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Autore: DarkSide_of_Gemini    04/06/2016    2 recensioni
“Hades non era solo il nome dei un locale alla moda di Vienna improntato al gusto dark e gotico, era qualcosa di molto più oscuro, e loro SAINT avevano appena iniziato a grattare la superficie brillante per scoprirne il vero significato”.
Dopo aver arrestato il narcotrafficante Julian Kevines, la squadra dei SAINT deve affrontare una nuova minaccia che stavolta prende il nome dal dio della morte: Hades.
Tra nuove indagini e un avversario più che mai enigmatico i SAINT dovranno riuscire ancora una volta a sconfiggere il crimine del mondo moderno.
Genere: Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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SAINT

 Hades Chapter

 

7

 

Nonostante Aioros avesse deciso di non tornare più da Hades, lo stesso era preoccupato per tutti i compagni. Oltretutto Milo stava diventando irrequieto ed Aioros credeva che fosse irrazionalmente geloso del fatto che lui avesse incontrato Camus.

Seguiva l’andamento delle vicende attraverso il computer di Shaina, che ormai aveva impostato Vienna come unico luogo in cui effettuare i controlli e che dava loro immagini continue di cosa stava accadendo davanti al night club.

Avevano visto Sion davanti all’entrata che si rigirava un oggetto tra le mani con aria pensosa. Sembrava un piccolo coltello con una pietra nera incastonata nell’elsa.

Aioros decise che quella foto l’avrebbe fatta stampare in un numero indefinito di copie e l’avrebbe usata per sfottere Sion a vita a proposito di quell’atteggiamento esistenzialista che aveva.

Sì, lo avrebbe fatto. Perché loro sarebbero tornati tutti sani e salvi ad Atene, non doveva permettersi di pensare nemmeno per un momento che qualcuno di loro avrebbe fatto una brutta fine come aveva detto Camus.

Circa una settimana dopo però le immagini che videro li fecero preoccupare: Death Mask sembrava discutere animatamente con uno degli uomini di Hades, e l’inquadratura successiva mostrava Death Mask a terra con le braccia serrate sull’addome come se avesse appena ricevuto un colpo forte.

Dopo quella scena Aioros decise che dovevano tornare in quel locale.

 

***

-SEI IMPAZZITO?!-

Sbraitò Sion, forte come mai aveva urlato in tutta la sua carriera.

-Certo che no, capo-

-Valerio, adesso ascoltami e fai quello che ti dico io anche se non sei più uno studente di medicina di vent’anni. Prima di tutto è da quando ci conosciamo che ti proibisco di chiamarmi capo… e comunque adesso ti proibisco anche di attaccare briga con questa gente. Ma che ti è saltato in testa? Non lo sai che sono pericolosi?-

Death Mask alzò le mani per discolparsi -Ehi, eh, piano! Com’è che deve essere sempre colpa mia? È stato quel cretino con le sopracciglia a cespuglio a cominciare! Mi ha detto che sono un suo sottoposto-

-Ma qui non è una lite a scuola, lo vuoi capire? Quello ti ammazza!-

-Lo ammazzo io prima!-

-BASTA!-

Per fare gridare Sion a quel modo bisognava davvero portarlo all’esasperazione, cosa che persino a Death Mask riusciva difficile.

Sion fece un paio di respiri profondi per calmarsi, poi riprese.

-Valerio, questo è un ordine: non dare a questa gente motivo di ammazzarti-

 

Intanto l’oggetto della discussione tra Sion e Death Mask era impegnato in uno dei privè di Hades in un colloquio con Orpheé.

-Ho un incarico per te, posso fidarmi?-

Il ragazzo si chiese perché mai Radamanthys si ostinasse a fargli quella domanda ogni volta che aveva un incarico per lui piuttosto che dargli direttamente l’ordine.

Forse era per scrutare la sua reazione.

