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Autore: fangirl_87    05/06/2016    1 recensioni
ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction in assoluto. Ho deciso di scriverla su Kaito e Aoko perchè sono fra i personaggi che adoro di più, è una fanfiction senza pretese. Quindi detto questo passo all'introduzione: Aoko e Kaito litigano ma non sarà come le altre volte;fra fraintendimenti, litigi, amori e gelosie Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire i loro sentimenti l'uno nei confronti dell'altra? leggete e scoprirete.
spero di avervi incuriosito. Buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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POV KAITO
Sono sdraiato sul mio letto che fisso initerrottamente il soffitto, come se questo possa darmi un qualche indizio una qualche spiegazione su quello che sta succedendo. Aoko che viene attaccata da Spider, il padre di Aoko che gli mente e la storia che mi ha raccontato. Era tutto troppo assurdo per essere vero. Era impossibile. IMPOSSIBILE. 

< Signorino? Posso entrare? >

< Certo. >

< Mi può spiegare cosa è successo questa notte? E perchè vuole far scomparire di nuovo ladro Kid?  Ha forse finalmente deciso a darmi retta? >

< No Ji. Sai come la penso. Tuttavia ho finalmente trovato ciò che cercavo. >
Ji mi guardò ad occhi sbarrati come se non credesse a ciò che sentiva. 

< Sta dicendo che ha trovato Pandora? >

< Si. Si Ji. L'ho trovata. >

*inizio flashback*
Un forte suono di uno sparo rincheggiò in tutta la stanza, il mio sguardo volò alle spalle di Aoko, quello che vidi mi fece rabbrividire. Spider. Aveva quel suo stupido costume a dosso e un pistola con la canna fumante in mano. Doveva essere entrato dalla finestra della cucina mentre noi eravamo distratti. Un'altro sparo, questa volta più vicino di quanto desiderassi. Mi voltai ancora e vidi Aoko cadermi davanti agl'occhi. Mi buttai alle sue spalle per attudirle la caduta, mentre il signor Nakamori fece partire un'altro colpo. E non appena la pallottola uscì dalla pistola del detective dalla mia giacca parti una carta più affilata di un coltello. Spider però stava scappando di nuovo, e dallo stesso posto dalla quale era entrato. La pallottola lo mancò in pieno mentre la carta gli procurò un taglio sulla mano. Me ne accorsì per il rimbalzo che ebbe la carta, che infatti si fermò poco più distante da dove era la finestra. Ma Spider era scappato. Nakamori era ancora con la pistola in mano e lo sguardo era fermo ed impasibile sulla finestra. Sono sicuro di avere la sua stessa espressione in questo istante. Devo recuperare la mia Poker Face.

< AOKO! > 

< Kaito sta tranquillo. >

< STARE TRANQUILLO? HA APPENA SPARATO A SUA FIGLIA! >

< L'ho fatto per non metterla ancora più in pericolo. Se non fosse svenuta con ogni probabilità sarebbe morta. Non è abituata a questo genere di cose. Ora aiutami. devo levarle la pallottola dal braccio. >

Annuì solamente e lo aiutai a sistemare Aoko sul divano. Andai in bagno a prendere il disifittentante e tutto quello che mi aveva ordinato di prendere il padre di Aoko.  Ero nervoso. Ero molto più che arrabbiato. Il sangue dentro le vene mi sembrava stesse scorrendo ancora più velocemente del solito, volevo mettere il mio costume da ladro Kid e cercare quel maledetto. Dovevo fargliela pagare.

< Ecco tenga. >

< Grazie Figliolo. >
Rimasi in piedi vicino a lui per tutto il tempo. Ma non guardavo la ferita di Aoko. Guardavo il disastro che aveva causato Spider. La vibrazione del mio telefomo mi distrasse però.

" Il padre di Aoko sa più di quanto immagini. Fatti dare spiegazioni."

Akako ovviamente. 

< Signor Nakamori. Voglio sapere che cosa è successo sta sera. >

< E' meglio che tu non lo sappia ragazzo. >

< Dopo essere quasi morto in una sparatoria penso di doverlo sapere. Volente o meno. >

< Dopo che ta l'avrò detto sarai nei guai. Tanto quanto lo sono io e adesso Aoko. >

< Non m'interessa. >

< Bene. Come vuoi. >

 Nakamori sitemò Aoko meglio sul divano, e la coprì momentaneamente con la sua giacca. 

