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Autore: _Son Hikaru    09/06/2016    1 recensioni
Purin non aveva mai avuto un fratello maggiore, anche se desiderava ardentemente averne uno a cui appoggiarsi, e ora finalmente l'aveva trovato...
#001 “È evidente sia successo qualcosa fra voi due, quindi o ti decidi e me ne parli o altrimenti fili a scuola”
[Raccolta One Shot] [TarutoxPurin] [Kisshu-centric] [Purin-centric]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish, Purin Fon/Paddy, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Gita
 
Purin sospirò afflitta: anche Ichigo le aveva dato buca, come pure Ryo e Keiichiro avevano fatto, senza escludere ovviamente il resto di quella che un tempo era stata la squadra Mew Mew.
“E ora come faccio! La gita è domani!” disse mentre con fare sconsolato guardava attentamente prima a destra e poi a sinistra per poter attraversare la strada e tornare finalmente a casa.
Quella di cui Purin parlava era la prima gita organizzata dalla scuola alla quale lei riusciva a partecipare. Si sarebbero recati in un grande parco naturale, e lei davvero non vedeva l’ora di poterci andare.  L’unico problema era che la scuola non aveva potuto affittare un autobus per l’occasione e così ognuno doveva raggiungere autonomamente, accompagnati ovviamente dai genitori o un familiare, il punto di ritrovo dal quale poi si sarebbero diretti al parco.
Purin però non aveva fratelli maggiori, né tantomeno un genitore vicino che potesse accompagnarla, restando magari a godersi la gita al parco assieme a lei. Aveva quindi pensato di chiedere questo favore ad una delle ragazze, ma ognuna di loro si era dimostrata occupata e ora lei si trovava in un grosso guaio.
“Non è giusto!” sbottò poi dando un calcio ad un sassolino che si era ritrovata davanti
“Cosa non è giusto?” Un Kisshu col volto completamente sporco di terra la guardava perplesso
Purin sussultò: com’era possibile che si fosse fermata nuovamente davanti al suo negozio di fiori? In effetti, ora che ci pensava, era da circa un mese che spesso e volentieri, sia che avesse un problema o anche solo per vantarsi con lui dei suoi buoni risultati scolastici, si fermava a fare lunghe chiacchierate con l’alieno. E spesso non si rendeva neppure conto di star andando proprio da lui, erano i suoi piedi a guidarla: esattamente come quel giorno.
“Che io sia l’unica che domani non possa partecipare alla gita al parco naturale!” rispose lei gonfiando indispettita le guance
“Come mai?” si limitò a chiedere lui tornando a concentrarsi sul trapianto di vaso di una piccola pianta di rose
“Dobbiamo farci accompagnare da qualcuno, ma io non so a chi chiedere” rispose lei rannicchiandosi non molto distante da lui in modo da poter osservare il suo lavoro
“Perché non chiedi alle ragazze?” chiese stupito dal fatto che Purin non avesse pensato a quella soluzione da sola
“Perché l’ho già fatto e nessuna di loro è disponibile… doveva accompagnarmi Ichigo ma mi ha appena dato buca perché Aoyama le ha proposto di passare il pomeriggio assieme” rispose lei facendosi ancora più mogia di poco prima. Sentì Kisshu sbuffare e borbottare irritato qualche frase che a lei risultò incomprensibile, anche se era certa che non fosse nulla di carino nei confronti di Aoyama.
“Neppure il biondino o quello che prepara i dolci possono farlo?”
“Se potessero non sarei qui a lamentarmene, ti pare?”  lo apostrofò lei con irritazione crescente.
Kisshu si alzò da terra prendendo fra le mani il grande vaso nel quale aveva appena trapiantato la rosa, e si diresse in un punto del giardino, che si trovava sul retro, ben illuminato dal sole
“Anche Taruto partecipa alla gita, vero?” disse porgendole l’annaffiatoio e facendole segno di andare a riempirglielo
“Sì ma lui ha deciso di andare assieme a quella” rispose con stizza Purin una volta tornata con l’annaffiatoio pieno zeppo di acqua
Kisshu non poté evitare di ridacchiare nel vedere Purin così  arrabbiata e frustrata. Sapeva bene che quella a cui si riferiva era la stessa Hikaru con la quale il fratellino aveva preferito lavorare a quella ricerca non più di un mese prima, e quindi la causa del loro litigio che si era protratto fino al punto che nessuno dei due salutava più l’altro.
“Adesso quello stupido di tuo fratello sta sempre con lei, e in più potrà addirittura partecipare alla gita!” diede un calcio ad una pietra del giardino facendola rotolare vicino a delle margherite, fin quasi a schiacciarle
“Ehi!” le urlò contro Kisshu irritato dal suo disinteresse nei confronti dei piccoli fiori dei quali lui si prendeva cura
“Vedi di sfogare la tua rabbia lontano dal mio mezzo di guadagno” sbuffò lui controllando con estrema cura le condizioni delle sue margherite.
Purin lo guardò perplessa e per un attimo ebbe l’impulso di urlare che non le importava proprio nulla dei suoi fiori, ma solo della gita alla quale avrebbe dovuto rinunciare per colpa di quelli che credeva suoi amici. Ben presto però si rese conto che quello era davvero un pensiero egoistico dettato solo dalla rabbia che le aveva fatto dimenticare completamente quanto in realtà fossero importanti per Kisshu le piccole piantine delle quali, nonostante lui si ostinasse a dire il contrario, si prendeva cura con amore e impegno. Purin sapeva che quelle piantine dovevano essere sempre perfette.
Respirò profondamente in un tentativo di calmarsi prima di biascicare con estremo imbarazzo
“Perdonami, non era mia intenzione rovinarle”
Kisshu sbuffò di nuovo alzandosi da terra. Si diresse verso di lei accigliato, e per un attimo Purin temette di doversi sorbire una ramanzina da parte sua, e ad essere sincera non aveva davvero voglia di stare ad ascoltarlo, perché si sentiva già abbastanza stupida e non aveva bisogno che lui glielo ricordasse con una ramanzina.
“Per tua fortuna non è successo nulla, ma la prossima volta vedi di trattenere la tua rabbia perché non è certo colpa di Taruto se tu non puoi partecipare alla gita” disse lui con severità
Purin annuì con il capo completamente incapace di rispondere, come se temesse una sua reazione negativa. Pensò che forse, dopo quello che aveva fatto, non si meritava affatto di partecipare a quella gita. Aveva rischiato di rovinare il lavoro di uno dei suoi più grandi amici solo perché invidiosa e arrabbiata con Taruto.
Kisshu incrociò le braccia chiudendo per qualche istante i grandi occhi oro: lo innervosiva in modo incredibile il piccolo broncio deluso che si era fatto largo sul volto di Purin, e la consapevolezza che la colpa di quella tristezza era solo di quella stupida micetta, che era talmente egoista da non essere neppure in grado di rinunciare ad uno dei tanti appuntamenti con il suo fidanzato per fare un favore ad una sua amica lo irritava ancora di più.
Purin era indipendente e perfettamente in grado di occuparsi di sé stessa e dei suoi fratellini senza mai lamentarsi se non poteva permettersi qualche vestito in più. Non chiedeva mai nulla e ora che lo faceva tutti si rifiutavano di farle quel piccolo favore?
Ichigo, sicuramente più delle altre, avrebbe potuto benissimo rinunciare al suo stupido appuntamento per accontentare la più piccola fra le sue amiche.
“E va bene” sbuffò. Se Ichigo non aveva intenzione di sacrificarsi per Purin sarebbe stato più che felice di farlo lui.
“Ti accompagno io, non ho impegni importanti domani”
Nel sentire l’alieno pronunciare quelle parole gli occhi nocciola di Purin si sgranarono per la sorpresa e il cuore prese a batterle così veloce in petto per la felicità,che per un attimo ebbe paura di sentirlo esplodere in petto.
“Grazie, grazie Kisshu!!” esclamò lei abbracciandolo di slancio, decisamente troppo felice per potersi trattenere. Kisshu ricambiò subito il suo abbraccio abbozzando un sorriso.
Stretta fra le sue braccia Purin si ritrovò a pensare che le piaceva essere consapevole del fatto che Kisshu sarebbe sempre stato l’unico che non l’avrebbe mai delusa, e l’unico al quale poteva sempre confidare i suoi problemi, perché seppur stupidi e infantili lui non li avrebbe mai sminuiti come spesso facevano le sue amiche. Proprio quello che aveva sempre pensato dovesse fare un fratello maggiore
“Ok, ok, ho capito ma ora mollami o non sarò vivo per accompagnatrici!” protestò lui con un finto tono severo mentre con un gesto secco della mano si staccava la bambina di dosso.
“Ora va a casa e riposa, domani partiamo presto se non sbaglio” disse dandole un buffetto sulla testa.
Purin scoppiò a ridere ringraziandolo nuovamente prima di correre allegramente verso casa per preparare tutto ciò che le serviva per affrontare quella che per lei sarebbe stata la giornata più bella del mondo.
 