-Sì, signore-

-Bene, allora ascoltami, ed ascolta solo me perché ho bisogno che questo rimanga un segreto per tutti inclusi gli altri Generali. Ti ricordi quelle persone nuove? Quelle che dicono di venire dalla Macedonia? Ecco, io ho ancora sospetti nei loro confronti nonostante abbiano superato le prove. Tu hai un talento particolare per riconoscere i suoni, per cui ti chiedo di riconoscere le loro voci. Registrali se vuoi o fai quello che credi, ma voglio capire chi sono veramente-

***

Dopo aver discusso con i suoi compagni, Aioros aveva deciso di tornare da Hades con Shaina come la prima volta.

Non avrebbe potuto presentarsi da solo e nemmeno con un uomo dopo che aveva recitato la commedia del fidanzato la prima volta, per cui optarono per fingersi ancora una coppia affascinata dall’atmosfera dark del locale.

Era un sabato, e siccome c’era molta più gente che negli altri giorni era necessaria la presenza di un ragazzone all’ingresso che regolasse le entrate; fuori c’era già la fila per immergersi nelle atmosfere cupe di Hades, fila che però era stata bloccata da un buffo personaggio.

Era un vecchietto di età più vicina agli “ento” che agli “anta”, magro, curvo, con un bastoncino antiquato a cui appoggiarsi ed un buffo cappello piatto.

I suoi vestiti erano a dir poco antiquati e la giacca a scacchi beige e verde faceva a pugni con i pantaloni color ruggine.

Il vegliardo era proprio davanti a lui e Shaina, e dietro di loro le persone cominciavano a stancarsi di quella scenata che li costringeva in piedi al freddo austriaco per più tempo del necessario.

Anche Aioros cominciava a maledire la testardaggine del vecchietto.

Ammesso e non concesso che lo avessero fatto entrare, un tipo come lui sarebbe stato decisamente fuori luogo in un locale del genere!

Solo che ancora Aioros non sapeva quanto sarebbe stata deleterio ed imbarazzante per lui essere capitato proprio dietro il quasi centenario ostinato.

-E invece io posso entrare perché… perché sono con mio nipote, ecco!-

E detto questo si attaccò con prepotenza al braccio di Aioros.

-Come?- gli chiese Aioros in tedesco.

-Ni-po-te! E lo dicono a me che sono sordo!-

-C’è stato uno sbaglio, signore-

-Ah-ah! Eccolo lì mio nipote!-

E lasciò andare Aioros per buttarsi addosso ad un uomo che usciva in quel momento dal night.

L’uomo era Death Mask, un altro degli agenti dichiarati deceduti.

L’ex anatomopatologo adesso infiltrato imprecò a voce alta con cose incomprensibili e cercava di staccarsi di dosso il nonno appena acquisito, ma quello gli si era avvinghiato al braccio e non lo avrebbe lasciato andare per niente al mondo.

-Adesso basta, nonnetto!- Intervenne il buttafuori del locale -Nemmeno Mubarak ha tanti nipoti!-

-Stavolta non sto mentendo: lui è proprio mio nipote Valerio!-

-Cosa? N-… no... non è vero! Signore, lei si deve essere sbagliato-

Esclamò Death Mask imbarazzatissimo.

Il vecchietto lo guardò malissimo da sotto le sopracciglia cispose.

-Non fare il finto tonto! Dovresti vergognarti a rinnegare il tuo vecchio nonno-

-Ma io non la conosco!-

-Ah, sei dunque demente oltre che fedifrago!-  e lo picchiò in testa con il bastoncino.

In tutto questo Aioros e Shaina cercavano di seguire la scena ma senza guardarsi negli occhi né tantomeno guardando Death Mask: uno scambio di sguardi fuori luogo e avrebbero potuto far venire il sospetto che in realtà fossero in confidenza con lui. E non si guardavano tra di loro per evitare di scoppiare a ridere istericamente perché… il nonno di Death Mask?! Quel medico legale cinico misantropo e mentalmente instabile aveva una cosa normale come un nonno?

Sempre che quel vecchietto fosse davvero imparentato con lui e non stesse fingendo come aveva già fatto con Aioros.

Alla fine il buttafuori decise di chiamare rinforzi. Altri due colleghi arrivarono a prendere da parte il vecchietto, ancora saldamente ancorato al braccio del loro collega, per spiegargli che quel night club non era proprio posto per lui.

