Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: SaWi    14/04/2009    2 recensioni
Questa fanfiction riguarda i due vampiri di Tsubasa, apparsi durante i capitoli di Acid Tokyo: Kamui e Subaru. Tutta la vicenda si svolge in un futuro prossimo alla morte di Seishiro in X, e dopo l'avventura dei due vampiri ad Acid Tokyo.
È stremato, ha il fiatone. Delle gocce di sudore imperlano la sua fronte. Ogni muscolo duole. Vorrebbe fermarsi, sedersi a terra e riposare, riprendere fiato. Ma non può: deve continuare a cercarlo, sa che è lì, da qualche parte nel buio e ha bisogno di lui.
Ma chi?
Chi ha bisogno del suo aiuto? In quel momento sembra lui il bisognoso di soccorso...
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Fuuma, Kamui, Seishiro
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Scusate per il ritardo nell'aggiornamento, sono stata occupata ._.
E inoltre una mia amica mi ha COSTRETTO a scrivere una lemon [la prima della mia vita u_ù] con Fuuma e Kamui di X... e pure dal punto di vista di Fuuma ._. quindi, ho dovuto scrivere anche quella... ma non trovo il coraggio di postarla XDD
gomen ~

Un grazie a coloro che hanno messo questa fic come loro preferita e un grazie a tutti coloro che hanno commentato **
@li_l: Visto che Subaru non è un semplice fantoccio? non lo maltratto poi così tanto, infondo gli voglio troppo bene **
@Ayla: sono molto contenta che ti sia piaciuto il capitolo ^^ e non preoccuparti, una scenetta simile ci sarà anche fra Subaru-kun e Seishiro-san *w*

E ora il capitolo 5! ~







Capitolo 5 ~
~ Sacrifice.





