Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: LorasWeasley    11/06/2016    16 recensioni
AU [Solangelo|Caleo|Percabeth|Frazel|Jasper]
"-Prima di iniziare voglio ricordarvi che questo non è un gioco, non vi state allenando, qui se sbagliate siete morti. Siete i migliori ragazzi in addestramento che siamo riusciti a trovare, venite da diverse parti del mondo, ma ci servite tutti.
...
Spero di non aver sbagliato a fidarmi di voi. Riuscite a portare a termine questa missione e tutto il mondo vi ricorderà come degli eroi."
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank/Hazel, Jason/Piper, Leo/Calipso, Nico/Will, Percy/Annabeth
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'CIA'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
39.Alleati


“Però, ce ne avete messo di tempo”.
I quattro ragazzi si misero in posizione, le armi alzate e cariche, pronti a colpire qualsiasi cosa si fosse mossa.
Dal buio, lentamente, emersero due figure.
Reyna e Chris.
Erano disarmati, le mani alzate al cielo per mostrare i palmi vuoti.
-Non sparate.
A parlare fu la ragazza, era stata sempre lei anche a dire la frase precedente.
-Dammi solo un buon motivo per non farlo- sibilò in risposta Will.
-Non riuscireste mai a portarlo fuori di qui senza il nostro aiuto.
Questa volta fu Chris a rispondere, fece una breve pausa, poi continuò.
-Avete bisogno di noi.
-Cosa ci guadagnate voi?- Domandò Leo iniziando a ragionare.
-La vostra protezione. Vogliamo entrare nella CIA.
-Non possiamo fidarci- commentò Percy rivolgendosi più ai suoi amici che a loro.
-Siamo stati noi a fare in modo che Nico potesse contattarvi, come credete che abbia fatto se no?
-E perché diavolo l’avreste fatto?
-Ve l’abbiamo detto. Non possiamo più accettare di fare tutto ciò che Tristan McLean ci chiede, non possiamo fare certe cose. Abbiamo un certo tipo di allenamento, vogliamo solo metterci a disposizione di qualcuno di più… umano, di qualcuno che non ci minacci di morte a ogni piccolo errore. E abbiamo bisogno della sua protezione.
-Portateci da Nico e ne riparliamo.
Reyna sorrise, poi portò le mani dietro la schiena e uscì una pistola dai jeans, ma non la puntò verso i ragazzi.
Si girò e scomparve di nuovo nel buio, Chris la seguì, non prima di aver fatto cenno agli altri di seguirli a loro volta.
I quattro ragazzi si fissarono, quasi a chiedere conferma di ciò che stavano facendo, ma infondo che altra scelta avevano?
Entrarono dalla porta che dava sulla terrazza, la stanza era immensa, piena di scaffali stracolmi di libri, sicuramente era la libreria.
Li guidarono in mezzo a quel labirinto di carta, poi sentirono la porta aprirsi e una voce maschile chiamare il nome di Reyna.
Era Ottaviano, nessuno di loro si sarebbe potuto sbagliare.
La ragazza fece cenno di fare silenzio, riposò la sua arma e disse a Chris che ci avrebbe pensato lei.
Il ragazzo annuì e nascose gli altri quattro dietro svariati scaffali.
-Mi cercavi?- Domandò tranquillamente Reyna uscendo allo scoperto.
-Ti sei forse dimenticata che ore sono? Muoviti, tocca a noi questa sera, scommetto che non resiste fino a domani.
Era anche abbastanza ovvio capire di chi stesse parlando, per questo non ci misero molto a placcare Will.
Calypso gli tappò la bocca con la mano, Percy e Leo gli saltarono addosso per fermarlo.
In tutto ciò fecero cadere qualche libro.
Reyna e Ottaviano furono attirati da quel rumore.
La ragazza inghiottì a vuoto, poi si finse perfettamente calma e commentò –Stupidi topi.
Ma Ottaviano non sembrò molto convinto, così lei adottò l’unica soluzione possibile: uscì velocemente la pistola dai jeans e lo compì alla testa con l’arma, facendolo cadere a terra svenuto.
-Sistemato- commentò distrattamente mentre si inginocchiava per capire quanto male gli avesse fatto.
-Ma siete scemi? E voi sareste agenti segreti?- Chris si stava lamentando con loro mentre tutti e cinque si avvicinavano.
