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Autore: Videlbra    05/06/2016    2 recensioni
Questa è la prima fanfiction che scrivo dopo circa 8-9 anni di assenza su Efp, ed è anche la prima che scrivo su Shadowhunters.
Vi anticipo che la storia è principalmente una MALEC (ci tenevo a rendere omaggio alla coppia che più amo dei libri di Cassandra Clare) e che più o meno si svolge tra la fine di Città di Cenere e l'inizio di Città di Vetro (se non avete letto Città di Ossa forse non è il caso che leggiate questa storia, contiene qualche spoiler).
Tratto dal primo capitolo:
"Alec divenne rosso in viso e non proferì parola. Sarebbe voluto andare con Magnus ma cosa avrebbero pensato gli altri? Mentre prendeva una decisione i tre stregoni avevano già attraversato il portale, lasciandolo lì in piedi in preda a un grandissimo senso di colpa. Magnus gli aveva appena salvato la vita e si era ferito per proteggerlo, e lui invece di interessarsi alle sue condizioni e seguirlo era rimasto lì come uno stupido solo per proteggere la sua immagine di ragazzo etero e ligio alle regole. "
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano l’01:55 di notte quando Magnus si presentò nel luogo indicato dal biglietto, attraverso un portale. Il ragazzo portava una camicia blu mezza sbottonata e un paio di pantaloni di pelle neri. Come al solito portava una decina di lunghe collane appese al collo e i suoi inseparabili anelli nelle lunghe dita. Gli occhi verdi-gialli erano resi ancor più luminosi dal trucco e dalla gran quantità di glitter. I capelli erano portati all’in su e i ciuffi blu brillavano alla luce dei lampioni. Alec si trovava imbavagliato e ammanettato sul bordo del molo. Al suo fianco si trovava Valentine, insieme a una ventina di uomini e donne, che dovevano essere Shadowhunter pensò lo stregone. Esaminò subito il suo Nephilim per accertarsi che non fosse ferito. Non aveva di certo una bella cera: riportava diverse ferite, gli abiti erano tagliati e strappati in diversi punti, aveva un lungo taglio nella guancia, un occhio era molto gonfio e chiuso.

“Da quanto tempo non ci si vedeva Magnus Bane. Sei stato davvero coraggioso, o forse molto stupido, a venire qui stasera tutto solo” disse Valentine.
“Non potevo di certo perdermi questa piacevolissima rimpatriata” rispose lo stregone con sarcasmo. Alec notò che stava sudando, ma non era per paura, anzi, sembrava molto a suo agio e sicuro di sé, come al solito. Il suo sguardo era concentrato e serio, e aveva il fiatone come se avesse corso per arrivare lì. Il Nephilim conosceva bene il suo stregone, e pensò che molto probabilmente Magnus stava tenendo attivo un incantesimo molto potente; ma non aveva idea di quale potesse essere la natura o il fine di questo incantesimo.
“Bene. Avvicinati stregone e tieni le mani ben alzate e in vista”. Magnus fece come Valentine gli aveva ordinato. Quando un ragazzo si avvicinò per ammanettarlo, lo stregone si divincolò e disse “prima libera Alexander”. “Sono un uomo di parola” rispose Valentine e ordinò ai suoi uomini di liberare lo Shadowhunter dagli occhi blu. Non appena fu libero il ragazzo si precipitò su Magnus e lo strinse a sé sotto gli occhi di tutti. “Com’è commovente” disse Valentine ridacchiando “ora però muoviamoci”. “Magnus…Magnus…” Alec continuava a ripetere il suo nome e a stringerlo forte; Magnus faceva altrettanto, poggiando il mento sulla sua testa e lasciandogli dei lievi baci sui capelli. Dopo qualche minuto lo stregone allontanò Alec e gli fece un dolce sorriso. Il ragazzo però non ne voleva sapere di lasciare il suo stregone così lo tenne per un braccio e lo guardò con preoccupazione. “Andrà tutto bene, fidati di me” gli disse Magnus sottovoce e Alec decise di fidarsi di lui e lo lasciò andare, mentre due ragazzi vestiti di nero lo ammanettarono e lo portarono lontano da lui. Improvvisamente il ragazzo si sentì afferrare e spingere lontano da una forza invisibile. Mentre si allontanava notò che una folla di Shadowhunters armati si stava materializzando davanti ai suoi occhi e si apprestava a combattere contro gli uomini di Valentine. Rimase dapprima basito poi lentamente capì: Magnus aveva tenuto attivo fino a quel momento un potente incantesimo che aveva reso tutti invisibili agli occhi dei nemici. Lo aveva tenuto attivo fino a che lui non fosse stato liberato e si fosse trovato al sicuro. Questo gli era costato un grande sforzo fisico, infatti ora giaceva inginocchiato col fiatone vicino a Valentine che lo teneva per un braccio e lo strattonava in cerca di una via d’uscita.

