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Autore: Horse_    14/06/2016    3 recensioni
«Damon è interessato a una cosa che ti appartiene.» continua Giuseppe, godendosi le reazioni di Grayson.
«Non capisco. Vi ho dato qualsiasi cosa, ogni tipo di codice possibile.»
«Qualcosa ancora ti appartiene.» mormora il maggiore dei Salvatore.
Damon si alza in piedi, in un movimento così repentino che fa sussultare Grayson. Si mette una mano in tasca e poi ne tira fuori un pezzo di carta. Il capo famiglia dei Gilbert assottiglia gli occhi per capire meglio di cosa si tratta.
Una foto.
«Io non ne sono d’accordo.» inizia Giuseppe. «Ma se questo può far sotterrare l’ascia di guerra tra me e mio figlio mi trovo costretto ad accettare. Tu ti troverai costretto ad accettare.»
Quando Damon apre interamente la foto e la mostra a Grayson il cuore di quest’ultimo si ferma. L’uomo diventa pallido e comincia a sudare freddo e il suo corpo inizia a tremare.
Quella è la foto di sua figlia.
«Graziosa ragazza, devo dire. Come si chiama, Elena?»
[...]
«Perché proprio lei? Puoi avere tutte le ragazze che vuoi, perché proprio lei?» sussurra Grayson con gli occhi leggermente lucidi.
Era sua figlia, la sua bambina.
«Mi piacciono le sfide e questa è veramente allettante.» gli risponde.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                    IllegaLove.





Second Chapter.

“Mi merito un premio Nobel per aver architettato tutto questo.”

 

Bonnie ed Elena scuotono la testa, mentre Caroline le fulmina con lo sguardo. Elena è riuscita ad uscire di casa senza farsi vedere e sentire e le tre si stanno dirigendo al Grill per festeggiare il compleanno della mora. Da una parte è felice Elena, perché può festeggiare il compleanno con tutti i suoi amici, ma d’altra parte è spaventata dall’idea di come reagirà suo padre una volta scoperto quello che ha fatto. E’ spaventata, ma non si sente in colpa. Il comportamento di suo padre è stato duro -orribile- e lei non ha fatto niente per scatenarlo. Si è comportata bene, preso bei voti a scuola, non beve, non fuma, non è incinta come alcune ragazze della sua età.

 

“Te lo darò se riuscirai a convincere mio padre a non chiudermi in casa per il resto dei miei giorni.”- ribatte Elena piccata.

“Suvvia, quell’uomo ti adora.”- ribatte Caroline parcheggiando la macchina.

 

Le tre escono dalla macchina della bionda e si dirigono verso il Grill, dove ad aspettarle ci sono Tyler e Matt.

 

“Ma ho anche disubbidito ad un suo ordine.”- sottolinea Elena.

Infondato, direi. Sarà stato solo stanco.”- continua Caroline.

“Che cos’hai combinato?”- domanda Matt alla sua fidanzata.

 

Elena alza gli occhi sul suo fidanzato e gli rivolge un sorriso parecchio tirato. Si sta preoccupando nuovamente per lei ed Elena non ne vuole parlare, non con lui almeno.

 

“Caroline l’ha solo aiutata a scappare di casa.”- sbuffa Bonnie aprendo la porta ed entrando all’interno del locale.

“Avete fatto cosa?”- domanda Tyler allibito.

“Suo padre non voleva farla uscire di casa nel giorno del suo diciottesimo compleanno, ragazzi. E abbiamo fatto in modo che lo facesse comunque.”- spiega Caroline prendendo posto sul tavolo.

 

 

A poco a poco anche gli altri si siedono. Matt vicino ad Elena e di fronte a loro Caroline, Tyler e Bonnie. La mora festeggiata guarda le sue due amiche che le chiedono scusa con lo sguardo. Preferiva stare vicino a loro, non a Matt. Non che lui le abbia fatto qualcosa, non sospetta nulla, ma Elena è stufa di tutta quella situazione e della loro storia.

 

“Tuo padre ti ucciderà.”

“Grazie Tyler, sempre molto di conforto.”- sbuffa Elena passandosi una mano tra i capelli.

