Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: luna nueva 96    13/06/2016    1 recensioni
"Ti prego risparmiami questo spettacolo quanto meno umiliante. Riprendi un po’ di contegno e di autocontrollo. E non piangere: i veri uomini non piangono mai”
[Severus/Regulus] [Marauders' Era]
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Regulus Black, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Regulus era proprio una donna.

Ogni volta dopo aver fatto l’amore voleva rimanere lì, sul letto abbracciati, ad accarezzarsi lascivamente e sussurrare parole dolci contro il suo orecchio.. Ovviamente Severus non lo assecondava mai, non era tipo da leziosità, lui, ma comunque non lo fermava. Si lasciava travolgere da tutto quel calore e quell’amore traendone beneficio. Prendeva e non dava nulla in cambio. Eppure Regulus non si scoraggiava mai: aveva bisogno di quei piccoli momenti solo per loro, e anche se Severus non rispondeva mai alle sue dimostrazioni d’affetto, era comunque lì, e tanto gli bastava.

Per questo quando quel giorno, dopo l’amore stranamente più impetuoso del normale, Regulus si era steso su un fianco e aveva chiuso gli occhi, nella speranza di dormire forse, Severus aveva capito che c’era qualcosa che non andava. Aveva lasciato correre sul momento, perché sapeva che se ci fosse stato qualcosa sarebbe stato proprio Regulus ad uscire l’argomento; era una donna, dopotutto. Ma Regulus non parlava e poteva sembrare addirittura che si fosse addormentato, ad un occhio estraneo; ad un occhio estraneo, certo, ma non a lui, che lo conosceva più delle sue stesse tasche.

“Regulus” lo chiamò
“Lo so che sei sveglio” riprovò quando ottenne risposta.

Il più giovane sbuffò, per poi distendersi supino a guardare il soffitto, gli occhi di ghiaccio in tempesta.

“Che succederà quando finirai Hogwarts?”

E chissà perché Severus si aspettava quella domanda.

“Ci penseremo quando arriverà il momento” lo liquidò.

Regulus voltò di scatto la testa contro di lui, gli occhi all’improvviso erano dardi fiammeggianti. “Severus, sarà la settimana prossima quel momento!” esclamò adirato.
E Severus ne era consapevole, lo era davvero, ma cosa poteva farci lui?

“Lo so”

“Lo sai?! Sev, tu avrai già avuto il tuo bel diploma e ti schiererai tra le Sue file, io dovrò restare qui altri due anni, Severus, DUE. Due anni senza praticamente vederci mai, ti rendi conto?”

Ed era convinto, struggente e appassionato mentre lo diceva. Severus pensò di non aver mai visto tanta disperazione in un unico sguardo, e lo amò ancora di più per questo. Tuttavia sbuffò divertito, perché anche quando provava a fare la voce grossa Regulus aveva sempre lo sguardo di un agnellino addosso.

“Sei proprio una donna”

Il giovane Black si alzò a sedere di scatto dandogli le spalle, le mani già alla ricerca dei vestiti sparsi sul pavimento, borbottava cose incomprensibili.

Severus si mise a giocherellare svogliato con le ombre che le sue dita creavano sul muro opposto.
“Non ti sembra una sceneggiata davvero inutile?” chiese atono

Regulus ormai vestito si voltò verso di lui. “Ma certo io faccio sempre sceneggiate inutili. Sono una donna infondo no? Beh, ricordatelo bene la prossima volta che mi succhierai il cazzo” sibilò. Ogni tanto il Serpeverde lo sapeva ancora fare.

Si diresse a passo spedito verso la porta ma quando toccò la maniglia la voce di Severus lo chiamò ancora. Rimase completamente immobile, ascoltando il fruscio delle lenzuola a capendo che l’altro doveva essersi messo a sedere. Non aveva fatto chissà cosa, ma almeno l’aveva fatto smuovere un po’.

