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Autore: fiphina    04/06/2016    3 recensioni
Fanfiction ispirata a "sette ragazzi solo per me" di lady windermere e ovviamente con il suo consenso.
Fanny Edwards è una ragazza come tante altre, la cui vita non potrebbe proprio dirsi essere 'baciata' dalla fortuna. Almeno fino a quando, insieme ad un professore bizzarro, non vivrà un'avventura altrettanto bizzarra e che di naturale avrà ben poco. Che succederà? Chi incontreranno su loro cammino?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio più tombale era calato nella sala. I più esterrefatti erano senza dubbio Fanny e Loki, sebbene quest'ultimo cercasse di non mostrarlo. Anche se i suoi occhi spalancati, le sopraccigli appena aggrottate e la bocca contratta lo ingannassero. La ragazza era duramente provata, iniziando a tremare quasi impercettibilmente. Il dio degli inganni nella sua mente, anche se doveva dirlo a lei, le diceva di non accettare. Non poteva restare per quel damerino, non poteva amarlo veramente! Non dopo quello che avevano passato insieme! Ma allora perché era come inchiodato al pavimento e si sentiva legato come un salame? Voleva agire, impedirle di commettere un enorme errore, ma non ci riusciva. Forse era a causa del suo dannatissimo orgoglio a prova di bomba. Gli unici, oltre a lui, ad essere seri erano Thor e il professore. Fanny intercettò lo sguardo di Fandral, quello dei suoi compagni ed infine quello di Loki, che appariva indifferente. Sebbene si potesse percepire una strana ansia nei suoi occhi. Ma perché mai non agiva allora? Cosa glielo impediva di tanto grande? E se non provava qualcosa per lei, perché pochi minuti fa era stato proprio lui stesso a prendere l'iniziativa per quel ballo così passionale? Se non dici nulla ma poi ti comporti in tutt'altro modo, è facile che l'altra persona si illuda più di una volta. Ed è questo che le stava probabilmente succedendo. Nonostante Fanny non volesse ferire il guerriero, pur delusa, non poteva far finta da un momento all'altro che i suoi veri sentimenti non esistessero. Amava e avrebbe continuato ad amare più della sua stessa vita, solo il dio degli inganni. Così decise di fare ciò che ritenne giusto, cioè dire con delicatezza la verità. Anche se questo avrebbe recato un grande dispiacere a Fandral... dopotutto è sempre meglio un' amara verità che una dolce bugia. Gli si avvicinò rispettosamente.
-Fandral... io...- Biascicò con difficoltà le prime parole, ma si fece coraggio.
-Apprezzo il tuo gesto e comprendo quello che provi per me... mi fa piacere che me lo stai dimostrando apertamente...- A questa frase la giovane guardò per un secondo Loki.
-Ma...- Riprese immediatamente.
-Ecco, non vorrei ferirti, però... io non provo lo stesso per te... perdonami!- Buttò fuori con molta paura, ma convinta delle sue parole.
Lo spadaccino ovviamente ci rimase malissimo, però non aggredì la bella midgardiana. 
-C-capisco... meglio un' amara verità che una dolce bugia dopotutto...- Rispose dopo un po', sconvolto, e usando il suo stesso pensiero.
Era palese che credeva di aver avuto fino all'ultimo le carte vincenti in mano. Ma aveva perso. Un bacio può non essere sufficiente... queste parole non le scordò di sicuro invece, seppur manchi una parte: perché in alcuni casi neanche la più bella delle dichiarazioni funziona. Fandral non disse altro, forse gli ci voleva un po' più di tempo per mandar giù il boccone amaro. Loki da parte sua era sollevato. Adesso rimaneva il suo orgoglio come ultimo ostacolo da superare. Quando rientrarono nelle loro stanze, il dio incrociò Fanny giusto poco prima che entrasse nella sua camera. 
-Hai fatto bene...- Affermò, facendola sobbalzare.
-Ah, se tu...- Rispose lei, con una nota neutra nella voce. 
Il moro capiva che aveva tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiata con lui, perché sapeva che era così. 
-Ho fatto bene a fare cosa?- Continuò, fredda, appoggiandosi all'anta della porta semi aperta. 
-Dicevo... prima... hai fatto bene a dire di no a Fandral-
Fanny alzò un sopracciglio.
-E perché secondo te ho fatto bene?-
-Ehm... perché lui... non è la persona giusta per te...-Balbettò difficoltosamente Loki.
-E chi sarebbe la persona giusta?- 
Il dio voleva rispondere me le parole gli morirono in gola. Cercava di essere tranquillo ma stava diventando sempre più complicato. Fanny sospirò... con lui era tutta fatica sprecata.
-Certo che ho fatto bene... ho detto semplicemente quello che penso, al contrario di certe persone! E visto che ultimamente 

 

L'amore o l'orgoglio?