“I capelli no!”- quasi lo urla Caroline. -“Mi sono impegnata per sistemarteli.”

Sei bellissima…”- le sussurra Matt all’orecchio.

 

Elena gli rivolge un sorriso che tenta di far sembrare il più spontaneo possibile, mentre Matt la guarda dubbioso per questo suo comportamento distaccato. 

 

“Però devo dire che è stato geniale.”- continua Tylerl, mentre Caroline annuisce soddisfatta. -“Che motivo ha per tenerti chiusa in casa?”

“Non lo so nemmeno io. E’ da un po’ di giorni che è strano. Lui e mia madre sono strani.”- sospira Elena.

Strani come?”- domanda Matt leggermente preoccupato.

“Non lo so… Jeremy ha detto che l’altra sera, quando è rientrato, ha trovato mia madre in lacrime e mio padre sul punto di liberare le sue. E sono strani. Si comportano come se dovesse succedere una catastrofe.”- spiega Elena.

“Siete troppo paranoici. Non sarà niente, vedrai.”- ribatte Caroline prendendo il menù e iniziando a sfogliarlo.

“Lo spero proprio.”- sospira Elena.

 

Iniziano a parlare del più e del meno e per un po’ Elena si dimentica di quello che ha fatto e di quello che può accadere. Ordinano quattro hamburger con patatine e un’insalata -per Caroline-, quattro coca-cole e un bicchiere d’acqua, sempre per la bionda.

 

“Sei troppo fissata con le diete.”- sospira Bonnie.

“Devo mantenermi in forma. Sono il capitano delle cheerleader, ricordalo.”- ribatte piccata Caroline.

“Certo, certo…”- borbotta Bonnie, mentre Elena sorride divertita.

 

Una mano di Matt si posa sulla sua gamba e la ragazza maschera una smorfia. 

Non sta facendo nulla di male, ma il suo tocco non è piacevole per lei. Semplicemente non si sente avvampare come una volta e ha cominciato a vederlo più come il tocco di un amico o di un fratello che come quello di un fidanzato. Due settimane fa erano a casa di Matt, da soli, e si stavano spingendo un po’ troppo oltre. Matt si stava spingendo un po’ troppo oltre, Elena lo stava solo assecondando sperando che si fermasse prima di varcare quella determinata soglia. Alla fine, nell’esatto momento in cui Matt aveva iniziato a spogliarla, Elena aveva deciso di fermarlo con la scusa che non si sentiva ancora pronta. A nulla sono valse le proteste del ragazzo sul fatto che stessero insieme da più di un anno e che lui provasse anche un’attrazione sessuale per lei, la sua fidanzata, ma Elena non aveva ceduto. E Matt aveva dato la colpa al fatto che fosse la prima volta anche per lei e che si sentisse spaventata di approfondire di più il loro rapporto e non era più tornato sul quel discorso. Elena gliene era stata grata.

Non era tanto la paura di essere ancora vergine, perché lo era, ma proprio il fatto di avere la prima volta con Matt. Si era sempre immaginata in un rapporto passionale, pieno d’amore e aspettava il momento con l’uomo per cui provava l’Amore, quello con la A maiuscola.

 

“Allora… Come va con il football?”- domanda Bonnie.

 

Bonnie ha capito la tensione della sua amica mora ed ha anche visto la mano di Matt sulla gamba di Elena. E’ a conoscenza di quello che sta affliggendo Elena nell’ultimo periodo e le dispiace per la sua migliore amica.

 

 

“Alla grande, puntiamo a vincere il titolo!”- esclama Tyler orgogliosamente.

“Frena, Ty. Le prospettive ci sono, ma non correre troppo.”- ridacchia Matt osservando l’amico.

“Stiamo andando alla grande e mancano solo quattro partite.”- gli ricorda Tyler.

“Siamo a pari punti con un’altra squadra.”- gli ricorda Matt.

“E dobbiamo giocarci anche contro. Facciamo il culo a quei trogloditi e vinciamo il titolo. Semplice.”- ribatte il ragazzo con un’alzata di spalle.

