Buongiorno
a tutti, cari abitanti di EFP!
Eccomi
tornata con questa nuova storia su James e Lily Potter.
Questo,
come
avrete potuto capire dal sottotitolo, è il primo capitolo di
questa fiction e
spero che possa catturare molto di più la vostra attenzione
rispetto
all’orribile successo che ha conseguito il Prologo.
Naturalmente,
con eccezione fatta di ale90
alla quale dedico con
tutto il mio cuoricino questo capitolo (tra l’altro il
più romantico, fino ad
ora ^^)
Spero
di trovarvi (questa volta veramente ci conto sul serio) in
tanti a commentare!
A
presto!!!
Questo
Matrimonio
Non
s’Ha
Da
Fare
Capitolo
Primo – La Missiva
Ero
tranquillamente stravaccato sul divano.
Quel
giorno ero stato ad una riunione piuttosto accesa dell’Ordine
della Fenice.
Si
stava discutendo di un importantissimo punto.
C’era
addirittura Silente che, soprattutto in quel periodo, era sempre
più impegnato
al Ministero della Magia.
Diceva
che ogni minuto che passava, era un momento in più che
Voldemort e i suoi
Mangiamorte possedevano il Ministero.
Moltissime
persone all’Ordine erano scettiche su questo punto di vista.
Persino
Frank Paciok, che l’ho sempre scoperto sostenere i miei
stessi ideali, si era
mostrato un tantino persuaso dal credere alle parole del Preside.
Ma
io e i miei Malandrini ci fidiamo ciecamente di lui.
Anche
Lily non aveva alcun dubbio su quello che sosteneva.
Ma
non era questo il punto della situazione alla riunione
dell’Ordine.
Moltissime
voci confermate, in quel periodo, dichiaravano di un particolare
fermento fra i
Mangiamorte.
Si
era sparsa la voce in giro di un nuovo gruppo di maghi, che agiva in
incognito,
che sostenevano la causa dei nostri.
Naturalmente,
non appena abbiamo saputo della notizia, io e Sirius abbiamo fatto i
salti di
gioia.
Un
gruppo di maghi in più dalla nostra, di certo, era
un’ottima notizia.
Ma,
il problema era venuto dopo.
Alcune
persone, esattamente come me, Sirius e Remus, erano d’accordo
sull’idea di
metterci in contatto con loro e cercare di collaborare contro Voldemort.
Altri
asserivano di non volersi fidare.
E
se dietro ci fosse stato un altro giro di Magia Oscura?
Sarebbero
riusciti ad intaccare l’unico organo, ormai, nella
società, capace di avere il
coraggio di contrastare Lord Voldemort.
Cioè,
l’Ordine della Fenice.
Ovviamente,
io e Sirius ci siamo uccisi per sostenere la prima causa, mentre Remus
e Peter
rimanevano abbastanza in silenzio.
Poi,
una volta da soli, Felpato ha anche litigato con Lunastorta e sgridato
Codaliscia perché non avevano preso parte al duello.
Remus
ci disse che, secondo lui, avevano ragione entrambe le fazioni, mentre
Peter è
diventato rosso come un peperone e ha balbettato qualcosa abbassando il
capo e
andando via.
Era
un certo periodo che vedevo strano anche Peter, ma nel momento in cui,
anche
lui, si è trasferito da Sirius e abbiamo passato
più tempo tutti e quattro
insieme, come ai vecchi tempi, mi sono dovuto ricredere.
Così…
ecco che mi sono ritrovato stravaccato sul divano della mia bellissima
casa che
dividevo con la mia bellissima fidanzata.
Lily
era di là che preparava calma la cena.
Lei
non poteva sentirsi spossata come me poiché, per sua
fortuna, non era venuta
alla riunione dell’Ordine.
Ecco
perché l’ho trovata bella pimpante ai fornelli.
Ma
non ho voluto attardarmi con lei.
Prima
di tutto non volevo che mi vedesse così stanco (si sarebbe
potuta preoccupare
per niente), secondo… il divano mi chiamava a gran voce.
