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Autore: G4s15    14/04/2009    3 recensioni
1979 e 1980: James Potter viene spinto insieme ai suoi inseparabili Malandrini su una via più oscura e tenebrosa rispetto alla vita perfetta che conduceva qualche mese prima, pensando, però, di poter compiere il bene. Il bene della donna che ama e di un altra persona a lui molto cara. Eppure, i misteri sono tanti ed irrisolti. Perché? Perché sono stati scelti i Malandrini e, soprattutto, James Potter? Chi sono questi strani Auror che lavorano in incognito dal Ministero e dall'Ordine? Quale e come sarà la vita di James Potter ora che è stato allontanato dalla sua amata Lily Evans?
Prima mi sentivo davvero l’uomo più felice sulla faccia della terra. Ma, purtroppo, lo stupido sono stato io. Quando ero con lei, non passava momento in cui non mi chiedevo come avrei vissuto se Lily se ne fosse andata. Ed ora, eccomi qui! Imbucato, insieme a Sirius, Remus e Peter, ad una festa di non so chi per festeggiare il figlio che ha fatto non so cosa. Siamo tutti e quattro seduti ad un tavolo e stiamo bevendo per evitare di parlare. Ma, per capire, bisogna partire dall’inizio. Precisamente a quattro settimane prima. Ergo… un mese…
Da parte mia, posso solo assicurarvi che sarebbe un grosso errore giudicare questa fanfiction triste e deprimente al solo leggere l'introduzione e il prologo! Spero, invece, che riesca ad incuriosirvi abbastanza! Vi aspetto numerosi :)!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Buongiorno a tutti, cari abitanti di EFP!

Eccomi tornata con questa nuova storia su James e Lily Potter.

Questo, come avrete potuto capire dal sottotitolo, è il primo capitolo di questa fiction e spero che possa catturare molto di più la vostra attenzione rispetto all’orribile successo che ha conseguito il Prologo.

Naturalmente, con eccezione fatta di ale90 alla quale dedico con tutto il mio cuoricino questo capitolo (tra l’altro il più romantico, fino ad ora ^^)

Spero di trovarvi (questa volta veramente ci conto sul serio) in tanti a commentare!

A presto!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo Matrimonio Non s’Ha Da Fare

Capitolo Primo – La Missiva

 

Ero tranquillamente stravaccato sul divano.

Quel giorno ero stato ad una riunione piuttosto accesa dell’Ordine della Fenice.

Si stava discutendo di un importantissimo punto.

C’era addirittura Silente che, soprattutto in quel periodo, era sempre più impegnato al Ministero della Magia.

Diceva che ogni minuto che passava, era un momento in più che Voldemort e i suoi Mangiamorte possedevano il Ministero.

Moltissime persone all’Ordine erano scettiche su questo punto di vista.

Persino Frank Paciok, che l’ho sempre scoperto sostenere i miei stessi ideali, si era mostrato un tantino persuaso dal credere alle parole del Preside.

Ma io e i miei Malandrini ci fidiamo ciecamente di lui.

Anche Lily non aveva alcun dubbio su quello che sosteneva.

Ma non era questo il punto della situazione alla riunione dell’Ordine.

Moltissime voci confermate, in quel periodo, dichiaravano di un particolare fermento fra i Mangiamorte.

Si era sparsa la voce in giro di un nuovo gruppo di maghi, che agiva in incognito, che sostenevano la causa dei nostri.

Naturalmente, non appena abbiamo saputo della notizia, io e Sirius abbiamo fatto i salti di gioia.

Un gruppo di maghi in più dalla nostra, di certo, era un’ottima notizia.

Ma, il problema era venuto dopo.

Alcune persone, esattamente come me, Sirius e Remus, erano d’accordo sull’idea di metterci in contatto con loro e cercare di collaborare contro Voldemort.

Altri asserivano di non volersi fidare.

E se dietro ci fosse stato un altro giro di Magia Oscura?

Sarebbero riusciti ad intaccare l’unico organo, ormai, nella società, capace di avere il coraggio di contrastare Lord Voldemort.

Cioè, l’Ordine della Fenice.

