Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Crilu_98    17/06/2016    1 recensioni
"La prima cosa che noto è che cammina in modo strano: tiene le braccia larghe attorno a sé e procede lentamente, titubante. Le sue mani incontrano lo spigolo di uno dei banconi e mi chiedo perplesso perché abbia dovuto toccarlo, prima di aggirarlo. Poi, quando mi soffermo sui suoi occhi, spalancati e fissi su di noi, comprendo.
-Ma è cieca!- urlo, balzando in piedi. La ragazzina si ferma e fa una smorfia sorpresa, voltando il capo proprio verso di me."
Alexandra Jane Sorrentino: origini italiane, orgogliosa, razionale, talmente sicura di sé e delle sue capacità da iscriversi ad un concorso televisivo di cucina. Unico problema: un incidente l'ha resa cieca. Ed è questo che attrae e insieme spaventa Jake Moore, inflessibile e scontroso giudice del concorso: perché Alexandra è diversa, speciale... Ma è probabilmente anche l'unica in grado di capire il suo modo di fare cucina e, con esso, tutto ciò che ha tentato di dimenticare dietro di sé...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
P.O.V. Jake
 
Osservo con occhio critico i cinque concorrenti che rischiano di essere eliminati: in base alla classifica dei punteggi da loro ottenuti nelle prove precedenti i candidati peggiori della squadra che aveva perso la prova della cena si sono sfidati per rimanere tra noi. Li fisso negli occhi, spostando lentamente lo sguardo dall'uno all'altro, divertendomi nel notare la loro crescente attenzione.
Dave Morris, impacciato, maldestro, insicuro: per preparare un piatto riduce il piano di lavoro in condizioni pietose e non osa mai qualcosa di esageratamente innovativo.
Ed Price, il cugino di Ruby Fisher: un ragazzo corpulento ed allegro, con tanta voglia di fare ma, al solito, poca inventiva.
Monica Green, invece, ha fantasia da vendere ma commette errori di tecnica imperdonabili.
Milla Roberts sembra prendere quella sfida come un gioco e mi hanno detto che ha partecipato per una scommessa fatta al proprietario del bar in cui lavora: è la più tranquilla e posata dei cinque.
E infine c'è Wade Baker, l'amico si Smith, che ricambia il mio sguardo con strafottenza. Oh sì, lui lo elimino con grande soddisfazione!
-Solo uno di voi si salverà oggi: gli altri stanno per consegnare il grembiule e tornare a casa.-
La voce di Elizaveta, al mio fianco, è composta e seria, ma posso percepire nel suo volto il rilassamento dovuto alla nostra "relazione". Per quanto mi disgusti raggirarla a quel modo, il mio piano sta funzionando: le dicerie su Alexandra e me sono sparite e Smith la osserva spesso di sottecchi, infuriato. Gli unici a sapere la verità sono suo fratello Tyler e Robin, ed entrambi mi squadrano con sufficienza e preoccupazione, non riuscendo ancora a credere che proprio io voglia (possa?) prendermi cura di lei. Quello che mi da' più fastidio, però, è vederla continuamente scortata da Hamilton e Brooks: se Alex si è affrettata a chiarire l'omosessualità del primo, ogni volta che si parla di Adam le sue guance si imporporano e mi intima di chiudere il becco. Tutto questo negli incontri più o meno fortuiti nei corridoi e in pochi sussurri rubati durante le registrazioni: è una situazione stressante, che non vedo l'ora di risolvere.
-Jake, a te l'onore di annunciare chi rimarrà nella cucina di 'Chefs'!-
"E ti pareva?"
Mi volto verso Juan per accertarmi che non abbia ripensamenti dell'ultimo minuto, ma lui sfugge ostinatamente al mio sguardo: è ferito perché non gli ho accennato nulla di ciò che è successo dopo che l'avevo cacciato di casa e non comprende il repentino cambio di rotta che il mio rapporto con Elizaveta ha subito. Mi sento quasi in colpa ad averlo trattato così e in fondo - molto in fondo - i suoi consigli paterni ed assillanti mi mancano...
"Al diavolo, Jake! E' la tua vita e tu sai cosa stai facendo: quando sarà tutto finito gli spiegherai ogni cosa...."
