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Autore: Cecilia Lisbon    06/06/2016    0 recensioni
"Pensiero suicida di un folle pigro, paraculo, e pure disoccupato che gioca a fare la vittima con la vita e continua a chiedere scusa."
Tramite questo testo ho cercato di esprimere i pensieri che mi passano per la testa da anni riguardo la tematica del suicidio.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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PENSIERO SUICIDA
Pensiero suicida che non si realizza, rasoio che non incide la pelle, la corda che rimane in garage, i ponti restano delle cime da cui osservare il ciclo vitale; che non si interromperà volontariamente, ma solo a causa del tempo che stritola la pelle, che fa esplodere organi, che lascia scheletri in pasto al nulla.
Spesso siamo troppo pigri per prendere in mano il coltello e lasciar volare via la vita, con fiotti di sangue freddo, perché ormai siamo già morti da tempo.
Noi suicidi siamo inadatti a vivere, ci emozioniamo per ogni cosa: l'altro giorno ho pianto guardando l'alba, l'altro giorno ho pensato che sarebbe stato bello provare a volare, senza ali...da un ponte.
Se fuori piove il divano mi avvolge in un abbraccio soffocante e gli occhi piovono lacrime, anch'esse suicide: si buttano senza rancore, senza pensieri, senza famiglia, senza amici.
Dovremmo essere come lacrime, dovremmo buttarci e dissolverci in quest'opaca infinità, dovremmo essere sale che scorre dagli occhi dei ponti. Pensiero suicida di un folle pigro, paraculo, e pure disoccupato che gioca a fare la vittima con la vita e continua a chiedere scusa.
Pensiero suicida di un agglomerato di rimpianti, di derisioni, di scopate andate a finire male, di aspettative mai soddisfatte.
Ho l'immagine della mia morte impressa in testa, ma per un suicidio ben fatto c'è bisogno dell'atmosfera giusta, della musica giusta, di una calligrafia decente perché il biglietto d'addio possa essere capito: siamo troppo pigri per suicidarci, siamo troppo pigri per vivere un'esistenza decente.
D.F
   
 
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