Ovviamente, io e Sirius ci siamo uccisi per sostenere la prima causa, mentre Remus e Peter rimanevano abbastanza in silenzio.

Poi, una volta da soli, Felpato ha anche litigato con Lunastorta e sgridato Codaliscia perché non avevano preso parte al duello.

Remus ci disse che, secondo lui, avevano ragione entrambe le fazioni, mentre Peter è diventato rosso come un peperone e ha balbettato qualcosa abbassando il capo e andando via.

Era un certo periodo che vedevo strano anche Peter, ma nel momento in cui, anche lui, si è trasferito da Sirius e abbiamo passato più tempo tutti e quattro insieme, come ai vecchi tempi, mi sono dovuto ricredere.

Così… ecco che mi sono ritrovato stravaccato sul divano della mia bellissima casa che dividevo con la mia bellissima fidanzata.

Lily era di là che preparava calma la cena.

Lei non poteva sentirsi spossata come me poiché, per sua fortuna, non era venuta alla riunione dell’Ordine.

Ecco perché l’ho trovata bella pimpante ai fornelli.

Ma non ho voluto attardarmi con lei.

Prima di tutto non volevo che mi vedesse così stanco (si sarebbe potuta preoccupare per niente), secondo… il divano mi chiamava a gran voce.

Mi sono lasciato cadere con tutto il rumore che il mio peso ha provocato.

Peccato che la mia ragazza mi conoscesse troppo bene.

La sentii ridere e chiedermi che cosa era successo per buttarsi così violentemente su un divano.

Imprecai mentalmente.

Insomma… ero riuscito a rimanere muto mormorando solo un saluto verso di lei senza farle destare alcun sospetto, ed ecco che mister genio fa la mossa più stupida del mondo e viene colto in flagrante.

Fantastico!

Comunque, ho mugugnato in risposta e lei, capendomi al volo, non ha indagato oltre.

Naturalmente, sapevo che la questione non avrei potuto nascondergliela per molto altro tempo.

Non appena avrebbe visto la mia faccia a cena si sarebbe preoccupata e avrebbe preteso subito delle spiegazioni.

«Buch… è pronto, vieni?» mi chiamò gentilmente con la sua voce che tanto amo.

Io, senza farmelo ripetere due volte, come se avessi recuperato in un secondo tutta la forza solo udendo la sua voce, mi alzai pronto a raggiungere la cucina.

Stavo superando la soglia del salotto quando uno strano tick attirò la mia attenzione.

Mi voltai verso la finestra scorgendo un piccolo gufo infreddolito che reggeva una lettera nel becco.

«Un attimo solo, Bibi, arrivo subito!» le dissi ad alta voce prima di raggiungere il gufo.

Aprii la finestra e lo feci entrare estraendogli dal becco la lettera.

La fissai interdetto.

Chi diamine mi avrebbe potuto mandare una lettera a quell’ora?

I miei amici sapevano perfettamente che in quel momento della giornata non mi dovevano disturbare perché era la vera occasione intima che passavo con Lily e nessuno doveva rovinarmela se voleva assicurarsi la vita oltre le prossime ore.

Forse era successo qualcosa all’Ordine… magari un attacco dei Mangiamorte.

Fissai il sigillo.

Era di un colore che non avevo mai visto… blu!

E vi era disegnato sopra uno strano simbolo: una stranissima aquila inferocita che stringeva e uccideva tra gli artigli una creatura viscida, credo…

Non riuscii a capirlo veramente.

Vabbè… fatto stava che una cosa del genere non l’avevo mai vista prima.

Aprii velocemente la busta spiegando bene il foglio.

 

                        Ciao James Potter!

Io sono Jason McCullen, Primo Membro. Perdona la confidenza così… informale che uso nei tuoi confronti, ma noi Aquile ci comportiamo così tra i membri!

Siamo tutti amici!

E tu sei un amico, vero, James Potter?

Aspetto la tua risposta con un’importante e più che giustificata ansia!

Ci incontreremo domani davanti a Trafalgar Square alle dieci precise. Orario perfetto per incutere nei Babbani e nei Mangiamorte il minor sospetto possibile. Sarò io a trovarti, ormai ti conosco bene.

A presto!