“Ecco, bravi. Voi vincete il titolo e noi facciamo il tifo, mi sembra un’ottima cosa.”- ribatte Caroline.

 

Alla fine arrivano le ordinazioni e i cinque iniziano a mangiare. Ogni tanto Caroline e Bonnie guardano Elena, per tentare di capire come se la sta passando. La ragazza sorride loro cercando di rassicurarle, mentre si sente sempre a meno agio e una strana sensazione la colpisce. Questa volta, però, non è colpa di Matt. E’ come un brutto presentimento ed è strano. Inoltre, cosa ancor più strana, si sente osservata da qualcuno -e non c’entrano Caroline e Bonnie o Matt-, da qualcuno di esterno. Si volta di lato e non vede nessuno, eppure quella sensazione continua a persistere.

 

“Pronti per il test di trigonometria di domani?”- domanda Matt e poi guarda la sua fidanzata. -“Come sei messa, Lena?”

 

La ragazza non gli risponde, troppo persa dai suoi pensieri. Si volta verso il ragazzo solo quando questo gliel’ha ripetuto altre due volte.

 

“Insomma.”- risponde la ragazza facendo una smorfia. -“Non bene, non ci capisco nulla.”

“E se non ci capisci nulla tu figurati noi…”- borbotta Tyler bevendo un sorso della bibita.

“Hey! Io non ho mai capito nulla di trigonometria.”- si difende la ragazza.

“Ma hai sempre capito più di noi, tranne Bonnie, lei non se la cava affatto male.”- le risponde Matt cercando di confortarla.

“Però me la cavo male su altre cose.”- sbuffa la Bennett.

“Comunque domani dobbiamo aiutarci, è uno degli ultimi test.”- continua Caroline. -“Se prendessi un’insufficienza correrei un grosso rischio.”

“Non dirlo a me.”- sbuffa Elena grattandosi la fronte. -“Mi accontento di una misera C.”

“Se prendo una C sabato, sebbene sia il tuo compleanno quello da dover festeggiare, pago io da bere, ve lo prometto.”- ribatte Tyler.

“Peccato che non prenderai mai una C, amico.”- lo rimbecca Matt.

“Se ci aiutiamo si.”- continua Tyler fulminando l’amico.

“Dobbiamo pregare, solo quello.”- ribatte Caroline guardando Tyler.

 

Elena si alza dalla panca e si liscia il vestito per qualche istante. 

 

“Dove vai?”- le domanda Matt.

“Esco a prendere un po’ d’aria.”- gli risponde la ragazza.

 

Matt, sotto il suo sguardo stupito, si alza anche lui.

 

“Ti accompagno.”- le dice per poi mimarle con le labbra un Ti devo parlare.

 

La ragazza annuisce e i due si allontanano dal tavolo, sotto lo sguardo sbigottito degli altri tre. E’ da tempo che hanno percepito dell’attrito tra i due, ma, giustamente, non hanno mai voluto mettersi in mezzo. Matt ed Elena sono la coppia più invidiata e quella considerata più perfetta, ma ai loro amici è evidente che ci sia qualcosa che non va. I due escono silenziosamente dal Mystic Grill, fermandosi a destra dell’entrata, in modo da far entrare le persone e parlare tranquillamente. 

I due rimangono per qualche minuto in silenzio, Elena si tortura il labbro inferiore con i denti e Matt si fissa le scarpe, come se fossero più importanti della loro conversazione.

Entrambi sanno di dover parlare, per chiarire che cosa c’è che non va. Non hanno fatto nulla di eclatante per dimostrarlo, ma entrambi, in modo particolare Matt, sanno che si sono irrimediabilmente allontanati, solo che il ragazzo non capisce perché.

 

“Dobbiamo parlare, non è così?”- domanda la ragazza decidendosi a rompere il ghiaccio.

“Dobbiamo si.”- conferma il ragazzo passandosi una mano tra i capelli, esausto. -“Che cosa ci sta succedendo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?”

 

Elena sospira e scuote la testa contrariata. Non è lui il problema, è lei il problema.