Era un momento speciale, irripetibile, fantastico, irreale, persino perfetto.
No, era solamente indescrivibile.
Aveva ritrovato Subaru, quello vero, il suo vampiro.
Il resto era come se non esistesse, e quindi non aveva alcuna importanza.
Il mondo per lui non esisteva, la realtà non era nulla, se non poteva possederlo.
Se non poteva chiamarlo, se non poteva guardare i suoi occhi, se non poteva carezzare la sua pelle chiara.
Strano a dirsi, ma il cacciatore si era veramente affezionato alla sua preda.
Non che lo avrebbe mai ammesso, ma-
- Il vampiro!!! -
Stupidi esseri insignificanti.
Degli umani si erano accorti della sua presenza, il che significava che quei due incapaci –il fratello e quell’altro nevrotico- non erano in grado di fare da babysitter nemmeno a quattro gatti.
Questi “quattro gatti” si avvicinarono al cacciatore, correndo e urlando, intenzionati ovviamente a riprendersi Subaru.
Ma Seishiro, ovviamente, non glielo avrebbe permesso.
Mai più, avrebbe lasciato andare il vampiro.
Il cacciatore si mise il povero Subaru in spalla, con delicatezza, quasi con grazia. Probabilmente era svenuto per lo shock, oppure per qualche droga sicuramente somministratagli.
In ogni caso, era solamente svenuto, stava bene.
L’uomo, evocò uno dei suoi Oni più potenti e senza esitazione lo tramutò in una spada affilata dall’aria minacciosa: era interamente nera –la luce sembrava sfuggirgli, tant’ è che la lama non rifletteva alcuna luce- e aveva con un occhio, sì proprio un occhio, vivo, incastonato all’attaccatura della lama. Questo si muoveva frenetico agitando la sua pupilla felina.
Gli umani frenarono bruscamente la loro corsa, quasi sbattendo l’uno contro l’altro. Non si sa se fossero più spaventati dall’arma demoniaca o dallo sguardo minaccioso dell’uomo, che li fissava gelido.
Era uno sguardo che esprimeva disprezzo, quasi ribrezzo per quelle creature umane. Per lui erano semplici giocattoli, deboli e fragili, utili solo perché nutrissero i suoi oni.
Nulla di più.
- Siete intenzionati a riprendervelo? – domandò secco.
Si sentiva particolarmente magnanimo. Se fossero fuggiti a gambe levate, li avrebbe lasciati in vita.
Stranamente, non aveva voglia di combattere.
- C-certo! – rispose tremando uno degli uomini. – Ce lo ri-riprendiamo! – aggiunse non troppo convinto. Era evidente che era terrorizzato, come anche gli altri uomini, che difatti si guardarono smarriti.
Seishiro incuteva timore a chiunque, bastava guardarlo negli occhi per comprendere la sua forza, e anche per vedere la propria fine.
Evidentemente, quegli uomini avevano bisogno di un oculista, perché decisero di circondare Seishiro.
Lui non si mosse.
Ghignò malefico, e con tutta calma si mise gli occhiali(1).
- Beh, lo considero un sì. Non mi lasciate altra scelta. -
Finì la frase e gli uomini stramazzarono a terra, inevitabilmente morti.
Seishiro ammirò il suo lavoro, quando vide arrivare gli altri due.
Finalmente quegli adoratissimi compagni -Fuuma e Kamui- si erano fatti vivi.
Si stavano avvicinando, correndo. Dietro di loro, un gruppo numeroso –fin troppo numeroso, constatò Seishiro ad uno sguardo più attento- di umani.
Tsk.
Si moltiplicavano come conigli?
- Subaru! – gridò Kamui appena realizzò che il fagotto che Seishiro aveva in spalla era il fratello. Con un balzo sovraumano raggiunse il cacciatore e come se non ci fosse, completamente dimentico del suo odio per quell’uomo, gli si accostò e titubante allungò una mano sul gemello, per toccarlo, per accertarsi che fosse lui, per controllare che stesse bene, che fosse vivo, che...
Gli sfiorò la guancia, era... calda.
Era vivo.
Gli sarebbe voluto saltare addosso, lo avrebbe voluto abbracciare, scuotere, stringere a sé come faceva sempre. Stava per fare tutto ciò, quando Seishiro si scostò e riferì glaciale:
- È vivo. –
Detto con quel tono, era come un ordine.
Un ordine di allontanarsi, di togliere quella mano dalla guancia del suo vampiro
Ma Kamui non si lasciò intimidire e invece di allontanarsi, si avvicinò ancora di più, e fissò l’uomo.
Lo fissò, dritto negli occhi, concentrandosi sull’occhio scuro. Se fosse stato possibile, si sarebbero viste le saette passare tra i due sguardi.
Per fortuna, arrivò Fuuma, che si affrettò a separarli.
- Nii-san, tutto bene? – domandò. Probabilmente era la prima domanda che gli era venuta in mente.
Seishiro lo guardò come si guarda un povero pazzo che tenta di volare.
Si chiedeva se fosse cretino, o se fingesse. Come faceva ad essere suo fratello?
Trattenne uno sbuffo.
Era circondato da incapaci.
Già, circondato.
Gli umani li avevano raggiunti, ansimanti e sudati, e ora formavano una calca urlante e sbraitante.
- Chi siete? – Cosa fate qui? – Ammazziamoli! – No, il vampiro ci serve vivo! – gridavano agitando in aria le armi: spade, coltelli o semplici bastoni.
C’era chi era incuriosito, chi infuriato, chi ansimante e chi impaurito e tremante.
Chissà chi è il capo, pensò Seishiro, osservando quei volti sconosciuti. Poi si ricordò di quel fortunato –dipende dai punti di vista- che aveva avuto l’onore di morire per primo, quel tipo orrido che puzzava.
Sicuramente era stato quello il capo. Chi, se non uno squilibrato, poteva comandare uomini simili? Completamente disorganizzati, deboli e stupidi.
Si chiese inoltre come avessero fatto a rapire Subaru.
Bah.
- Catturiamoli! – gridò d’improvviso una voce, sovrastando il chiasso assordante.
I tre al centro fecero appena in tempo a darsi un’occhiata sfuggente, prima che la folla si buttasse contro di loro con la stessa forza e impeto dell’acqua che rompe una diga, liberando tutta la sua potenza.
Fu così che il combattimento iniziò.
Colpi e fendenti che giungevano da ogni angolazione, grida angoscianti e strazianti.
Ossa che venivano spezzate, carne che veniva lacerata.
Odore di sangue fresco.
Kamui era completamente... trasformato.
Era scattante, i suoi riflessi erano prontissimi e i suoi sensi più accesi che mai.
Combatteva agile, ogni movimento come una danza ipnotica e letale. Prevedeva ogni singola mossa dell’avversario, come potesse leggergli nel pensiero. Riusciva a intravedere le falle nelle loro guardie, i loro punti deboli, e li trafiggeva, li tagliava con i suoi artigli, ormai scarlatti del loro sangue.
Le zanne sporgenti e fameliche, persino più minacciose.
Il suo istinto di cacciatore di umani si era risvegliato, probabilmente dal numeroso sangue versato.
Anche i due cacciatori non mostravano alcun problema.
Seishiro, nonostante avesse Subaru in spalla, si muoveva disinvolto, schivando colpi e falciando numerose vite grazie alla sua spada demoniaca.
Fuuma, da parte sua, aveva sguainato la sua spada e fendeva gli umani che tentavano di colpirlo con estrema eleganza e tecnica. Lo sguardo serio, il corpo testo e scattante.
Un ottimo combattente.
D’improvviso, qualcosa –o qualcuno- sbatté contro le sue le spalle.
Si voltò, pronto ad uccidere, quando trovò a pochi centimetri dalla sua gola cinque artigli affilati decisi a tagliargli la testa.
Ma non successe nulla.
Era Kamui.
Gli sorrise dolce e senza attendere oltre si girò nuovamente, riprendendo a combattere.
Il vampiro rimase immobile per un altro, dopo sospirò e si sciolse, rilasciando la tensione.
Per fortuna si era arrestato in tempo.
Non osava immaginare quel che avrebbe potuto fare se non si fosse fermato.
Avrebbe fatto meglio a riprendere a combattere: gli uomini erano ancora molti –sembrava fossero giunti i rinforzi- ma se continuavano così in poco tempo avrebbero fatto piazza pulita.
Si sarebbero dovuti fare largo tra i cadaveri.
Stava per voltarsi, quando il suo sguardo si soffermò sulla spada di Fuuma.
Il suo cuore sembrò fermarsi.
Il terrore lo pervase, insinuandosi nella sua mentre, bloccandogli i movimenti, avvolgendolo in un’oscurità impenetrabile.
Perché?

