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Autore: Allison93    07/06/2016    0 recensioni
La mia storia è completamente inventata da me, così come tutti gli ambienti in cui si muovono tranne la città principale, New Orleans.
Caitlin è una semplice ragazza di provincia che si è trasferita a New Orleans per trovare un lavoro. Una migliore amica, un fidanzato, sembra la vita perfetta ma ecco che arriva lui, il classico bello e dannato, Keenan, distruggendo tutte le certezze di Caitlin, facendo riemergere il suo lato oscuro.
Genere: Commedia, Poesia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 5 – Il passato torna sempre a bussare
 
- Allora com’è andata? –
Il lunedì mattina è traumatizzante, se poi ci mettiamo anche la mia migliore amica che continua a martellarmi con le sue milioni di domande sul weekend mentre siamo in fila da starbucks
- Bene Aly, te l’ho detto… non è successo niente di speciale –
Non le ho ancora raccontato della comparsa di Keenan, lei sa praticamente tutto di lui, tutto quello che le ho detto insomma seppur ci siano cose di cui nemmeno lei è a conoscenza, cose solo mie e del mio ex migliore amico. Cerco di non ammazzare la mia amica, infondo le voglio bene
- Suvvia c’è sempre qualcosa! Anche semplicemente la vecchia zia che continua a chiedere quando ti sposerai! –
Sbuffo mentre arriva il nostro turno e ordino due frappuccini
- No, quella è stata mia madre –
Lo dico con nonchalance tanto che faccio rimanere basita Alyssa
- Davvero? E tu che le hai risposto? –
- Che le dovevo rispondere? Che è presto! Insomma stiamo insieme da un anno, sto ancora imparando a conoscere William… non voglio affrettare le cose –
- Certo per non parlare del fatto che William non è assolutamente adatto a te, ammettilo ci stai solo perché con lui scarichi tutte le tue frustrazioni, non so se mi spiego –
Fa un sorrisino malizioso mentre mi avvio verso la porta d’uscita, siamo tutte e due pronte per il lavoro seppur io sia vestita in modo un po' più elegante, pantaloni neri e una camicia bianca che ben presto verrà irreparabilmente macchiata visto che nel momento in cui mi volto verso la porta questa mi si sbatte in faccia aperta da un altro cliente e mi ritrovo con faccia e il resto appiccicata sul vetro. Mi volto per urlare contro al nuovo entrato, e che cavolo deve fare attenzione, ma mi si bloccano le parole in gola nel momento in cui lo riconosco. Alzo lo sguardo su un viso familiare tempestato dalla barbetta incolta bionda, sugli occhi di ghiaccio che mi fissano beffardi e mi blocco sul posto
- Ehi zuccherino! Che piacere rivederti –
Keenan mi fissa dall’alto mentre io rimango a bocca aperta con la camicia sporca e il frappuccino spalmato sulla stessa. Alyssa ci fissa in silenzio da dietro, senza dire nulla. quando ritrovo il dono della parola assumo l’aria più incazzata che posso e lo fisso
- Mi segui per caso? –
Sul bel volto da Dio di Keenan appare una smorfia di sorpresa e poi scuote il capo
- No, certo che no… te l’ho detto, sono qui per lavoro –
La nostra conversazione mi riaffiora in mente e mi fa innervosire ancora di più
- Bene perfetto, allora stai alla larga da me! –
Keenan mi fissa ricominciando a sorridere
- Non sono sicuro di riuscirci bimba, ma ci proverò se ci tieni –
Si abbassa quindi verso di me per sussurrarmi in un orecchio
- Bisogna vedere se tu riuscirai a stare lontana da me… nel caso ti venisse voglia di rivedermi mi trovi poco lontano dalla stazione questa sera, vicino al Flag bar-
Rimango ferma e, quando si allontana sbuffo
- Certo, contaci Cooper… và al diavolo! –
E in un attimo prendo Alyssa e la trascino fuori dallo Starbucks sotto lo sguardo divertito di Keenan. Non appena siamo fuori la mia amica mi fissa sbalordita
- wow! Chi era quel figo eh? Conosci gente così e non me li presenti? –
- perché da certi tipi è meglio stare lontani… -
- ehi ehi, parla per te, io ad un tipo del genere mi ci attaccherei stile polipo, ma l’hai visto? È… cioè è perfetto… -
Blocco il continuo chiacchiericcio della mia amica e mi volto alzando gli occhi al cielo
- quello è Keenan Cooper, Alyssa –
Al sentire quel nome lei si blocca fissandomi come se avesse visto un fantasma
- Già… e tu farai meglio a stargli alla larga, tipi come lui non sono adatti a te –
Non mi aspetto nemmeno una sua risposta, la saluto e corro verso l’ufficio, per quanto riguarda la camicia terrò chiusa la giacca addosso.
 