Prendo un grande respiro e annuncio il nome della vincitrice:
-Milla, è un grande piacere per noi poterti annunciare che la tua avventura nella cucina di Chefs continua!-
Milla è felice, ma mi lancia un'occhiata divertita: è una donna con molta esperienza e sa che quella frase me l'hanno cucita addosso come un vestito troppo stretto. Gli altri quattro salutano i compagni quasi in lacrime; sono sicuro che Dave avrà una crisi nervosa appena le telecamere verranno spente, ma ora come ora non mi importa. Non faccio in tempo ad allontanarmi dalla scena, infatti, che Elizaveta mi sfiora il fianco in modo provocante ed io sbuffo: questa donna è insaziabile. Inoltre questa mattina mi sono salvato per miracolo dal linciaggio ad opera di Robin Ben Jelloun e di Tylier Sorrentino, che a quanto pare non si sopportano, ma visto che c'era di mezzo una ragazza dal cuore infranto (Alexandra) e uno stronzo responsabile (cioè io) hanno pensato di unire le forze... Per fortuna la ragazzina li ha fermati in tempo prima che qualcuno potesse assistere alla scenata, e gli ha spiegato tutto. L'unico della sua cerchia a non esserne al corrente è Hamilton, che ultimamente ha un umore instabile: spero per lui che oggi sia in vena, perché la sfida va avanti e non può permettere alle sue emozioni di interferire, se spera di vincere.
Elizaveta finisce di parlare con un operatore e nel passarmi al fianco si china verso il mio orecchio e ridacchia:
-Dopo, nel mio camerino.-
Sorrido, anche se l'occhiata che Robin mi sta lanciando potrebbe polverizzarmi.
-Non vedo l'ora!- esclamo, non riuscendo a nascondere un pizzico di ironia, ma Hobbes non se ne accorge e si allontana soddisfatta.
 
Quando esco dal camerino di Elizaveta sistemandomi la camicia, le riprese stanno per iniziare. E' perciò con grande sorpresa che vedo Richard Hamilton seduto sul pavimento di un corridoio laterale, con la divisa stropicciata e la testa fra le mani.
-Hamilton?- lo chiamo, ma lui sembra non sentirmi. Mi avvicino e lo scuoto per la spalla: ultimamente i miei gesti mi stupiscono sempre di più, in un altro momento avrei fatto finta di non averlo visto. Ma Alexandra ha smosso qualcosa di veramente grande in me, ha risvegliato istinti che credevo perduti per sempre. E poi Hamilton è suo amico e so che si preoccupa per lui, di conseguenza la sua apatia è per me un problema.
-Hamilton, è tardi, stanno per iniziare!-
Il ragazzo alza lo sguardo su di me e stupito vedo la scia delle lacrime che hanno solcato il suo viso; gli occhi chiari sono cupi e spenti.
-Che importanza ha? Come posso sperare di vincere se il mio ragazzo mi ha appena mollato?-
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo:
-Dio, Hamilton, non fare l'adolescente in crisi esistenziale per una storia finita male!-
-Era una storia che durava da due anni!- sbotta e vedo che sta praticamente tremando -Lei non ha idea di cosa significhi essere gay in questo ambiente così chiuso e competitivo! Ho perso dei lavori per questo, e Chad, nonostante la gelosia e tutti i suoi difetti, è stato l'unico conforto quando il mondo mi chiudeva la porte in faccia. Per questo ho nascosto la mia omosessualità, per questo nessuno, qui, sa chi sono! E dopo due anni - due anni, cazzo!- mi viene a dire che non può stare con un uomo con i miei orari, che passa più tempo in cucina o in questo stupido show che a casa con lui... Come se non si fosse mai accorto del lavoro che faccio!-
Respira affannosamente e io non so che fare: non sono un esperto di relazioni di qualsiasi genere, e non posso neanche immaginare il suo tormento. Ma Richard non sembra rendersi pienamente conto della mia presenza lì, perché continua con le sue riflessioni:
-Ma lo dovevo capire, che c'era qualcun altro. Perché sì, oh sì!, ci deve essere sicuramente un altro... Ed era con lui quando mi diceva di essere impegnato, anche quando io avevo fatto i salti mortali per ritagliarmi del tempo da passare insieme!-
E' arrabbiato, ferito, abbattuto. Sembra l'ombra del ragazzo solare e gentile che tutti apprezzano. E quando riesco a cogliere l'affinità tra la sua rabbia e quella che mi ha perseguitato per tanto tempo arriva il colpo di genio. Davvero, un sorriso a malapena contenuto increspa le mie labbra, mentre lo costringo a guardarmi negli occhi:
-Ti è andata bene, Hamilton: se qui ci fosse stata Alexandra, o la Ben Jelloum, o qualsiasi altra persona, ti avrebbe coccolato e consolato, quasi mettendosi a piangere con te. Beh, io non ne sono capace e per questo ti sarò molto più utile. L'unico consiglio che posso darti, infatti, è di muovere il culo e filare dritto in cucina. Non riesci a passare oltre a questa storia? Non farlo, allora. La rabbia, la delusione, l'umiliazione... Riversale nei tuoi piatti. Saranno più vivi, più veri, e per un poco ti sentirai meglio.-
Vedo una debole scintilla di fiducia accendersi nelle iridi del ragazzo e sono oltremodo fiero di me.