Si sente inadatta a lui, ma non è lui il problema. E’ semplicemente lei che è cambiata, è cresciuta, ha cambiato visione della vita. E lui, d’altra parte, preme troppo sul loro futuro. Parla già del college, di come potrebbero condividere un appartamento insieme e a fare progetti anche su una loro futura famiglia. 

Elena si è immaginata moglie e madre, ma non è quello ciò che vuole. Non che in futuro non lo voglia essere, perché adora i bambini e ha sempre desiderato averne di propri, ma non è Matt l’uomo che ha immaginato al suo fianco.

 

“Tu non hai fatto niente, Matt.”- sospira la ragazza e trova finalmente il coraggio di guardarlo negli occhi. -“Sono io il problema.”

“Che cosa ti è successo, allora?”- le domanda il ragazzo.

“Non mi è successo niente, è solo-”

“C’è un altro, vero?”- le domanda Matt sorridendo amaramente. -“Avrei dovuto immaginarlo.”

“Cosa? NO.”- si affretta a chiarire la ragazza, scuotendo energicamente la testa. -“Non c’è nessuno, ho solo… Può essere sbagliato, brutto, ma… Non mi sento più come una volta quando sono con te.”

“Non sono abbastanza?”- domanda il ragazzo cercando di capire che cosa l’affligge.

“Tu sei abbastanza, Matt, forse non lo sono io. Sono io il problema, non tu. Ti voglio bene, Matt, davvero. Con te ho passato i momenti più belli di tutta la mia vita, ma ho capito che non sei tu quello giusto. Sarei solo egoista a tenerti con me. Vivresti male tu, non capendo i miei problemi, e vivrei male io.”- conclude la ragazza sospirando pesantemente.

 

Si sente un po’ più libera ora. E’ da settimane che si stava tormentando sull’andamento della loro storia e di come potesse risolverla, oppure concluderla, ed ora si sente libera, perché finalmente ha esternato tutto quello che prova ed ha concluso tutto.

 

“Mi sembrava che andasse tutto bene tra di noi…”- mormora il ragazzo abbattuto. -“Che non ci fossero problemi…”

“Andava tutto bene, Matt, certo che andava tutto bene e non c’erano problemi. Ma ho capito che non è la cosa giusta per te e né per me.”- continua la ragazza avvicinandosi al ragazzo.

 

Elena gli accarezza teneramente una guancia. Un gesto affettuoso, quello che si fa ad un amico, a un fratello, non al fidanzato.

 

“E’ la cosa giusta per noi, Matt. Cerca di capirlo. Fa male, fa male anche a me chiudere così, ma è la cosa giusta per entrambi. Sono sicura che troveremo entrambi l’amore, quello giusto, e questo sarà soltanto un piacevole ricordo della nostra giovinezza. Meriti una ragazza che ti ami e che sia pronta a costruire un futuro con te.”- gli dice.

 

Matt annuisce e capisce che ormai non può fare più niente per farle cambiare idea. La ama, la ama davvero, ma capisce che sia la cosa giusta lasciarla andare se lei non vuole più stare insieme a lui.

Non può obbligarla.

 

“Lo capisco e lo comprendo. Magari sarà difficile da accettare, ma va bene così. Io ti amo, Elena, e proprio perché ti amo capisco quale sia la scelta giusta da fare. Anche tu meriti un ragazzo che ti sappia amare, magari più di me, e che ti faccia sentire viva.”- le risponde Matt.

“Grazie, Matt, sono felice che tu abbia capito.”- gli sorride lei.

“Possiamo rimanere… Amici? Ci tento a te, Elena, e non sono disposto a perderti così.”- conclude il ragazzo.

“Ne sarei onorata. Anche io ci tengo a te e non voglio perderti. Sei un ragazzo dal cuore d’oro, Matt.”- annuisce la ragazza. 

 

Matt le sorride e annuisce, poi apre la porta. La tiene ferma ed invita la ragazza ad entrare.

 

“Preferisco rimanere qualche altro minuto qui. Ho davvero bisogno di quella boccata d’aria.”- gli dice Elena.

“Sei sicura?”- domanda lui.

