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Autore: Stardustpuff    10/06/2016    1 recensioni
Dal testo ~
«Vedi quel ragazzo seduto da solo?»
Mi limitai ad annuire, sembrava così triste mentre con la cannuccia muoveva il liquido che conteneva il suo bicchiere.
«Il suo nome è Do Kyungsoo ed è il farmacista del villaggio. Viene qui due volte a settimana. Ordina sempre la stessa cosa.»
«Ognuno di noi è triste per qualche ragione, tu non lo sei pure?»
« I-io? »
«Certo. Se sei scappato fin qui un motivo dev’esserci.»
«Io per esempio sono triste perché non sono ancora riuscito a superare l’esame per entrare al college.»
«Vuoi sapere la sua storia? » immediatamente fui strappato dal mondo che stavo vedendo attraverso le sfumature della musica e fui riportato alla realtà.
«Sai perché compone melodie così tristi?»
Scossi la testa . No, non lo sapevo e nemmeno lo immaginavo.
«E’ triste perché non è potuto tornare a casa. È dispiaciuto perché non è più stato in grado di rivedere la sua persona speciale.»
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Kris, Kris, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Suho, Suho
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 3




Perché le mie labbra avevano accettato di baciare quelle di uno studente?
Forse mi ero lasciato trasportare dall’atmosfera. La magia di quel lago al chiaro di luna avevano reso tutto più difficile.
Quando mi resi conto che forse non avrei dovuto, il nostro momento era già finito.
Sehun si era seduto sulle rive di quelle acque e aveva volto il suo sguardo verso la luna.
« Anche questo lago ha la sua storia, vuoi conoscerla? »
« Io credo che dovremmo parlare di quello che è appena successo » risposi senza aver dato troppo peso alle parole di quel ragazzino.
« A questo lago è legata una storia di fantasmi  » continuò lui ignorando completamente le mie parole. Ero sul punto di perdere la pazienza. Volevo dirgli che quello che era successo non doveva ripetersi più, che era stato un errore.
« Anni fa, all’interno del lago è stato pescato il corpo di una ragazza. » Adesso mi stava venendo la pelle d’oca. Le storie di fantasmi non mi erano mai piaciute. Come ogni volta era riuscito a distrarmi, adesso ero curioso di sentire quella storia.
« Il suo corpo era già in stato di decomposizione tanto che fu molto difficile riconoscere a chi appartenesse il cadavere. Ma nel nostro villaggio l’unica persona che era scomparsa era Young Rae, la fidanzata di Joon Myun il figlio del sindaco. » istintivamente mi coprii le labbra con le mani. Era una cosa terribile.
« E’ morta annegata? »
« No, è stata assassinata. »
« Si dice che nelle notti di luna piena riemerga dalle acque e vaghi in giro per il paese »
« Tu l’hai mai vista? » chiesi istintivamente.
« Una volta o due »
« Eh?? » Se quel ragazzino stava tentando di spaventarmi, beh stava riuscendo nel suo intento. Non avevo mai riflettuto all’esistenza dei fantasmi, ma non ci credevo era una cosa illogica e poco razionale. Eppure avevo sempre avuto paura dei film horror.

« Ti ho messo paura? »
Sehun iniziò a ridacchiare, prendermi in giro era diventato il suo nuovo passatempo.
« Per niente! Non credo alle storie di fantasmi! »
« Come vuoi … »
« Comunque chi l’ha uccisa? È stato un incidente? »
« Il suo assassino non è mai stato arrestato. Non mi fiderei di tutti gli abitanti del villaggio, dietro uno di loro si nasconde l’omicida di quella ragazza. »
La mia schiena fu percorsa da mille brividi. Quello che aveva appena detto era terribile. Il suo assassino girava ancora a piede libero per la città? Com’era possibile?
« Dato che era la fidanzata del figlio del sindaco è stata aperta un’indagine. All’interno della tasca del suo vestito sono stati ritrovati un orologio da tasca ed una chiave »
Nel momento in cui udii la parola orologio, mi ricordai del mio che avevo lasciato a quel bizzarro orologiaio.
« E’ ancora un mistero a cosa servisse quella chiave. La custodisce gelosamente Joon Myun. La porta sempre appesa al suo collo, come a voler custodire il suo amore perduto per Young Rae . »
« Che storia triste! Mi dispiace così tanto per loro »
« Si dice che due ragazzini abbiano assistito al suo omicidio »
« Davvero? E che ne è stato di loro? Perché non hanno detto la verità? »
« Nessuno sa chi siano e che fine abbiano fatto. »
Se nessuno sapeva chi fossero, come facevano a sapere che c’erano dei testimoni oculari? Tutto ciò non aveva alcun senso.
« Hey! Basta non intendo continuare a farmi perdere in giro da te! »

