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Autore: rainbowpastels    14/06/2016    1 recensioni
"Devi osare un po' nella vita Scarl!" Mi sprona Lia.
E per una volta le do ragione. Lei parte per prima, scavalca la paratia esultando con i ragazzi dall'altra parte.
"Forza ce la puoi fare!" Mi incoraggiano dall'altra parte.
Faccio un respiro e corro, corro verso quel muro precario e in qualche modo so già che la mia vita cambierà.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento la sveglia suonare come ogni santa mattina e mi ritrovo a spegnerla imprecando sottovoce. Quando imparerò ad addormentarmi prima la sera?!
La porta della mia stanza si apre improvvisamente e Lia entra come un uragano.
"Come diavolo riesci ad essere così piena di energie di prima mattina?!" le chiedo prendendo il cuscino e spiaccicandomelo in faccia.
"Buongiorno anche a te Scarlett!" ridacchiò e spalancò le tende della mia piccola finestra "A che ora sei arrivata ieri? Non ti ho sentita arrivare!"
"Erano le dieci di sera, eri sommersa da appunti e libri vari, non me la sono sentita di disturbarti!" mi strinsi nelle spalle.

Ogni tanto tornavo a casa per il weekend per un saluto veloce a differenza di Lia che non tornava quasi mai.
Io e Lia ci conosciamo ormai da dieci anni, mi fa stranissimo pensare che all'inizio non potevamo neanche sopportarci. Eppure le cose fortunatamente sono cambiate ed eccoci qui a dividerci una stanza al college.

"Lo so ho un esame la prossima settimana e andrà malissimo." mi disse con tono preoccupato.
"Oh ma sta zitta!" le tirai il cuscino che era ancora sulla mia faccia "Tutte le volte che dici così prendi sempre il massimo dei voti. Beh a dir la verità prendi il massimo a prescindere che tu lo dica o no!" la presi in giro.

Lia era una cervellona, era un po' come un'enciclopedia. Studiava letteratura, arabo per me. Inizialmente aveva preso ingegneria seguendo il volere della sua famiglia ma sapevamo entrambe che non era la strada che voleva intraprendere, così cambiò facoltà e si buttò sulla sua passione. Ecco perché non torna quasi mai a casa, la sua famiglia la rimprovera per la sua scelta e la giudica in maniera negativa per la strada che ha intrapreso.

"Ah ah. Molto divertente" scimmiottò rilanciandomi il cuscino "Alzati bella addormentata che tra 20 minuti cominciano le lezioni!" mi prese i piedi e cominciò a tirare facendomi cadere dal mio amatissimo letto. "Il tuo caffè è già sul tavolo di là!" concluse uscendo dalla stanza.
"Ma cosa cazzo pensavo quando mi sono iscritta al college?!" mi lamentai.




Venti minuti dopo mi trovavo in aula pronta ad ascoltare una noiosissima lezione sulla ricombinazione del DNA e sulla probabilità di ottenere un patrimonio genetico sano o malato.
Mandai un messaggio veloce a Lia: Ci vediamo a pranzo al solito posto. Se non mi vedi arrivare è perché ho deciso di porre fine alla mia inutile vita.
Fortunatamente la lezione era solo di un'ora, non sarei sopravvissuta a un minuto di più in quella stanza.
Mi avviai verso la mensa camminando distrattamente per i corridoi, musica nelle orecchie a volume decisamente troppo alto per rendermi conto delle persone attorno a me, una ragazza mi lasciò un volantino probabilmente di una qualche festa che avrebbero dato di li a poco. Entro nella stanza e mi avvio verso il nostro solito tavolo buttandoci sopra lo zaino e sedendomi in maniera decisamente poco femminile. Guardai distrattamente il volantino che avevo ancora in mano, blaterava qualcosa su una band e un concerto, tali 5 seconds of summer, mai sentiti. Buttai il volantino nello zaino e salutai il ragazzo che prese posto accanto a me.
"Ciao Joseph!"
"Se mi chiami ancora così ti riempio la stanza di ragni." mi rimproverò "E sai benissimo che sono capace di farlo!"
"Joe, Scarlett" ci salutò Conor prendendo posto di fronte a me.
"ODDIO RAGAZZI SONO TORNATA IMPROVVISAMENTE SEDICENNE!" esclamò Lia sedendosi accanto a me.
"Siamo tornate sedicenni!" la corresse Maya sedendosi vicino a Conor e stampandogli un bacio a fior di labbra.

Eccola lì la mia banda. Joe era all'ultimo anno di ingegneria, era stato nominato il re degli scherzi, erano geniali, pensati nei minimi dettagli. Magrolino, biondo, occhi azzurri con uno spiccato senso dell'umorismo. Conor e Maya stanno insieme dai primi anni delle superiori, lui alto e muscoloso, capelli corvini e occhi neri come la pece, lei invece bassina con due occhi azzurrissimi e la pelle olivastra e una chioma indomabile; Conor studia economia e Maya è in corso con Lia. 

"Cosa è successo?!" chiese Joe alla mia destra "Avete visto Zac Efron nudo?!"
"No, peggio" iniziò Maya "Abbiamo scoperto una nuova band"
"Cioè in realtà non è esattamente nuova, ma l'abbiamo ignorata fino ad adesso!" continuò Lia.
"Sono diventati famosi in poco tempo e spopolano tra le ragazzine" proseguì Maya.
"Ho ufficialmente paura!" le squadrò Conor con il terrore negli occhi.
"Come si chiamano?" chiesi ingenuamente.
"5 SECONDS OF SUMMER!" strillarono in coro.
"Oddio le abbiamo perse." commentò Joe e mi lasciai sfuggire una risatina.




"Dai Scarl ti prego, prova ad ascoltarli, non sono così male come credi!" mi pregò Lia.
Da un ora buona stava cercando di convincermi ad ascoltare qualche loro canzone.
"Oh e va bene." le dissi rassegnata, lei in tutta risposta fece un urletto di gioia.
Lia passò tutto il pomeriggio a canticchiare le loro canzoni mentre cercava di convertirmi, mi corruppe anche con una pizza.
"Allora?" mi chiese con occhi speranzosi dopo avermi fatto sentire tutta la loro discografia.
"Non sono male" le dissi sinceramente stupita mentre ci avviavamo verso le nostra stanze cominciare una sessione di studio matto e disperatissimo. "Ripetimi come si chiamano?"
"5 seconds of summer!" urlò dalla stanza accanto alla mia.


Presi lo zaino e rovesciai il contenuto sul letto ricordandomi solo in quel momento del volantino che mi avevano dato quella mattina. Lo presi e cercai di spiegarlo il più possibile, il concerto sarebbe stato tre settimane più tardi e che i biglietti andavano in vendita oggi stesso. Era da tempo che non vedevo Lia così felice per qualcosa di così semplice. Non ci pensai due volte, presi la giacca e il portafoglio e uscii dalla  nostra stanza il più silenziosamente possibile. Scarlett era pronta per andare in missione.
  
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