
- Sapremo difendere il regno al meglio, questo è sicuro! – concluse Kenma, il quale aveva allenato come meglio sapeva i suoi studenti, pronti a combattere.
- Sappiate che io ripongo in voi la massima fiducia, qualsiasi cosa succederà so per certo che avrete combattuto col massimo delle vostre forze, quindi diamo tutti del nostro meglio! – urlò Daichi dando la carica a tutti quanti.
Poco dopo gli si avvicinò Kageyama col suo solito sguardo serio e con una richiesta apparentemente assurda:
- Daichi, quando saremo sul campo di battaglia… voglio essere in prima linea con te! -
Daichi, sentendo quella richiesta, si fece serio immediatamente:
- Mi dispiace, ma non posso permettertelo. Se tu andassi in prima linea, moriresti ancor prima di poter fare un passo avanti, quindi starai nel plotone delle truppe d’assalto, capito? – Quella fu la decisione di Daichi e Kageyama dovette accettarla anche se a malincuore.
Sapeva che il suo re aveva fatto la scelta più giusta per lui, ma il giovane ragazzo temeva per la vita di colui che considerava un grande amico e per questo si sentiva un po’ in ansia.
 
Durante tutti questi eventi, la battaglia fra le due potenze alleate di Seijo e Nekoma contro l’impero di Shiratorizawa stava andando avanti già da diverse ore, fra colpi di spade, frecce e magie, mentre i vari comandanti e cavalieri si fronteggiavano cercando ognuno di prendere la supremazia sull’altro.
- Mi spiace per te Ushijima, ma questa partita non la vincerai! – esclamò Oikawa sghignazzando e attaccandolo con una sfera distruttiva:
- Siamo solo all’inizio, non montarti la testa! – ribatté Ushijima, riuscendo a difendersi con uno scudo di luce, mentre i loro sottoposti si davano battaglia senza tregua.
 
