Questa fic si è classificata prima ad un contest indetto sul Forum di EFP da CallieAM, il cui tema era ‘Maternità’: bisognava trattare quest’argomento nella massima libertà, con un personaggio a scelta.
Note
autore: Della madre
fondatrice del clan di Denali si sa poco.
Carlisle dice di non sapere neppure il suo nome, perché è vissuta molto prima che lui nascesse.
Secondo
Nessuno sa perché l’abbia fatto. Le tre vampire non parlano mai di quanto è accaduto, piangono ancora la sua morte, ma non l’hanno mai perdonata per ciò che ha compiuto.
Nello scrivere la fic, ho attinto il più possibile alle poche notizie che
Il titolo si traduce in: ‘Destinata a essere madre’, oppure: ‘Madre predestinata’.
Flash-fic di 500 parole esatte, contate con MS word.
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Meant
to be Mother
by elyxyz
Mentre mi stringo il mantello addosso, celando la mia figura ad occhi indiscreti, il sole si sta spegnendo all’orizzonte, dietro le colline.
Non ci sarà la luna, stasera, e la cosa mi rincuora.
Sono certa che le tenebre, amiche della mia specie, mi saranno favorevoli.
Avanzo di qualche passo, lentamente. Osservo le mie figlie da lontano, senza che esse mi scorgano.
Kate, Tanya, Irina, quanto vi ho amate!
Se potessi, correrei ad abbracciarle; una ad una, le stringerei a me. Le riempirei di baci e di carezze.
Mi trattengo a stento, imprimendo in me il ricordo delle loro risa gioiose.
Addio, addio. Abbiate
cura di voi.
Avete colmato il vuoto della mia solitudine; mi avete resa orgogliosa di voi, come se foste state generate dal mio seno.
Abbiamo creato una famiglia che va oltre il desiderio di morte, oltre l’istinto animalesco.
Il nostro clan si basa sul rispetto, sull’affetto, sull’amore. Vi prego, non dimenticatelo.
Sento in gola l’antico sapore delle lacrime che non posso più versare.
Perdonate vostra
madre, se potete.
Non so quale follia mi stia cogliendo, la mia sola certezza è che non vi è modo di porvi rimedio.
Nessuno può capire. Questo mio desiderio che mi contorce le viscere, questo bisogno è più forte del sangue.
Andrò incontro al mio destino, subirò la punizione che mi spetta. Non mi opporrò, se necessario.
Ma questa creatura che tengo tra le braccia è ciò che di più perfetto Dio abbia mai creato. Per quest’essere vale la pena morire di nuovo.
L’ho trovato accanto alla madre agonizzante. Quella povera sventurata, tra i deliri della febbre, mi ha chiesto di prendermene cura, e io gliel’ho giurato.
Non ho avuto cuore di lasciar perire quest’angelo innocente.
Accarezzo la sua testolina bionda, mentre la decisione diventa consapevolezza.
Come la donna che l’ha partorito, è malato anche lui.
Ma io lo trasformerò al più presto.
Lo renderò immortale, come ho fatto con le mie figlie.
Lo educherò, lo amerò.
E’ pericoloso, ne sono consapevole.
Eppure sfuggirò ai Volturi, la loro ira non mi coglierà.
Nasconderò questo proposito alla mia gente, così che nessuno oltre a me abbia da rischiare.
Un vagito stentato mi riporta al presente.
Nella mia perfetta immortalità, avevo scordato quanto potesse essere prezioso il tempo.
Devo agire in fretta, prima che sia troppo tardi.
“La fredda, nuda terra non ti accoglierà.” Giuro.
Tuttavia devo essere accorta, affinché qualcuno non sospetti o mi scopra.
Il mio cuore, fermo da tempo, batte doloroso quando i miei occhi dorati incontrano i suoi.
Così azzurri, così fiduciosi.
Il neonato avvolto negli stracci si muove, cerca d’istinto sul petto il sostentamento vitale.
La ricerca lascia posto alla rabbia, la sua frustrazione è grande.
Tenere lacrime calde affiorano sul visetto paffuto. Reclama ciò che gli è dovuto.
“Piccolino, non piangere, ti prego.
Il mio ventre è sterile, il mio seno arido.
Non offre nutrimento a te, ma ti darò ciò che ho. Ti donerò la vita eterna.”
- Fine -
Disclaimer: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.
Note: Un appunto
tecnico (a scanso di equivoci): come dice la mia guida ortografico-sintattica, ‘più perfetto’ non è forse molto elegante; ma si può usare in un
linguaggio iperbolico, che è appunto il mio scopo in quella frase.
Mi
sono spesso chiesta perché
Una
cosa mi ha colpito molto: Carlisle dice a Bella che
tutto il clan di Denali è sempre stato molto buono e compassionevole con gli
umani, forse addirittura più di lui.
Da lì è nata la mia idea. In un certo senso, nelle parole di quella madre morente che affida la sua creatura alla vampira, ho rivisto la madre di Edward che chiede a Carl di salvare il figlio. Che ne dite?
Mi sembra corretto riportare il giudizio del giudice:
Prima classificata: Elyxyz con Meant
to be mother
Livello ortografico: grammatica: (5) sintassi(5) 10
Lessico e stile (10) 10
Originalità (10) 10
Trama (10) 10
Personaggi IC (5) 5
Gradimento personale (5) 5
50/50
Giudizio: Semplicemente perfetta non ho alcun appunto da farti.
La grammatica è impeccabile, nessun errore sintattico, nessuna svista.
Hai puntato tutto sull’originalità e questo ti ha premiata.
Non conoscendo minimamente come personaggio la mamma di Kate, Tanya e Irina, visto che viene soltanto nominata qualche
volta e, non essendoci un personaggio conosciuto nella saga che abbia un ruolo
fondamentale, ho valutato come hai caratterizzato la figura della nostra
“mamma”.
Il tema del contest è stato centrato in pieno mi hai piacevolmente colpita con
la trama, poche parole ma veramente sentite.
La tua storia è sicuramente molto bella, ti meriti in pieno il primo posto e il
massimo dei voti.
Complimenti^^
http://freeforumzone.leonardo.it:80/discussione.aspx?idd=8390293
La storia ha ricevuto anche “Il premio speciale per la storia più originale”.
Ringrazio CallieAM e quanti leggeranno la fic, e mi congratulo con le altre partecipanti.
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elyxyz