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Autore: rob_mpg2    13/06/2016    0 recensioni
Allooora. Salve a tutti! So che la settima stagione è uscita e bla bla bla. Non seguirò gli eventi specifici degli episodi già usciti, naturalmente(SPOILER tranne la morte di Rollins-Non-Rollins, che mi ha fatto sentire davvero bene). La storia è una specie di visione del futuro, ambientata parecchi anni dopo tutti gli avvenimenti. I protagonisti saranno i figli delle nostre Liars che, naturalmente, hanno ricreato le coppie iniziali. Quindi, se siete per le Emison e per Spaleb, potete anche saltare la storia, perché sono una Paily e Spoby convinta, pace e amore.
I ragazzi protagonisti saranno perseguitati da -A, che fa il suo ritorno in gran stile. Alcuni degli avvenimenti che accadranno sono delle "libere ispirazioni" a Pretty Little Liars, quindi, se alcune cose sembreranno simili, state tranquilli, perché l'ho fatto di proposito.
Non so con che ordine aggiornerò, ma spero di riuscirci.
Spero che la storia vi abbia interessato!
Buona lettura!
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Cazzo.
È questa la prima cosa che penso, una volta arrivata a scuola: cazzo.
Perché cavolo sono venuta?!
Mi sento uno schifo.
Perché ho proposto di andare in quel fottuto locale?!
Perché le mie fottute amiche non mi hanno fermato dal bere tutti quei fottuti drink?!
Ed ecco che arrivano, come se fossero state chiamate, tutte le mie amiche: Cara, Shay, Jennifer e Jess- no, aspetta.
Dov’è Jessica?
Un momento, io sono arrabbiata con loro.
“Stronze, senza cervello!”
“Buongiorno anche a te, raggio di sole”, mi risponde Shay.
“Sei uno splendore”, mi dice Jenn.
Bastarde.
“È colpa vostra! Dovevate fermarmi, perché mi avete fatto bere così tanto?!”, chiedo alterata.
A rispondermi è Shay: “Perché, cara la mia Mimì, ci hai detto tu che volevi uscire e divertirti. Noi ti abbiamo solo accontentato”
Già. Ha ragione.
Aspetta. Mi ha chiamato Mimì?!
Proprio un secondo prima che potessi rispondere a Shay per l’uso di quel nomignolo, arriva Jessica, che mi guarda e mi dice: “Ti trovo in forma”.
Le odio tutte.
 
 
 
