Capitolo XIX
Amore oltre la morte
Solo un giorno scompariva dal mio talvolta arduo vivere, e svegliandomi ancor prima dell’alba, sentivo per l’ennesima volta una voce nella mia testa. Non volevo crederci, ma anche in questo caso apparteneva al mio amato Scott. Sognavo, e ad occhi chiusi, rivedevo il suo volto, sentivo la sua voce e potevo perfino riuscire a toccarlo e baciarlo come ero solita fare quando era in vita. Sono ancora giovane, e nonostante tutto ciò che abbiamo passato, l’ho amato sin dal primo giorno. È sparito dalla mia vita come nebbia portata via dal vento, ma io lo amo ancora. Sin da quando mi ha lasciata rimanendo orfano della sua stessa vita, popola i miei sogni e la mia mente, parlandomi attraverso una profonda dimensione onirica. Tempo addietro, utilizzavo i miei sogni come strumento per fuggire da una realtà dolorosa e avversa, e ancora oggi questa non è che una mia abitudine, ma tale azione ha recentemente acquisito un nuovo significato. I miei congiunti non lo sanno, né io l’ho mai detto ad anima viva, ma ogni notte, fissando l’argentea luna, spero ardentemente di addormentarmi e incontrare il mio amato, così da potergli parlare e continuare a confessargli i miei sentimenti, così come facevo prima che la malvagità di un lupo come Scar me lo portasse via, impedendomi di vivere appieno il sogno d’amore che insieme avremmo voluto realizzare. La notte è ancora lunga, e ammirando il brillare delle lucenti e timide stelle, sono occupata a pensare, lasciando che il mio muso venga bagnato da fredde e amare lacrime contenenti preziosi ricordi. Dopo la sua dipartita, la luna ha voluto che incontrassi sua sorella Aura, e una lite avuta con lei mi aveva portato a voler restare da sola nonostante quanto mi fosse accaduto. Non sono che una lupa, e data la nostra natura, dopo la morte del compagno, il componente della coppia ancora in vita ha due possibilità. Trovare un nuovo amore, o restare da solo fino all’ora della propria scomparsa dal mondo. Ascoltando la voce e le ragioni del mio cuore, ho scelto di prendere questa strada, rifiutandomi di sostituire Scott con un lupo da lui diverso, e continuando, stoica come sempre, ad essergli fedele affrontando ogni avversità. Ogni giorno vedo i miei figli crescere, e il semplice gesto di guardarli negli occhi rievoca in me miriadi di ricordi. C’è poi mia sorella Astral, caduta in battaglia per mano dello stesso Scar, già colpevole di molti altri indicibili crimini. Un fiore e molte lacrime. Questi i miei omaggi a lei durante ogni visita a quella che è la sua tomba, situata nel villaggio degli inizialmente tanto odiati umani. Contrariamente a lei, strappata alla vita nonostante la sua forza d’animo, il suo adorato Chronos è ancora vivo, e non esiste giorno in cui non me ne parli ricordandola con amore, né notte in cui non ululi piangendone la scomparsa e pregando invano perché la nostra luna possa riportarla indietro. Sappiamo bene che non accadrà mai, e che i nostri desideri non saranno mai realizzati, ma non vogliamo arrenderci, poiché il nostro è un amore capace di andare oltre la nera e invincibile morte.