Si guadagnarono parecchi insulti in una lingua stranissima, ma a quel punto Aioros e Shaina erano già dentro e non volevano farsi notare più del necessario, e soprattutto non volevano farsi scoprire troppo interessati a Death Mask.

Il ragazzo all’ingresso chiese loro di firmare come la prima volta.

Aioros notò che aveva addosso più pelle e borchie, e si chiese se si fosse agghindato apposta perché era sabato.

Pagarono l’ingresso e si immersero per la seconda volta nel cunicolo che li avrebbe portati nel girone infernale tanto temuto da Aioros. Stavolta la musica che li accolse era lenta e lugubre, come un canto gregoriano ma con toni ancora più lenti e bassi e con tocchi di campana, probabilmente a morto. Aioros si chiese che gusto ci provasse la gente a entrare in un posto tanto deprimente.

Alla fine della scala li attendeva Rune, che li accolse con un sorriso e li accompagnò allo stesso tavolo dell’altra volta. Prima che se ne andasse Aioros cercò di chiedergli cosa fossero le porte lungo la scala a chiocciola.

La parola priveè la capì benissimo e gli diede anche da pensare. Rune credeva che fossero interessati ed insisteva con lo sguardo, ma Aioros scosse la testa.

Si appellò all’unica cosa che gli sembrava non destare sospetti e cercò di fargli capire che preferivano restare lì perché gli piaceva la musica. Fortunatamente il suo pessimo accento bastò a mascherare la menzogna.

-E adesso come facciamo a…?-

Aioros dovette zittire Shaina in un modo per niente garbato, perché aveva appena intravisto l’uomo biondo che compariva spesso nelle foto entrare in una delle porte.

-Era lui, ne sono sicuro!-

-Lui chi?-

-Quello che ha picchiato Death Mask-

Shaina stava per girarsi istintivamente a guardare ma Aioros la bloccò prendendole il viso tra le mani.

La sua paranoia aveva raggiunto livelli tali che sospettava ci fossero telecamere di sorveglianza che avrebbero potuto tradire il loro comportamento.

-Guarda me-

Lei capì subito: dalla posizione in cui era Aioros la porta sospetta era di fronte e ben visibile, Shaina invece doveva girarsi apposta e avrebbe così rischiato di attirare l’attenzione.

-Sta entrando anche Death Mask. È accompagnato da quello con i capelli lunghi-

-Hanno una faccia truce, non è vero?-

-Sì. È la prima volta che vedo Death così teso. Spero che vada tutto bene-

Mentre parlava guardava il menù dei cocktail anche se non gli interessavano minimamente, e nomi come Black Death o Devil’s Tear o Blood Thirsty certo non lo incoraggiavano.

Per distrarsi dal pensiero di Death Mask convocato ufficialmente decise di concentrarsi su qualcos’altro.

Lasciando vagare lo sguardo per la sala si soffermò sul dee jay.

La prima volta non aveva fatto troppo caso a lui, stavolta invece lo esaminò in dettaglio per aver qualcos’altro a cui prestare attenzione: era un ragazzo sui vent’anni ed Aioros non aveva difficoltà ad immaginare che facesse il dee jay dopo aver finito di studiare per l’università. Magari doveva pagarsi gli studi oppure semplicemente voleva fare qualche soldo per conto suo. Oppure era anche lui parte del giro.

Se un night club era la copertura per un’associazione criminale allora chi era più sospettabile del dee jay?

Aioros aveva imparato con il suo lavoro che le apparenze ingannano, però aveva molte difficoltà ad immaginarsi quel ragazzo dai lineamenti fini e gli occhi bassi nonostante la sua voce suonasse allegra a fare qualcosa di illegale.

Cominciava a provare una strana simpatia per lui, almeno fino a quando non ricordò che era lui che sceglieva la musica e quindi indirettamente era lui il responsabile del suo supplizio.

E infatti…

Il primo vero brano della serata era iniziato non troppo male, con una melodia semplice e nessuna campana funebre, solo che poco dopo lo stesso tema era stato sostituito da una chitarra elettrica scatenata in duetto con una batteria ancora più scatenata.

