15/04/2009
3 recensioniA Maria Chiara,
anche se ormai la conosce quasi a memoria date tutte le volte che l'ho usata come "tester dell'OOC"
con tutto il mio cuore, anche se non è un granché, perché io di loro due non so scrivere,
ma te la devo,
perché sei un'amica preziosa e una persona splendida come poche,
perché te la meriti, date tutte le volte che mi hai pregato di scrivertela XD
perché diciassette anni non si compiono tutti i giorni,
perché sei la mia mammina,
perché mi sopporti sempre,
perché siamo telepatiche (tranne per quel famoso 3% XD)
perché sì,
ma, soprattutto, perché ti voglio bene.
BUON COMPLEANNO <3
anche se ormai la conosce quasi a memoria date tutte le volte che l'ho usata come "tester dell'OOC"
con tutto il mio cuore, anche se non è un granché, perché io di loro due non so scrivere,
ma te la devo,
perché sei un'amica preziosa e una persona splendida come poche,
perché te la meriti, date tutte le volte che mi hai pregato di scrivertela XD
perché diciassette anni non si compiono tutti i giorni,
perché sei la mia mammina,
perché mi sopporti sempre,
perché siamo telepatiche (tranne per quel famoso 3% XD)
perché sì,
ma, soprattutto, perché ti voglio bene.
BUON COMPLEANNO <3
Illusione
“Ti stai divertendo, non è vero?”
Sakura sputò quelle parole con rabbia tirando su con il naso.
Eccole di nuovo, quelle maledette lacrime di impotenza scendere lentamente e bagnarle le guance arrossate per l’imbarazzo.
“Ti stai divertendo?!”
In cinque minuti che se lo trovava davanti gli aveva urlato in faccia di nuovo.
E poi si lamentava che il ragazzo che le faceva battere il cuore la evitasse.
Sasuke Uchiha, il ragazzo più popolare della scuola nonché la sua cotta dall’inizio del liceo, era davanti a lei, il viso a mezzo centimetro dal suo e lei cosa faceva? Gli urlava in faccia scaricandogli addosso la sua frustrazione.
Bel modo di attirare la sua attenzione.
Ma era forse colpa sua se in tre anni di scuola lui non l’aveva degnata neanche di uno sguardo?
Certo che no.
Sasuke sembrava innervosito da quello strano comportamento.
Tutti quanti a scuola sapevano che Sakura era pazza di lui, Naruto continuava a ripeterglielo offeso, ma perché allora appena aveva cercato di parlarle la ragazza era come impazzita?
Le lacrime sul suo viso turbato erano sempre più copiose; Sakura ormai stava singhiozzando rumorosamente.
Bel modo di attirare la sua attenzione.
“Lasciami stare!”
Sakura si voltò immediatamente e fece per correre via, ma lui la fermò prendendola per un braccio.
“Vuoi calmarti un po’?!” gridò adirato.
Lei si bloccò, spaventata.
Non l’aveva mai sentito così arrabbiato. Si voltò lentamente.
Sasuke aveva un espressione indecifrabile, gli occhi gelidi e vitrei.
La ragazza cominciò a parlare, impaurita.
“Lasciami stare” mormorò piangendo silenziosamente “Non mi illudere, lasciami stare.”
Voleva andarsene, ma sapeva che lui non gliel’avrebbe mai permesso.
Sasuke Uchiha non era il tipo che si faceva dire quelle cose da una qualunque e poi se ne andava senza reagire.
Lui, però, non disse nulla.
Semplicemente le passò le braccia dietro la schiena e la attirò a sé.
Sakura era incredula.
Aprì la bocca per cercare di dire qualcosa di sensato, ma lui non glielo permise.
Le sfiorò le labbra con le sue e la zittì.
In quel momento poteva sentire le sue lacrime bagnargli il viso, poteva sentire la sua frustrazione scivolare via con quel semplice contatto.
La ragazza chiuse gli occhi.
E’ rozzo fissare quando qualcuno ti bacia, Ino glielo ripeteva sempre e quella le sembrava una buona situazione per mettere in pratica il suo suggerimento.
Sasuke, tuttavia, scostò il viso dal suo quasi subito, allontanandosi e lasciandole di lui soltanto il profumo del suo respiro addosso.
Ancora stentava a crederci.
L’aveva baciata. L’aveva baciata. Sasuke Uchiha, quel Sasuke Uchiha, l’aveva baciata.
“Cosa…?” balbettò Sakura stranita, gli occhi ancora spalancati per lo stupore.
Quasi subito, però, si pentì di aver parlato: Sasuke aveva preso a fissarla, una strana espressione in volto.
Immediatamente abbassò la testa, dispiaciuta.
Forse aveva esagerato.
“Scusami.” mormorò, ancora fissandosi i piedi. “Io… non volevo.”
Un silenzio surreale li avvolse, schiacciandola contro le piastrelle grigiastre, il respiro affannoso.
Sasuke colmò la distanza che si era formata tra di loro con un passo e la costrinse a guardarlo negli occhi, alzandole il mento con una mano.
In quel momento il nero si specchiò nel verde, per la prima volta sinceramente, senza illusioni.
Ormai c’erano solo lui e lei.
“Guardami” le ordinò.
Sakura piegò la testa di lato, gli occhi spalancati, la bocca socchiusa.
“Io…” mormorò muovendo un poco le labbra, cercando di prendere tempo.
Voleva sapere cosa stava accadendo, voleva saperlo.
Ma Sasuke le passò nuovamente le braccia attorno al collo e avvicino le labbra alle sue, delicatamente, lentamente, facendole assaporare, senza alcuna spiegazione, un altro bacio.
Un bacio che non sarebbe terminato mai, stretti l’una all’altro, i due respiri fusi in uno solo.
Drin… drin… drin..
La campanella squillò, argentina e puntuale come al solito per avvertire della fine della ricreazione, ma Sasuke non accennò a muoversi, il corpo modellato a contatto con quello di Sakura, diritto contro il muro.
“La… campanella…” mormorò timidamente la ragazza abbassando lo sguardo. Si vergognava ancora un po’ a guardarlo negli occhi.
“Non m’importa.” Fu la sua semplice risposta.
Sakura sorrise furtivamente, le guance celate dai capelli: da Sasuke avrebbe dovuto immaginarlo.
Alzò gli occhi e annuì, stringendosi di più a lui.
Se ne stavano così, avvinghiati uno all’altra, incuranti della vita scolastica intorno a loro che riprendeva a scorrere frenetica.
Ma per la mia mammina pubblico anche questo! <3
Spero almeno di essere riuscita a tenere i personaggi IC.
Commenti, belli, brutti e costruttivi, sono i benvenuti! ^_^
Alla prossima,
Ayumi -frustrata per come le vengono le SasuSaku-