Mi alzai immediatamente, avevo deciso che ciò che avevo ascoltato era abbastanza. Era evidente che a quel moccioso piacesse raccontare storie di fantasmi fantasiose.
« Non hai paura? »
Mi voltai in sua direzione. « No, perché dovrei? Sono un uomo adulto io! »
« Giusto in carne ed ossa » disse a bassa voce.
« Bene allora ci vediamo domani »
Ci vediamo domani. Io non avevo nessunissima intenzione di rivederlo. Quel moccioso che si dava tante arie da uomo vissuto. Tse … mentre risalivo la distesa di pietre, lo vidi privarsi dei suoi indumenti. Quel ragazzo doveva essere del tutto impazzito.
Lentamente si avvicinò sulle sponde del lago e pian pianino si immerse all’interno della acque. Io rimasi lì a fissarlo. Si gelava e a lui era venuta la brillante idea di tuffarsi in acqua? In questo villaggio erano tutti fuori di testa.

Trascorsi pochi minuti, iniziai a preoccuparmi nel momento in cui Sehun non emerse più dalle acque. Forse si era sentito male? Iniziai a correre tra quelle pietre e nella fretta del momento scivolai rovinosamente cadendo a terra. I miei pantaloni si erano strappati, ma non me ne importava nulla, mi rialzai e continuai a correre fino ad arrivare alla riva. 
L’acqua cominciò a bagnare i miei piedi ed io inizia ad urlare il suo nome nella speranza che riuscisse a sentirmi.
Quando l’acqua raggiunse le mie ginocchia improvvisamente la sua testa riemerse su.
Sembrava stare benissimo, nuotava tranquillamente come se nulla fosse.
« Sei proprio uno stupido! » In quel momento urlai tutto il mio disappunto nei suoi confronti . Se fossimo stati più vicini lo avrei persino colpito.
« Ti sei preoccupato per me? » l’aria innocente con cui mi guardava aveva fatto in modo di bloccare il flusso delle mie parole.
« Da troppo tempo nessuno lo faceva. Grazie. »
« Sei un incosciente! »



Quando riuscii a raggiungere l’hotel in cui alloggiavo, era notte.
La luce che si rifletteva dall’interno riusciva ad illuminare a malapena l’esterno. Notai subito una figura poggiata al muro.
« Sehun deve averti riempito la testa piena di sciocchezze » esordì l’individuo.
« Kris? »
« Sembri infreddolito, dove sei stato? »
Cosa? Mi stava facendo il terzo grado? Il modo in cui mi guardava sembrava severo.
« Sei ferito! »
Kris mi prese per mano, quel contatto fece sussultare il mio cuore. Le sue mani erano più fredde delle mie. Era proprio un uomo di ghiaccio.

« Ben tornato Signor cliente » Quel receptionist di nome Baekhyun era ancora di turno.
Si morse il labbro e sorrise debolmente a Kris. Io mi limitai a chinare il capo in segno di saluto. Kris non mi aveva lasciato nemmeno il tempo di fermarmi un attimo che subito mi aveva condotto su per le scale.
Raggiunto il secondo piano ci fermammo davanti alla porta della sua camera, con un gesto della mano la spinse e questa immediatamente si aprì. Doveva averla lasciata aperta poco prima. All’interno era tutto buio. Kris non aveva acceso le luci, ma sembrava ricordare perfettamente la disposizione dei mobili presenti all’interno della stanza. Aveva un ottimo senso dell’orientamento.
Finalmente accese la luce di una lampada antica. Quella luce gialla rendeva l’ambiente confortevole. Sulla scrivania vi erano disposti in modo disordinato diversi spartiti.
Kris aprì uno dei cassetti che costituivano la cassettiera, sembrava che in quella camera d’albergo ci vivesse da un po’.
Estrasse una benda e la fissò all’altezza della mia ferita.
« Per ora questo dovrebbe bastare. Domani va in farmacia. » Io lo guardai sbalordito. La sua espressione era così seria mentre si occupava della mia ferita. Grazie alla sue cure divenni insensibile al dolore.
« Suoni molto bene »
« Grazie. »
« Hai composto tu quella triste melodia? »
« Ti piace?»
« Si, molto. »
Kris si sedette sul letto mentre io rimasi seduto sulla sedia della scrivania.
Con lo sguardo iniziai a perlustrare l’intera camera. Sembra ordinata.
« Non dovresti fidarti di lui »
« Ti riferisci a Sehun? »
« Non è quello che sembra »
« Ah no? Perché invece tu si? »
Kris mi guardò con aria interrogativa.
« Non sei forse stato tu a raccontare la mia storia a Baekhyun? »
« Io? »
« Allora chi altri? »
« Ti sbagli, ti assicuro che io non ho aperto bocca. » Kris fece una pausa poi continuò con il suo discorso.
« Non sai che anche i muri hanno le orecchie? Lui è ovunque e le mura di questo albergo sono le sue orecchie »
Dunque non era stato lui a parlargli della mia vita privata? Quel pettegolo di un receptionist aveva volutamente origliato la nostra conversazione?
« Mi dispiace aver frainteso »
« Ho sentito che neanche tu sei di queste parti o sbaglio? »
« Te ne ha parlato Sehun? » rise irritato.
Abbassai il capo era evidente che avesse un problema con Sehun.
« E’ vero sono uno straniero come te ma ormai sono parte del villaggio »
« Perché hai deciso di rimanere qui? »
Decisi di porgli quella domanda per verificare quanto attendibile fosse stato Sehun, volevo sapere se nel suo cuore portava qualcuno. Volevo sapere di più. Volevo conoscere meglio quel ragazzo dannatamente affascinante. Quando avevo saputo che il suo cuore apparteneva già a qualcun altro, ci rimasi un po’ male. Non lo nego. Forse mi aspettavo troppo, ognuno di noi ha una storia ed un proprio passato, era impossibile che lui non ne avesse uno.
« Non l’ho deciso. È successo e basta »
Kris si distese sul letto e si rannicchiò su di un fianco. Forse non gli andava di parlarne.
Forse con le mie domande lo avevo infastidito. Rimasi per qualche minuto fermo immobile ad osservarlo. Forse aveva solo bisogno che qualcuno si prendesse cura di lui.
Lentamente mi avvicinai a lui, i suoi occhi erano chiusi sembrava si fosse addormentato. Coprii il suo corpo con una coperta poi ritornai alla mia postazione. Continuai ad osservarlo fino a che non mi addormentai.



