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Autore: hodie    16/06/2016    3 recensioni
I Winchester sono una delle famiglie più apprezzate di tutta Lawrence. John è a capo di un'imponente agenzia automobilistica che gestisce insieme a suo fratello maggiore, Bobby, mentre insieme a sua moglie Mary - professoressa di filosofia del Liceo locale- è a capo di una famiglia composta da loro e da due meravigliosi figli: Sam e Dean. Sam, il più piccolo, è un semplice ragazzo che si distingue dal resto per la sua innata intelligenza, frequenta il secondo anno del college. Ha un debole per l'arte e per suo fratello, ma sono due passioni che nasconde da sempre. Dean, invece, è scappato di casa per girare il mondo da quando aveva sedici anni e non si è mai pentito della sua scelta. Vive con le stesse persone che conobbe al Liceo tredici anni fa, Castiel, Ruby e Samandriel ed ogni giorno lo vivono come se fosse l'ultimo, ed ogni due settimane viaggiano per una nuova destinazione, sempre diversa. Ma se un giorno decidessero di andare proprio a Lawrence, in Kansas? E se Dean volesse convincere Sam a far parte della sua insolita vita?
[ WINCEST ]
Genere: Avventura, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Ruby, Sam Winchester, Samandriel
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessuna stagione
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Dopo essere scesi dall'aereo i cinque ragazzi salirono sul taxi che li stava aspettando davanti all'edificio -- ovviamente, Ruby aveva organizzato tutto nei minimi dettagli -- che da La Môle li portò fino alla tanto attesa Saint-Tropez. Era strano pensare che fino agli anni '50 era solo un semplie borgo peschereccio, mentre adesso è uno dei luoghi più lussuosi e desiderati da tutto il mondo. Al confine tra Costa Azzurra e Provenza, Saint-Tropez sembrava davvero un paradiso terrestre. I quattro ragazzi avevano già visitato la Francia due anni prima, solo che non si erano mai spinti così a Sud. Erano rimasti nella zona Parigina e prima di visitare il Belgio avevano fatto una breve sosta anche più a Nord, a Lilla.

Di sicuro nessuno dei due luoghi era così particolare e glamour, e Ruby sembrò apprezzarlo particolarmente dato che, dopo un'ora e mezza di camminata aveva già quattro borse colme di vestiti ed accessori rigorosamente firmati. Era talmente ansiosa di visitare anche solo il centro che appena gli altri ragazzi finirono di sistemare le valigie fece irruzione nelle loro camere per supplicarli, quasi, di andare in giro con lei nonostante fossero tutto piuttosto stravolti per il viaggio.

Sam, accanto a lei, guardava il paesaggio che gli si presentava davanti con occhi sognanti, come un bambino che vede Disneyland per la prima volta. Era totalmente rapito dalle particolari architetture mediterranee che non aveva mai visto dal vivo. Adesso avevano smesso di girare per i negozi -- con grande approvazione da parte dei ragazzi -- e si ritrovavano a camminare tra i vicoli secondari del centro storico, fiancheggiati da case colorate con le facciate decorate con segni, mentre i tetti erano di varie sfumature del rosso.

Castiel non perse occasione e tirò fuori dallo zaino la sua adorata Canon, ed iniziò ad immortalare vari aspetti dei vicoli che stavano attraversando. Castiel aveva una passione per la fotografia, oltre alla scrittura, infatti quando visitavano un posto lui si muniva sempre della sua adorata macchina fotografia e del computer per sviluppare le foto, così che alla fine di ogni loro viaggio avevano anche dei ricordi concreti. Questo dettaglio non sfuggì di certo agli occhi curiosi di Sam, che nel frattempo si era già avvicinato a lui.

« E così sei il fotografo del gruppo.. Castiel? » Chiese inarcando un sopracciglio, sperando di non aver sbagliato nome. Anche se era abbastanza certo che fosse quello.
« Sì, qualcosa del genere. » Rispose Castiel, non riuscendo a trattenere una sana risata a quell'appellativo.
« È necessario che ci sia qualcuno in grado di fermare il tempo, non trovi? » Aggiunse, questa volta con tono piu serio. Quella domanda spiazzò completamente il minore dei Winchester, non si aspettava un pensiero così profondo per un inizio di conversazione così banale. Provò comunque ad assecondarlo.