Mi
sono lasciato cadere con tutto il rumore che il mio peso ha provocato.
Peccato
che la mia ragazza mi conoscesse troppo bene.
La
sentii ridere e chiedermi che cosa era successo per buttarsi
così violentemente
su un divano.
Imprecai
mentalmente.
Insomma…
ero riuscito a rimanere muto mormorando solo un saluto verso di lei
senza farle
destare alcun sospetto, ed ecco che mister genio fa la mossa
più stupida del
mondo e viene colto in flagrante.
Fantastico!
Comunque,
ho mugugnato in risposta e lei, capendomi al volo, non ha indagato
oltre.
Naturalmente,
sapevo che la questione non avrei potuto nascondergliela per molto
altro tempo.
Non
appena avrebbe visto la mia faccia a cena si sarebbe preoccupata e
avrebbe
preteso subito delle spiegazioni.
«Buch…
è pronto, vieni?» mi chiamò gentilmente
con la sua voce che tanto amo.
Io,
senza farmelo ripetere due volte, come se avessi recuperato in un
secondo tutta
la forza solo udendo la sua voce, mi alzai pronto a raggiungere la
cucina.
Stavo
superando la soglia del salotto quando uno strano tick
attirò la mia
attenzione.
Mi
voltai verso la finestra scorgendo un piccolo gufo infreddolito che
reggeva una
lettera nel becco.
«Un
attimo solo, Bibi, arrivo subito!» le dissi ad alta voce
prima di raggiungere
il gufo.
Aprii
la finestra e lo feci entrare estraendogli dal becco la lettera.
La
fissai interdetto.
Chi
diamine mi avrebbe potuto mandare una lettera a quell’ora?
I
miei amici sapevano perfettamente che in quel momento della giornata
non mi dovevano
disturbare perché era la vera occasione intima che passavo
con Lily e nessuno
doveva rovinarmela se voleva assicurarsi la vita oltre le prossime ore.
Forse
era successo qualcosa all’Ordine… magari un
attacco dei Mangiamorte.
Fissai
il sigillo.
Era
di un colore che non avevo mai visto… blu!
E
vi era disegnato sopra uno strano simbolo: una stranissima aquila
inferocita
che stringeva e uccideva tra gli artigli una creatura viscida,
credo…
Non
riuscii a capirlo veramente.
Vabbè…
fatto stava che una cosa del genere non l’avevo mai vista
prima.
Aprii
velocemente la busta spiegando bene il foglio.
Ciao
James Potter!
Io
sono Jason McCullen, Primo Membro. Perdona la confidenza
così… informale che uso nei tuoi confronti, ma
noi Aquile ci comportiamo così
tra i membri!
Siamo
tutti amici!
E
tu sei un amico, vero,
James Potter?
Aspetto
la tua risposta con un’importante e più che
giustificata
ansia!
Ci
incontreremo domani davanti a Trafalgar Square alle dieci
precise. Orario perfetto per incutere nei Babbani e nei Mangiamorte il
minor
sospetto possibile. Sarò io a trovarti, ormai ti conosco
bene.
A
presto!
Amichevolmente
tuo
Jason
McCullen
Non
appena lessi quella lettera, mi ricordo di aver percepito un brivido
lungo
tutta la schiena.
Erano
parole estremamente inquietanti.
Senza
contare le mille e passa domande che mi frullavano nella testa.
«James!»
mi risvegliò di nuovo Lily dopo una buonissima
mezz’ora passata a fissare più che
frastornato quel foglietto di carta.
Sobbalzando
per lo spavento (perché ero davvero sovrappensiero) misi la
lettera e la busta
ripiegate in tasca e raggiunsi la cucina.
Mi
sorpresi che Lily non fece alcuna domanda riguardo alla mia espressione.
Sicuramente
quella lettera che avevo ricevuto e il sospetto avevano fatto in modo
di
cancellare alla perfezione i segni della stanchezza sul mio volto.
Mangiammo
in silenzio e in santa pace.
Ma
io tanto in santa pace non ero.
Continuavano
a pensare alle parole della lettera e, soprattutto, se sarei dovuto
andare
all’appuntamento o no.