Ancora una volta mi trovai difronte a quel lago. Non sapevo come fossi arrivato lì.
Mi sedetti sulle sponde ed accarezzai le acque. Presi in mano un sassolino, volevo farlo rimbalzare sulle acque limpide del lago.
Quando il sassolino sfiorò la superfice del lago per la seconda volta udii una voce.
Stava chiamando il mio nome. Mi voltai di scatto per verificare che alle mie spalle non ci fosse nessuno, mi alzai in piedi a controllare chi mai potesse aver chiamato Luhan.

Una strana sensazione si impossessò di me. Possibile che quella voce provenisse dalle acque? Ero un po’ spaventato e preoccupato al tempo stesso. Decisi di fare qualche passo verso il lago. I mie piedi divennero freddi al contatto con l’acqua.
Udii nuovamente il mio nome. Stavolta non avevo alcun dubbio. Qualcuno mi stava chiamando, e quel qualcuno si trovava proprio all’interno del lago.
Decisi pertanto di immergermi completamente fino ad entrarvi completamente. Feci un respiro profondo, raccolsi quanto più ossigeno possibile e andai sott’acqua.
Aprii gli occhi, stranamente riuscivo a vedere perfettamente. Il fondale era profondo e ricoperto da vegetazione marina. Tra le varie alghe c’erano anche dei vecchi strumenti da pesca ormai completamente ricoperti da muschio. Continuai a nuotare e a perlustrare la zona. Udii nuovamente il mio nome, stavolta quella voce era più forte e più vicina.
Continuai a nuotare e a cercare di rimanere vicino al fondale. Tra le alghe mi sembrò di notare una cassa in legno. Sopra vi era una scritta sbiadita color rosso. Non riuscivo a leggerla. Era troppo sfocata e consumata dal tempo e dal fondale.
« Luhan! » udii ancora una volta.
Poi improvvisamente la mia gola si restrinse, stavo soffocando. Dovevo riemergere ma era come se una forza di gravità mi trattenesse giù. Agitai mani e piedi ed utilizzai quanta forza possedessi per riemergere, ma non ci riuscivo.

« Luhan! È solo un incubo. »
Quando aprii gli occhi, mi ritrovai tra le braccia forti di Kris.
Non so come eravamo finiti così, ma ciò che avevo appena capito era che si trattava solo di un incubo. « Va tutto bene » disse tentando di rassicurarmi. Mi sollevai appena. Mi sentivo in imbarazzo. « Io… ho sognato di affogare »
« Era solo un sogno. » Si, aveva ragione. Eppure sembrava così reale. Quella voce. Quel lago. Era tutta colpa di Sehun. A causa dei suoi stupidi scherzi adesso avevo gli incubi.
« Hai mai sentito parlare di Young Rae? »
Sentendo quel nome, Kris rimase un po’ sorpreso. Probabilmente si stava chiedendo come e soprattutto perché avevo sentito parlare di lei.
« Conosci la sua storia? »
Ancora una volta mi limitai ad annuire. Aspettavo che fosse lui a continuare il discorso.
« Sai che il suo cadavere è stato ritrovato privo di cuore? Si dice che l’abbiano mangiato i pesci. »
« Cosa? » Ero senza parole e più che sorpreso ero quasi impietrito. Dietro alla morte di quella povera ragazza si nascondeva un enorme mistero, ne ero certo.
« Chi pensi che possa averle fatto questo? » chiesi d’istinto.
« Per quel che ne so, anche io potrei essere uno dei sospettati, non credi? »
Che sciocchezze stava dicendo? « Perché mai avresti dovuto? Non ti credo sai?! »
« Bene allora andiamo. »
Kris prese la sua giacca e si diresse verso la porta d’uscita.