 

Never thought I could kill a man
Raging for respect – new king – noble hearted
Still there's more I am longing for
Eastern world at war – conquest – invasion

So shall it be
Prepare for fight at break of dawn
I seek for blood
Power of an union

Fade away
Close teary eyes
End of my life
So we rise and fall
The Empire's vast
It will not last – The Great Age Of Glory

 

Aioros gemette sconfortato.

-Sono usciti- lo informò Shaina.

Lui alzò di scatto la testa verso l’alto in tempo per vedere l’ex collega e l’uomo che lo aveva accompagnato che risalivano verso la superficie.

Non poteva vedere l’espressione di Death Mask ma se non altro era uscito sulle sue gambe, e questo era un buon segno.

-Come hai fatto a vedere che…?-

Non finì la domanda perché Shaina gli mostrò chiaramente la risposta sotto forma del suo specchietto da borsa. Non si stava controllando il trucco né una lente a contatto: lo aveva usato per guardare dietro di sé.

-Sei una grande, collega!-

Attorno a loro la musica rimbombava alta e martellante e la pista da ballo era poco lontana. Il lento aveva una funzione strategica, un ballo scatenato no, per cui rimasero seduti.

-Prima o poi mi farò dare dal Dee jay le playlist che usa. Alcune canzoni che ho sentito mi piacciono tanto, ad esempio questa-

Aioros sollevò un sopracciglio scettico.

In effetti forse quella era men peggio di altre canzoni che aveva ascoltato.

 

What about us,
Isn't it enough?
No we're not in Paradise
This is who we are
This is what we've got
No, it's not our paradise
But it's all we want
And it's all that we're fighting for
Though it's not Paradise

 

Rimase a guardarsi intorno alla ricerca di qualche faccia conosciuta, poi con la scusa di andare a prendere da bere fece un altro giro di ricognizione. Dovette fare il giro al bordo della pista e già così fu urtato un bel paio di volte da un sacco di ragazzi che non avevano la minima intenzione di chiedere scusa.

Il bancone del bar era accanto alla postazione del dee jay e ancora una volta Aioros si soffermò ad osservare il ragazzo. Sembrava concentratissimo con le cuffie enormi sulle orecchie e chino sul computer, ed Aioros pensò che probabilmente stava scegliendo i prossimi brani.

No, lui aveva decisamente la faccia di un bravo ragazzo, non poteva essere… ok, sbagliato!

Apparso come dal nulla, accanto al dee jay c’era l’uomo con i capelli biondi.

Battè pesantemente con la mano sulla sua spalla per distrarlo dal suo lavoro e lui sussultò come se lo avesse spaventato a morte.

Aioros, che gettava occhiate di lato ai due nascondendosi dietro il menù dei cocktail, vide un pezzetto di carta passare dalle mani dell’uomo a quelle del dee jay, poi ordini secchi che lui non sentì e che in ogni caso non avrebbe capito, ed infine il ragazzo che annuiva.

Quando l’uomo se ne fu andato vide il ragazzo fissare per un l’appunto tra le mani, poi sospirare e metterselo in tasca.

Aioros ordinò due cocktail con nomi meno macabri possibile e con meno alcool possibile e tornò al suo tavolo.

-Allora, scoperto qualcosa?- chiese subito Shaina.

-Il dee jay è uno di loro ma potrebbe essere un anello debole. E questo cocktail è… argh! È piccante!-

-Si chiama Dragon Spirit ed è rossodovevi aspettartelo-

-Restituirò il distintivo appena torniamo ad Atene allora. Piuttosto, tu hai notato qualcuno che usciva dal priveè di prima?-

-Mi sono spostata per tenere d’occhio la porta subito dopo che te ne sei andato tu e no, non ho visto nessuno. Perchè?-

-Ho visto il biondo parlare con il dee jay mentre ero al bancone. Credo che gli abbia dato un incarico di qualche tipo. Ma se non è uscito dalla porta, come è arrivato qui sotto? Avrebbe dovuto passare davanti al bancone del bar prima ed io sono sicuro di non averlo visto, anzi veniva dall’altra direzione-

-Forse qui dentro ci sono dei passaggi segreti o delle stanze chiuse al pubblico-

Aioria rimase a rigirare  cubetti di ghiacci nella sua bevanda  a riflettere sulle parole di Shaina.

