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Autore: michi88    14/04/2009    3 recensioni
Ad una persona. Ad un uomo che avrebbe solo desiderato rimanere bambino ancora un po'. Solo un po' di più. Ad un amico. Ad un'anima gemella. Ad un angelo che non ha mai chiesto, nè desiderato le ali che gli sono state conficcate a forza nella schiena. Al mio angelo.
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo anni mi hai detto tutto questo. Le cose che in un maledetto giorno di sole non sei riuscito a fare uscire dalle tue labbra sottili e sempre piegate all'insù, in quel sorriso che ho sempre adorato. Perchè quel giorno nessuno dei due è riuscito a dire molto. Ci tenevamo semplicemente la mano. Stavamo vicini. Ci aggrappavamo a degli istanti che io pregavo disperatamente non fossero gli ultimi insieme. Mi sbagliavo.
Tutto questo hai potuto dirmelo in un sogno. Ed io ho dovuto rivivere quegli istanti...mi sono risvegliata piangendo, ma non importa.
Non importa perchè ho potuto rivedere quel dolce sorriso per un attimo.




Ad una persona.
Ad un uomo che avrebbe solo desiderato rimanere bambino ancora un po'. Solo un po' di più.
Ad un amico.
Ad un'anima gemella.
Ad un angelo che non ha mai chiesto, nè desiderato le ali che gli sono state conficcate a forza nella schiena.
Al mio angelo.








Tutti hanno questa ossessione, quella di sapere perchè certe cose accadono. Quelle brutte, in particolare.
Ad un certo punto sono arrivato ad una conclusione.
No, ad un pensiero.
Forse semplicemente le cose brutte accadono, come anche quelle belle.
Perchè le persone non cercano una ragione anche per le cose belle, ma le accettano con gioia?
Perchè solo per le cose brutte si domandano: " Perchè è successo? Perchè proprio a me? "
Perchè  .  Proprio  .  A  .  Me  .
Beh...perchè a qualcun altro, allora?
Io sono Andrea. Perchè questo non è accaduto, non so, ad un Luca? Perchè non ad un Giovanni, o ad un Francesco?
Perchè ad un Andrea?
Ora che mi pongo questa domanda mi vengono diverse possibili risposte.
Perchè sarebbe dovuto accadere a Luca, mio zio che ha una moglie meravigliosa che gli ha da poco donato una bellissima figlia?
Perchè a Francesco, il mio amico Francesco che sogna un giorno di costruire grandi palazzi e, si, anche di sposare Drew Barrimore?
Perchè a qualcun altro e non a noi?
Non giudico chi, nei momenti più bui, si pone questa domanda.
E' umano.
Non è cattiveria. Non si fa nome e cognome, non si augura quella disgrazia a qualcuno in particolare. Semplicemente viene naturale chiedersi "  Perchè proprio a me? "
Ce lo domandiamo, forse sbagliando, o forse no. Quel che so è che è che umano. E noi siamo esseri umani.
Gli esseri umani sbagliano.
Sbagliano quando mentono.
Sbagliano quando imbrogliano.
Sbagliano quando rubano.
Sbagliano quando provocano degli incidenti.
Sbagliano quando uccidono.
Ovvio, sarei un folle se fossi contento che questo sia capitato a me. Non ho mai desiderato di morire.
Ma perchè dovrei domandarmi "Perchè a me?"
Dovrei chiedere perchè non è successo al ragazzo che solo pochi istanti prima ha attraversato la strada prima di me?
Quella macchina avrebbe dovuto arrivare un attimo prima è prendere lui invece di me?
Che senso avrebbe? Cambierebbe il destino? Esiste, poi, un destino da poter cambiare?
Non sono felice che mi sia capitato. Sono però più sereno perchè qui accanto a me, in mezzo a questa folla spaventata che probabilmente si domanda perchè queste brutte cose accadano, ci sia la mia migliore amica.
La mia migliore amica che mi stringe forte le dita, mentre aspettiamo l'ambulanza.
Lei che mi accarezza i capelli e mi sorride, mentre le lacrime bagnano le sue labbra tremanti.
Lei che ripete che non è successo niente, che ora passa.
La mia piccolina, che mi dice che mi odia perchè la sto spaventando.
Lei che mi dice che mi adora e che non posso permettermi di farle questo. Che non posso lasciarla sola.
La mia "sorellina" che mi bacia il viso e quella mano che ancora stringe forte.
Ed è ora, mentre la paura di quello che sarà mi graffia i polmoni....è ora che un piccolo sorriso si fa avanti.
E' ora che penso di poter rispondere a quelle domande.
E' ora che mi lascio abbracciare da un intenso calore che mi dà sollievo.
Forse in molti non capiranno. Forse molti non lo accetteranno, tuttavia...
...è ora che ringrazio che non sia accaduto a qualcun altro.
Ad Anna, per esempio. Perchè la mia mamma si chiama Anna.
A Roberto. Perchè il mio papà si chiama Roberto.
A Rachele. Perchè è questo il nome della mia sorellina.
A lei. Che mi è sempre stata accanto, anche ora, fino all'ultimo. A lei che con questa mano, stretta nella mia, mi terrà sempre qui, accanto a tutti loro.
Nei ricordi.






Ti voglio bene, scemo.
Quella mano è ancora stretta nella mia.






  
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