“Fratellone come ti senti?” Alec si rese conto che la forza invisibile che lo aveva trascinato indietro erano in realtà sua sorella Isabelle e il suo parabatai che ora lo guardavano con preoccupazione e lo abbracciavano.
“Sto bene. Grazie per essere venuti”
“Magnus sarebbe venuto ugualmente a salvarti, con o senza di noi. Parole sue” rispose la ragazza sorridendo.
Jace gli tracciò una runa guaritrice e dopo qualche minuto Alec cominciò a sentirsi rinvigorito e pieno di energie.
“Grazie” disse sorridendo al fratello. Senza pensarci il ragazzo moro si alzò e iniziò a correre in direzione dello stregone, mentre dietro di lui i suoi fratelli gli coprivano le spalle. Valentine, impegnato a combattere con una decina di Shadowhunters che lo avevano accerchiato, non notò il ragazzo dagli occhi blu che si apprestava a ricongiungersi con il suo fidanzato, che era steso per terra senza energie.

“Magnus…stai bene?” Chiese Alec raggiungendolo, tagliando via le catene con la spada angelica e tenendolo tra le braccia.
“Alec…Non riesco a muovermi” sussurrò lui debolmente.
“Prendi la mia forza” disse subito lo Shadowhunter prendendo una delle sue mani e stringendola nelle sue.
Una luminosa luce azzurra circondò le loro mani e il Nephilim chiuse gli occhi godendosi quel momento di profonda intimità che avveniva quando lui e lo stregone si scambiavano l’energia. Quando li riaprì si senti un po’ stanco, ma fu ripagato dalla visione del sorriso del ragazzo che teneva tra le braccia.
“Grazie Alec” disse dolcemente lo stregone.
Alec come risposta lo strinse a sé, nascondendo il viso nell’incavo della spalle di Magnus e beandosi del suo odore inconfondibile di cui non si sarebbe mai stancato. Intanto intorno a loro la battaglia giungeva al termine. Valentine era riuscito a scappare così come alcuni Shadowhunters suoi alleati, mentre tanti altri, appartenenti a entrambe le fazioni, avevano perso la vita.

“Alexander…”
Il ragazzo sollevò svogliatamente il viso e incontrò lo sguardo con quello corrucciato della madre, che lo osservava sconcertata e disgustata.
“Che cosa stai facendo?”
“Io…Io…” il ragazzo aveva la bocca secca e non riusciva a proferire parola.
“Mi stava aiutando Maryse…E’ forse un crimine?” Disse lo stregone venendo in suo aiuto.
“Non fare lo spiritoso stregone. Alexander vuoi spiegarmi?”
Fortunatamente alcuni Shadowhunters si avvicinarono alla donna e iniziarono a parlarle di qualcosa di importante, intuirono Alec e Magnus, poiché si girò dando le spalle ai due ragazzi e si allontanò insieme ai Nephilim.
“Grazie” disse Alec tenendo la mano dello stregone e abbassando lo sguardo. Lo stregone gli accarezzò la guancia e con dolcezza e delicatezza gli sollevò il viso per poter guardare il ragazzo negli occhi. I suoi grandi occhioni blu erano lucidi e tristi. Vedere l’astio, la delusione e il disprezzo negli occhi della madre al pensiero che tra i due ragazzi ci fosse del tenero aveva rattristito enormemente lo Shadowhunter. Come poteva trovare la forza di rivelare se stesso con un genitore che sembrava disgustato al solo pensiero che suo figlio potesse essere omosessuale e fidanzato con un Nascosto? Se avesse detto la verità alla sua famiglia sapeva che l’avrebbe persa per sempre. Sua madre lo avrebbe sempre guardato con disprezzo, così come anche suo padre. La comunità degli Shadowhunters non l’avrebbe accettato e si sarebbe ritrovato da solo, emarginato da tutti. Tuttavia, se non faceva quel passo avrebbe dovuto continuare a vivere una vita fasulla e non sarebbe mai stato felice. Inoltre, continuando a nascondersi avrebbe fatto soffrire Magnus e probabilmente lo stregone si sarebbe stancato presto di lui e di quella situazione. Mentre pensava a queste cose, Magnus afferrò il suo polso e utilizzando le energie che Alec gli aveva donato poco prima, aprì un portale verso il suo appartamento.


 
Non appena furono nel loft, che Magnus aveva ripulito e rimesso in ordine con la magia qualche ora prima, il Nascosto si tirò dietro il Nephilim verso il divano rosa e dopo essersi seduto, trascinò il ragazzo sopra di lui e lo tenne tra le sue braccia. Magnus sapeva che tra di loro c’erano ancora delle questioni da risolvere, tuttavia aveva deciso che quello non era il momento adatto per discutere poichè avevano disperatamente bisogno l’uno del sostegno dell’altro. Stettero abbracciati e accoccolati tutta la notte finché entrambi non si addormentarono, l’uno nelle braccia dell’altro.




Angolo dell'autrice:
Come potete vedere per ora vi sto risparmiando i drammi e vi regalo dei momenti dolcettosi tra i nostri Alec e Magnus. Nel prossimo cap spero di farmi perdonare per la sofferenza che vi ho fatto provare nei cap precedenti XD!
Un ringraziamento a voi tutti che continuate a seguire la storia e in modo particolare a chi continua a recensire. Le vostre recensione sono sempre bellissime e divertenti! Vi mando un grosso kiss, al prossimo cap :)


 
  
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