 

Il silenzio più tombale era calato nella sala. I più esterrefatti erano senza dubbio Fanny e Loki, sebbene quest'ultimo cercasse di non mostrarlo. Anche se i suoi occhi spalancati, le sopracciglia appena aggrottate e la bocca contratta lo ingannassero.

La ragazza era duramente provata, iniziando a tremare quasi impercettibilmente. Il dio degli inganni nella sua mente, anche se doveva dirlo a lei, le diceva di non accettare. Non poteva restare per quel damerino, non poteva amarlo veramente! Non dopo quello che avevano passato insieme! Ma allora perché era come inchiodato al pavimento e si sentiva legato come un salame? Voleva agire, impedirle di commettere un enorme errore, ma non ci riusciva. Forse era a causa del suo dannatissimo orgoglio a prova di bomba. Gli unici, oltre a lui, ad essere seri erano Thor e il professore. Fanny intercettò lo sguardo di Fandral, quello dei suoi compagni ed infine quello di Loki, che appariva indifferente. Sebbene si potesse percepire una strana ansia nei suoi occhi.

Ma perché mai non agiva allora? Cosa glielo impediva di tanto grande? E se non provava qualcosa per lei, perché pochi minuti fa era stato proprio lui stesso a prendere l'iniziativa per quel ballo così passionale? Se non dici nulla ma poi ti comporti in tutt'altro modo, è facile che l'altra persona si illuda più di una volta. Ed è questo che le stava probabilmente succedendo. Nonostante Fanny non volesse ferire il guerriero, pur delusa, non poteva far finta da un momento all'altro che i suoi veri sentimenti non esistessero. Amava e avrebbe continuato ad amare più della sua stessa vita, solo il dio degli inganni. Così decise di fare ciò che ritenne giusto, cioè dire con delicatezza la verità. Anche se questo avrebbe recato un grande dispiacere a Fandral... dopotutto è sempre meglio un' amara verità che una dolce bugia. Gli si avvicinò rispettosamente.

-Fandral... io...- Biascicò con difficoltà le prime parole, ma si fece coraggio.

-Apprezzo il tuo gesto e comprendo quello che provi per me... mi fa piacere che me lo stai dimostrando apertamente...- A questa frase la giovane guardò per un secondo Loki.

-Ma...- Riprese immediatamente.-Ecco, non vorrei ferirti, però... io non provo lo stesso per te... perdonami!- Buttò fuori con molta paura, ma convinta delle sue parole.

Lo spadaccino ovviamente ci rimase malissimo, però non aggredì la bella midgardiana. -C-capisco... meglio un' amara verità che una dolce bugia dopotutto...- Rispose dopo un po', sconvolto, e usando il suo stesso pensiero.

Era palese che credeva di aver avuto fino all'ultimo le carte vincenti in mano. Ma aveva perso.

Un bacio può non essere sufficiente... queste parole non le scordò di sicuro invece, seppur manchi una parte: perché in alcuni casi neanche la più bella delle dichiarazioni funziona. Fandral non disse altro, forse gli ci voleva un po' più di tempo per mandar giù il boccone amaro.

Loki da parte sua era sollevato. Adesso rimaneva il suo orgoglio come ultimo ostacolo da superare. Quando rientrarono nelle loro stanze, il dio incrociò Fanny giusto poco prima che entrasse nella sua camera. 

-Hai fatto bene...- Affermò, facendola sobbalzare.

-Ah, se tu...- Rispose lei, con una nota neutra nella voce. Il moro capiva che aveva tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiata con lui, perché sapeva che era così. 

-Ho fatto bene a fare cosa?- Continuò, fredda, appoggiandosi all'anta della porta semi aperta. 

-Dicevo... prima... hai fatto bene a dire di no a Fandral-Fanny alzò un sopracciglio.-E perché secondo te ho fatto bene?-

-Ehm... perché lui... non è la persona giusta per te...-Balbettò difficoltosamente Loki.

-E chi sarebbe la persona giusta?- Il dio voleva rispondere me le parole gli morirono in gola.

Cercava di essere tranquillo ma stava diventando sempre più complicato. Fanny sospirò... con lui era tutta fatica sprecata.

-Certo che ho fatto bene... ho detto semplicemente quello che penso, al contrario di certe persone! Visto che ultimamente vanno di moda le bugie che la verità...-

Lui annuì dopo averla ascoltata attentamente. Aveva espresso il tutto con assoluta convinzione e fermezza. Era proprio la tipica verità che ti viene spiattellata in faccia da un animo ferito. Una volta era successo pure lui, ma ora era proprio lui che stava mentendo. Non solo a lei ma anche a se stesso. Ma nel momento in cui desiderava confessare che si era innamorato di lei, l'orgoglio tornava a fargli visita mettendo le transenne. La voce di Fanny interruppe i suoi pensieri.

-Se non hai altro da dire, io andrei a dormire altrimenti domani non mi alzo... buona notte!- Aggiunse sempre più freddamente e con sarcasmo, entrando in camera come se niente fosse.

