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Autore: Mirox    06/06/2016    0 recensioni
Isabelle Underwood non credeva che il passato potesse tornare così prepotentemente nella sua vita, pensava di essersi lasciata le storie liceali ormai alle spalle, ma non aveva fatto ancora i conti con i suoi sentimenti.
Matthew Neville aveva realizzato il suo sogno: diventare un giocatore di football professionista. Poteva avere qualsiasi ragazza ai suoi piedi, ma non sapeva che solo una sarebbe riuscita a far breccia nel suo cuore.
Dal capitolo due:
Isabelle
Non poteva essere davvero QUEL Matthew Neville! Era davvero lui il famoso giocatore di football, a cui dovevo organizzare una festa?
Matthew
Dopo 6 anni dalla fine del liceo, mi ero ritrovato davanti Isabelle Underwood e non avrei mai pensato che potesse diventare così bella. Come poteva una del genere piacere a me, capitano della squadra di football e amatissimo dalle ragazze?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 8:  LA FESTA

Nulla è più facile che illudersi. Perché l’uomo crede vero ciò che desidera.
(Demostene)


ISABELLE 
I giorni passarono in fretta ed in men che non si dica arrivò la sera della festa. Io e Benjamin avevamo lavorato tantissimo per la riuscita di quella serata ed eravamo entrambi un fascio di nervi. Ci preparammo entrambi a casa mia e ci tirammo completamente a lucido. Lui aveva indossato giacca e camicia, io un abitino blu molto semplice stretto in vita ma che si allargava sotto.
-Ben, io non ce la faccio, giuro.- dissi al mio migliore amico. Ero agitatissima.
-Tesoro, sta’ tranquilla.  Tutto filerà liscio.-
-Questo è il nostro trampolino, lo sai-
-Si, lo so. Ma Matthew è così cotto di te che non baderà a cose negative.- mi disse lui.
Forse era attratto da me, ma mai come io di lui purtroppo. Ero io quella ad essere cotta.
Nonostante la festa iniziasse effettivamente alle 21:30, io ed il mio migliore amico ci presentammo a casa di Matthew per le 21:00. Controllammo che il catering sistemasse tutto nei minimi dettagli, che la musica fosse perfetta, che ci fosse spazio e che ci fossero tutti i bodyguard che avevamo richiesto. Da lì a pochi minuti la casa si sarebbe riempita di un numero immenso di giocatori di football pronti a fare festa, ma anche di approfittatrici che avrebbero fatto di tutto pur di spillare qualche soldone ai ragazzi.
Quando la serata iniziò finalmente riuscii ad intravedere la figura di Matthew. Era davvero bellissimo, non avevo parole per descriverlo. Indossava un paio di pantaloni blu con una camicia azzurra. Si mostrava ai miei occhi come la cosa più bella che io avessi mai visto in vita mia.  
Sembrava spaesato, stava cercando qualcosa con il suo sguardo. Girava il volto a destra e a sinistra e quando posò i suoi meravigliosi occhi su di me, un brivido percorse tutta la mia schiena. Mi regalò un meraviglioso sorriso e cominciò ad incamminarsi verso di me, ma qualcuno lo tirò via prima che potesse raggiungermi.
Il sorriso che non aveva mai abbandonato il mio volto scomparve improvvisamente.
La festa procedeva nel migliore dei modi ma non ero riuscita nemmeno a salutare velocemente Matthew. A parte il sorriso che mi aveva rivolto, non era successo più nulla. Non lo vedevo in giro e dovevo sfortunatamente occuparmi che tutto andasse per il verso giusto.