Amichevolmente tuo

Jason McCullen

 

Non appena lessi quella lettera, mi ricordo di aver percepito un brivido lungo tutta la schiena.

Erano parole estremamente inquietanti.

Senza contare le mille e passa domande che mi frullavano nella testa.

«James!» mi risvegliò di nuovo Lily dopo una buonissima mezz’ora passata a fissare più che frastornato quel foglietto di carta.

Sobbalzando per lo spavento (perché ero davvero sovrappensiero) misi la lettera e la busta ripiegate in tasca e raggiunsi la cucina.

Mi sorpresi che Lily non fece alcuna domanda riguardo alla mia espressione.

Sicuramente quella lettera che avevo ricevuto e il sospetto avevano fatto in modo di cancellare alla perfezione i segni della stanchezza sul mio volto.

Mangiammo in silenzio e in santa pace.

Ma io tanto in santa pace non ero.

Continuavano a pensare alle parole della lettera e, soprattutto, se sarei dovuto andare all’appuntamento o no.

Prima di tutto: chi diamine era questo Jason McCullen?

Non lo avevo mai sentito in giro.

E nemmeno ad Hogwarts.

Forse era uno studente uscito dalla scuola prima o dopo di me.

Fatto stava, che non l’avevo mai visto ne sentito nominare prima.

Un fantasma!

Poi, quel “Primo Membro”… di cosa?

C’era la frase “noi Aquile ci comportiamo così tra i membri…”.

Forse era una congregazione.

Ma di cosa?

E se fosse lo stesso gruppo di cui discutevamo quella sera all’Ordine?

No!

Impossibile!

Era una coincidenza assurda…

Però, non mi veniva altro in mente!

Sicuramente questo Jason McCullen era il Primo Membro di questo gruppo chiamato Aquile.

Ma chi diamine erano?

Amici?

“E tu sei un amico, vero, James Potter?”.

Certo che sono un amico!

Ma delle persone che conosco!

Chi diamine erano questi?

Non ne sapevo niente!

E questo emerito imbecille voleva sapere se ero un amico fedele…

Che cazzo gliene poteva importare?

Mi sarei dovuto incontrare apposta con lui la mattina dopo per rispondergli questo?

Ma se lo poteva scordare… anche se… le parole che seguivano erano ancora più inquietanti…

“… ormai ti conosco bene…”.

Come faceva a conoscermi bene?

Mi spiava?

Cosa voleva?

Giurai che gli avrei spaccato la faccia se avesse osato intromettersi nella mia vita!

Non doveva rovinare niente o giurai su Merlino che lo avrei ucciso!

Lily sarebbe rimasta al sicuro… era ed è, tutt’ora, una promessa!

Preferii non dirle niente, non solo per non farla preoccupare, ma, conoscendola, avrebbe insistito a voler venire anche lei e non mi pareva che sulla lettera sia stata richiesta anche la sua presenza.

Sarebbe rimasta a casa al sicuro.

Continuai a mangiare in silenzio pensieroso.

Chissà se avrei dovuto parlarne anche con Sirius.

Probabilmente sarebbe stata la cosa migliore, ma non avevo tempo!

Ero troppo stanco in quel momento e la mattina dopo mi sarei dovuto svegliare presto per arrivare fino al centro di Londra.

Maledetto!

Avevo anche programmato di dormire tutto il giorno visto che all’Ordine ci avevano dato un giorno di “ferie” data l’urgenza con cui ci avevano convocato quella sera.

«Buch, non dici niente oggi?».

Alzai lo sguardo verso di lei.

Come previsto, mi stava fissando preoccupata.

Sorrisi cercando di apparire il più convincente possibile, ma non credo di esserci riuscito.

Infatti, mi ricordo che lei storse il naso.

Brutto segno!

Significa che si è accorta che le stai dicendo una bugia.

Sorrisi ancora di più, sinceramente divertito dalla sua espressione e da quanto mi conosceva bene.

In fondo, stavamo insieme da quasi tre anni, esattamente dal momento del nostro primo bacio il penultimo giorno del settimo anno ad Hogwarts, quando compiti, lezioni ed esami erano conclusi da un pezzo.

Mi sporsi verso di lei e le schioccai un bacio a fior di labbra.