"Se Alexandra fosse qui in questo momento..." penso soddisfatto. Hamilton si alza, mi indirizza un mezzo sorriso nervoso e si incammina verso la cucina.
-Ah, Hamilton?- Si gira e mi osserva con le sopracciglia alzate. -Non commettere un errore stupido: quando ne avrai abbastanza dell'ira, abbi il coraggio di lasciarla andare.-
 
P.O.V. Alexandra
 
Con l'eliminazione di questa mattina siamo rimasti in dieci in cucina, e la competizione si sta facendo serrata. In particolar modo, il duo Priscilla-Oliver sembra ancora più inviperito dopo che Wade è stato eliminato e non perde occasione per prendersela con gli altri concorrenti.
Poche ore fa, per esempio, Priscilla ha intavolato un'accesa ed aspra discussione con Samantha "Sam" Foster su un dolce che entrambe conoscevano, ma che preparavano in modo diverso. Visto che andavano per le lunghe - Sam è una che non si fa pregare quando si tratta di attaccare briga - Sean Walker è intervenuto prima che lo facesse la sicurezza.
-Lasciala perdere!- aveva esclamato per calmare la ragazza -Non capisci che senza Baker si sentono più deboli?-
Questo è stato solo il primo dei tre eventi strani di questa mattinata: il secondo è stato quando Evan Parker, il ragazzo snob che mi aveva dato la dritta su Elizaveta e Smith, mi si è avvicinato per chiedermi se avessi risolto il "problema" dell'altro giorno.
-Sì, ti ringrazio!- avevo risposto, circospetta, aspirando il suo odore: molti cuochi, tra cui io, sono avversi ai profumi artificiali, perché potrebbero compromettere la riuscita di un piatto, ma Evan non rinuncia mai alla sua costosa colonia. E nonostante ciò, è uno dei concorrenti più validi e competitivi; per questo non riuscivo a spiegarmi il suo comportamento altruista e preoccupato. Mi sarei aspettata un aiuto da Adam, o forse da Emma Rivera, che è sempre dolcissima con tutti, ma da lui no.
Lo avevo afferrato per un braccio prima che si allontanasse e lui aveva emesso un mezzo sbuffo infastidito.
-Nonostante quello che hai sentito, volevo dirti che ciò che Smith ha detto su di me non è vero.-
-Non mi interessa, Sorrentino, ma l'avevo già immaginato.-
-Se non ti interessa perché mi hai aiutato?-
Avevo avvertito il peso dei suoi occhi su di me e poi la sua risposta, poco più di un sussurro prima che si defilasse:
-Non l'ho fatto per te.-
L'incontro mi ha lasciato basita e perplessa, ma ciò che mi preoccupa più di tutto è il rapporto disastroso tra Robin e Tyler: si detestano e non fanno nulla per nasconderlo, ed essendo entrambi molto testardi averli vicino nello stesso momento non è mai una buona idea. Come quando, appena arrivati negli studios, hanno visto Jake baciare Elizaveta; senza neanche consultarmi, dopo avermi avvisata con tono mesto si sono diretti verso di lui con non so quali precise intenzioni... E sarebbe finita male se non li avesse ripresi in tempo. Mio fratello era sollevato per il fatto che per un po' sarei stata lontana da Moore, Robin decisamente meno:
-Sei sicura di poterti fidare di lui, Alex?-
-Sì, ne sono sicura, anche se non so spiegarti bene il perché... Cioè potrei, ma mi vergogno.-
-Ok, non voglio ascoltare!- aveva esclamato Tyler con tono esasperato.