“Sicura, entra e dì loro di non preoccuparsi.”- lo invita Elena.

 

Matt le rivolge un sorriso, poi entra all’interno del Mystic Grill chiudendosi la porta alle spalle. Elena, finalmente, può tirare un sospiro di sollievo che sa tanto da liberazione. Ha chiuso con il suo fidanzato, ormai ex, si sente libera, felice, ed entrambi sono stati d’accordo, più o meno, della scelta. 

E’ felice. L’unico ostacolo rimane suo padre, ma con lui ci farà i conti dopo. Sicuramente verrà messa in punizione, sebbene abbia diciotto anni, se lo merita. 

Ma riuscirà a superare anche quello, non è la fine del mondo. Sta per entrare, quando sente dei passi dietro di lei. Per uno strano motivo, che non conosce, il suo cuore inizia a battere veloce e la strana sensazione che ha sentito prima si fa ora più prepotente. 

 

Ho sempre detto che sei più bella dal vivo.”

 

I muscoli di Elena si tendono all’inverosimile sentendo la voce dietro di lei. Una voce forte, ferma, calda. La ragazza spera che sia un uomo ubriaco, tipico della cittadina, e che la lasci stare. Basta solo entrare all’interno del Grill ed è salva, non ha niente di cui preoccuparsi. 

Continua a ripetersi di non voltarsi e di entrare dentro, ma, vinta dalla curiosità, fa il primo errore. Si volta verso l’uomo e per qualche istante ne rimane abbagliata. E’ alto, perfino più alto di Matt, ed è completamente vestito di nero. Nero come la pece. Maglia nera, giacca di pelle nera, pantaloni e scarpe nere. Capelli neri. L’unica cosa che risalta, sotto la luce del lampione, sono i suoi occhi azzurri. Azzurri come il mare, azzurri come il cielo sereno. Rimane abbagliata soprattutto da loro, dai due occhi furbi e maliziosi che la scrutando divertiti e la guardano famelici.

 

“Faccio a tutte lo stesso effetto, lo so.”

 

Un’altra frase ed Elena capisce di dover andarsene, eppure le sue gambe non si muovono. L’uomo si avvicina a lei ed Elena si sposta di qualche millimetro all’indietro, ma continua a rimanere ferma lì.

 

Elena, Elena… Non devi essere spaventata…”- cantilena il ragazzo, mentre la ragazza sgrana gli occhi.

 

Come fa a sapere il suo nome?

 

Come fai a sapere il mio nome?

 

La voce le esce titubante, sebbene avesse voluto tenerla ferma.

 

“Tuo padre non te l’ha detto?”- domanda l’uomo divertito, poi, vedendo la ragazza immobile e confusa, scoppia a ridere di gusto, come non ha mai fatto da tempo. -“Ora si che la questione si prospetta divertente.”

 

Elena poi non capisce più nulla. L’unica cosa che ricorda è il ghigno dell’uomo di fronte a lei e poi il buio.

 

 

 

_______________________

 

Buon inizio settimana, eccomi qui con il secondo capitolo effettivo di questa storia.

E’ il continuo dell’altro capitolo e capiamo di come Elena si sia compromessa la vita da sola. Grayson, come letto nello scorso capitolo, aveva architettato qualcosa per portarla via da Mystic Falls e metterla al sicuro, ma Elena, non sapendo nulla, ha deciso di uscire ed è andata incontro alla sua fine. 

E’ un capitolo introduttivo, di cui, fondamentalmente la parte più importante è la fine. Capiamo il giro di amici di Elena e di come sia stata fidanzata con Matt e di come, anche, non si sentisse più attratta da lui. Elena è una ragazza indipendente, forte, ma ha comunque le sue debolezze.

Per ora non ne dimostra, ma più avanti impareremo a conoscerla meglio. 

La ciliegina sulla torta è Damon, sicuramente l’avete capito tutte. E’ andato a prenderla personalmente, per evitare intoppi, e dal prossimo capitolo vedremo la nuova vita di Elena. Elena, come sottolineato più volte, non sa nulla.

Ringrazio le tre ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, alla prossima :)

 

  
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