Nel frattempo nel regno di Yukigaoka si stava venendo a creare una situazione complicata, dal momento che il giovane Hinata era intenzionato ad affiancare Karasuno, ma al contrario Sugawara gli intimava di desistere.
- Sugawara, ti prego di lasciarmi andare, prometto che tornerò prima del tramonto! – disse Hinata convinto della sua decisione, tant’è che dopo averlo supplicato centinaia di volte ottenne il permesso per andare, sebbene il consigliere Sugawara fosse totalmente contrario.
In poco tempo Hinata si trovò sopra il campo di battaglia, dove era arrivato volando su una delle creature magiche del suo regno, e vedendo la situazione decise che avrebbe fatto ricorso ai suoi poteri, trasformandosi in un gigantesco drago dal colore arancio fuoco, in modo da poter fronteggiare le forze nemiche di Karasuno - o per lo meno sarebbe riuscito ad intimorirli, cosa che accadde praticamente subito.
- E quello da dove arriva? - domandò allarmato Kuroo che si prese un colpo.
- Non chiederlo a me, io pensavo fosse tuo! - gli rispose Oikawa scioccato e voltandosi verso Ushijima in modo aggressivo, ma questo gli rispose che non avesse idea di cosa ci facesse lì quella creatura.
Intanto Hinata non volle perdere tempo e cercò di folgorarli con una fiammata diretta verso di loro, riuscendo a far disperdere le truppe che non sapevano cosa fare per abbattere quella creatura:
- Va bene, vorrà dire che lo dovrò sistemare io. - sghignazzo Kuroo, che si era difeso con uno dei suoi incantesimi e stava per usarne un secondo contro Hinata.
- È tutto tuo, non ci tengo a mettermelo contro! - commentò Oikawa tranquillamente seduto a gambe incrociate su un masso che si trovava a debita distanza di sicurezza da lui.
- Ma guarda tu che tipo … - replicò Kuroo, andando ad usare su Hinata uno dei suoi incantesimi di controllo della mente che purtroppo funzionò solo per pochi secondi, facendo allarmare ancora di più il povero Kuroo che ci rimase malissimo.
- A-accidenti! Questo bestione ha un potere magico assurdo! - disse questo iniziando ad indietreggiare.
Nel mentre Hinata scese in picchiata attaccando gli eserciti a colpi di coda, ma anche loro sebbene in svantaggio tornarono all'attacco, colpendolo con forza usando le armi e la magia, riuscendo solo a fargli procurare qualche graffio, che purtroppo per loro si rimarginarono dopo poco.
- Cavoli, questo qui ha la pellaccia dura! - disse irritato Oikawa che tentò di attaccarlo con uno dei suoi incantesimi basati sulla distruzione, ma anche questa volta poté solo causargli ferite di poco conto che puntualmente si rimarginavano.
Hinata cercava invece di attaccarli senza causare ferite evidenti, colpendoli con fiammate incandescenti e colpi di coda e ali, avrebbe provato di tutto pur di impedire una guerra contro Karasuno, ma fra qualche ora sarebbe stato il tramonto e come aveva promesso, sarebbe dovuto tornare nel suo regno, quindi come minimo avrebbe voluto far diminuire le forze nemiche causando la ritirata di alcune truppe.
- Avanzate e attaccate con tutte le vostre forze, quella creatura non deve più essere in grado di interferire! - urlò Ushijima ai suoi soldati che ormai erano quasi allo stremo, ma continuarono ad attaccarlo insieme al loro sovrano, ottenendo purtroppo gli stessi risultati.
- Come si fa ad abbattere una creatura del genere, è praticamente impossibile! - disse Kuroo ormai stufo di essere preso in giro da Hinata, che sebbene avesse la forma di un drago, se la rideva sotto i baffi per le reazioni degli avversari.
Lo scontro andò avanti ancora per molto e alla fine le truppe stremate di Ushijima dovettero ritirarsi, sarebbe stato stupido continuare a fronteggiare in quel modo qualcuno più forte di loro che era riuscito a stremarli così pesantemente.
In campo rimasero solo i due eserciti alleati di Oikawa e Kuroo, che ancora resistevano con forza agli assalti di Hinata. Purtroppo però giunse il tramonto e lui dovette andarsene sebbene desideroso di far desistere anche loro, ma doveva mantenere fede alla promessa fatta a Sugawara, così prese il volo lasciando il campo di battaglia, permettendo alle truppe di recuperare le forze:
- Alla fine il bestione ha mollato, eh? - disse Kuroo guardandolo andare via mentre si portava le mani ai fianchi.
- Eh già, comunque meglio così! - Oikawa era soddisfatto quanto Kuroo per essersi tolto di mezzo quell'impiccio, ma non ebbero nemmeno il tempo di sedersi per riposarsi, che alle loro spalle spuntò l'esercito di Karasuno capeggiato dal re Daichi:
- A quanto pare sembra che abbiate avuto qualche problema durante il tragitto - disse il re di Karasuno con un sorriso soddisfatto, ricevendo come risposta dai nemici sguardi di disprezzo.
- Molto simpatico! - commentò Oikawa voltandosi verso di loro e notando che fra le schiere nemiche c'era anche Iwaizumi e a vederlo stava quasi per perdere le staffe, mentre Kuroo nel vedere Kenma ci rimase profondamente male.
- Quindi siete con loro? - chiese Oikawa ad Iwaizumi che gli confermò ancora arrabbiato con lui, dicendogli che la storia dell'immortalità era una sciocchezza e facendo capire a Kageyama chi fosse la persona che puntava alla vita del suo benefattore e facendo cadere tutta la sua concentrazione su di lui.
 
Adesso aveva inizio lo scontro decisivo fra il regno di Seijo alleato con il regno di Nekoma, contro il regno di Karasuno e sicuramente tutti avrebbero combattuto al massimo per vincere.



Note dell'Autore:
Ed ecco a voi un altro capitolo della grande Lio. In questo capitolo non immaginate quanto ho amato il mio piccolo sole che cerca di aiutare Karasuno, solo per Kageyama <3<3
Grazie a EliotbyNight per le correzioni; a 
Shavanna per la sua recensione che non manca mai e tutti quelli che aggiungono la storia tra i preferiti, ricordare, seguire e a quelli che hanno solo letto.
Al prossimo capitolo^^.
   
 
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