-Zitto tu! Alexandra, tesoro, a me questa cosa sembra destinata a finire male...-
-Che fine hanno fatto le dolci e romantiche ragazze di una volta? Possibile che siano tutte come te, acide e pessimiste?-
-Si dice realista.-
-No, tu sei un vero e proprio uccello del malaugurio! Magari questa volta non andrà a finire in maniera catastrofica!-
-Lo dici solo perché così la tua adorata sorellina non avrà altri uomini che le ronzano intorno! Sotto sotto ci speri, che Moore si confermi il bastardo che tutti credono che sia!-
Avrebbero continuato per ore, se noi non avessimo avuto le riprese e Tyler il suo lavoro.
 
Insomma, è stata una mattina movimentata, e la prova di oggi pomeriggio sembra essere impegnativa; come è giusto che sia, visto che la finale è sempre più vicina. Comunque vada, sono orgogliosa di essere giunta fino a questo punto.
Elizaveta - la sua voce e il suo atteggiamento sono più rilassati e composti, adesso che va a letto con il mio Jake - ci annuncia la sfida: è una prova tecnica, in cui l'ispirazione e la creatività servono a poco. Dobbiamo infatti cucinare una spigola al sale: il pesce è già di per sé ostico per una come me, che non lo ha mai amato, ma mi sento in estrema difficoltà perché per questa ricetta bisogna riuscire a riconoscere il momento giusto della cottura.
"Bene, Alex, hai a disposizione una spigola, un kilo di sale e due ore di tempo: fatti venire qualche idea per recuperare il tuo svantaggio!"
Inizio subito a darmi da fare, pulendo il pesce (lo tengo in acqua a lungo, in modo da eliminare tutto il sangue) e cospargendolo di sale. Aggiungo poi un po' di succo di limone per rendere la crosta più saporita ed inforno; incrocio le dita, sperando che il tempo stimato non mi tradisca. Non posso valutare con la vista lo stato di cottura del pesce, ma sono in grado di farlo con l'olfatto e presa dalla paranoia avvicino più volte il naso all'imboccatura del forno per controllare.
-Così ti scotterai il naso!- commenta Jake alle mie spalle. Il tono è lo stesso di sempre, ironico ed affilato, ma so che stava bruciando da ore per potermi parlare, lo capto nella sua voce. Ed intimamente tiro un sospiro di sollievo perché, al contrario di quanto avevo detto a Robin, ho paura della malia di Elizaveta Hobbes: ho paura che Jake Moore non torni più da me. Non gli rispondo, ma con un sorriso felice inizio a preparare la salsa di acciughe ed olive da accompagnare alla spigola.
Allo scadere dei trenta minuti la tiro fuori e con un sospiro di sollievo mi accorgo che la consistenza è morbida e non rinsecchita o bruciata. Manca ormai solo un quarto d'ora ed io impiatto in fretta, sperando di non sporcare troppo il piatto da portata con l'olio e la salsa, che ho messo a parte in quanto i giudici dovranno giudicare soprattutto il sapore del pesce.
Quando lo presento alla giuria ho il cuore in gola, e batte più forte di quando sono entrata nella cucina di Chefs per la prima volta: vorrei poter dire che è solo per il giudizio della sfida, ma so che non è così. Oggi è la prima volta che io e Jake siamo calati nei nostri ruoli consueti, dopo le dichiarazioni di domenica: il nostro rapporto è cambiato per sempre, eppure agli occhi degli altri è rimasto sempre uguale e perciò siamo costretti ad andare avanti con questa mascherata. E' già stato difficile fingere indifferenza al suo "ritorno di fiamma" con Elizaveta, ora sta a lui comportarsi in modo professionale per non farci scoprire. Neanche a farlo apposta, è il primo ad assaggiare la spigola:
-Considerati i tuoi problemi, la cottura è accettabile, anche se non perfetta. Hai pulito il pesce in maniera eccellente e l'hai salato in maniera corretta, perciò ha un buon sapore.-
Martinez è d'accordo con lui:
-La cottura è passabile, ma il sapore è squisito e la salsa che hai preparato per accompagnarlo dimostra che la tua inventiva trova spazio in tutti i piatti... Ne terremo conto nel giudizio finale!-
-Mi accodo ai miei colleghi.- esclama Elizaveta, mentre sento le posate tintinnare sul piatto -Sappi però che la cottura era un passaggio fondamentale nella buona riuscita di questa sfida e che tu ti sei piazzata al di sotto dei tuoi standard!-
Le loro parole mi intristiscono: non tanto per il continuo accenno alla mia cecità - è e sarà sempre un problema, punto - piuttosto per l'accondiscendenza con cui tutti e tre mi trattano. E' come se dicessero "beh, certo non poteva fare di meglio perché è cieca, quindi riempiamola di complimenti e paroline dolci."
