7
Yuki
non
sopportava più questo silenzio. In questi giorni si era
illusa di dimenticarlo
ma non fu così. A chi voleva prendere in giro con la sua
messinscena di brava
sposina? Aveva capito di amare Zero ma lui? La ricambiava o gli
interessava
solo il suo sangue? In ogni caso doveva rivelargli i suoi sentimenti,
rispondere finalmente a quella domanda che non ebbe
risposta.”Cosa sono io per
te, Yuki?”. Nel periodo in cui Zero glielo chiese, lei non
seppe cosa
rispondere ma adesso poteva. Se non gli avesse detto finalmente cosa
provava,
se ne sarebbe pentita in eterno. Per fortuna che dopodomani ci sarebbe
stato il
ballo della scuola. Quello sarebbe stato il momento giusto per parlare
con Zero.
Anche se lui non avesse voluto ascoltarla, lei lo avrebbe costretto.
Era troppo
importante. Anche se gli dispiaceva far soffrire il suo promesso sposo.
Arrivò
il
giorno tanto atteso. Il ballo. Tutti gli studenti erano in fermento per
l’evento. Ognuno era vestito elegante, con il proprio abito
da sera. Yuki aveva
scelto di indossare un vestito lungo blu notte che gli risaltava le
forme e con
delle spalline di seta blu chiaro. Per l’acconciatura,
invece, scelse di
raccogliere i suoi lunghi capelli in uno chignon con qualche ciuffo
cadente. Era
bellissima. Kaname, appena la vide, ne fu
subito affascinato. La sua principessa era stupenda e quella sera
sarebbe stata
tutta per loro. Almeno così pensava lui. Tuttavia Yuki
doveva assolutamente
chiarire con Zero poi se lui non la avesse accettata, lo avrebbe
lasciato in
pace.
Intanto,
Zero
si stava avviando alla festa con poco entusiasmo. Non aveva alcuna
intenzione
di vedere Yuki perché sicuramente avrebbe reagito come
l’ultima volta. Sarebbe
sicuramente rimasto incantato dalla sua bellezza. Ma stavolta era
diverso. Non
poteva guardarla né toccarla. Il suo stupido orgoglio glielo
impediva.
Entrò
nella
sala e come al solito doveva eseguire il suo compito di Guardian.
Sfortunatamente c’era una persona che doveva aiutarlo. Ed era
la stessa che non
voleva vedere. Tuttavia doveva sopportare. Non poteva altro anche se
gli faceva
male.
Yuki
lo
raggiunse nel lavoro e Zero, come aveva previsto, la guardò
come un ebete. Yuki
era assolutamente splendida. “Diventa ogni giorno
più bella” pensava
tristemente il ragazzo. L’unica cosa che poteva fare era
pensarla ma non
avvicinarsi a lei. Avrebbe ceduto alla tentazione di averla e questo
non doveva
assolutamente succedere. Però, non era solo amore quello che
provava per Yuki
ma anche voglia del suo sangue. Il suo sangue dolce e delicato proprio
come la
padrona. Non voleva fargli del male succhiando ancora del sangue non
destinato
a lui. Era un male che lui la amasse così tanto. Doveva
dimenticarla e non ci
riusciva. Perché tutto questo a lui? Perché?
Non
ebbe tempo
di rispondersi che Yuki lo salutò e gli si
avvicinò lentamente all’orecchio.
-Ti
devo
parlare urgentemente. Ti prego. Raggiungimi tra qualche minuto in
giardino.
Vicino al laghetto. Ti prometto che dopo che mi avrai ascoltata, se
vorrai,
uscirò per sempre dalla tua vita- gli sussurrò
Yuki per poi andare da Kaname
per ballare il valzer. Zero rimase sorpreso da questa richiesta
però la avrebbe
accontentata. Questo periodo di freddezza e silenzio doveva finire. E
lui non
si sarebbe sicuramente tirato indietro.