 
 
 
Angolino autrice <3
Salve gente! Visto vi avevo detto che avrei aggiornato no? Spero di non avervi fatto aspettare troppo, ho cercato di fare il prima possibile ma sono stata abbastanza male quest’ultima settimana e quindi non avevo molta voglia di scrivere ^^
Comunque parliamo del capitolo, spero che non vi abbia deluso perché io ci ho messo tutta me stessa per scriverlo e per non renderlo eccessivamente sdolcinato. Sapete scrivo questa storia proprio per allenarmi con le scene pucciose e dolci, non voglio sfociare nel banale e credo che il modo migliore per imparare sia scrivere molte scene di questo tipo.
Prima che qualcuno mi chieda perché non ho voluto descrivere quello che è successo durante la gita, vi dico subito che il punto del capitolo non era affatto quello, ma era approfondire il legame che lentamente si verrà a creare fra Purin e Kisshu.
Kisshu deve rappresentare una sorta di figura di riferimento per Purin che non ha più la mamma e ha il padre lontano. Mentre penso proprio che si vedrà il ruolo di Purin nei confronti di Kisshu a partire dal prossimo capitolo, fra fratelli ci si aiuta no? E io ho sempre creduto che una sorella possa essere diversamente utile, passatemi il termine, di un fratello U.U
Dunque spero di avervi detto tutto riguardo al capitolo, per quanto invece riguarda la storia, la trama che avevo in mente inizialmente si è un po’ complicata e non so se sarà proprio una raccolta di one shot, dipenderà tutto dai prossimi capitoliXD
Dunque ricordate che accetto tutte le critiche costruttive e fatte con tatto perché sono una persona e ho un cuore, quindi sono anche sensibile.
Detto questo ringrazio:
Danya
LoVe_LeoV
_Elwing
Ria
Perché hanno recensito il primo capitolo, davvero grazie mille! <3
Hika<3
  
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