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Autore: FloxWeasley    05/06/2016    1 recensioni
Questa raccolta conterrà drabble nate in momenti diversi e per scopi diversi: a partire da prompt assegnati da qualcuno, oppure per partecipare a qualche sfida o anche solo per caso.
Dalla prima drabble:
Nel blu degli occhi di Derek vedeva i loro camici quando operavano insieme, scambiandosi occhiate complici da sopra le mascherine chirurgiche, e vedeva le onde del mare degli Hamptons rincorrere un paio di bimbi che ridevano a crepapelle, scappando sulle loro gambette malferme.
Vedeva i mirtilli insieme ai pancake la domenica mattina, le lenzuola preferite di Derek stropicciate dopo aver fatto l'amore.
Ma lui non la guardava e lei non gli urlava di farlo.
E, forse, tutto quel blu aveva finito per accecarla.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Addison Montgomery Sheperd, Altri, Amelia Shepherd, Derek Sheperd, Mark Sloan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
Capitoli:
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9.
Berretto


Quando erano piccoli, Mark aveva un berretto degli Yankees che Derek invidiava da morire, di quelli con la visiera e il simbolo della squadra e tutto il resto: lo indossava continuamente, come un portafortuna, e la maestra doveva insistere per farglielo togliere quando cominciavano le lezioni, altrimenti l'avrebbe tenuto addosso.
Derek invece, che non navigava nell'oro quanto l'amico, si accontentava del berretto di lana un po' bitorzoluto che sua nonna gli aveva cucito per Natale, e si era stupito molto quando si era accorto che Mark guardava con malcelata invidia al suo regalo.
Poi però aveva capito: a lui mancava il prestigio di quel simbolino bianco, a Mark il calore di qualcosa fatto con amore.
Allora avevano fatto scambio.

 

 

10.
Spada


Il padre di Derek aveva fabbricato due spade di legno, una per sé e una per il figlio, non appena aveva scoperto che finalmente gli sarebbe nato un maschio.
Insieme ci avevano giocato fino allo sfinimento, inseguendosi con il fiato corto tra i panni stesi di mamma Carolyn, correndo a nascondersi nel capanno degli attrezzi non appena lei usciva a sgridarli e tornando a scorrazzare nel prato subito dopo, ridendo a crepapelle dietro le lenzuola fresche di bucato.
Quando smettevano gettavano le spade a terra e si sdraiavano sull'erba uno accanto all'altro, a guardare il cielo.
Chi fosse il vincitore non importava mai a nessuno.

 

 

11.
Giorno


L'amicizia con Derek aveva cancellato dalla vita di Mark la solitudine e la monotonia, perché ogni giorno era diverso e loro trovavano nuovi modi per riempirlo: giocavano a basket al campetto, si arrampicavano sugli alberi dei vicini a rubare la frutta e scappavano in sella alle biciclette, fingevano di essere supereroi e sgattaiolavano fuori, la sera, per incontrarsi al fiume.
Oppure rimanevano a casa a guardare qualche film da femmina insieme alle sorelle maggiori di Derek, fingendo di lamentarsi, o inventavano nuovi modi per far ridere la piccola Amelia.
La domenica, poi, gli Shepherd invitavano Mark a pranzo: quello era il giorno in cui il bambino si sentiva uno di famiglia.

 

 

12.
Specchietto da borsetta


Non era mai stato facile, per Amelia, spiccare in mezzo alle sue sorelle: per un po' era rimasta la bestiolina selvatica della famiglia, poi soltanto un maschiaccio e infine, con loro così grandi, sempre troppo piccola.
C'era Nancy con le sue gambe chilometriche, Liz con i suoi lineamenti eleganti e Kathleen con quelle labbra piene che facevano impazzire i ragazzi del paese.
Anche in confronto ad Addison si era sentita in soggezione, i primi tempi, ma poi la fidanzata di suo fratello l'aveva accompagnata a farsi i buchi alle orecchie e le aveva regalato il suo specchietto da borsetta.
“Così sai sempre quanto sei bella” le aveva detto.
E lei, per la prima volta, ci si era sentita davvero.

 

 

13.
Uscire per fare una passeggiata


Addison una volta aveva letto che sono i cani a portare fuori i padroni e non viceversa, e con Doc aveva scoperto che quella frase assurda era vera.
Era sempre lui a decidere la strada e dettare il ritmo: se trotterellava loro intorno, infilando di tanto in tanto il muso in un cespuglio, lei e Derek potevano chiacchierare nella quiete del mattino senza il nervosismo dell'ospedale, mentre se cominciava a correre e abbaiare, spronandoli a lanciargli una palla, finiva che le corse e le risate si concludevano con un abbraccio, o un lungo bacio.
Doc li portava fuori dall'asfissia della roulotte e della quotidianità e alla caccia di un amore da riscoprire.

 

 

14.
Trovare difetti in qualcuno


“Ma tu sei perfetto, Derek?” gli aveva chiesto una volta Amelia, un pigro pomeriggio di Agosto in cui erano seduti al tavolo della cucina, lei a disegnare e lui a studiare.
Derek aveva ridacchiato.
“No, Amy, nessuno è perfetto”
“Perché?”
“Perché tutti hanno almeno un difetto”
La bambina ci aveva pensato su per qualche secondo, il visino concentrato in una smorfia buffa.
“Papà era perfetto” aveva concluso infine, sorridendo sognante prima di tornare al proprio disegno.
Derek era rimasto in silenzio, poi aveva risposto piano:
“Sì, lo era”.
Ma era una bugia, perché suo padre un difetto ce l'aveva: era morto.