-Sta zitto Rodriguez- borbottò Percy in risposta.
Reyna aveva una faccia preoccupata, ricaricò la pistola senza neanche guardarli –Dobbiamo muoverci, potrebbe avere ragione, non so quanto ancora possa sopportare.
-Allora muoviti a farci strada- sibilò Will.
Reyna non se lo fece ripetere due volte, li condusse fuori, lungo dei corridoi apparentemente tutti uguali.
Scesero un paio di scale inoltrandosi sempre più in profondità, quella struttura doveva essere immensa.
-Okay- sussurrò la ragazza fermandosi a un certo punto, si girò fissandoli tutti.
-Dovrebbe essere la dentro- disse indicando una porta nel corridoio successivo.
-Dovrebbe?
-Ottaviano ha detto che lo stavano tor… interrogando. Quindi può essere solo li dentro. Non appena entreremo scatteranno allarmi e tutti si precipiteranno qui, dobbiamo trovare un diversivo, o non ne usciremo mai vivi.
Quasi in contemporanea tre paia di occhi si puntarono su Leo.
-Okay, okay, ci penso io.
-Resto qui con lui, qualcuno gli deve guardare le spalle- annunciò Calypso.
Leo la fissò con un sorriso sollevato, non aveva nessuna intenzione di dividersi da lei.
-Va bene, entriamo noi quattro, pronti?
I tre ragazzi si limitarono ad annuire, poi si posizionarono intorno alla porta.
Will e Percy a destra, Chris a sinistra, Reyna al centro.
Contò mentalmente fino a 3, poi aprì la porta ed entrò comportandosi normalmente.
All’interno c’erano quattro uomini in camice bianco, la ragazza cercò di ignorare tutte gli attrezzi che tenevano nei vari tavoli.
La sedia al centro della stanza era vuota.
-Dov’è il prigioniero?
-Dov’è Ottaviano?- Chiese di rimando uno allungando lentamente la mano per afferrare un coltello dal tavolo.
-Sta arrivando, l’ho preceduto.
L’uomo fece uno sbuffo divertito, poi lanciò il coltello lasciandole una ferita, che iniziò subito a sanguinare, sulla spalla.
Reyna rispose aprendo il fuoco, tre chiazze di sangue si iniziarono ad allargare sul petto dell’uomo, cadde a terra e prima di morire sibilò due ultime parole “Puttana, doppiogiochista”.
I tre ragazzi entrarono per dare man forte.
Chris aveva afferrato uno degli uomini rimasti per i capelli e gli aveva fatto sbattere la testa contro il tavolo dietro il quale si era nascosto. Perse subito i sensi, il moro non sapeva dire se l’avesse ucciso o meno.
Percy stava avendo la meglio contro un altro uomo, aveva capito che quelli non erano addestrati a quel tipo di problemi.
Will era seduto a cavalcioni sopra l’ultimo. Lo stava strozzando, l’uomo annaspava cercando di liberarsi con scarsi risultati.
-Dove cazzo lo tenete?
L’uomo sotto di lui rantolò qualcosa che alle orecchie del biondo arrivò incomprensibile.
Poi una nuova voce attirò l’attenzione di tutti.
-Cercate lui per caso?
Ed eccolo li, Nico Di Angelo.
Aveva i vestiti strappati e incrostati di sangue in diversi punti, era sporco, pieno di lividi e tagli. Le labbra spaccate erano socchiuse, mezzo svenuto. Restava in piedi solo grazie all’aiuto dell’uomo che lo reggeva per non farlo cadere, lo stesso uomo che aveva un coltello puntato alla sua gola.
-Gettate tutte le armi e non provate a fare passi falsi.
Will allentò le mani che erano ancora strette intorno alla gola dell’uomo, Percy abbassò la mano che reggeva la pistola.
L’uomo sorrise sadicamente, ma quell’espressione scomparve quasi subito.
Strabuzzò gli occhi, aprì la bocca per dire una qualsiasi cosa ma da questa uscì solo un fiotto di sangue. Si accasciò all’indietro.
Will si precipitò in avanti, afferrando Nico prima che potesse toccare terre. Gli poggiò una mano sul collo cercando il suo battito, era lento, ma c’era. Sospirò di sollievo.