« Sono d'accordo. Ma la fotografia, nonostante sia un modo meraviglioso per fermarlo, non è l'unico ad essere in grado di farlo. Esistono anche altre cose, come per esempio l'arte, il disegno, la piuttura..»

« Lo dici perchè sono queste le tue qualità, non è vero? » Chiese prontamente Castiel, facendo rimanere il ragazzo dagli occhi verdi di stucco. « Come fai a saperlo? Perchè lo dici come se ne fossi certo? »

« Non ci vuole molto a capirlo, Sam, basta guardare i tuoi occhi quando ne parli. » Gli rispose Castiel con una scrollata di spalle, mentre riprese a maneggiare con fare esperto la Canon, riprendendo a fare altre foto.

In quel momento Dean si avvicinò al fratello minore e gli indicò una piccola locanda che fece spalancare gli occhi del più piccolo all'istante, facendo scoppiare a ridere senza ritegno il maggiore che attirò l' attenzione del resto del gruppo.
« Non è affatto divertente. » Alzò gli occhi al cieco Sam, evitando con lo sguardo la piccola locanda la quale insegna rappresentava un clown in versione zombie dall'aria spaventosa. Ovviamente Dean alludeva alla paura che Sam aveva sempre avuto nei confronti dei clown, e proprio come quando erano piccoli Dean glie lo rinfacciava appena ne aveva l'occasione. Certo che non era affatto cambiato, pensò Sam.

« Sì, lo è. Ricordo ancora Plucky Pennywhistle's Magical--»

« Portavi tuo fratello da Plucky? Quel posto è orribile, tutti quel Clown mette ansia. Ci credo che adesso è traumatizzato! » Esclamò Ruby intromettendosi nel discorso tra i due fratelli, beccandosi rispettivamente un dolce sorriso dal minore ed un'occhiata furiosa del maggiore.
« Esatto! È tutta colpa tua, fratellone. » Confermò Sam, avvicinandosi a lui con un sorriso sornione stampato sulle labbra.
« A me piacciono i Clown, sono divertenti.. » Disse Samandriel che fino a quel momento osservava in silenzio la città, senza dare troppo peso alle parole degli altri.
« Bravo Driel, così mi piaci. » Rispose prontamente Dean, facendogli l'occhiolino. A Sam diede parecchio fastidio quel gesto, e non ne capì il motivo.



I ragazzi scelsero il quartiere di Ponche come loro ultima tappa per quanto riguardava la prima giornata. Questo è un labirinto di piccole stradine, vicoli e insenature in cui si concentrano gli edifici con pareti ocra, rosa e arancio. Inoltre lo scelsero perchè era una zona tranquilla -- lontana dal trambusto del porto, perennemente in vita -- e sia perchè distava pochi minuti dal loro hotel.
Notando la spiaggia a pochi metri da loro stabilirono che sarebbero tornati il giorno seguente, perchè ne valeva davvero la pena.

Dean e Castiel non avevano fatto altro che discutere per tutto il tempo, perchè ovviamente il ragazzo dagli occhi verdi non poteva non disturbarlo mentre era tutto concentrato nel trovare l'angolazione perfetta per scattare le foto. Non era una novità che Dean mettesse una mano davanti all'obiettivo nel momento in cui l'altro scattava la foto. Dannazione, Castiel non imprecava mai ma quel ragazzo riusciva a fargli dire cose che in vita sua non aveva mai detto. Ed era esattamente lo scopo di Dean, voleva che Cas diventasse più sciolto e meno rigido, anche se il suo carattere non era così male come sembrava alla prima impressione.

Infatti, Castiel era davvero una persona brillante, creative ed intelligente -- non si sarebbe meravigliato se con il passare del tempo diventasse il migliore amico del fratello, considerando che avevano molte affinità - ma allo stesso tempo era il Re dei divertimenti, per quanto assurdo potesse sembrare. Quando organizzavano le loro feste -- che di legale avevano ben poco -- lui era quello con le idee migliori e tutti lo apprezzavano molto anche per questo. « Sam, dì qualcosa a tuo fratello che non vuole lasciarmi in pace. » Disse esasperato il moro, rivolgendosi verso il fratello minore che stava osservando il mare insieme a Samandriel e Ruby, che erano impegnati a discutere tra di loro. « Dean, lascialo stare. » Replicò il più piccolo dei fratelli avvicinandosi verso di loro, mentre Dean fulminò entrambi con lo sguardo. « Vieni con me, piuttosto. » Sussurrò all'orecchio del fratello maggiore quando furono abbasanza vicini, accennando un sorriso.