Kamui abbassò la guardia.


Quella spada, il manico intarsiato, la lama lucente bagnata di linfa cremisi... gli era familiare.
L’aveva già vista.
Ma dove? E anche fosse, perché lo inquietava così tanto?
Era una spada, cosa aveva di strano?
Un fulmine sembrò attraversargli la testa, e tutto gli fu chiaro.
Comprese.

Chiunque avrebbe potuto colpirlo.


Il suo sogno.
La spada la aveva già vista nel sogno.
Ebbe un tremito.
Non solo la spada, ma anche il resto.
L’intera scena era la stessa del suo sogno.
La luna piena che li illuminava dall’alto dell’astro, il vento fresco che li sfiorava mentre combattevano circondati da numerosi umani.
Seishiro che teneva Subaru e combatteva con la sua spada... un momento: nel sogno combatteva con l’aiuto di un oni, non con una spada.
Però... era tutto così simile, troppo simile.

Chiunque avrebbe potuto ferirlo.


Lui non credeva... non poteva essere-... impossibile.
I sogni premonitori, non esistono. E lui non era nemmeno un veggente...!
Non credeva nel futuro, nel destino... però... però nel suo sogno Fuuma... Fuuma moriva.
Si faceva colpire, per proteggerlo.
Una valanga di pensieri spaventosi lo travolsero, e sconvolto si voltò verso Fuuma.
Non sapeva per quale ragione; cosa avrebbe fatto, se avrebbe fatto qualcosa.
Lo avrebbe fermato...?
Ma per impedire che succedesse cosa?
Infondo, le sue erano semplici fantasie!
Fuuma non sarebbe morto, tanto meno per proteggere lui.

Solo uno lo avrebbe protetto.


Ma si era voltato, e i suoi pensieri, le sue “fantasie” si trasformarono in cruda realtà.
Davanti a lui c’erano le spalle di Fuuma.
Sì, proprio Fuuma, con le braccia aperte, pronto a proteggerlo.
Tutto sembrò fermarsi.
Nulla più esisteva.
Né i suoni della battaglia, né i vento, né l’odore del sangue.
Nulla.
C’erano solo lui e le spalle del cacciatore che immobile, attendeva.

Si sarebbe così sacrificato.


