Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: metaldolphin    05/06/2016    3 recensioni
E' la mia personalissima prosecuzione della serie Endless Odyssey.
Alla fine dell'ultima puntata, dopo il duello tra Harlock e Tadashi, i membri dell'equipaggio dell'Arcadia guardano il ragazzo sbarcare e tornare in città. Ma il Capitano nasconde qualcosa...
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano sull'Arcadia e lui era Harlock e lei non poteva nascondergli quel qualcosa di grave che aveva scoperto e subito accantonato perché lui era stato male. Adesso che stava riprendendosi, c'era da sistemare una questione che richiedeva una certa urgenza.
Rimessi gli stivali e ravviati i capelli, la ragazza attese che lui indossasse la maglia e disse: -Devo dirti una cosa, Harlock...
Era riuscito a rimettersi in piedi, quindi aveva deciso di tornare in plancia e a riprendere il posto che gli spettava. Incuriosito, ascoltò con attenzione quel poco che Kei appreso da Andy.
-Arma finale?- mormorò infine, sentendo un brivido lungo la schiena. Era un concetto così terribile che, al confronto, la recente lotta con il Noo assumeva contorni meno minacciosi.
Kei gli porse il mantello e assentì, seria.
-Non so altro, mi spiace.
Deciso comunque ad approfondire la cosa, Harlock annuì: -Non preoccuparti, ne sapremo presto di più.
Si avviarono insieme per il corridoio, e dovette appoggiarsi a lei, il passo ancora malfermo, diretti al ponte di comando dell'Arcadia. Lungo il percorso si fermarono qualche minuto al Computer centrale. Nella sala fece il suo ingresso soltanto Harlock, mentre lei attese appena fuori, conscia del bisogno che aveva il suo Capitano di ritagliarsi un momento, come sempre faceva in quell’ambiente illuminato dalle vivaci luci che erano il cuore dell’Arcadia.


Anche se i presenti in plancia avevano già ricevuto notizie positive sulla salute del Capitano dallo stesso dottor Zero, quando lo videro entrare sulle sue gambe, esplosero in un boato gioioso. Yattaran fu felice di rimettere le consegne e il comando tornò al suo legittimo possessore. Naturalmente Harlock non dimenticò di ringraziarlo per il lavoro svolto e si avviò al timone. Tutti si accorsero del fatto che non aveva ancora riacquistato il suo solito passo deciso, ma il solo fatto di averlo nuovamente tra loro bastava ad entusiasmarli. Kei lo aveva seguto in silenzio, lui l’aveva ringraziata per l’appoggio, ma aveva deciso di fare il suo ingresso senza aiuto e lei non aveva protestato
Anche l'Arcadia sembrava aver ripreso vita, la vibrazione che la permeava nuovamente vivace. Non tutti però si accorsero della particolare gioia che pareva emanare Kei... Tranne Andy, che la avvicinò con un gran sorriso sulle labbra, mormorando un semplice: -Avevo ragione, eh?
Kei la fissò e ricambiò il sorriso. Non riusciva a portarle rancore, era grazie a lei che Harlock si era ripreso e rimesso in piedi.
Ma non ci fu tempo per le confidenze perché una volta impostata la rotta per Bx1, il Capitano le convocò in privato, insieme ai fidati Yattaran e Maji in qualità di primo ufficiale e di tecnico specializzato. La questione era tremendamente seria e i cinque si fissarono seri.
Quando il Capitano si rivolse a Andy, il suo tono di voce era cupo: -Andy, Kei mi ha detto di qualcosa che avrei preferito non esistesse, di un segreto custodito dalla tua famiglia... Puoi spiegarci?
La donna fissò l'amica, ma il suo sguardo non era di rimprovero: aveva volutamente informato Kei affinché lo dicesse al Comandante e si aspettava che quella domanda arrivasse prima della conclusione di quella crociera.
-Preferisci che sia presente anche tuo fratello?- le chiese lui, ma la donna scosse il capo: Aalim avrebbe preso a male quello scambio con i pirati.
-Fino ad oggi la mia famiglia ha custodito questo segreto senza averne mai fatto uso, dopo la prima volta che fu sperimentato e ne sono depositari solo due membri alla volta. In realtà ne sono parte integrante, perché anche se non si sa nel dettaglio in cosa consista, essa è in mio padre e, dalla morte di mia madre, in me.
-In che senso?- disse Harlock serio.
-So che il nostro genotipo viene modificato per contenerlo. Se occorresse, in caso di estremo pericolo, se non ci fossero altre via d'uscita, saremmo capaci di richiamarlo ed utilizzarlo. Si chiama D.DNA e sta per Death DNA.
-Perché non l'avete usato contro di noi?- chiese ancora l'uomo.
Lo sguardo di lei era serio.
-Se mai venisse usato, richiederebbe un prezzo molto alto: la vita di chi avesse l'ardire di farlo.