Non gli piaceva per niente l’idea che il nemico avesse a disposizione un covo con tanto di passaggi segreti, ma doveva comunque essere pronto al peggio.

-Restiamo fino a mezzanotte, poi andiamo via, d’accordo?-

-D’accordo. Magari ci mettono un bel lento come quello dell’ultima volta-

Tentò di scherzare Shaina.

****

In quello stesso momento, da dietro una delle stanze segrete ipotizzate da Shaina, Saga guardava Aioros.

Sei un pazzo incosciente” lo rimproverò mentalmentePerchè sei venuto qui? Tuu dovevi restare a tenere in vita la SAINT”.

Premette un pugno sopra il vetro polarizzato.

Da vedeva tutta l’attività della pista da ballo ma non poteva essere visto sentito. Era uno spettro, inghiottito dalle profondità dell’Ade da cui ormai disperava di uscire.

Sapeva di dover rimproverare Aioros ma in fondo al cuore era contento che fosse a Vienna. Gli dava una ragione in più per non cedere alla disperazione.

Saga sapeva che Aioros sapeva che erano vivi, e in realtà sperava che fosse per lui. Magari per picchiarlo, ma voleva disperatamente che Aioros lo avesse raggiunto intenzionalmente.

La nostalgia ed il bisogno di lui lo serrarono in  una morsa di malessere fisico, tanto che dovette allontanarsi dalla vetrata per ricomporsi prima che gli si riempissero gli occhi di lacrime.

*****

-Capo, stavolta non è stata colpa mia!-

-Valerio, piantala di chiamarmo capo! E comunque lo so che non è stata colpa tua se quel vecchietto si è attaccato a te in quel modo. Tu hai tanti difetti ma ancora un nonno fuori di testa come quello…-

-Hem…-

-Cosa?- visto che Death Mask non parlava Sion cominciò ad insospettirsi -Valerio, te lo chiedo gentilmente… mi devi dire qualcosa?-

-Ecco… non è colpa mia, ripeto, ma quello è davvero mio nonno-

Aphrodite accanto a loro strabuzzò gli occhi e rischiò di morire per davvero, affogato da un bicchiere di soda.

-Tuononno?!-

-, , stupido svedese maniaco delle piante e della manicure: mio nonno! Ne vogliamo fare la prima notizia del prossimo TG?-

Aphrodite normalmente si sarebbe offeso per quegli epiteti ma era troppo impegnato a sghignazzare senza ritegno.

Sion invece si battè una mano sulla fronte in preda allo sconforto più totale.

Non solo lui che è fuori di testa, adesso ci si mette pure il suo degno antenato!”.

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Angolo di Mako: ordunque…. Tutto bene? Io mi sono divertita ancora una volta con una discesa nell’Ade. Mi piacciono le scene all’interno del locale, anche perchè così posso inserire le canzoni che mi piacciono.

E in questo capitolo compare il nonno di Death Mask, ragazzi, non vi siete emozionati?

Questo personaggio è nato per gioco, ma poi io e la sorcia ci siamo affezionate tanto da decidere di inserirlo nella storia.

Qui sotto ci sono come sempre i link dele canzoni che abbiamo usato come colonna sonora per chi avesse voglia di sentirle.

Al prossimo capitolo!

 

Age of glory, Serenity: (con testo) https://www.youtube.com/watch?v=L_8XUhfnv2g

Paradise, Within Temptation: (con testo) https://www.youtube.com/watch?v=TKTg3Wg1keg

(official video) https://www.youtube.com/watch?v=Dy6MpsDPKts

 

Angolo di Rory: Mazzalve gente! Ok, siamo in orribile ritardo ma speriamo di essere perdonate… quantomeno per la comparsa dell’antenato del nostro Death! Era un personaggio troppo carino per non renderlo pubblico e può contribuire a smorzare un po’ l’atmosfera macabra della vicenda, quindi… viva il nonnetto!

Bon, grazie per essere arrivati fin qui :) continuate a indagare con noi ;)

Alla prossima!

 

Mako e Rory

 

 

  
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