Stavolta fu la ragazza a lasciarlo impiantato sul posto come un baccalà. "Complimenti Loki! Hai vinto il titolo onorario di Perfetto Cretino!" Rifletté su di sé il dio dell'inganno, dirigendosi nella sua stanza. Cominciò seriamente a domandarsi come mai la vita facesse così schifo. O forse erano le persone a renderla tale... come stava facendo lui magari. Tornato in camera, si buttò a peso morto sul letto dove si addormentò profondamente dopo cinque minuti. Era talmente stanco... stanco fisicamente, mentalmente, in tutte le forme possibili ed immaginabili. Si addormentò con il pensiero di cosa accidenti fare. Per confermare la questione, la notte si mise pure a russare; cosa che lui normalmente non faceva.

La nottata non fu delle migliori per nessuno. Il mattino successivo il principe cadetto si alzò abbastanza tardi da poter dire che mancassero pochi minuti a mezzogiorno.

Si era ritrovato così come si era spaparanzato sul materasso e come se non bastasse si sentiva un po' stordito. Si portò una mano alla nuca e muovendosi fece scrocchiare il collo, avendo dormito piuttosto scomodo: sembrava gli fossero passati sopra migliaia di pentapalmi. Sospirò pesantemente, incominciando a girare a caso nella stanza, pensieroso. Aveva una pulce nell'orecchio. Poi ad un tratto si fermò e fece mente locale. Alzò il capo di scatto.

Ricordava! E ora sapeva cosa doveva, voleva, fare santa pazienza! Aveva il cuore in tumulto mentre si sfiorò in maniera sexy i capelli corvini.

-Questi stanno per andarsene...- Mormorò, iniziando a respirare affannosamente.

-Fanny!- Pronunciò infine, uscendo dalla camera alla svelta, prima che fosse troppo tardi. 

Intanto...

Fanny e il professore, sul ponte bifrost, si apprestano a partire dopo aver salutato nuovamente tutti. Stavano per premere i pulsanti sui braccialetti che li avrebbero riportati alla realtà, quando vennero fermati da qualcuno che correva verso di loro. 

-Fermi, fermi tutti!- Il respiro di Loki era ormai al limite ma lui ne risentì stranamente poco. 

Tutti si sorpresero di vederlo li e in quelle condizioni. Più di tutti fu Fanny ad essere stupita dalla sorpresa. Fu disposta ad ascoltare se doveva aggiungere altro. Intuì che doveva essere estremamente importante per scomodare il dio degli inganni in persona.

-Guarda chi c'è...- Affermò sarcastica, tentando di nascondere il turbine di emozioni dentro di lei. 

Loki ignorò completamente gli altri intorno a loro, rivolgendosi direttamente alla ragazza. 

-Fanny ti devo dire una cosa!- L'ansia cresceva come l'erba su un filo spinato. 

Tutti non rifilarono una sola parola. Era presente pure Fandral, che sentiva rodere lo stomaco. Tutto gli apparve più nitido: Fanny era innamorata di Loki, ma non ce l'aveva con lei, bensì con il dio.

-Devo dirti che...- Continuò quest'ultimo.

La giovane era divorata dall'attesa, tanto che non si accorse nemmeno di aver cambiato espressione in speranzosa.

-Che?- Lo incitò a proseguire lei, fissandolo profondamente negli occhi.

L'asgardiano provò in tutti i modi a continuare, ma di nuovo l'orgoglio s'impadronì di lui. 

-Che...- Poi sospirò abbattuto.

-Spero che avrai fortuna con ciò che hai appreso qui...- Concluse, totalmente vinto e abbassando lo sguardo da quello di Fanny. 

Sapeva che quella era l'ultima volta chegli avrebbe visti. Aveva avuto un'ultima occasione e l'aveva mandata all'aria. 

Fanny non disse nulla, ingoiando pesantemente. Arretrò di un passo, il viso era tornato serio e glaciale, spento.

Infine premette il pulsante verde e una luce intensa li avvolse all'istante. L'unica cosa che vide prima di sparire furono gli occhi smeraldini di Loki che la fissavano come mai prima d'ora, come se fosse pentito di ciò che aveva detto. Poi più niente. 

 

 

 

Angolino dell'autrice:

Bene, siamo arrivati alla fine dell'avventura di Fanny ad Asgard... so che vi aspettavate che finisse diversamente, ma vi prego di non uccidermi Loki💖... E poi c'è ancora un altro ultimo capitolo: l'epilogo! Preferisco definirlo così!!! Eh! Dobbiamo pur scoprire cosa succede alla nostra protagonista, se, come le ha augurato Loki.... ha fortuna! 😁😁😁 Non preoccupatevi, uscirà presto e li scoprirete tutto quanto!!!!!!😁😁😁😁😏😏😏😏 Grazie a tutti, davvero!

Fiphina :D

   
 
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