 
Passano le prime ore di lezione e, quando arriva l’ora di pranzo, mi dirigo immediatamente in bagno.
Credo di star per vomitare.
Dannazione a me e a quando ho deciso di venire a scuola con il “dopo-sbronza”.
Le altre mi seguono, allarmate, e rimangono con me, in bagno, fin quando non mi sento meglio.
Quando usciamo, andiamo in mensa e solo allora mi ricordo che non ho ancora visto da nessuna parte mio fratello e la sua ragazza, nonché mia amica.
“Dov’è Miranda?”, chiedo.
Cara mi risponde, incerta: “Mi aveva detto con un SMS che oggi non sarebbe venuta perché stava male, anche se mi sembra strano”.
Già, strano.
Finita la scuola, Miranda non si fa sentire.
Preoccupate, io e Jessica andiamo a casa sua. Le altre non sono venute perché erano troppo stanche.
Ad aprire la porta è il padre di Miranda, Mike Montgomery, nonché lo zio di Jennifer.
“Ragazze! Che ci fate qui?”, chiede sorpreso.
A rispondere è Jessica: “Ci chiedevamo dove fosse Miranda. È qui, no? Ci aveva detto che stava male, quindi…”
Il signor Montgomery si allarma e ci chiede: “Non era con voi?”
“Quindi vuole dire che non è a casa?”
“Stamattina è uscita e mi ha detto che sarebbe andata a scuola. Non ho sue notizie da allora”
Ora mi preoccupo.
“May! Jessica! Cosa c’è che non va?”, ci chiede la sorella di Miranda, Clary, arrivata all’improvviso.
“Miranda è sparita”
“Cosa significa che è sparita?”
“Significa che non c’è!”, questa volta sono io che rispondo e mi spavento quando mi rendo conto che la mia voce è poco più di un sussurro.
Jessica mi dà una leggera gomitata sul braccio e mi dice: “Vado ad avvisare le altre”.
Io annuisco e prendo il cellulare in mano.
Mi tremano le mani mentre compongo il numero di Miranda.
Squilla.
Tu.
Tu.
Tu.
Tu.
Tu.
“Pronto?”
“Miranda!”
“May!”
“Si può sapere dove cazzo sei?!”
“Non lo so!”
“Cosa significa non lo so?!”
“Significa che non lo so! Stamattina stavo andando a scuola e improvvisamente la macchina si è fermata. Ricordo che qualcuno si è avvicinato a me, poi il vuoto. Adesso non so dove sono, e cosa è successo. Mi fa male la testa, ho le mani sporche di sangue e sto morendo di paura!”
Ho il cuore in gola.
Cosa le era successo? Chi era stato a farle questo? Perché?
So che probabilmente scoppierò a piangere da un momento all’altro, perché mi tremano le mani, sempre di più e la voce si incrina ad ogni sillaba, ma non posso. Devo rimanere forte! La mia amica ha bisogno di me!
“Okay… Va bene… Miranda, respira. Dimmi… C’è qualcosa che ti possa far intuire dove ti trovi adesso?”
“Non lo so, May!”
“Ti prego, Miranda, controlla, guardati in giro!”
“Io… Vedo… C’è… Credo di vedere una luce rossa… Lampeggia, di tanto in tanto, come se fosse difettosa… Credo sia un’insegna… Forse c’è scritto… iost, Lost o Last… Credo… è… Poi, c’è scritto Wody, no… Credo… Vo, Wo, non leggo bene! L’ultima parola… Leggo… Pasorf… No, è impossibile, non esiste una parola del genere… Ras… Rasorf… RESORT!”
“Okay… Prova a rileggerla completa”, metto la chiamata in vivavoce, per farla sentire anche al signor Montgomery, Clary e Jessica.
“Last o Lost… Woods, credo… Resort”
Improvvisamente il signor Montgomery esclama: “Lost Woods Resort!”
Ho già sentito questo posto, non ricordo bene dove, però.
“Papà!”
“Miranda, tesoro, non preoccuparti, sto venendo a prenderti!”
“Fai presto!”
La chiamata si interrompe bruscamente.
Il signor Montgomery si dirige immediatamente verso la sua auto. Io e Jessica facciamo per seguirlo, ma lui ci ferma, dicendoci di rimanere lì e avvertire tutti gli altri.
“Jess, contatta le altre, io chiamo mia madre”, dico alla mia amica, che è l’immagine della tranquillità. Come fa ad essere così calma in un momento del genere?! Io sono, quasi sicuramente, l’immagine del terrore. Le mani non hanno smesso di tremare e mi sento la gola secca.
“Certo”, mi risponde Jessica.
Una volta che ho detto tutto a mia madre, entriamo tutti in casa e noto che Clary continua a camminare nervosamente per la stanza, contorcendosi le mani.
“Così farai un solco sul pavimento”, dice Jessica per smorzare la tensione, ma Clary la guarda di sfuggita, si siede e comincia a muovere lo sguardo da una parte all’altra della stanza, senza fermarsi mai.
Io e Jessica ci guardiamo negli occhi.
Siamo entrambe molto spaventate, ma nulla può avvicinarsi a ciò che prova una ragazza che ha paura di perdere la propria sorella. Io e Jessica lo sappiamo bene.
Se lei corresse il rischio di perdere una delle sue sorelle o suo fratello, sarebbe paralizzata dal terrore. La stessa cosa per me, riguardo mio fratello.
Improvvisamente, il mio telefono e quello di Jessica squillano all’unisono.
Ci guardiamo nuovamente negli occhi.
Non può essere ciò che pensiamo, è impossibile.
Prendo il cellulare e leggo il messaggio.
Messaggio da anonimo:
“Adesso lei è salva, ma lo siete anche voi?
                                                     -A”
No, non è possibile.
Jessica si volta verso di me e dice: “Dev’essere uno scherzo. Di pessimo gusto, poi”.
Mi sforzo di crederci, ma qualcosa mi impedisce di farlo.
Per la seconda volta, i nostri cellulari squillano all’unisono.
Ancora?”, dice Clary, probabilmente stranita per tutti quegli strani comportamenti.
Guardo il cellulare.
Messaggio da Jennifer: “L’avete ricevuto anche voi?”
Sotto c’era uno screenshot di un messaggio, lo stesso che abbiamo ricevuto pochi secondi fa io e Jessica.
“Si”, le rispondo.
Adesso ho il diritto di essere terrorizzata?
Poche ore più tardi, il signor Montgomery ci chiama e ci dice di essere in ospedale con Miranda. Ci dice che sta bene, ma che ha preso una bella botta in testa.
Noi li raggiungiamo subito in ospedale e lì incontriamo anche le altre.
Ci guardiamo spaventate.
La prima che proferisce una parola è Shay: “L’abbiamo ricevuto tutti, no?”
Dopo un nostro cenno affermativo, continua.
“Okay… Sappiamo chi sia… A. È ovvio che sia uno scherzo. Non può essere reale.”
“Ne sei sicura?”, chiede Jennifer.
Certo che si, Jenn”, le risponde.
“Non ne sono convinta. Se fosse uno scherzo… chi mai potrebbe fare una cosa del genere? Insomma, siamo tutti d’accordo che chi ha inviato i messaggi sia lo stesso che ha rapito Miranda, giusto?”, dico.
Tutte annuiscono.
“Bene. Allora, chi è quel pazzo che rapisce una persona e manda dei messaggi, delle minacce, per scherzo?”
Detto questo, tutte rimaniamo in silenzio.
Non è possibile che sia uno scherzo.
-A è tornato.


_____________________



Allora, ragazzi.
Le cose si fanno più intriganti e nessuno mi ha ancora detto nulla.
Ma io sono ottimista e spero ancora in una vostra recensione.
Detto ciò, posso salutarvi.
Al prossimo capitolo, si spera!
   
 
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