Senza che Kamui potesse fare nulla, il cacciatore venne colpito al petto.
Il sangue zampillò, il suo odore dolce e unico pervase l’aria.
Il corpo si accasciò inerme al terreno.
- Fuuma...! – un urlo disperato.

L’uomo che...


Dolore, ma anche rabbia, pervasero il vampiro, che fu scosso da un fremito.
Si lanciò contro l’umano che aveva colpito Fuuma, uccidendolo trapassandogli il volto con gli artigli. Come un’arma indistruttibile, si liberò di ogni umano che lo circondava.
Di ogni umano che osava avvicinarsi al corpo a terra del cacciatore.
Seishiro si allontanò, osservando la scena.
Gli occhi lucidi rendevano sfocata la vista del vampiro, che colpiva con ferocia inaudita.
Gli umani non poterono nulla contro di lui.
Tutti caddero a terra, agonizzanti o morti. Una massa di cadaveri attorniava Kamui e il corpo di Fuuma alle sue spalle.
Si chinò su di esso.
- Fu... Fuuma... – la voce era strozzata e tremante.
Sfiorò il volto del cacciatore, era pallido, privo di ogni espressione.
Gli sollevò il busto. Lo scosse. Lo chiamò. Lo richiamò. Gli carezzò il volto freddo e bagnato dalle sue stesse lacrime.
- Non puoi... andartene c-così... – riuscì a dire, guardando ancora quel volto.
Attese, sperando che fosse uno scherzo, aspettando che quegli occhi si aprissero, che un sorriso increspasse quelle labbra.
Ma non accadde nulla.
Il volto del vampiro si contrasse dal dolore, e gemette mentre abbracciava stretto quel corpo, sporcandosi del suo sangue.
Era troppo tardi.
Troppo tardi si era accorto dei suoi sentimenti... di quello che provava.
Si maledisse, per la sua stupidità, per la sua cocciutaggine, si maledisse...
Per essersi innamorato di uno sciocco.
- Ti prego... – sussurrò, come se potesse cambiare qualcosa.
- Togliti. –
Seishiro scansò bruscamente il vampiro.
Questi, sorpreso, lo guardò stralunato, incapace di reagire.
Seishiro ricambiò lo sguardo, che si spostò concentrandosi sul corpo del fratello.
Quel vampiro nevrotico e il suo ototo erano dei totali imbecilli, specialmente quello che ora stava fissando quasi morto e sanguinante a terra.
Gli strappò la maglietta ed esaminò meglio la ferita.
Era spaventosamente grande, correva infatti dalla spalla destra fino al fianco sinistro, ed era molto profonda.
Che suicida...
Tentò di concentrarsi, evitando di pensare a quell’essere accanto molto prossimo ad un collasso.
Infine, evocò il potere della piuma.
Non aveva mai sfruttato a quel modo la sua potenza, ma riuscì ugualmente a bloccare l’emorragia e a cicatrizzare la ferita del fratello, almeno in profondità.
Il problema era che questa “semplice” azione, aveva prosciugato le sue energie.
Si alzò infatti incerto sulle proprie gambe.
Sollevò da terra Subaru, precedentemente adagiato lì accanto.
Dopo osservò il vampiro.

Kamui non capiva più nulla.
Non riusciva a comprendere come avesse fatto Seishiro a far smettere l’emorragia di Fuuma.
Non capiva... non capiva se Fuuma fosse ancora vivo.
Era ancora immobile, ed era pallido... persino più di prima.
Provò a parlare, ma la voce gli morì in gola.
Allora, si asciugò le lacrime, ma inutilmente, dato che esse continuarono a solcargli il volto.
Il respiro gli mancava.
Il tempo, sembrava avesse ripreso a scorrere veloce, troppo veloce.
Seishiro lo osservava cupo.
Kamui non voleva crederci, non poteva essere vero.
Fuuma.. Fuuma non era morto.
È...
- È... vivo? – espresse il suo unico pensiero con voce flebile.
Il cacciatore più grande tacque.