« Cosa vuoi? » Chiese con la fronte corrugata Dean, che aveva seguito il minore fino ad un posto più appartato dietro uno dei tanti locali.
« Volevo sapere perchè non fai altro che evitarmi. »

« Ah, quindi è così che mi ringrazi? » Rise il maggiore, passandosi una mano sulla faccia. « Stavo solo dando un po' di privacy alla nuova coppia», aggiunse Dean, alludendo alla ragazza che stava perennemente attaccata al più piccolo dei due.
« Ruby? Oh, no, credimi.. Non mi interessa in quel senso. » Rispose Sam con aria confusa, trattenendosi dal ridere amareggiato.
« E lei lo sa? Perchè non sembra averlo capito. » Rispose con tono freddo Dean, contraendo la mascella e fissando il minore che lo guardò con un sopracciglio inarcato, non capendo il suo comportamento. Sembrava quasi geloso.
« Dean, secondo me ti fai troppi complessi. Probabilmente le sto solo simpatico, non sono quel tipo di ragazzo. Onestamente, non credo che uno come me possa piacerle. » Disse con sincerità il più piccolo, increspando le labbra in un espressione contrariata.

Dean si trattenne dal spalancare gli occhi a quella confessione. Come poteva pensare una cosa simile? Sam era praticamente tutto quello che una ragazza poteva desiderare; inoltre doveva ammettere che era diventato davvero bello. L'ultima volta che lo aveva visto era più basso di lui, aveva i capelli meno mossi ed aveva un fisico meno tonico di adesso. Ma nonostante ciò, anche se non fisicamente, Sam era ancora debole sotto molti punti di vista.

« Dean? Mi stai sentendo? » Lo rimproverò il più piccolo, che nel frattempo continuava il suo monologo. « Mh? Oh, sì, certo-- Ruby non ti piace, ho capito. »

« Dean, stavo parlando di Jessica? »

« .. Chi cazzo è Jessica? » Sam sbuffò esasperato, gonfiando le guance come quando faceva da bambino, per poi dargli un pugno debole sulla spalla. « Idiota. » Disse serio Sam, prima che l'altro potesse lamentarsi.
« Puttana. » Replicò Dean con il medesimo tono, proprio come facevano qualche anno fa.
« Andiamo dagli altri? » Chiese il minore, guardandosi attorno e notando che ormai il sole stava quasi per tramontare.
« Sì, altrimenti iniziano a pensare male. »
« Dean! » Esclamò l'altro, arrossendo di colpo mentre ascoltava le sue parole. « Dimmi! » Rispose prontamente l'altro, mettendosi a ridere per la sua espressione sconvolta.
« Oh, stai zitto. » Disse esasperato Sam, per poi afferrargli un braccio per tirarlo a sè, trascinandolo verso la stradina dove avevano lasciato gli altri.

Samandriel e Castiel erano seduti sulla panchina lì accanto mentre Ruby, in piedi, faceva avanti ed indietro mentre parlava al cellulare con quella che doveva essere una sua amica. Tutti si voltarono verso la direzione dei due fratelli non appena questi lo raggiunsero, e prima che Castiel potesse chiedere se era successo qualcosa, Ruby si posizionò davanti ai due con un grande sorriso.
« Finalmente, ragazzi! Dai, andiamo in Hotel che stasera vi porto a mangiare in un posto meraviglioso insieme ad una mia amica. » Disse rivolgendosi anche agli altri, e a quelle parole i due ragazzi seduti scattarono in piedi.
« Da quando hai amiche in Francia? » Chiese Samandriel, che era la persona con cui Ruby andava più d'accordo. « Ho le mie conoscenze. » Rispose scrollando le spalle.

Arrivarono in Hotel seguendo le indicazioni della ragazza, che adesso era nella hall a richiedere le chiavi delle stanze, con la sua parlantina francese. Si voltò verso i ragazzi dietro di lei e sorrise.