Avevo trascorso tutta la notte in camera di Kris, ma tra noi non era successo niente di niente. Non sapevo come comportarmi e come fare le mie mosse. Non nascondevo il desiderio che provavo nei suoi confronti. Avrei voluto toccarlo, baciarlo ed essere suo.
Sospirai pensando ai miei film mentali e segui giù per le scale Kris.

Come il giorno precedente il receptionist Baekhyun si trovava sul suo posto di lavoro.
 « Dormito bene signor Luhan? »
Quell’impiccione cordiale che non si faceva mai gli affari suoi. Eppure era così simpatico per poterlo trasformare in un nemico.
« Dove vai? »
Kris non aveva risposto nulla. Ma io avevo deciso di seguirlo comunque. Non sapevo dove stesse andando e se si sarebbe arrabbiato se avessi continuato a seguirlo, ma poco prima mi era sembrato di aver capito che volesse che lo seguissi.

Lungo la strada vidi il meccanico Chanyeol passeggiare allegramente per le vie del paese. Sembrava felice per qualche motivo. Poi passammo accanto alla farmacia. Kris si bloccò istintivamente. « Devi farti medicare. »
« Tornerò a prenderti quando avrò finito. » Non ebbi nemmeno il tempo di obbiettare qualcosa che Kris se ne andò lasciandomi davanti all’ingresso della farmacia.
Accidenti. Ero così curioso di sapere dove stesse andando. Volevo seguirlo . volevo conoscerlo quanto più possibile.

Spinsi piano la porta. Tutto ciò che vidi quando fui all’interno furono due occhioni che mi fissavano. « Benvenuto »
Il farmacista aveva pronunciato quelle parole, mantenendo la sua compostezza.
« Salve, ehm.. » non sapevo cosa dire esattamente. Fosse stato per me non sarei entrato in farmacia per medicare quella ferita superficiale.
« Ti sei fatto male? »
« Come? »
« Si, insomma se sei qui dev’esserci un motivo. »
« Si, si tratta solo di un graffietto, ma Kris ha insistito così tanto … »
Kyungsoo annuì, mi fece sedere su un lettino medico, poi munito di disinfettante e cerotti tornò da me.
« Le ferite vanno curate immediatamente. Se non ti prenderai cura di loro, un giorno diventeranno cicatrici. » Le sue parole mi fecero riflettere un po’. Quello che aveva detto era giusto. Ma più che pensare ad un significato materiale, la mia mente aveva ricollegato quelle parole alle ferite del cuore. Non si vedono eppure ci sono.
« Perché sei venuto qui? Faresti meglio ad andartene »
Dopo aver applicato il cerotto sulla superfice cutanea si allontanò, ed iniziò a frugare all’interno di un armadietto.
« Parlano tutti così bene di questo luogo. Non ti piace vivere qui? Forse ti annoi? »
« Lo troveresti anche tu noioso se non potessi fare ciò che vorresti. »
« Qual è il tuo desiderio? »
« Vorrei solo riposare »
Il suo desiderio non era poi una roba dell’altro mondo. Forse ciò di cui aveva bisogno era staccare la spina. « Ciò di cui hai bisogno è una vacanza »

Poi si voltò, tra le mani stringeva una boccetta.
« Prendi queste gocce prima di andare a dormire. È contro l’insonnia. » La mia espressione facciale doveva essere piena di disappunto. Ero venuto qui per medicare una stupida ferita, perché parlava di insonnia? Presi comunque la boccetta tra le mani e nel momento in cui aprii bocca udii di nuovo quella voce pronunciare il mio nome.

Fu in quel momento che la boccetta mi cadde di mano rompendosi in mille pezzetti. I miei occhi videro il contenuto della boccetta rovesciata rosso sangue. Le mie mani cominciarono a tremare. Stavo per urlare.




Come promesso ecco qui il terzo capitolo ^_^ 
Pian piano il mistero del lago viene rivelato a Luhan. Ma siamo sicuri che sia tutto qui o c'è dell'altro? 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e come sempre ringrazio chi la segue ♥ 
Se vi va lasciate un commento ♥ Al prossimo capitolo ~ 


- Stardustpuff minore ~ ♥


 

   
 
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