 

 

15.
Spiare qualcuno


Derek poteva negare quanto voleva, ma Addison era oltremodo sicura che lui la spiasse.
Di solito capitava quando si trovava in Neonatologia con un bambino tra le braccia: magari era di fianco al suo lettino di plastica, stava ondeggiando piano per farlo addormentare dopo averlo visitato, una mano dietro la testolina e una a sostenergli la schiena, e incrociava lo sguardo che Derek le rivolgeva da dietro una cartella.
“Oggi mi stavi spiando di nuovo. Si può sapere che hai?”
Di solito a quel punto il giovane cominciava a negare, ma quella sera si limitò ad arrossire e distogliere lo sguardo con aria imbarazzata.
“Non riesco a non immaginarlo, ok? Che il bambino tra le tue braccia sia nostro”

 

 

16.
Vorrei solamente riuscire a liberare un aereo notturno,
che scivoli sul blu di questa mia notte irraggiungibile”
(Notturno, Mia Martini)


Qualche volta uscivano sul tetto a guardare le stelle.
Se sua madre l'avesse scoperto le sarebbe preso un colpo, ma lui e Mark stavano ben attenti a farlo soltanto quando Carolyn era di turno in ospedale.
Uscivano dalla finestra del bagno del secondo piano e poi sgattaiolavano sul tetto del portico, scivolando come ombre nell'oscurità.
“Vorrei poter far volare un aereo nella notte” aveva confessato una volta a Mark.
Quello lo aveva guardato incuriosito.
“Perché?”
“Per andare da mio padre. Riportarlo indietro”
Mark non aveva risposto subito, era rimasto a godersi la brezza della notte sulla pelle.
“Non provare ad andarci senza di me”.

 

 

17.
A si taglia accidentalmente, B lo medica


Dopo il trambusto della rissa sulla passerella dell'ospedale Addison aveva fatto cenno all'ex-marito di seguirla, portandolo lontano dagli sguardi curiosi e dai commenti di medici e infermieri.
Senza parlare gli aveva dato una borsa del ghiaccio per la mano e aveva avvicinato una luce, cominciando a suturargli con delicatezza il taglio sotto l'occhio destro.
“Devi smetterla di prendere a pugni la gente”
“Devi smetterla di tagliarti i capelli” aveva ribattuto Derek con un sorrisetto, evidentemente intenzionato a sviare il problema.
Lei aveva alzato sul suo viso uno sguardo serio.
“Voglio dire che avevi imparato a reagire in modo più sano”
Allora pure lui si era fatto più serio. Più triste, anche.
“Non se tu vivi in California”

 

 

18.
Ordinare da bere


Dopo qualche anno erano arrivati a farlo in automatico: al chiosco fuori dall'ospedale Derek ordinava un tè verde e un caffè macchiato, mentre Addison prendeva un bagel alla cannella e uno col sesamo.
Si sedevano al tavolo e mentre lui versava un quarto della bustina di zucchero nel tè e il resto nel caffè, Addison spalmava il formaggio nel bagel con il sesamo; poi lui le porgeva il suo tè e lei il bagel farcito.
A Seattle dovettero accontentarsi dei muffin, perché trovare dei bagel decenti fuori da New York era impossibile, ma Derek continuò a zuccherare le bevande di entrambi con millimetrica precisione.
La quantità di zucchero, dopo il divorzio, sembrò sempre sbagliata.





Note dell'autrice
Mhm... non è che abbia molto da dire, volevo solo fare un paio di chiarimenti sulle drabble: la 2 (nello scorso capitolo) è ovviamente una AU, così come in parte la 13 (anche se mi piace pensare che sia andata davvero così) e poi la 17, che vuole essere un finale alternativo alla puntata crossover di Grey's con Private Practice nella quinta stagione, quando Derek e Mark fanno a pugni.
Per il resto le drabble vanno avanti e indietro nel tempo: 9, 10, 11, 14 e 16 sono chiaramente ambientate nell'infanzia/adolescenza di Derek, mentre la 6, la 8, la 12 e la 15 si possono collocare nei primi anni di fidanzamento/matrimonio di Addison e Derek. 
La 7 si trova quando tra loro le cose cominciano a farsi difficili e la 1, la 3, la 4, la 5, la 13 e la 18 sono disseminate tra la seconda e la terza serie di Grey's, quando il rapporto tra Addison e Derek è piuttosto altalenante (infatti qualche volta lascio aperta la porta alla speranza, qualche altra la chiudo un po' a malincuore).

Se verrà concessa una proroga magari butterò giù qualcosa anche domani, ma per ora sono estremamente soddisfatta di queste 18 cosine: in genere non sono un'amante delle drabble ma mi è piaciuto cimentarmici.
Comunque lascerò la raccolta incompiuta, in modo da usarla per tutti gli esperimenti futuri :3

 

  
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