“Cosa vuoi sentirti dire, Black?” chiese Piton “Lo sai che andrà così e che non ci posso fare niente. Io la settimana prossima avrò i MAGO e poi uscirò da questa lurida scuola e andò a compiere il mio dovere accanto al Signore Oscuro, tu invece dovrai rimanere qui per altri due anni. Non si può cambiare questa cosa”

Solo a quel punto Regulus si voltò verso di lui, un’espressione triste ma ancora combattiva in volto. Un seme da estirpare alla radice. “Non sono stupido Sev” spiegò allargando la braccia “So cosa succederà, ma forse… forse avevo solo bisogno di qualche certezza in più, forse…” chiuse gli occhi cercando le parole giuste nella sua testa.
Le trovò.
“Ho bisogno di sapere che ci sarai lì fuori per me. Ho bisogno di saper che varrà la pena aspettarti”

Severus ci mise un attimo di troppo a comprendere il significato di quelle parole. Regulus lo fissò con occhi impazienti e lucidi, aspettando che dicesse qualcosa.
E la disse.

“Mi stai davvero chiedendo di confortarti, Regulus Black?” lo sbeffeggiò il Principe Mezzosangue “Vorresti che in questo momento ti dicessi che andrà tutto bene, che no farò altro che pensarti, che sei nei miei progetti futuri? Vorrei farti presente una cosa prima di tutto: sei l’unico erede maschio della tua famiglia, se non contiamo quel traditore di tuo fratello” gli fece presente “Tua madre ti obbligherà a sposarti non appena avrai messo fuori di qui. Sei l’unico che può continuare la dinastia Black”

Regulus scosse la testa energicamente; probabilmente quella prospettiva non gli aveva neanche mai sfiorato il cervello. Tra le tante cose che avrebbe potuto dire disse solo “Non riuscirei a scoparmi nessuna” perché anche quando era arrabbiato o deluso, Regulus non riusciva a fare a meno di dare prova del suo amore.

“Certo, dimenticavo che a te piace essere scopato”

La stoccata era arrivata, fredda e tagliente come era abituato. Intaccare il suo nome e il suo orgoglio era stata davvero una mossa sleale, ma lui era Severus Piton. Davvero cosa si aspettava da lui?

Oh, Regulus, come non poteva vedere che lo faceva anche per lui?

Era ora di mettere la parola fine a tutta questa storia.

“Ti prego risparmiami questo spettacolo quanto meno umiliante. Riprenditi un po’ di contegno e di autocontrollo. E non piangere: i veri uomini non piangono mai”

E ora scacco matto.

“Inizi ad annoiarmi a morte, Black”

E Severus fu certo che un Avada Kedavra probabilmente avrebbero fatto meno male a quel ragazzino che lo amava con tanta intensità e devozione. Vide il suo mondo andare in frantumi tutti insieme, sentì quasi sangue sul suo corpo a sua dei tagli inferti con il suo cuore di cristallo. Un cuore più puro di quanto lo fosse il suo sangue. 
Non riuscì neanche a vederlo mentre usciva dalla porta, per quanto fu lesto. Non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di vederlo mentre crollava, non gli avrebbe mai dato questa soddisfazione. Francamente, era meglio così.

Severus poggiò la testa sulla ginocchia piegate, rilasciando un sospiro. Una lacrima fu libera di rigargli una guancia, finalmente.

I veri uomini non piangono mai.
Ma forse, anche lui era propria donna. 





ANGOLO AUTRICE
Questa ship mi stuzzica, lo ammetto. Perchè, fondamentalmente, non è così crack. Anzi per quanto mi riguarda questa scena potrebbe essere davvero successa. 
Non ho molta dimestichezza con i personagi di Severus Piton e Regulus Black, ma li ho immaginati così, in un rapporto: il fuoco e il ghiaccio. Hanno due modi opposti di dimostrarsi amore, tuttavia non si sa mai cosa di possa trovare sotto la maschera

Baci

luna

 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: luna nueva 96