< Conobbi la madre di Aoko più o meno quando avevo la tua età, la conobbi per caso e grazie al mio grande amico Toichi Kuroba. Tu e Aoko non ne siete mai stati messi al corrente proprio per i motivi che ti sto per dire. Comunque sia la madre di Aoko è sempre stata una donna stupenda, non ti nego infatti che sia io che tuo padre le facevamo una corte sconsiderata. Un giorno però La madre di Aoko si ammalò, inizialmente si pensò ad una semplice influenza, ma piano piano si capì che era altro. La stava consumando lentamente e sotto i nostri occhi. Io e tuo padre eravamo disperati. Non sapevamo cosa fare per aiutarla, continuò a peggiorare di mese in mese, io e tuo padre avevamo cominciato a lavorare io come cadetto e lui come apprendista. Volevamo lavorare per comprargli delle cure. Un giorno però tuo padre portò l'articolo di un giornale. " La gemma di pandora la pietra che dona la vita eterna! " Tuo padre si era assolutamente convinto di volerla prendere, e non so come, riuscì a convincere anche me. Andammo nel museo dove era custodita questa pietra e durante la notte la rubammo. Ci vollero tre giorni per organizzare il tutto e riuscire nel nostro scopo. Ma alla fine ci eravamo riusciti. Quando portammo la gemma alla madre di Aoko dopo nemmeno una notte si riprese completamente. Sembrava un miracolo. Sembrava che quella strana e al tempo stesso meravigliosa gemma l'avesse guarita. Passò il tempo, io e lei ci sposammo e contemporaneamente con la mia promozione a detective arrivò Aoko. Tuo padre invece cominciò a viaggiare e in uno dei suoi viaggi conobbe tua madre, di conseguenza quando io divenni padre e detective, tuo padre ebbe te e il suo grande successo. Le cose andavano bene. La madre di Aoko stava bene, anche Aoko stava bene, tu giravi il mondo con tuo padre ed imparavi ad essere insopportabile quanto lui, insomma filava tutto liscio. Ma in realtà era solo la calma prima della tempesta. Una sera, Aoko aveva Sei anni, lasciammo la piccola dai miei genitori per passare una serata tranquilla a casa nostra. Volevamo ricordare i vecchi tempi. Ma mentre ci sistemmammo sul divano cominciò un gran frastuono al piano di sopra come di vetri rotti, mi alzai immediatamente come se mi avessero dato una scossa elettrica in tutto il corpo. Non ebbi il tempo di arrivare alle scale che cominciò una sparatoria. Io venni colpito al braccio destro, e la madre di Aoko al fianco destro. Quegl'uomi non facevano altro che urlare " Dov'è Pandora! Dateci Pandora! " e cose così. Ma non gli diedi retta. Il mio unico pensiero in quel momento era mia moglie. Anche se sapevo che la gemma le donava la....la vita "eterna" non riuscivo a stare calmo. Iniziai anche io a sparare ed a urlare che noi non avevamo nulla. Ero assolutamente convinto che se la gemma l'aveva salvata una volta poteva farlo ancora. Non so perchè ma dopo un tempo che mi sembrò infinito si convinsero e se ne andarono. Chiamai immediatamente un'ambulanza notando che mia moglie non faceva altro che perdere sangue. Quando la portarono in sala operatoria mi lasciò la gemma dicendo "conseravatela e tenetela al sicuro. Non deve finire nelle mani sbagliate. " Da quella sala operatoria non ne uscì viva. Quando incontrai tuo padre al funerale gli dissi ciò che era successo e ciò che lei stessa mia aveva raccomandato così giurammo di farlo. Fecimo sparire per un lasso di tempo la gemma e poi la fecimo ricomparire in un museo. Insieme ad un nuovo "nemico" Ladro Kid. Penso sia inutile dirti chi sia Ladro Kid no? tuo padre. l'avevamo fatto apparire solo per far uscire allo scoperto quei bastardi. Quando però tu e tu madre tornaste colpirono ancora, ed eliminarono colui che dava tanto "filo da torcere" alla polizia, e che si avvicinava sempre di più alla gemma. Eliminarono tuo padre. Rimasto solo a sorvegliare la gemma la presi nuovamente sotto il mio tetto, e la misi in un posto sicuro. Almeno fino ad oggi. >

Ero senza parole. Pandora non donava davvero la vita eterna, aveva certamente delle doti curative, ma non donava la vita eterna. E Ginzo sapeva tutto. Sapeva di me e di papà. Sapeva chi ra Kaito Kid, anzi, era lui ad aver messo su tutto questo. 

< Mi sta dicendo che lei sapeva tutti gli imbrogli di mio padre e gli reggeva il gioco? >

< Assolutamente no. Sapevo che tuo padre era Ladro Kid, ma lui si è sempre divertito a prendermi in giro e farmi fare la figura dell'idiota. Non mi ha mai detto dove avrebbe colpito e cosa avrebbe fatto per rubare la gemma. Io Ero solo la vittima. E lo ero e lo sono ancora. Il tuo amico Ji è un degno sostituto di tuo padre. >

j...i...JI?!?! PENSA CHE LADRO KID SIA JI!?! SIAMO SERI? 

< Perchè fai quella faccia ragazzo. Non è forse Ji Ladro Kid? >

< I-io no-non lo so. Insomma so che papà era Ladro Kid perchè ho trovato una stanza segreta a casa, ma non so se adesso, s-sia Ji l-l-ladro Kid. >

< Quei trucchi solo tuo padre li sapeva fare e solo Ji li sa applicare in quanto suo assisente. Bè effettivamente per essere un sessantunenne è molto arzillo. >

O mio dio. sospirai.

< Cosa dirà ad Aoko? >

< Le mentirò. Meno ne sa meno è in pericolo. Kaito siamo in due a proteggerla. E siamo in tre ad essere praticamente con "il cappio al collo". >

< Stia tranquillo. lo so. >

*fine flaschback*

< Signorino Kaito? >

< Mmh? >

< Mi ha sentito? Dov'è Pandora? >

< Al sicuro Ji. Al sicuro. >

< Come dice lei signorino. Le auguro buona notte. >

< Anche a te. >

Devo recuperare energie e possibilmente lucidità. Sono ancora un miscuglio di emozioni tenute male. E' pericoloso se domani non manterrò il mio Poker Face. Anzi. Domani devo assolutamente parlare con Akako e Saguru. Mi devono delle spiegazioni anche loro due. 


* Angolino d'autrice* 
Vi chiedo scusa in ginocchio ma come ho scritto in un paio di commenti tra mille impegni non sono più riuscita a fare nulla. Mi spiace un sacco e spero che con questo aggiornamento possa aver fatto ammenda. Come sempre spero che commentiate in tanti dicendomi le vostre opinioni e i vostri consigli/critiche. Ancora scusatemi e buona giornata a tutti.
kiss kiss fangirl_87
   
 
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