Prima
di tutto: chi diamine era questo Jason McCullen?
Non
lo avevo mai sentito in giro.
E
nemmeno ad Hogwarts.
Forse
era uno studente uscito dalla scuola prima o dopo di me.
Fatto
stava, che non l’avevo mai visto ne sentito nominare prima.
Un
fantasma!
Poi,
quel “Primo Membro”… di cosa?
C’era
la frase “noi Aquile ci comportiamo così tra i
membri…”.
Forse
era una congregazione.
Ma
di cosa?
E
se fosse lo stesso gruppo di cui discutevamo quella sera
all’Ordine?
No!
Impossibile!
Era
una coincidenza assurda…
Però,
non mi veniva altro in mente!
Sicuramente
questo Jason McCullen era il Primo Membro di questo gruppo chiamato
Aquile.
Ma
chi diamine erano?
Amici?
“E
tu sei un amico, vero, James Potter?”.
Certo
che sono un amico!
Ma
delle persone che conosco!
Chi
diamine erano questi?
Non
ne sapevo niente!
E
questo emerito imbecille voleva sapere se ero un amico
fedele…
Che
cazzo gliene poteva importare?
Mi
sarei dovuto incontrare apposta con lui la mattina dopo per
rispondergli
questo?
Ma
se lo poteva scordare… anche se… le parole che
seguivano erano ancora più
inquietanti…
“…
ormai ti conosco bene…”.
Come
faceva a conoscermi bene?
Mi
spiava?
Cosa
voleva?
Giurai
che gli avrei spaccato la faccia se avesse osato intromettersi nella
mia vita!
Non
doveva rovinare niente o giurai su Merlino che lo avrei ucciso!
Lily
sarebbe rimasta al sicuro… era ed è,
tutt’ora, una promessa!
Preferii
non dirle niente, non solo per non farla preoccupare, ma, conoscendola,
avrebbe
insistito a voler venire anche lei e non mi pareva che sulla lettera
sia stata
richiesta anche la sua presenza.
Sarebbe
rimasta a casa al sicuro.
Continuai
a mangiare in silenzio pensieroso.
Chissà
se avrei dovuto parlarne anche con Sirius.
Probabilmente
sarebbe stata la cosa migliore, ma non avevo tempo!
Ero
troppo stanco in quel momento e la mattina dopo mi sarei dovuto
svegliare
presto per arrivare fino al centro di Londra.
Maledetto!
Avevo
anche programmato di dormire tutto il giorno visto che
all’Ordine ci avevano
dato un giorno di “ferie” data l’urgenza
con cui ci avevano convocato quella
sera.
«Buch,
non dici niente oggi?».
Alzai
lo sguardo verso di lei.
Come
previsto, mi stava fissando preoccupata.
Sorrisi
cercando di apparire il più convincente possibile, ma non
credo di esserci
riuscito.
Infatti,
mi ricordo che lei storse il naso.
Brutto
segno!
Significa
che si è accorta che le stai dicendo una bugia.
Sorrisi
ancora di più, sinceramente divertito dalla sua espressione
e da quanto mi conosceva
bene.
In
fondo, stavamo insieme da quasi tre anni, esattamente dal momento del
nostro
primo bacio il penultimo giorno del settimo anno ad Hogwarts, quando
compiti,
lezioni ed esami erano conclusi da un pezzo.
Mi
sporsi verso di lei e le schioccai un bacio a fior di labbra.
Mi
sedetti composto assaporando il suo gusto sulle labbra.
Poi
alzai di nuovo lo sguardo scoprendola sorridente.
Si
avvicinò di nuovo verso di me baciandomi con molta
più passione.
Pensavo
solo a lei durante quei perfetti cinque minuti in cui le nostre lingue
sembravano incatenate.
Si
allontanò da me dopo un po’.
Si
mise immediatamente a ridere.
Io
la fissai completamente interdetto.
Era
impazzita?
«Dovevi
vedere la tua faccia, James!» ammise continuando a ridere,
mentre si alzava in
piedi e cominciava a sparecchiare con un colpo di bacchetta
«Eri così
dispiaciuto che mi ero allontanata da te…»
concluse avvicinandosi al lavandino.