Quando finalmente riuscii ad avere un momento di pausa fui costretta ad andare in bagno.
-Hai visto quanto è figo Matthew?- sentii dire dal bagno dalla voce di una ragazza . più che una voce sembrava il verso di un’oca.
-Si, hai ragione. Possiamo attuare il nostro piano, cara. Tu prendi un bicchiere, io ci metto la pastiglia e poi lo portiamo in camera.- disse poi un’altra voce.
-E boom! Aspetterò un figlio da Matthew Neville. Ottimo piano per incastrarlo e prenderci qualche soldo da lui.-
Volevano davvero incastrare Matthew? Il mio Matthew? Perché dovevano fare una cosa così cattiva?
Non appena sentii la chiave girare, capendo che stessero per uscire dal bagno, corsi via per trovare una soluzione.
Quando tornai in sala le due arpie, che constatai essere due giraffe dai capelli biondissimi, stavano porgendo un bicchiere di champagne al povero malcapitato.
Mi fiondai come una molla su di lui e buttai il bicchiere pieno di liquido a terra.
-Principessa, sei gelosa?- mi chiese Matt un po’ brillo, dopo avermi afferrato un gomito.
Non lo sentii nemmeno, perché cominciai a spintonare via le due vipere.
-Uscite subito da questa casa!- urlai sovrastando la musica
-Calmati, Belle.- mi disse lui mentre loro mi guardavano sbalordite.
-Queste due stronze volevano drogarti ed incastrarti con una gravidanza. Sei stato un cretino ad invitarle.- gli urlai contro spintonandolo di tanto in tanto.
Stavo dando decisamente di matto quando mi sentii mancare la terra sotto i piedi.
Matt mi aveva sollevata come un sacco di patate. Fortunatamente poche persone ci stavano guardando, quindi non molti seppero che Matthew mi stava portando al piano superiore, quello delle stanze da letto. Nonostante le mie grida, si fermò soltanto per ordinare ad Andrew di sbattere fuori le due arpie, poi continuò la sua traversata tra la folla.
Finalmente aprì una porta e, dopo essersi assicurato che fosse chiusa a chiave, mi mise giù.
Eravamo nella sua stanza. Nonostante non ci fossi mai entrata, non avevo alcun dubbio. Le pareti erano color arancione e nero come i colori della sua squadra, c’era un letto che era grande due volte più del mio.
-Grazie.- mi disse lui sorprendendomi.
Lo guardai sorpresa. Non mi aspetta un ringraziamento da parte sua.
-Avevo già capito che avessero cattive intenzioni ma non avrei mai immaginato che potessero arrivare a tanto.- proseguì lui.
-E’ stato un piacere.- gli sorrisi.
-C’è un motivo per cui ti sei arrabbiata tanto?- mi chiese con un sorrisetto soddisfatto.
-No, nessun motivo.- risposi mordendomi il labbro.
Non riuscivo ad evitare di guardarlo tanto era bello quella sera. Il suo profumo mi inondò le narici.
Non riuscii a fermare il mio corpo ma a quanto pare nemmeno lui ci riuscì perché ci incontrammo a metà strada.
Ci scambiammo un bacio appassionato. Come al solito baciare lui mi provocava una scarica di emozioni inspiegabili.
Bene, ero cotta di lui, forse anche qualcosa in più.
Quando tentò di andare avanti lo fermai.
-Matt, fermati, sei brillo. Non vuoi davvero.-
-Sono lucidissima, principessa, so benissimo ciò che voglio.- mi rispose lui tornando a baciarmi.
E quella notte ci amammo. Non avevo mai amato nessuno così. Un mix di prime volte nonostante non fosse la prima volta.
Mi ero innamorata del mio nemico.