Mi sedetti composto assaporando il suo gusto sulle labbra.

Poi alzai di nuovo lo sguardo scoprendola sorridente.

Si avvicinò di nuovo verso di me baciandomi con molta più passione.

Pensavo solo a lei durante quei perfetti cinque minuti in cui le nostre lingue sembravano incatenate.

Si allontanò da me dopo un po’.

Si mise immediatamente a ridere.

Io la fissai completamente interdetto.

Era impazzita?

«Dovevi vedere la tua faccia, James!» ammise continuando a ridere, mentre si alzava in piedi e cominciava a sparecchiare con un colpo di bacchetta «Eri così dispiaciuto che mi ero allontanata da te…» concluse avvicinandosi al lavandino.

Ghignai.

In fondo, lo spirito Malandrino era ancora puramente vivo in me.

Mi avvicinai a lei in completo silenzio facendo passare le mie braccia intorno alla sua vita.

La strinsi a me percependo la sua schiena attaccarsi perfettamente al mio petto.

Abbassai il capo per farlo arrivare all’altezza del suo collo inspirando a fondo l’odore dei suoi capelli infiammati che tanto amo.

Lei rise leggermente di cuore prima di voltarsi verso di me e schioccarmi un dolce e tenero bacio a fior di labbra.

Poi mi sussurrò che quello non era il momento più adatto…

Ghignai osservandola darmi di nuovo le spalle e riprendere a lavare a mano i piatti.

Io le donne non le capirò mai!

Cosa diamine lavava a fare i piatti a mano quando era una strega di grandissimo prestigio e poteva usare quella grandissima cosa che si usa chiamare “magia”?

Mi allontanai un attimo osservando la mia preda con estrema attenzione.

La stavo studiando a fondo.

La mia piccola Bibi…

Ghignai di nuovo tirando fuori la bacchetta e facendole fare un piccolo giro con un colpetto finale.

Davanti alla mia fidanzata, che immagino sia rimasta un tantino basita, una fila di piatti, posate e bicchieri sfilò lavandosi per bene e andando a posarsi delicatamente nello scola posate del lavello.

Porca puzzola!

Amo essere un mago!

Osservai il mio lavoro con orgoglio posando le mani sui fianchi prima che un’altra risata di cuore destasse la mia attenzione.

Voltandomi, scorsi la bella Lily ridermi in faccia di gusto.

«Cosa c’è adesso?» le chiesi titubante.

«Puoi essere quasi un casalingo e la cosa è alquanto buffa!» rispose additandomi divertita.

Poi la vidi ghignare.

«O miri a qualcos’altro?» continuò maliziosa.

Io risposi al ghigno avvicinandomi di nuovo.

Le presi i fianchi delicatamente affondando le mie labbra nelle sue.

Chiusi gli occhi assaporando al massimo quel momento.

Sentì le sue mani farsi strada tra i miei capelli scompigliati.

Amava scompigliarli ancora di più e affondarci le mani.

E pensare che qualche anno prima mi gridava contro anche e soprattutto per la cresta disordinata che mi portavo dietro per i corridoi di Hogwarts.

Sorrisi a fior di labbra, mentre lei ancora rispondeva appassionata al mio bacio.

Poi, improvvisamente, si allontanò da me brusca.

La guardai interdetto.

«Cinque minuti…» mi sussurrò prima di sparire fuori dalla cucina.

La sentii arrampicarsi per le scale e correre come una matta nel bagno del piano di sopra.

Poi, istantaneamente, strabuzzai gli occhi.

Avevo capito dove voleva arrivare Lily.

Cominciai a correre come un dannato per la cucina.

Poi uscii correndo come un assatanato per le scale.

Mi fiondai nella nostra camera da letto e, fulmineo, mi spogliai rimanendo solo in mutande.

Dovete sapere che, naturalmente, da quando io e Lily ci siamo trasferiti sotto lo stesso tetto, lo abbiamo fatto molte volte.

Ma solo due mesi dopo il nostro trasferimento (avvenuto, precisamente un anno e mezzo dopo il nostro fidanzamento) abbiamo preso i provvedimenti appropriati.