« Cas e Driel, per voi è la stanza 210. » Porse le rispettive chiavi ai due. « La 212, quella affianco, è da tre quindi io, Sam e Dean staremo lì. Purtroppo non c'erano stanze libere da cinque quindi questa era la soluzione migliore. » Aggiunse, mentre si diressero tutti verso l'ascensore che lì portò fino al loro piano. Le valigie le avevano scaricate nella hall appena erano arrivati a Saint-Tropez per cui gli addetti si erano già occupati di sistemarle nelle rispettive camere.

Dean non impazziva all'idea di condividere la camera con Ruby e suo fratello, c'era qualcosa negli atteggiamenti della mora che non lo convinceva. Ovviamente l'altro sembrava fin troppo spensierato e, soprattutto, andava troppo d'accordo con una ragazza che conosceva da poche ore.
La cosa che gli dava più fastidio era l'ingenuità con cui si porgeva a lei, mentre quest'ultima lo divorava letteralmente con lo sguardo. Dean non parlò fino a quando non arrivarono al loro piano. Entrarono nella stanza e notò subito due letti a castello posti lateralmente al piccolo balcone che si affacciava sul Borgo e un letto qualche metro più avanti con tanto di televisore a schermo piatto sulla parete e comodino con tanto di abat-jour e telefono fisso affianco.

Sulla destra c'era la porta del bagno che Ruby, con la scusa dell'essere una ragazza e in quanto tale di avere la precedenza, occupò all'istante. Sam si era gettato sul letto e controllava il cellulare, rispondendo a qualche messaggio ed e-mail. La maggior parte erano di Jessica, alla quale non aveva reagito bene a questa follia di andare in giro con il fratello, anche se Sam riuscì a tranquillizzarla non appena le disse che sarebbe tornato entro il fine settimana. Inoltre, aveva risposto ad alcune mail del College, orari per corsi ed inviti ai tipici eventi a tema, che evitava quasi sempre.

« Ancora quella Jessica? » Disse il fratello maggiore con un tono che fece alzare gli occhi al soffitto al più piccolo. « Hai capito il piccolo Sammy, sempre circondato da belle ragazze.. »
Aggiunse, sporgendosi verso di lui giusto per leggere qualche parola del messaggio di Jessica, dato che l'altro bloccò lo schermo del cellulare per impedirgli di leggere il resto.

« Dean! » Rispose senza trattenere una risata -- anche se il maggiore lo stava davvero portando all'esasperazione, un po' si stava abituando -- mentre Dean rimase un po' più del dovuto a fissare le fossette ai lati della bocca del fratello minore.
« Che c'è? È da anni che non ti vedo e non posso nemmeno essere curioso della tua vita sentimentale? »

« Dean, ma lascialo in pace. E comunque non lo direbbe di certo a te. »
Si intomise Ruby, dopo essere uscita dal bagno con solo una misera canottiera larga sopra l'intimo, che lasciava ben poco all'immaginazione. Dean scrollò semplicemente le spalle, andando verso di lei, mentre Sam spostò lo sguardo verso di lei.
« Tu non riesci proprio a farti gli affari tuoi, ah? » Le disse, mentre lei rise e si mise sulle punte dei piedi per dargli un sonoro bacio sulla guancia, per poi fargli l'occhiolino.

« Mi conosci. »



La situazione che si era creata durante la tanto attesa cena era stranamente piacevole. Come Ruby aveva promesso, si erano ritrovati in un ristorante nel bel mezzo della città di Saint-Tropez, L'auberge des maures. Era un posto davvero particolare e doveva essere anche piuttosto antico, pensò Sam. Il loro tavolo era situato in una zona un po' isolata rispetto alle altre, così che potessero avere una maggiore privacy.

L' amica di Ruby, Anna, era una ragazza che a giudicare dall'aspetto e dai suoi modi di fare doveva avere la loro età. Anche se il suo inglese era marcato da una forte pronuncia francese, riuscì benissimo a far conversazione con tutti conquistandoli con la sua semplicità e simpatia. Dopo aver ordinato, Anna si rivolse al cameriere in un modo troppo naturale e spontaneo-- e, dopo che chiamo papà il proprietario del locale, i ragazzi dedussero la parentela.