I pirati la fissarono senza parlare, ognuno cercando di immaginare la terribile realtà che veniva esposta e lei proseguì: -Le minacce che possono essere affrontate in modo tradizionale, per così dire, non si risolvono con l'ultima risorsa che si possiede. Credo che nessuno abbia mai avuto le giuste motivazioni per farlo. Oltretutto alla modifica del DNA siamo condizionati psicologicamente affinché non ci salti in mente la malsana idea di toglierci la vita al primo momento di sconforto o alla minima rabbia... Ci sarebbe il rischio di andarsene in maniera davvero eclatante, non credete?- rise amaramente, infine.
Era qualcosa difficile da credere e comprendere, ma Harlock e i suoi avevano imparato, soprattutto dopo la vicenda del Noo, a non stupirsi più di nulla.
Yattaran e Maji le posero qualche domanda tecnica, ma lei non seppe rispondere a nessuna di esse.
-E non c'è modo di tornare indietro, dopo aver ricevuto questa modifica?- chiese Kei, preoccupata da quanto appreso.
Andy scosse il capo: -Furono condotte ricerche in merito, ma non si è mai trovato il modo...
-O non si è mai voluto trovare...- intervenne Harlock, dopo essere stato a lungo in silenzio.
-Pensateci bene: non saranno molti a conoscere questo segreto così terribile, ma sono certo che i suoi detentori abbiano fatto in modo che chi avrebbe dovuto saperlo, ne fosse stato messo al corrente... Parlo degli oppositori. Che fino ad oggi, infatti, non hanno mai forzato troppo la mano con la famiglia reggente. Mi sbaglio?- chiese infine alla donna.
La diretta erede della famiglia reale di Bx1 lo guardò ed annuì lentamente.
Il Capitano proseguì seguendo la linearità del suo pensiero: -Però adesso le cose sono cambiate... Cosa è accaduto affinché l'equilibrio si rompesse?
Andy impallidì, ma si era aspettata che quell'uomo, famoso anche per il suo acume, giungesse a quella conclusione. Adesso stava a lei decidere in che modo condurre il gioco, raccontando davvero tutto o meno.
Si voltò a fissare Kei, poi gli altri due ufficiali e quindi tornò a posare gli occhi sul Capitano dell'Arcadia.
-Vi ho parlato di quei matrimoni combinati per far confluire nella famiglia reggente alcuni membri dell'opposizione... Ci hanno posto di fronte ad una scelta: o quel maledetto accordo o...- Andy esitò.
-O avrebbero rivelato ai loro sostenitori il progetto D.DNA...che in realtà non esiste. E spianando così la strada alla guerra civile.- terminò Harlock per lei.
Gli altri tre presenti si voltarono a fissarla con genuino stupore, mentre lei chinava il capo. Quell'uomo aveva già indovinato quello che aveva intenzione di celare e la pietosa bugia che aveva preparato per dare una spiegazione plausibile non sarebbe servita. Harlock era il tipo d'uomo a cui era difficile nascondere qualcosa, dopotutto. Era evidente che Kei non aveva mai esagerato tutte le volte che le aveva parlato di lui... E pensare che aveva sempre creduto di ascoltare iperboli costruite su una visione falsata dall'amore che l'amica nutriva per Harlock.
In realtà non poteva sospettare che il Capitano poteva anche contare sul suo Amico, brevemente incontrato prima del suo ritorno in plancia... Nonostante lei avesse cercato di tenere nascosti i suoi pensieri durante il collegamento neurale con l'Arcadia, non aveva messo in conto il fatto che quella non fosse una normale intelligenza artificiale. La presenza tutta umana di Tochiro aveva consentito una profonda scansione dei pensieri della donna, portando a galla quel segreto senza che lei se ne rendesse conto.
Così ad Andy non restò che assentire, ormai la verità scoperta, il suo tentativo ormai fallito: -Le armi migliori sono quelle che si basano sulle paure della gente. Basta far trapelare quel poco che basta a terrorizzare gli elementi chiave di una società, affinché l'ordine venga stabilito e mantenuto.- dichiarò sconfitta, lo sguardo basso ed una piega amara sulle labbra.
Stavolta Kei era adirata e si rivolse direttamente all’altra donna: -E perché mai tentare di mentire anche a noi? Mi hai persino usata affinché coinvolgessi gli altri e il Capitano!
Andy rimase muta e fu Yattaran a rispondere a quella domanda: -Per lo stesso motivo per cui questa geniale falsità si è protratta così a lungo: ha tentato di tenerci a bada.
La più giovane non ebbe bisogno di udire altro... Voltò le spalle a tutti ed uscì dallo studio privato di Harlock.
-Povera Kei...- osservò il primo ufficiale, dispiaciuto per l'amica.
-Le hai mentito troppe volte.- Maji rimproverò Andy, poi guardò sorpreso il Capitano che, dopo un attimo di esitazione, l'aveva seguita. Scambiò un'occhiata d'intesa con l'altro pirata e tornarono alle proprie mansioni. Una volta in corridoio, Andy rimase da sola. Aveva sbagliato tutto.
   
 
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