Mi da fastidio, ma sorrido e non lo do a vedere; il mio umore peggiora nel captare i soliti commenti maligni di Oliver:
-Quel pesce era crudo, si vedeva da lontano, ma ovviamente l'hanno nascosto per non sembrare insensibili davanti alle telecamere! Dai, che questa è la volta buona che ce la leviamo dalle palle!- esclama tutto contento nei confronti di Priscilla.
Mi rincuoro un po' solo nell'ascoltare i complimenti per i piatti di Robin e Richard. Per quest'ultimo, in particolare, Jake utilizza uno strano tono di voce: sembra soddisfatto e... Orgoglioso?
-C'è qualcosa che devi dirmi?- scherzo con il mio amico.
-Su cosa?-
-Dai, Jake Moore ti ha appena lodato davanti a tutti e tu sembri un pupazzo con la batteria scarica!-
-Chad mi ha lasciato...-
-Oh!- Il mio entusiasmo si smorza.
"Che giornata..."
-Ma Moore è stato gentile con me.- prosegue il ragazzo e ciò che dice mi stupisce. Mi racconta del suo incontro con Jake e non posso fare a meno di sentirmi felice per lui: si vede che sta cercando la mia approvazione a distanza, tentando di allontanare il suo passato. So che quello che ha detto a Richard l'ha vissuto in prima persona  e avverto con urgenza ancora maggiore il bisogno di poter stare con lui, per aiutarlo a dimenticare ed andare avanti.
La prova va bene e nonostante la mia posizione in classifica sia scesa di molto, posso tirare un sospiro di sollievo: ad essere eliminati saranno Ruby Fisher, che senza il cugino non è durata neanche un giorno, ed Emma Riviera, perché ha quasi completamente bruciato la sua spigola.
-Sean e Samantha si stanno facendo a vicenda le congratulazioni per aver passato la prova... Con molto calore!- commenta Richard mentre ci dirigiamo verso l'uscita.
-Che modo assurdo per provarci con una ragazza!-
-Perché?-
-Perché passeranno secoli prima che si mettano insieme, se continuano con "oh, complimenti per lo sbuffo di panna sul cupcake!" e "grazie, anche il tuo arrosto sembrava delizioso!"-
E' a questo punto che ci avvicina Evan Peters - lo riconosco dalla colonia.
-Salve, Peters!- lo saluta Richard, sorpreso e confuso.
-Complimenti, Hamilton, ho visto da vicino il tuo piatto e la tua idea per la spigola è stata davvero... Originale.-
-Grazie.-
Poi Evan sembra accorgersi di me ed aggiunge, mascherando con la solita alterigia l'imbarazzo:
-Sorrentino, ho visto che anche questa volta te la sei cavata!-
-Faccio quello che posso, Peters.- 
E mentre salgo nella macchina di Tyler, riflettendo sul comportamento di quel cuoco stravagante, mi si accende una lampadina al neon nel cervello e inizio a ridere come una matta.
-Hai bevuto qualcosa, in cucina?- ironizza mio fratello.
-No, ho appena scoperto come funzionano le schermaglie amorose tra chefs.-
-Te l'ha spiegato Moore?-
-Certo che no! Noi due siamo semplici conoscenti qui, ricordatelo!-
-E chi allora?-
-Un amico.- ridacchio. Tyler pare riflettere sulle mie parole:
-Uno di questi giorni potresti spiegarmele.-
-Cosa? Le schermaglie amorose? E perché mai?-
-Non si sa mai, potrebbero sempre risultare utili!-
-Ti sei innamorato di qualche mia collega, fratellone!?- esclamo, estasiata, ma nonostante le mie domande e le mie minacce, non è possibile cavargli nulla di bocca e alla fine devo rinunciare.
 
 
Angolo Autrice:
Capitolo che offre una panoramica più ampia su tutti i cuochi di Chefs, senza soffermarsi troppo su Jake e Alexandra, visto che la loro relazione è "in pausa"! Sono molto contenta di essere riuscita a dare spazio anche agli altri personaggi più marginali e soprattutto di aver fatto interagire Richard e Jake... A questo proposito, avete capito le intenzioni di Evan? ;)
Alla prossima
 
Crilu 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Crilu_98