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Autore: breathekate    04/06/2016    4 recensioni
Cosa accadrebbe se finalmente Ladybug iniziasse a provare qualcosa per Chat? E se quest'ultimo scoprisse l'identità della sua Lady? I sentimenti però dovranno aspettare, poichè una lunga battaglia attende i nostri eroi...
Genere: Avventura, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - “Cattivi supereroi”

 

Era un’altra di quelle sere estive tipiche parigine, dove l’afa del giorno lasciava posto alla leggera ma fresca brezza della sera e le stelle spuntavano luminose nel cielo sopra ai lampioni gialli. Due ombre si muovevano agili sui tetti delle abitazioni, fino a fermarsi su quello del municipio, atterrando sul cemento con grazia ed eleganza. 

“Allora Chat, tutto chiaro?” Chiese Ladybug, rivolta al suo compagno d’avventure. 

“Ma certo”. Rispose convinto lui, prima di spiccare un veloce balzo per superarla e sfondare la porta di sicurezza che dava sull’interno dell’edificio. La mora lo seguì a ruota e insieme corsero lungo il corridoio che conduceva alla rampa di scale principale. 

“M’Lady” Disse Chat, porgendo una mano, o meglio, una zampa alla sua amata Lady, per poi tenerla stretta per la vita, sfoderare il suo bastone e scivolare giù alla velocità della luce.

“Meglio di un ascensore” Scherzò Ladybug, poggiando i piedi sul pavimento. Chat le rivolse un’occhiata divertita, poi foderò il suo bastone e s’incamminò verso la porta che conduceva alla sala convention. Il giovane eroe sembrava totalmente a suo agio in una sala così grande e con così tanti personaggi famosi, celebrità, pezzi grossi della politica e perfino il capo della polizia. Ladybug sembrava invece stranamente a disagio, seppur essendo ormai abituata a parlare davanti alle telecamere e ad affrontare situazioni ben peggiori di una semplice cena formale. 

“Tranquilla, M’Lady. Chat Noir è sempre accanto a te” le sussurrò in un orecchio, prima che i fotografi notassero la loro presenza e si precipitassero da loro.

“Le entrate a sorpresa hanno sempre un gran successo” scherzò poi, concedendosi alla folla di flash che ormai li circondava. Ladybug si rese conto di essere rimasta impalata dietro l’amico e si strinse nelle spalle, prima di sospirare e farsi coraggio per sembrare il più possibile a suo agio.

“Ladybug!” Un gridolino acuto molto familiare si fece largo tra la marea di fotografi, fino a svelare il volto da cui aveva origine: Chloè.

“Largo, largo, fate passare la figlia del sindaco!” Starnazzò, protestando contro i paparazzi in adorazione. Finalmente riuscì a passare, lanciando gomitate a destra e a manca e inciampando sul treppiedi di una videocamera, per finire casualmente abbracciata alla sua eroina preferita.

“Ciao anche a te Chloè” disse poco convinta la coccinella, cercando di liberarsi dalla presa.

“Facciamoci un selfie insieme, Ladybug!” Esclamò la bionda, sfoderando un costosissimo cellulare platinato. Aprì l’applicazione della fotocamera e con un click si immortalò insieme all’eroina. 

“Permettetemi di darvi il benvenuto a questa festoso evento, Ladybug e Chat Noir” disse il sindaco, scacciando via la folla di fotografi.

“Piacere nostro” rispose cortesemente Chat, improvvisando un veloce inchino dei suoi. 

“Ci avete invitato per un preciso motivo, giusto sindaco?” chiese Ladybug, finalmente libera dalle grinfie di Chloè. Il sindaco annuì, avviandosi verso la lunga tavolata posta al centro della sala. 

“Esatto. Siete qui per partecipare alla presentazione del nuovo regolamento di sicurezza cittadino” rispose l’uomo, prendendo posto a capotavola. Chat e Ladybug si sedettero entrambi alla sua sinistra, leggermente incuriositi.

“Avete scelto due modelli perfetti, direi” rise il biondo, ammiccando all’amica. La mora alzò gli occhi al cielo, sussurrando un “ti prego, Chat”, poi si guardò velocemente intorno, nella speranza che anche Adrien, essendo figlio un famoso stilista, si presentasse.

“Dicevamo, dunque” borbottò il sindaco, attirando l’attenzione della giovane “ho accordato un incontro con il capo della polizia l’altro giorno per discutere degli avvenimenti recenti. Siamo giunti, di comune accordo, che la sicurezza dei cittadini sarebbe più efficiente se voi collaboraste di più con la polizia” 

“Ma, signor sindaco… Gli akuma sono esseri magici quanto potenti e malvagi, non possiamo rischiare che i vostri uomini si mettano in pericolo. Non avete i mezzi” Rispose Ladybug, tra il nervosismo e un disperato tentativo di non sembrare scortese. Dopotutto, era la paladina della città; non poteva apparire sgarbata con il sindaco.

“Sono sicuro che i nostri corpi di polizia siano più che qualificati per darvi un solido appoggio nelle operazioni di salvataggio”  ribattè l’uomo, sistemandosi la cravatta. 

“Vede, sindaco, non vorremmo sembrarle scortesi o ingrati, ma fino ad ora ce la siamo cavati egregiamente…” tentò di intervenire Chat Noir.

“Questo non lo metto in dubbio, mio caro Chat Noir, ma è anche vero che i corpi di polizia sono stati addestrati per situazioni di emergenza come queste e credo che sia giusto dar loro fiducia” 

“Certo, certo, ma…” 

“Non acconsentirò altre obbiezioni” Intervenne il capo della polizia, seduto dalla parte opposta del tavolo, a poche sedie di distanza “Il regolamento è ormai nero su bianco”

“Spero quindi che mi affiancherete sul palco più tardi per l’annuncio alla stampa, miei cari” aggiunse il sindaco, non ammettendo risposte. Ladybug e Chat Noir si guardarono poco convinti per un attimo, poi si concessero alle deliziose portate che componevano il menù di quella sera: deliziosi primi alle verdure, pesce pregiato su un letto di salse esotiche, desserts di frutta e squisito cioccolato fondente. 

Tuttavia però, nella testarda mente dell’eroina in rosso continuavano a lottare rabbia e ragione. Come avrebbe dovuto comportarsi da ora in poi? Avrebbe dovuto chiedere il permesso alla polizia di intervenire? O semplicemente continuare a lottare come sempre? Instintivamente il suo sguardo si posò sulla figura del suo fedele compagno in tuta nera e orecchie da gatto alla sua destra. Stranamente Chat sembrava non essersi accorto delle improvvise attenzioni della sua Lady. 

“Un attimo di attenzione, prego” una voce riecheggiò nella stanza, attirando su di sè gli sguardi incuriositi dei presenti.

“Mi chiamo Super-Fan e sono qui per omaggiare i miei due supereroi preferiti, Ladybug e Chat Noir… E voglio i loro miraculous”

 

Spazio Autrice:

Hello! Questa è la mia prima ff su ML, perciò spero di non aver fatto troppo OOC i personaggi ^^'

Sembra che Ladybug e Chat Noir non abbiano mai pace! Chi sarà il nuovo/la nuova akumatizzato/a?

Alla prossima ^^

Bk.

   
 
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