Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: kerryjackson95    13/06/2016    2 recensioni
"Non puoi trovare la luce Michael, o ce l'hai o non ce l'hai!"
"Non è vero, basta cercarla Kim!"
"Il buio è assenza di luce Michael, non puoi pretendere di usare ciò che non hai!"
"Anche nella luce c'è un po' di buio, la luce non esisterebbe se non ci fosse l'oscurità; ogni cosa esiste solo se esiste anche il suo opposto!"
"Quindi vorresti dirmi che senza l guerra non potrebbe esserci la pace?"
"No assolutamente. La guerra non dovrebbe esistere come ogni cosa orribile creata dall'uomo. Ma ogni cosa donata a noi dal creatore è giusto che esista. E la cosa che amiamo esiste anche grazie a quella che ci piace di meno."
"Che senso ha cercare la luce, se poi tanto devo rischiare di piombare in un buio più profondo di prima?"
"Kim! Ti preoccupi troppo di ciò che era e sarà. Ieri è solo storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono. Non devi privarti di fare qualcosa di entusiasmante oggi per la paura di ciò che potrebbe succedere domani.!"
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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La mattina dopo Tatum si alzò molto presto. Si sentiva un po’ meglio, dopo aver dormito si sta sempre un po’ meglio! Sarebbe tornata a casa e lasciandosi quel posto alle spalle avrebbe abbandonato anche tutto ciò che l’aveva fatta soffrire fino all’ora. Avrebbe riabbracciato Kim, si sarebbe sfogata e per dimenticare l’accaduto si sarebbe regalata il bis del concerto di Michael. Prese le valigie e uscì dall’albergo, nonostante fossero solo le sette si stava già bene, il sole stava già nascendo, l’arietta stava già danzando. Con una Jeep raggiunse l’aeroporto, l’aereo sarebbe arrivato a breve e allora sarebbero finiti tutti i suoi guai.
 
Kim si svegliò con il fischiare del vento sui vetri, una perfetta giornata d’autunno, cielo grigio, foglie che cadono, arietta frizzante diciassette o diciotto gradi, non di più… guardò Michael che stava ancora dormendo: un bambino non avrebbe avuto aria più innocente! Gli accarezzò i ricciolini neri che gli scendevano sul viso e la fronte poi glieli spostò. Gli liberò il collo da quella soffice chioma e iniziò a dargli bacetti dolci e delicati, soffermandosi soprattutto sul pomo d’Adamo e la fossetta tra le due clavicole. Lui sorrise nel sonno, poi si spinse un po’ più in giù baciandogli il bordo della maglia del pigiama sotto la quale stava il petto, poi lo spostò per poterglielo baciare meglio. Michael l’abbracciò e le baciò i capelli dicendo: “Se mi svegli tutti i giorni così ti sposo!” “Sarà fatto, tutto quello che vuoi mio sovrano!”
Dopo cinque minuti di goduto silenzio Kim disse: “Cavolo! Oggi arriva Tat!”
“E’ vero!” disse Michael. Dopo una veloce doccia e colazione Kim e Michael tornarono a casa di Kim, saltarono il pranzo per il nervoso.
“Io… Io non posso farcela, non riesco, sarà un disastro.”
“Vuoi calmarti Kim! E’ assurdo!”
“Lo so, lo so che è assurdo Michael, ma pensa quanto lo sarà per Tatum.”
“Ma io nemmeno la conosco…”
“Ma lei si. E non posso pensare che non le cambierà nulla vedere la sua migliore amica che si sta frequentando con il suo idolo.”
“Ma io non appartengo a lei…”
“D’accordissimo! Prova a spiegarglielo!”
“Kim, Kim ascolta. Dobbiamo solo mantenere la calma e scegliere il modo giusto. Intanto non credo che sia bello che mi trovi qui.”
“E dove pensi di andare. Mi chiuderò nella tua stanza. E poi non dirglielo subito, prima parlate e mettila a suo agio. E poi Kim se è un’amica capirà! ”
“Non riesco a immaginarmi come potrebbe restare calma.”
“Perché non dovrebbe?”
“Oh ma dai! Come ho fatto a essere così stupida. Perché dovrebbe prendersela sto solo avendo una relazione con l’unico ragazzo che gli è mai interessato nella vita e guarda caso proprio la settimana in cui lei non c’è.”
“Ok forse sarà un tantino sconvolta all’inizio… e va bene, molto sconvolta, ma se è un amica capirà. Io… te lo prometto.”
“Non lo so Michael, non lo so… non vedo come possa funzionare.”
“Mi ami Kim?”
“Ma certo!”
“Anche io ti amo! E nulla ci dividerà ok? Tranquilla, staremo insieme a tutti i costi e poi io ti starò vicino, te lo prometto.” Disse baciandole una mano.
“Grazie Michael!” disse lasciandosi stringere da lui.
“Vieni, vieni qui!” sussurrò Michael baciandole il collo.
Michael si sedette sulla poltrona e Kim si sedette in braccio. Michael le baciò il collo dolcemente, ma con baci molto decisi, lei piegò il collo all’indietro. ..
 
Una volta atterrata Tatum si precipitò fuori dall’aeroporto, pagò un taxi e si fece lasciare a casa di Kim, entrò, salì le scale, aprì la porta , nella foga non si era ricordata di bussare, ma tanto Kim lasciava sempre la porta quando era a casa.
Entrò e per poco non si sentì svenire. Michael Jackson! Michael Jackson! MICHAEL JACKSON? Lì? A casa della sua migliore amica? E Lei… stava amoreggiando con lui? Svenne per terra.
Kim e Michael si accorsero, si staccarono subito la videro e l sangue si gelò…
  
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