***
 
La giornata lavorativa è stata alquanto pesante, ho dovuto lavorare parecchio su delle foto che dovevano essere pronte entro domani da ficcare in degli articoli. Sospiro pesantemente, fuori il sole è ormai calato ed è sceso il buio. Mi strofino forte gli occhi, spengo il pc e prendo la borsa andando vero l’uscita dell’edificio. Una volta fuori mi metto a frugare nella borsa in cerca delle chiavi dell’auto. Nel momento in cui rialzo lo sguardo una figura è tranquillamente appoggiata alla mia giulietta. Riconoscendola sbuffo e mi avvio verso di lui
- Non ti avevo detto di starmi lontano? –
Keenan mi fissa ridendo e alza le spalle mentre aspetta che sia abbastanza vicina
- Sai ci ho pensato e credo che questa storia della distanza sia una fregatura, non ho intenzione di starti lontano, tranne quando sei con il tuo bell’avvocato ovvio… lì temo proprio che ti lascerò in pace, a meno che tu non voglia una cosa a tre… la vuoi? –
Per un attimo lo fisso silenziosa paragonando l’uomo che mi trovo davanti con quello che ho rivisto ad Asentar Church, noto il suo atteggiamento più beffardo e non posso fare a meno di pensare che sia una corazza. Lascio perdere tutti questi pensieri e quasi ringhio
- No… e ora fuori dai piedi! Sono stanca, voglio tornare a casa –
- Oh, suvvia Cat… sono qui con un’offerta di pace –
Alza entrambe le mani, in una regge una canna, nell’altra una bottiglia di Jack Daniel’s. scuoto il capo e cerco di spostarlo dal mio sportello
- Ho smesso… almeno con le canne –
Lui abbassa quella mano e allunga il Jack Daniel’s
- ok ma a questo non puoi dire di no… dai.. volevo parlare e spiegarti i miei motivi… -
So a cosa si riferisce. Lo fisso in volto, fisso la sua moto e poi sbuffo
- ok Sali! Ti do un’ora, non di più… -
Non se lo fa ripetere due volte e prende posto sul sedile del passeggero aprendo subito la bottiglia e passandomela
- perché proprio questo? Sai che lo reggo poco… -
- perché così ti ubriachi e mi stai ad ascoltare, ecco perché! –
Alzo gli occhi al cielo e prendo quella dannata bottiglia da cui bevo un lungo sorso prima di passargliela. Lui mi guarda sorridendo, sembra felice della cosa mentre la mia espressione dice il contrario
- Che vuoi da me Keenan? Mi hai mollata e sei sparito e ora riappari dopo quasi sette anni e pretendi che io ti perdoni… -
Per un attimo sembra rabbuiarsi
- Sai perché sono andato via, sai che non era la mia vita quella, sai che dovevo sparire… -
- A me sembra fosse esattamente la tua vita, non sei cambiato… continui a correre, a fare casini… a farti le canne –
Indico la tasca dov’è sparita la suddetta
- E poi pretendi di tornare come se niente fosse, come se io fossi la stessa persona –
Prendo la bottiglia dalle sue mani e comincio a bere
- Notizia Flash, non lo sono! Sono cambiata e non puoi piombare nella mia vita così, improvvisamente… ho un nuovo lavoro, un fidanzato che mi ama e la mia vita va verso la perfezione e non ti permetterò di portarmi tutto via, non di nuovo –
Mentre parlo alterno parole a sorso di Jack Daniel’s, continuando a sfogarmi e a prenderlo a parole mentre lui mi osserva in silenzio, lasciando che mi sfoghi, lasciando che esprima tutti i sentimenti repressi, sentimenti di cui non ho parlato a nessuno tanto che, alla fine, mi ritrovo alticcia e finalmente in silenzio
- Hai ragione Cat, sono stato un pessimo amico, avrei dovuto spiegarti tutto, avrei dovuto scriverti, avrei dovuto metterti al corrente delle mie intenzioni ma non l’ho fatto, sono semplicemente sparito, ho raggiunto alcuni amici a New York e ho lasciato indietro la vecchia vita, ho lasciato indietro te ma non c’è giorno che è passato senza che io ti pensassi –
Rieccolo, il Keenan dolce, la versione di lui che è permesso solo a me vedere, è sempre stato così e sempre lo sarà temo.
- Non hai idea quanto è stato difficile ma pensavo fosse la cosa migliore anche per te, dopo quello che è successo, volevo avessi una vita migliore, e forse ce l’hai e io non ho nessun diritto di rovinarla ma quando sono tornato e ho saputo che eri lì ho chiesto in giro informazioni su di te, tutto quello che riuscivo a trovare e il nostro incontro… -
Scuote il capo, sembra decisamente abbattuto
- Mi manchi, mi manca la mia migliore amica… insomma non ripensi mai a quelle sere in cui parlavamo come due idioti mentre eravamo stesi a fissare le stelle? Eri così credulona… ti potevo raccontare di tutto –
Continuo ad osservarlo parlare e per un attimo le sue parole diventano incomprensibili, non lo ascolto più mentre lo sguardo si concentra sulle labbra che si muovono. Mi allungo verso di lui e premo le mie labbra sulle sue, baciandolo, un bacio che viene ben presto ricambiato da lui.
In men che non si dica mi ritrovo anche io sul sedile del passeggero, a cavalcioni sull’unico uomo che avrei dovuto lasciar perdere.

Note dell'autrice
eccoci ad un altro capitolo, spero la storia vi stia piacendo e sia apprezzata, al massimo fatemi sapere con un commentino. Al prossimo capitolo :)
  
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