Cosmic Love
in a world full of temporary things, you are a perpetual feeling

 New York scorreva fuori dal finestrino veloce come una folata di vento. Scompigliava i miei capelli e mi faceva lacrimare gli occhi.
Il freddo gelido rompeva la mia pelle e il tuo sorriso rompeva ogni mia barriera.
So che quando sei a casa sei felice. Ma io me ne sto andando.
So che quando sei a casa sei protetto. So che quando sei a casa hai con te le persone che ami e che ti amano.
Quando tu sei a casa, una specie di felicità innaturale si impossessa di me.
Sono felice, quando sei a casa, perché so che tua madre ti farà riposare, perché so che ti cucinerà i tuoi piatti preferiti, so che non fumerai davanti a lei, so che dormirai quanto il tuo corpo ha bisogno e le giornate saranno più spensierate e facili da affrontare.
So che tua sorella ti racconterà tutte le news di paese e quelle dell’università e tu sarai felice e orgoglioso di lei.
So che non sarai mai triste con loro. So che i problemi, in quella casa, non arriveranno al tuo cuore e non ti rovineranno l’umore.
E io sono in questa macchina, a chilometri da te. Chilometri dal tuo paese, dai tuoi occhi, dalle tue lenzuola bianche, dalla tua stanza incasinata.
Sono a chilometri dalla tua voce, dalle tue mani, dalle tue labbra.
Sono a chilometri dalla felicità, e New York continua a scorrere sotto ai miei occhi senza curarsi di ciò che voglio io.
New York se ne frega del dolore al petto che provo e del respiro mozzato.
New York continua a brillare, la vita a scorrere, tu, a vivere.
E io? Io non lo so.
Io sono solo bloccata tra tutti i miei vorrei, in un limbo infinito dal quale uscire mi sembra sempre più impossibile.
Sono bloccata tra le tue labbra, tra le ultime righe della lettera d’addio che ti ho scritto, tra gli ultimi sospiri prima che chiudessi la porta alle mie spalle, tra le tue ciglia bagnate di lacrime.
Sono bloccata da qualche parte in mezzo a tutta questa confusione, in mezzo a tutte queste persone, in mezzo a tutti questi pensieri.
E New York continua a correre e vorrei farlo anche io, ma resto ferma, incapace di fare un solo passo.

Tu sei a casa tua, fra il profumo di ricordi e i tuoi vecchi appunti di letteratura.
Io sono qui, da qualche parte a pensare a te e ad essere felice per te.
Per te che sei felice, per te che non soffri, per te che sei la cosa che più amo,
per te che sei forse l’unica cosa che ho, per te che sei l’unica cosa di cui mi importa davvero,
per te che hai gli occhi più dolci del mondo, per te che hai le labbra nate per sorridere,
per te che hai il cuore più grande di chiunque altro.
Sono felice per te, che sei felice, e il mio dolore fa un po’ meno male così.