Ghignai.
In
fondo, lo spirito Malandrino era ancora puramente vivo in me.
Mi
avvicinai a lei in completo silenzio facendo passare le mie braccia
intorno
alla sua vita.
La
strinsi a me percependo la sua schiena attaccarsi perfettamente al mio
petto.
Abbassai
il capo per farlo arrivare all’altezza del suo collo
inspirando a fondo l’odore
dei suoi capelli infiammati che tanto amo.
Lei
rise leggermente di cuore prima di voltarsi verso di me e schioccarmi
un dolce
e tenero bacio a fior di labbra.
Poi
mi sussurrò che quello non era il momento più
adatto…
Ghignai
osservandola darmi di nuovo le spalle e riprendere a lavare a mano i
piatti.
Io
le donne non le capirò mai!
Cosa
diamine lavava a fare i piatti a mano quando era una strega di
grandissimo
prestigio e poteva usare quella grandissima cosa che si usa chiamare
“magia”?
Mi
allontanai un attimo osservando la mia preda con estrema attenzione.
La
stavo studiando a fondo.
La
mia piccola Bibi…
Ghignai
di nuovo tirando fuori la bacchetta e facendole fare un piccolo giro
con un
colpetto finale.
Davanti
alla mia fidanzata, che immagino sia rimasta un tantino basita, una
fila di
piatti, posate e bicchieri sfilò lavandosi per bene e
andando a posarsi
delicatamente nello scola posate del lavello.
Porca
puzzola!
Amo
essere un mago!
Osservai
il mio lavoro con orgoglio posando le mani sui fianchi prima che
un’altra
risata di cuore destasse la mia attenzione.
Voltandomi,
scorsi la bella Lily ridermi in faccia di gusto.
«Cosa
c’è adesso?» le chiesi titubante.
«Puoi
essere quasi un casalingo e la cosa è alquanto
buffa!» rispose additandomi
divertita.
Poi
la vidi ghignare.
«O
miri a qualcos’altro?» continuò
maliziosa.
Io
risposi al ghigno avvicinandomi di nuovo.
Le
presi i fianchi delicatamente affondando le mie labbra nelle sue.
Chiusi
gli occhi assaporando al massimo quel momento.
Sentì
le sue mani farsi strada tra i miei capelli scompigliati.
Amava
scompigliarli ancora di più e affondarci le mani.
E
pensare che qualche anno prima mi gridava contro anche e soprattutto
per la
cresta disordinata che mi portavo dietro per i corridoi di Hogwarts.
Sorrisi
a fior di labbra, mentre lei ancora rispondeva appassionata al mio
bacio.
Poi,
improvvisamente, si allontanò da me brusca.
La
guardai interdetto.
«Cinque
minuti…» mi sussurrò prima di sparire
fuori dalla cucina.
La
sentii arrampicarsi per le scale e correre come una matta nel bagno del
piano
di sopra.
Poi,
istantaneamente, strabuzzai gli occhi.
Avevo
capito dove voleva arrivare Lily.
Cominciai
a correre come un dannato per la cucina.
Poi
uscii correndo come un assatanato per le scale.
Mi
fiondai nella nostra camera da letto e, fulmineo, mi spogliai rimanendo
solo in
mutande.
Dovete
sapere che, naturalmente, da quando io e Lily ci siamo trasferiti sotto
lo
stesso tetto, lo abbiamo fatto molte volte.
Ma
solo due mesi dopo il nostro trasferimento (avvenuto, precisamente un
anno e
mezzo dopo il nostro fidanzamento) abbiamo preso i provvedimenti
appropriati.
Infatti,
calcolai che spogliarci un attimo prima di farlo ci rubava esattamente
dai
dieci ai venti minuti e passa.
Così
decidemmo di spogliarci da soli in luoghi della casa separati (per
evitare che
uno saltasse addosso all’altra prima del tempo) e di
incontrarci dopo il minor
tempo possibile nella nostra bellissima camera da letto.
