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Autore: Leonhard    17/06/2016    4 recensioni
Cos'è successo prima? Cos'è successo dopo?
Questa raccolta di OS ripercorre i giorni che nessuno ha visto. Il prima della guerra ed il dopo, la partenza ed il ritorno dei dieci guerrieri dell'Armonia
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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BARTZ KLAUSER


Il vento era la sola cosa che aveva nelle orecchie e Bartz non riusciva a pensare a qualcosa che gli mancasse in quel momento. Il tocco dell’erba contro la nuca, un piccolo stelo incastrato tra i denti, il vento che giocherellava con le fronde di quell’albero sotto cui aveva trovato un ottimo posto dove schiacciare un pisolino. Sentiva il vivace cinguettare di Boko poco lontano, che ruspava in cerca di vermi, semi o radici di erba Ghisal a voler tentare la fortuna.

Erano passate meno di due settimane da quando lui ed i suoi compagni avevano sconfitto ExDeath, e la sua Lama del Coraggio che gli pendeva alla cintura a testimoniarlo: la spada non era molto conosciuta per il suo aspetto o per il suo caratteristico color vermiglio quanto per il nome. E parlando di nomi, le identità dei quattro guerrieri che avevano salvato il mondo erano ormai di pubblico dominio. Tutto quello non poteva durare.

Lenna era diventata sovrana del regno di Tycoon, com’era suo diritto e dovere. Faris aveva provato a far parte di quel mondo, ma era finita come entrambe le sorelle avevano previsto; lei era un pirata, una donna di mondo, abituata a solcare i mari e proprio quello aveva preso quando, appena qualche giorno dopo, aveva capito che quella vita di corte non faceva assolutamente per lei.

Lui? Beh, lui non c’entrava nulla in quella storia e dopo un po’ si era accorto che erano Lenna, Faris, Krile e Galuf, pace all’anima sua, che non c’entravano veramente. Alla fine, era stato un gruppo senza nulla in comune ad aver sconfitto Exdeath e, scomparsa quell’unico elemento in comune non aveva più trovato motivo per interrompere il suo viaggio. Boko era stato ben contento di riprendere a seguire il vento malgrado il rapporto che si era venuto a creare con Lenna in quei pochi giorni che lui passò a corte; la neo regina l’aveva coccolato e viziato con succulenti cespugli di erba Gishal e Bartz era stato quantomeno sorpreso dalla felicità che la bestiola aveva dimostrato quando si era presentato davanti a lui con la coperta che usava per sella.

E via per il mondo: aveva cavalcato verdi praterie ed attraversato alte montagne, fitte foreste e torridi deserti. Aveva viaggiato per qualche giorno prima di rendersi conto che tutti quei posti li aveva già visti durante i suoi pellegrinaggi: a quella consapevolezza era seguita molto velocemente l’idea di dover trovare altri luoghi inesplorati, posti nuovi, posti che valesse la pena vedere, spazi per cui valesse la pena viaggiare.

Voleva, doveva trovare delle nuove praterie in cui lanciare Boko al galoppo, assaporare la sensazione di libertà che ricordava le prime volte, gustarsi il fresco del vento che giocava con i suoi capelli e gli pungeva la faccia, godersi il veloce e regolare galoppare delle zampe di Boko unito al frusciare dell’erba calpestata: tutto quello non significava nulla se non c’era a condirle la sensazione di star correndo dall’ignoto verso l’ignoto.

E così il suo pellegrinaggio era ripreso ed interrotto nel giro di poche ore: da lontano, poteva ancora scorgere le guglie del castello del regno di Tycoon e sotto quell’albero il tempo sembrava non passare. Dormire o far finta non cambiava più di tanto: sentiva sempre gli uccellini cinguettare, Boko ruspare il terreno ed il fruscio delle fronde al vento. Aprì gli occhi e sbadigliò; cavolo, quasi sentiva la mancanza persino di Gilgamesh: almeno con lui avrebbe potuto farsi un bel duello.

Si mise seduto, attratto da qualcosa poco lontano da lui. era come un luccichio, una piccola molecola che brillava a mezz’aria. Ebbe appena il tempo di pensare che era un momento strano per vedere le lucciole, quando il puntino luminoso si espanse a formare un luminoso ed accecante fascio di luce. Quando riaprì gli occhi si trovò al cospetto di una donna.

Guardando la sua figura esile e minuta, i suoi voluminosi capelli biondi ed i suoi occhi blu non poté non pensare a come la bellezza di Faris passasse rapidamente in secondo piano. La donna gli rivolse un’occhiata gentile, prima di salutarlo con un lieve cenno del capo.

“Bartz Klauser” chiamò. Aveva una voce bella ma profonda. “Io sono Cosmos, la dea dell’Armonia”.

“Oh” commentò il ragazzo, alzandosi in piedi: probabilmente avrebbe potuto esprimersi in modo più sagace o almeno intelligente, ma il suo cervello si era spento. “Ci sono dei problemi?”.

“Temo proprio di si, Bartz” annuì lei, incupendosi. “Il tuo mondo…anzi, tutti i mondi sono in pericolo. Chaos, il dio della Discordia, presto li conquisterà e li distruggerà se non facciamo qualcosa”.

“Chaos?” ripeté lui, senza capire.

“Io e lui stiamo combattendo una guerra” spiegò la dea. “Una lunga ed estenuante guerra, che purtroppo sta volgendo in suo favore. Sono alla ricerca di guerrieri disposti a combattere per me contro i suoi campioni”.

“Quindi, ti serve il mio aiuto?” chiese Bartz. La dea annuì.

Bartz sospirò: andare il guerra non era esattamente la soluzione ottimale alla carenza di luoghi da esplorare. Prima di aver modo di pensarci, si trovò ad annuire.

“Verrò con te” disse. “Se ci saranno luoghi nuovi da esplorare, ci sto”.

“Bartz…” sospirò Cosmos. “Dovrai combattere; esplorerai posti sconosciuti, ma molto probabilmente ostili. Anche con questa consapevolezza vuoi comunque rispondere alla mia richiesta?”. Il ragazzo annuì nuovamente e alla dea non servirono altre conferme. Quando la luce lo investì, si volse verso Boko: aveva alzato il muso da terra e lo guardava incuriosito. Stretto nel suo becco, un grosso verme si contorceva nella speranza di una fuga estrema.

(Tornerò Boko) pensò. (Stai tranquillo, tornerò: lo faccio sempre, no?). E quello che rimase fu bianco.



NOTA DELL’AUTORE:

scusate la brevità del capitolo, ma su Bartz non c’era effettivamente molto da dire. Siamo al giro di boa, cinque eroi sono stati arruolati: la prossima sarà Terra, online al più presto.

Stay Tuned

Leonhard
   
 
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