MATTHEW
La mattina dopo la festa mi svegliai davvero felice  ma non seppi il motivo di quella felicità fino a quando non mi alzai dal letto. Isabelle vi dormiva serena come una bambina ma era decisamente poco vestita. Era davvero bellissima, libera da barriere, vulnerabile.
E fu in quel momento che la paura invase il mio corpo, dalla punta dei capelli alle dita dei piedi. Paura di immergermi in una relazione seria che avrebbe di sicuro portato a qualcosa. Lo sentivo, mi stavo innamorando di lei, amavo Isabelle Underwood. Io, Matthew Neville amavo davvero una ragazza.
Ma non volevo ammetterlo e mi prese il panico. Per svuotarmi la testa dai pensieri negativi decisi di andare a fare una corsa veloce.
Sicuramente sarei riuscito a tornare a casa prima che lei si svegliasse ed avrei saputo come comportarmi dal momento che avevo scoperto i miei veri sentimenti, così uscii.
Io la amavo.
Io la desideravo.
Io avevo paura.
 
ISABELLE
Quella mattina mi svegliai di soprassalto. Ci misi qualche minuto prima di rendermi conto che non mi trovavo nel mio letto, che quella non era la mia stanza e che ero decisamente troppo poco vestita.
Cercai di riportare alla mente i ricordi della sera precedente, poi ricordai la festa, io e Matthew e le sensazioni che avevo provato.
Mi ero innamorata di Matthew Neville. Mi ero innamorata del mio nemico. Ma mi piacevano quelle emozioni.
Avevo sentito che lui provava lo stesso. Me l’aveva dimostrato la sera precedente. Mi aveva amata ed io l’avevo ricambiato come non avevo mai fatto con nessuno.
Eppure non era nel letto, al mio fianco. Andai in bagno ma non lo trovai nemmeno lì e  a quel punto girai tutta la casa con la speranza di trovarlo. Niente. Non c’era ombra di Matthew. Mi ero illusa che potesse essere cambiato, mentre lui era il solito stronzo che mi aveva rovinato la vita.
Speravo che almeno dopo la notte passata insieme, avesse almeno la dignità di farsi trovare. Aveva preferito scappare e rinnegare tutto. Poteva affrontarmi, dirmi che non voleva niente a che fare con me, che ero stata uno stupido gioco ed avrei sofferto di meno.
Tra le lacrime raccolsi le mie cose, mi rivestii e scesi al piano di sotto. Il disordine lasciato dalla festa non era indifferente, così decisi di chiamare un servizio di pulizie.
Avrei finito il mio lavoro in bellezza, l’impegno che avevo preso e non avrei mai più rivisto Matthew Neville.
Prima di lasciare la casa mi voltai per un’ultima volta. Una lacrima rigò il mio volto. Stavo lasciando in quella casa un pezzo piuttosto grande del mio cuore e nessuno me l’avrebbe restituito.
Ma non avevo scelta, così mi chiusi quella porta alle spalle.

MATTHEW
Non corsi poi molto, al massimo un’oretta ma mi servì molto per capire cosa fare. Ero giunto alla conclusione che non potevo fuggire dai miei sentimenti. Dovevo condividerci ogni giorno e volevo davvero iniziare qualcosa di serio con quella meravigliosa ragazza.
Ma quando tornai a casa trovai una sorpresa poco gradita.
Era invasa da gente che puliva e sistemava, di lei nessuna traccia.
Eppure ero stato via così poco.
Girai tutta la casa con la speranza di trovarla ma niente, la mia Belle era andata via.
Aveva frainteso tutto, doveva aver pensato che ero scappato ma non era così.
Io volevo solo riflettere e capire bene i miei sentimenti. Ma se avessi saputo che lei avrebbe frainteso tutto sarei rimasto a casa con lei.
Doveva aver pensato di essere stata un semplice divertimento, invece io ero innamorato totalmente di lei.
Corsi a prendere il mio telefono e provai a chiamarla 5 volte. Niente, non ne voleva sapere di parlare con me, così le mandai un sms.
“Belle, mi dispiace tantissimo per questa mattina, ma hai frainteso tutto. Io ero andato a fare una corsa per schiarirmi le idee, ma ero sicuro di trovarti ancora a casa al mio ritorno. Avevo bisogno di chiarire i miei sentimenti ed avevo bisogno di parlare con te. Ti prego rispondi alle mie chiamate. Certe cose non posso dirtele per messaggio. Aspetto una tua risposta. Matt.”
Isabelle il messaggio lo visualizzò ma non rispose mai.
Evidentemente non provava ciò che provavo io per lei e questo faceva male. Molto.
Ed il mio cuore, quella mattina, andò via con lei.
 
 
NOTE AUTRICE
Ciao! Eccoci all’ottavo capitolo. Finalmente siamo arrivati alla famosa festa. Matt si è divertito con i suoi amici ma il finale della serata è stato sicuramente meglio.
Delle ragazze volevano ingannare il nostro Matt ma fortunatamente tutto è finito per il verso giusto.
Il problema è che ci sono state delle incomprensioni tra i nostri due protagonisti. Si amano ma entrambi pensano di non essere ricambiati. Con questo capitolo si chiude la prima parte della storia.
Se vi va lasciatemi un parere :)
A presto,
un bacio
Mirox.
 
 
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