Infatti, calcolai che spogliarci un attimo prima di farlo ci rubava esattamente dai dieci ai venti minuti e passa.

Così decidemmo di spogliarci da soli in luoghi della casa separati (per evitare che uno saltasse addosso all’altra prima del tempo) e di incontrarci dopo il minor tempo possibile nella nostra bellissima camera da letto.

Ma lei aveva detto “cinque minuti”.

Erano troppi, maledizione!

Io ero già pronto e…

Oh, Porca Puzzola!

Quei boxer erano orribili!

Come un fulmine mi fiondai nell’armadio cercando un paio di boxer che soddisfacessero i delicati gusti della mia donna.

Dopo infiniti decenni di ricerche lo trovai e lo indossai in decimi di secondi.

Subito dopo, quasi senza essermene accorto che fosse passato così tanto tempo, sentii il cigolio della nostra porta.

Voltandomi di scatto vidi Lily nella sua stupenda (e cortissima) camicetta da notte di seta.

Maledetta!

Lei si che sa come prepararsi…

Mi fissò studiosa prima di scoppiare a ridere.

La scrutai interdetto e lei, in risposta, indicò i miei preziosissimi boxer con i Boccini d’Oro e le provette di pozioni disegnati sopra.

«E allora?» chiesi innocentemente.

Lei continuò a ridere provocandomi nel profondo.

Incrociai le braccia con espressione imbronciata.

In fondo quei boxer me li ero fatti fare apposta per noi due.

I Boccini d’Oro simboleggiavano la mia amenissima persona, mentre le provette di pozioni indicavano la mia meravigliosa fidanzata.

La vidi negare col capo.

Quasi volesse farsi vedere sconfitta per la mia causa.

Ma era divertita.

Si avvicinò a me con un sorrisetto tanto sincero quanto malizioso.

Appoggiò le sue delicate mani affusolate sulle mie braccia ancora incrociate, alzandosi sulla punta dei piedi per raggiungere le mie labbra.

Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare, ma, ovviamente, la mia piccola Bibi sapeva il fatto suo.

Si allontanò immediatamente salendo sul letto ed infilandosi sotto le coperte sotto il mio sguardo scandalizzato.

Se si infilava sotto le coperte era la fine.

Niente più divertimento…

Mi fiondai sul letto dopo i primi due minuti di shock puro.

Non l’avrebbe vinta lei!

La sentii ridere, mentre la cercavo avido e lei si nascondeva sotto le coperte come per sfuggire al lupo cattivo.

Quanto è bella la mia piccola Bibi quando ride.

Ad un certo punto, lasciai la coperta attorcigliata.

La presi in maniera più ordinata alzandola ed infilandomi sotto.

Maledetto James Potter!

Potevi pensarci prima, invece di perdere tutto quel tempo tentando come un perfetto idiota di farti breccia nelle infide coperte attorcigliate?

Ai piedi del letto era rannicchiata, ma pur sempre divertita, la bella Lily.

Con un ghigno stampato in faccia la raggiunsi a quattro zampe, entrambi ancora nascosti dalle coperte.

Lei sorrise smettendola di divincolarsi per evitare che il lupo cattivo entrasse nel suo nascondiglio.

La raggiunsi sovrastandola.

Lily sorrideva ancora prima che io mi abbassassi verso le sue labbra e permisi al divertimento vero e proprio di cominciare…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccoci alla fine di questo primo capitolo.

Purtroppo, gli unici ringraziamenti vanno solamente a due persone:

LaBabi per avermi aggiunta ai suoi preferiti

e

Ale90: Ciao, cara! Sono contenta che sia riuscita ad incuriosirti così tanto! Spero di non averti fatto penare troppo ad aspettare questo capitolo e spero soprattutto che ti sia piaciuto! Ci sentiamo presto, ok? Al prossimo capitolo!

Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu…

P.S. mi sono dimenticata di dirti il terzo “spero” XD : spero di trovarti un’altra volta tra le recensioni!!!

Beh, miei cari beniamini, credo sia tutto!

Un bacione grandissimo a tutti quanti e, mi raccomando, N.U.M.E.R.O.S.I.!!!

Ciao ciao!

By Lovegio92

  
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