Ma
lei aveva detto “cinque minuti”.
Erano
troppi, maledizione!
Io
ero già pronto e…
Oh,
Porca Puzzola!
Quei
boxer erano orribili!
Come
un fulmine mi fiondai nell’armadio cercando un paio di boxer
che
soddisfacessero i delicati gusti della mia donna.
Dopo
infiniti decenni di ricerche lo trovai e lo indossai in decimi di
secondi.
Subito
dopo, quasi senza essermene accorto che fosse passato così
tanto tempo, sentii
il cigolio della nostra porta.
Voltandomi
di scatto vidi Lily nella sua stupenda (e cortissima) camicetta da
notte di
seta.
Maledetta!
Lei
si che sa come prepararsi…
Mi
fissò studiosa prima di scoppiare a ridere.
La
scrutai interdetto e lei, in risposta, indicò i miei
preziosissimi boxer con i
Boccini d’Oro e le provette di pozioni disegnati sopra.
«E
allora?» chiesi innocentemente.
Lei
continuò a ridere provocandomi nel profondo.
Incrociai
le braccia con espressione imbronciata.
In
fondo quei boxer me li ero fatti fare apposta per noi due.
I
Boccini d’Oro simboleggiavano la mia amenissima persona,
mentre le provette di
pozioni indicavano la mia meravigliosa fidanzata.
La
vidi negare col capo.
Quasi
volesse farsi vedere sconfitta per la mia causa.
Ma
era divertita.
Si
avvicinò a me con un sorrisetto tanto sincero quanto
malizioso.
Appoggiò
le sue delicate mani affusolate sulle mie braccia ancora incrociate,
alzandosi
sulla punta dei piedi per raggiungere le mie labbra.
Chiusi
gli occhi lasciandomi trasportare, ma, ovviamente, la mia piccola Bibi
sapeva
il fatto suo.
Si
allontanò immediatamente salendo sul letto ed infilandosi
sotto le coperte
sotto il mio sguardo scandalizzato.
Se
si infilava sotto le coperte era la fine.
Niente
più divertimento…
Mi
fiondai sul letto dopo i primi due minuti di shock puro.
Non
l’avrebbe vinta lei!
La
sentii ridere, mentre la cercavo avido e lei si nascondeva sotto le
coperte
come per sfuggire al lupo cattivo.
Quanto
è bella la mia piccola Bibi quando ride.
Ad
un certo punto, lasciai la coperta attorcigliata.
La
presi in maniera più ordinata alzandola ed infilandomi sotto.
Maledetto
James Potter!
Potevi
pensarci prima, invece di perdere tutto quel tempo tentando come un
perfetto
idiota di farti breccia nelle infide coperte attorcigliate?
Ai
piedi del letto era rannicchiata, ma pur sempre divertita, la bella
Lily.
Con
un ghigno stampato in faccia la raggiunsi a quattro zampe, entrambi
ancora
nascosti dalle coperte.
Lei
sorrise smettendola di divincolarsi per evitare che il lupo cattivo
entrasse
nel suo nascondiglio.
La
raggiunsi sovrastandola.
Lily
sorrideva ancora prima che io mi abbassassi verso le sue labbra e
permisi al
divertimento vero e proprio di cominciare…
Eccoci
alla fine di questo primo capitolo.
Purtroppo,
gli
unici ringraziamenti vanno solamente a due persone:
LaBabi
per avermi aggiunta ai suoi preferiti
e
Ale90:
Ciao, cara! Sono contenta che sia riuscita ad incuriosirti
così tanto! Spero di
non averti fatto penare troppo ad aspettare questo capitolo e spero
soprattutto
che ti sia piaciuto! Ci sentiamo presto, ok? Al prossimo capitolo!
Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu…
P.S.
mi sono dimenticata di dirti il terzo “spero” XD : spero
di trovarti un’altra volta tra le recensioni!!!
Beh,
miei cari beniamini, credo sia tutto!
Un
bacione grandissimo a tutti quanti e, mi raccomando,
N.U.M.E.R.O.S.I.!!!
Ciao
ciao!
By Lovegio92