***



- Yuko-san, avrei una richiesta da farle. –
- Qualunque sia il tuo desiderio, sicuramente sei al corrente che vi sarà un prezzo equivalente da pagare. –
- Lo so perfettamente... Li salvi. –
- Il compenso... –


- ...Sarà alto. – concluse la donna ad alta voce, finendo la frase da lei stessa pronunciata qualche giorno prima. Soffiò via una nuvola di fumo.
Era seduta sull’engawa(2) della sua casa, i capelli sciolti, lo sguardo sempre intenso rivolto al vuoto davanti a sé. Tra le mani una pipa alquanto singolare.
Accanto a lei vi era del sake e un portacenere.
Indossava uno splendido kimono color panna con delle raffinate raffigurazioni di farfalle blu scuro, un blu come quello delle profondità oceaniche. Le suddette decorazioni erano tanto splendide da sembrare reali farfalle pronte ad abbandonare la stoffa per librarsi in volo.
Del vento leggero sembrò destare la donna dai suoi pensieri.
- Watanuki! Porta del sake!! – gridò.
Nuovamente, si portò la pipa alla bocca, inspirando profondamente.
Nella casa si udì un urlo indecifrabile, probabilmente quello del suo “servo personale” che si lamentava come al solito.
La donna espirò, e ancora una volta si perse nei suoi pensieri.
Davanti ai suoi occhi il gentile ragazzo.

- Sei disposto a pagare questo prezzo? -
- Sì, non mi importa se perderò i miei poteri, basta che almeno loro si salvino dal loro destino. Sono... sono stanco di vederli soffrire. Loro... e gli altri. Il mio cuore ha già sopportato abbastanza. -
- Capisco. Farò il possibile, ma il resto, il loro destino, solamente loro potranno cambiarlo.
-

- Yuko-san!!! –
Una voce ormai fin troppo familiare riportò la donna alla realtà.
- Ecco il sake. Certo che lei però è proprio un’alcolizza-... Yuko-san, si sente bene? -
La donna si scosse, sostituendo alla sua espressione preoccupata quella solita di sempre: fintamente allegra e beffarda.
Si voltò verso il ragazzo, la frase pungente già pronta, quando Watanuki cacciò fuori un grido acuto. Si irrigidì, cominciò a contorcersi, girò su se stesso, si tastò la schiena, infilò le mani sotto la maglietta, rischiò di cadere all’indietro, cacciò un secondo urlo.
Yuko lo guardò divertita.
Che gli sarà preso tutt’assieme?, si stava giusto chiedendo, quando Watanuki tirò da sotto la sua maglietta una specie di serpentino bianco e peloso.
La volpe del tubetto(3).
- Maledetto coso!? – si rivolse Watanuki alla volpe, che in tutta risposta sgusciò via dalle sue mani e si andò ad arrotolare al suo collo, tutta languida e alla ricerca di coccole.
Il combattimento riprese.
Watanuki cercò nuovamente di afferrarla, ma quella fuggì ancora una volta sotto la maglietta, provocando brividi e tremori al ragazzo, che alla fine si arrese, sconfitto.
La volpe, tutta allegra, ricomparse da sotto la maglia, si attorcigliò al braccio di Watanuki e lo risalì fino alla sua spalla, dove si accoccolò.
Il ragazzo la guardò irritato e corrucciato.
E Yuko-san rise.



TO NEXT







(1): Nell'OVA di Tsubasa intitolato "Shinraiki", c'è un peritocolare pezzo -non spoilero nulla- nel quale Seishiro tira fuori i suoi occhiali dal taschino e li indossa. Non so perchè, ma è una scena che mi ha colpito XD
(2): L'engawa è una striscia di pavimentazione in legno immediatamente fuori dalle finestre e sotto la veranda.
(3): In xxxHolic, c'è appunto questa "volpe del tubetto" ovvero una specie di serpentino bianco e peloso con il muso da volpe. Questa è innamorata di Watanuki XD







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Chiedo venia, questo capitolo è veramente orrendo, spero siate sopravvissuti u_ù
Praticamente, è come se non lo avessi riletto... Non ho molto tempo, e quindi ho preferito postarlo appena possibile dato che era da tanto che non aggiornavo.
Beh, posso solamente dire che siamo circa a metà storia e che nel prossimo capitolo ci sarà una scena dedicata a Subaru-kun, che ho decisamente trascurato... ma non preoccuparti Subaru-kun, avrai la tua rivincita *w*

commenti sinceri sono sempre i benvenuti =W=
Alla prossima ~
   
 
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