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Autore: breathekate    06/06/2016    5 recensioni
Cosa accadrebbe se finalmente Ladybug iniziasse a provare qualcosa per Chat? E se quest'ultimo scoprisse l'identità della sua Lady? I sentimenti però dovranno aspettare, poichè una lunga battaglia attende i nostri eroi...
Genere: Avventura, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 - “Super-Fan”

 

Una donna dallo strambo vestito grigio chiaro reggeva il microfono, sghignazzando maleficamente da dietro il suo ciuffo di capelli corvini. Aveva uno strano cappello bianco, che culminava con un piccolo ventilatore, collegato a sua volta ad un anello-bottone che la donna portava sulla mano destra. 

“Ti faremo un autografo volentieri” disse Chat Noir, balzando in un attimo sul tavolo e sfrecciando verso il palco. Ladybug gli fu subito dietro. Una rapida occhiata d’intesa, e i due si divisero i lati: la rossa, pronta ad attaccare con il suo fedele yo-yo, si lanciò a destra, mentre il biondo si accostò a sinistra. 

“Perchè non mi regalate i vostri miraculous autografati allora?” Lì schernì la grigia, saltando agilmente sull’impianto acustico alle sue spalle. Chat Noir e Ladybug le furono subito davanti e sferrarono il loro attacco incrociato, che però finì per essere un garbuglio di fili, bastone e supereroi. Chat infatti si era distratto, dopo aver visto per un attimo il volto familiare della sua segretaria dietro a quel ghigno. 

“Incompetenti!” Urlò il capo della polizia da dietro un tavolo ribaltato, mentre Super-Fan sfrecciava contro i numerosi poliziotti che la circondavano, con i fucili in mano.

“Non gli dare ascolto, Ladybug” sussurrò Chat ancora una volta, prima di aiutare la rossa a slegarsi, a malincuore, da quell’intreccio che li teneva stretti uno all’altra. I due fuorno subito in piedi e scattarono verso una delle finestre rotte, dalle quale Super-Fan era appena scappata, lasciando numerosi frantumi di vetro e pallottole mancate dietro di lei.

“State indietro, è pericoloso!” Ladybug redarguì gli ospiti un’ultima volta, prima di spiccare un balzo e precipitarsi all’inseguimento insieme a Chat Noir. 

“Non per i miei uomini!” Esclamò il sindaco, indignato, mentre stringeva a sè Chloè.

Il buio della notte inghiottì la coccinella e il gatto non appena si ritrovarono sul tetto del palazzo di fronte. La rossa non vedeva assolutamente nulla, a differenza del suo compagno, che era atterrato non molto lontano da lei.

“I lampioni sono spenti…” osservò Ladybug, mentre sentiva il senso di pericolo crescerle alle spalle. Quando si trattava di combattere al buio, infatti, doveva far affidamento su Chat, il quale però non rientrava nella sua visuale al momento. Ma uno stridio di pneumatici e il rumore di un elicottero della polizia, accompagnato da fasci di intensa luce bianca, la risvegliarono dallo stato di paura e con un agile movimento del braccio, riuscì ad afferrare Chat appena in tempo per schivare un onda di vento di Super-Fan, spuntata fuori da chissà dove.

“Come ha fatto a tornare qui così velocemente?” Chiese il biondo, mentre armeggiava sapientemente con il suo bastone argenteo. 

“Non lo so, ma dobbiamo trovare il modo di toglierle quell’anello dalla mano” Rispose la rossa, facendo roteare il suo yo-yo “L’akuma deve essere lì”

“Sto ancora aspettando per il mio autografo!” Esclamò Super-Fan, fingendosi infastidita. 

“Lo avrai presto!” Esclamò Ladybug, preparandosi ad un altro attacco. 

Un battito di ciglia, e la grigia si ritrovò imprigionata nella morsa dello yo-yo a pois, mentre qualcosa di argenteo luccicava al bagliore della luna e delle luci delle torce della polizia, colpendole il ventilatore, che smise così di funzionare. Chat Noir aveva lanciato il suo bastone, facendolo incastrare tra le ventole del malefico aggeggio, mentre Ladybug si preparava al colpo di grazia. Assicurò bene la presa sul suo yo-yo, facendo dapprima roteare la donna su se stessa, per poi lasciarla cadere sulle dure mattonelle del tetto su cui si trovavano e urlare fieramente: ”Lucky Charm!”, ritrovandosi tra le mani un grazioso pacchetto di chewing-gum a pois. 

“Problemi di alito, M’Lady? Non ti preccupare, non mi tirerò certo indietro se..”

“Chat, attento!” Un suono metallico avvisò l’arrivo improvviso del bastone del gatto, che era schizzato fuori dal ventilatore e che avrebbe colpito il suo padrone, se Ladybug non lo avesse spinto in tempo. 

“Devo trovare il modo di usare queste gomme” disse frettolosamente la rossa, guardandosi intorno “Ho bisgno che tu mi copra, però” aggiunse poi, rivolgendosi al compagno. Chat capì al volo ciò che doveva fare.

“Copertura attivata!” la rassicurò lui, per poi lanciarsi all’attacco. Mentre Super-fan cercava invano di far precipitare Chat Noir di sotto, Ladybug corse lungo il perimetro del tetto, masticando con gusto un chewing-gum, per avere la giusta rincorsa e atterrare sulle spalle del nemico.

“Ora o mai più” si disse, lanciandosi sulla donna. Mentre ancora fluttuava in aria, approfittò del vantaggio e appiccicò abilmente il chewing-gum nel ventilatore, mandandolo temporaneamente in palla.

“Chat, l’anello!” esclamò, mentre atterrava sul lato opposto del tetto, cercando di non cadere. L’amico non esitò un attimo e sfilò l’oggetto dal dito della donna, per poi lanciarlo all’indietro. Ladybug lo afferrò all’istante e lo scagliò con forza contro una delle mattonelle del tetto. L’anello fu in frantumi, ma nessuna farfalla viola ne uscì.

“Com’è possibile?” mormorò l’eroina, fissando quello che sarebbe dovuto essere l’oggetto akumatizzato. 

“Ladybug!” La voce di Chat, che sembrava così lontana, non bastò a farla scansare in tempo e la rossa fu scaraventata sulla parete del palazzo di fronte da una potente onda d’aria. Chat sfuggì per un pelo alle grinfie dell’akuma, con cui stava ancora lottando, e si lanciò dalla sua Lady.

“Ladybug!” Urlò di nuovo l’amico, sfrecciando verso di lei. Attivò il bastone per usarlo come leva e lanciarsi a salvarla. Arrivò appena in tempo per afferrarle un braccio e issarla su di se, mentre con la mano libera si affidava nuovamente al bastone per scendere a terra, al sicuro. 

“Laybug…” Sussurrò preoccupato, mentre si riparava dietro all’angolo di una strada, tenendo l’amica in braccio. Sentì il proprio cuore perdere diversi battiti in quei pochi istanti in cui Ladybug rimase incosciente, tra le sue braccia. 

 

Spazio Autrice:

Hello! Ecco qua il secondo capitolo :3

Super-Fan non sembra la solita vittima akumatizzata e ora Chat Noir deve correre contro il tempo, per proteggere l’identità della sua Lady. Ci riuscirà?

Alla prossima ^^

Bk.

   
 
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