Sulla porta c’era Calypso, un coltello sanguinante in mano.
-Come fareste senza le donne?- Commentò avvicinandosi a Reyna.
L’aiutò ad alzarsi, considerando che la ragazza continuava a perdere sangue dalla spalla. Poi disse a tutti di muoversi.
Percy affiancò Will, insieme afferrarono Nico, si alzarono e se lo trascinarono dietro. Dalla bocca del moro uscì un mugolio di dolore, ma rimase incosciente.
Raggiunsero Leo.
-Amico, tocca a te- commentò Percy.
Come risposta Leo fece saltare la luce in tutta la casa.
-E’ la cosa che so fare meglio- si giustificò il diretto interessato.
-Fantastico, hai disattivato tutti gli allarmi e i codici di accesso nelle varie porte, possiamo farcela.
Commentò in risposta Reyna con una smorfia in volto, poi fece cenno a Chris di fare strada.
Da quel momento non fu tanto difficile uscire di li.
Reyna non riusciva a combattere, ma riuscivano benissimo a cavarsela anche da soli.
Leo era impegnato a mantenere il contatto con tutto ciò che continuava a fare con quel piccolo aggeggio elettronico che teneva in mano.
Chris e Calypso se la cavavano abbastanza bene a mettere fuori gioco quei pochi soldati che incontravano lungo la strada.
Ci fu solo un attimo in cui Calypso rischiò di perdere una gamba, ma Percy corse in suo aiuto, lasciando il compito di trasportare Nico tutto a Will, cosa che gli riusciva abbastanza semplice considerando il suo peso.
In dieci minuti furono di nuovo nel furgone.
Salirono tutti dietro, tranne Leo che corse al posto del guidatore pronto a partire e sfrecciare via.
Percy e Calypso fecero sedere Reyna e Chris poggiati alla parete del furgone, il primo stava dicendo qualcosa sul fatto di legarli e tenerli sotto controllo prima di capire da che parte stessero realmente.
-Avremo bisogno di Hazel per capirlo- commentò in risposta la ragazza trovando una vecchia maglietta che utilizzò per fasciare la spalla di Reyna.
Percy si mise di fronte a entrambi, le braccia incrociate, non gli avrebbe staccato gli occhi di dosso se prima non fosse stato certo al 100% della loro lealtà.
Will era dalla parte opposta, anche lui seduto a terra, Nico sdraiato sul suo grembo.
Il biondo non smetteva di fissarlo, per capire cosa gli avessero fatto e quanto stesse male.
Poi Nico aprì gli occhi.
All’inizio fu un semplice tremolio delle palpebre, ma successivamente queste si aprirono lentamente, lasciando liberi i suoi pozzi scuri.
-Will?- Mormorò quando mise a fuoco il ragazzo sopra di lui, la sua voce era così fievole che il diretto interessato capì cosa avesse detto leggendogli il labiale.
Si chinò su di lui, un po’ per comprendere meglio se gli avesse detto qualcos’altro, un po’ per avere quel minimo di intimità, anche se comunque ognuno era concentrato nel suo compito.
-Va tutto bene, sono qui …- Gli sussurrò in risposta il biondo accarezzandogli i capelli.
Nico abbozzò un sorriso e richiuse gli occhi, prima di ricadere nel sonno sospirò – Non pensavo saresti venuto.
___________________________________________________
Buongiorno!
E finalmente sono ufficialmente in vacanza! E pensare che ho iniziato questa storia quando è iniziata la scuola...
Ovviamente continuerò ad aggiornare solo una volta a settimana, ma molto probabilmente scriverò contemporaneamente altre storie ;)
Passando al capitolo, eccovi qui finalmente il salvataggio, alla fine non è andato male e nessuno si è fatto male, tutto questo grazie solo ai loro nuovi alleati.
Che a proposito, che ne pensate di Chris e Reyna? Vorrei aggiungere che già loro pensavano a passare dalla parte della CIA, lo scrissi svariati capitoli precedenti.
Inoltre questo non è proprio un capitolo che finisce in sospeso come gli altri, quindi forse sono un pò perdonata?
E non preoccupatevi, la poca Solangelo che sta alla fine è solo l'inizio ;)
A sabato prossimo! Deh
  
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: LorasWeasley