« Sapete, quando Ruby era piccola e veniva con i suoi genitori qui per passare l'estate, spesso passavamo intere giornate insieme. » Affermò la rossa, attirando l'attenzione dei ragazzi e della sua amica.« Quasi non ci credevo oggi, quando mi ha detto che era qui insieme a dei suoi amici! E adesso basta parlare di me, voglio sapere qualcosa su di voi. »

« Non c'è molto da sapere. Ci spostiamo spesso, non apparteniamo a nessun posto, appena concludiamo un viaggio ci prepariamo per affrontarne un altro. È da un po' di anni che andiamo avanti così. » Rispose Castiel con il suo tono tremendamente calmo, parlando a nome di tutti. « Tranne per Sam, questo è il suo primo viaggio con noi. »

« Primo e ultimo. » Ribadì quest'Ultimo, sentendosi tirato in causa. « Studio alla Weshburn University, in Kansas. Ho intenzione di finire almeno il college, poi vedrò che strada scegliere. » Anna gli rivolse un sorriso a trentadue denti che Sam ricambiò.

« Ne ho sentito parlare, i miei complimenti Sam. Chissà, magari un giorno anche noi faremo questo strano stile di vita. » Disse Anna, con tono a metà tra il divertito e il sognante, spostando lo sguardo dal più piccolo dei Winchester alla sua amica.

« Le ragazze sono sempre ben accettate, anche perchè non so se te ne sei accorta ma qui scarseggiano. » Ed ecco Dean e la sua solita sfacciataggine. Sam gli rifilò un occhiata mentre Anna osservava la scena divertita, annunendo.

« Sì, me ne sono accorta. Però sembrate un gruppo molto unito, è una cosa davvero bella. » Aggiunse la rossa, notando come andassero d'accordo nonostante fossero tutti così diversi.

« Siamo una famiglia. » Questa volta toccò a Samandriel rispondere, che era stato in silenzio per tutto il tempo. Sam si limitò a sorridere amareggiato, perchè anche se gli stavano già a cuore detestava il fatto che suo fratello avesse in qualche modo sostituito il suo posto e quello dei suoi genitori per loro. Lo faceva sentire indifferente agli occhi del maggiore, come se lui, mamma e papà non valessero nulla.

« Sammy, tutto bene? » Chiese al suo orecchio il fratello, seduto accanto a lui, mentre portava una mano sul suo ginocchio. Probabilmente si era accorto del suo stato di trance, diversamente dagli altri che erano troppo impegnati a mangiare le specialità tipiche del territorio Francese che il cameriere di prima aveva appena portato e parlare tra di loro riguardo i loro diversi stili di vita.

Sam annuì piano con il capo, accennando un mezzo sorriso, mentre portò la propria mano sulla sua per spostarla dal suo ginocchio, ma Dean invece di farlo strinse la mano del fratello minore e fece intrecciare le sue dita insieme alle proprie. « Sto bene, Dean. »

« Piccolo bugiardo. » Mormorò al suo orecchio, mentre Sam strinse maggiormente la presa della sua mano ed evitò di rispondere perchè sapeva di non essere bravo a fingere. Si limitò a mangiare insieme agli altri, lasciando a malincuore la mano di Dean, e come al solito quest'ultimo non perse occasione di provarci con la dolce Anna, mentre Ruby nascondeva una risata dietro il bicchiere di vino pregiato e Sam faceva di tutto per non fargli capire che la cosa lo infastidiva parecchio.


Inutile dire che alla fine della serata, mentre Sam si dirigeva insieme agli altri verso l'Hotel -- non prima che Ruby saltasse addosso ad Anna, proprio come due bambine che non si vedono da una vita -- Dean sussurrò qualcosa che a giudicare dalla reazione della rossa doveva essere davvero incedente, e dopo che quest'ultima salutò un ultima volta tutti si lasciò trascinare al piano di sopra, dove doveva esserci la sua camera da letto, e Sam capì che non avrebbe rivisto il fratello prima della mattina dopo.



































HI GUYS. Lo so, sono in ritardo sparato ed il finale è molto WTF DEAN CHE CAZZO FAI. (..) Ad ogni modo, sono già a metà del prossimo capitolo e non vedo l'ora di pubblicarlo. ( Le cose tra i due migliorano, I promise! ) Come al solito ci tengo a ringraziare chi segue, mette nei preferiti o nelle ricordate la mia piccola storia. E in modo particolare chi recensisce. ( devo ancora rispondere ad alcune recensioni, oddio..) Fatemi sapere cosa ne pensate, mi renderebbe davvero felice! ♡ Alla prossima!
  
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