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Autore: breathekate    17/06/2016    3 recensioni
Cosa accadrebbe se finalmente Ladybug iniziasse a provare qualcosa per Chat? E se quest'ultimo scoprisse l'identità della sua Lady? I sentimenti però dovranno aspettare, poichè una lunga battaglia attende i nostri eroi...
Genere: Avventura, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 - Confusione

 

La mattina seguente alla “chiacchierata” con Chat fu più strana del previsto: Marinette si era svegliata in orario, pur sentendo le ore di sonno arretrate pesarle sugli occhi, ed era riuscita ad arrivare a scuola prima degli altri. Sarebbe tutto normale se non si parlasse di Marinette, e soprattutto se la corvina non avesse rischiato di rotolare giù dalle scale e di finire sotto ad una macchina. 

“Hey Mari!” La voce squillante di Alya scosse la ragazza, che improvvisò un sorriso per salutare l’amica. 

“Sei in anticipo oggi! Che è successo?” Le chiese la mora, guardandola sospettosa. Marinette balbettò qualcosa tipo:”Uh, nulla di che”, poi prese l’amica sottobraccio e si avviarono in classe.

“Oh giusto, quasi dimenticavo! Ho lo scoop degli scoop! Pronta a sentire la notizia-bomba?” Esclamò Alya, sedutasi al proprio posto. Marinette annuì distratta.

“Guarda qua! Sembra che Ladybug e Chat Noir si siano incontrati sulla Torre Eiffel ieri sera, pur non essendoci akumatizzati in giro” –assunse un’espressione malefica–“Mi sa tanto che c’è del tenero tra quei due!” 

“Uh, ehm, davvero? Ma Ladybug respinge sempre i flirt di Chat” ribattè Marinette, ormai rossa in viso. Alya la guardò strano, mentre rimetteva il cellulare nello zaino.

“Tu dici? A me sembra che entrambi flirtino in continuazione, anche nel pieno di una battaglia” disse, alzando le braccia al cielo. 

“Hey Alya, ho visto il Ladyblog ieri sera!” Esclamò Nino, fiondandosi al suo posto

“Chat Noir e Ladybug stanno sicuramente insieme! Sono fatti uno per l’altra!” Marinette arrossì di botto, mentre lasciava i due alle loro strane teorie. Si chiese se non fosse stata una cattiva idea quella di vedersi con Chat senza il reale bisogno e soprattutto si dette della stupida a non aver pensato che qualcuno li avrebbe potuti vedere. Inoltre, dopo la lotta con Super-Fan/Nathalie, nè il sindaco nè il capo della polizia avevano fatto sapere niente su quel famoso “accordo” e ciò la preoccupava molto. Oltre a tutto questo, quella notte aveva chiuso occhio solo dopo qualche ora essersi sistemata sotto le coperte e aveva pensato e ripensato a Chat e alle sue parole. Sentiva inoltre dalla sera precedente una strana sensazione allo stomaco, molto più intensa di quella che provava quando vedeva Adrien. Si chiese cosa potesse essere.

“Marinette! Marinette!” La corvina si sentì tirare per un braccio e scosse la testa. 

“Eh?”

“Ma cos’hai oggi? La campanella è suonata da almeno cinque minuti!” Sbottò Alya, seppur essendo più preoccupata per l’amica che arrabbiata con lei. Marinette la guardò sorpresa per pochi istanti, poi iniziò a balbettare scuse insensate.

“Andiamo a prendere una boccata d’aria in cortile, così mi racconti tutto” disse poi la mora, trascinando l’amica giù per le scale. Una volta arrivate in cortile, si sedettero sulla solita panchina verde e rimasero in silenzio per un po’.

“Cos’è che ti preoccupa così tanto?” Chiese nuovamente Alya, guardando l’amica negli occhi. 

“Io… Io non lo so” Marinette sospirò sconfortata. Era la prima volta che le capitava di non potersi sfogare con la sua migliore amica e questo la faceva sentire ancora più frustrata. Stava per dire qualcosa, quando vide una sagoma familiare avvicinarsi a loro.

“Buongiorno ragazze” salutò Adrien, abbozzando un sorriso. Aveva l’aria di uno che non aveva dormito per niente e anche per una ragione ben più complicata di un semplice “non lo so”. Stranamente Marinette riuscì a ricambiare il saluto con una frase sensata, facendo preoccupare ancora di più Alya.

“Non ti ho visto in classe alla prima ora, dov’eri?” Chiese la corvina, sforzandosi di levarsi Chat dalla mente per un secondo.

“Mio padre mi ha trattenuto per alcuni scatti di prova” mentì il biondo, grattandosi la nuca. In realtà si era addormentato proprio quando si sarebbe dovuto preparare per scuola e aveva inscenato un improvviso mal di pancia con Nathalie per saltare la prima ora. 

“Adrikiiins!” Chloè si fiondò sul biondo, stritolandolo in un abbraccio smielato.

“Papi mi ha detto che stasera darà una festa per il lancio del nuovo disco di Jagged Stone e tu sei assolutamente invitato” starnazzò poi, senza mollare la presa. Adrien, che non aveva minimamente voglia di andare, fece un sonoro sbadiglio e poi rispose calmamente con un “no grazie, Chloè”. La bionda borbottò qualcosa infuriata, poi sciolse la stretta infernale dal modello e girò i tacchi. Marinette la guardò divertita mentre si sfogava con Sabrina. 

“Io vado un attimo in bagno, a dopo” Adrien congedò la corvina e Alya, per poi trascinarsi in bagno. Si appoggiò con le braccia sul lavabo e si guardò allo specchio.

“Cavoli, che occhiaie” susurrò Plagg, facendo capolino dalla giacca del ragazzo. Adrien lo guardò male, ma non poteva non dargli ragione: sotto agli occhi, di solito di un verde ammaliante, si estendevano due pallide occhiaie violacee. Per non parlare dei capelli insolitamente arruffati, che sembravano non essere del solito color grano-dorato.

“Non so cosa cavolo mi sia preso” borbottò sconfortato, mentre si passava dell’acqua fresca sul viso pallido. La temporanea frescura lo fece sentire meglio, ma non aiutò molto a distrarlo dal pensiero di Ladybug, che lo aveva tenuto sveglio per tutta la notte. Plagg sembrò preoccuparsi seriamente, perciò decise di venire allo scoperto e di condurre Adrien in uno dei bagni alle sue spalle. Di solito non era così altruista nei confronti del suo giovane eroe, ma in quel caso era davvero messo male.

“Dovrei essere contento, Plagg” disse il ragazzo, chiudendosi la porta verde alle sue spalle “e invece…”

“Dovresti eccome! Tu ami Ladybug e lei ama te, qual’è il problema?” 

“Lei ama Adrien, non Chat” rispose amaramente il biondo, appoggiandosi al muro.

“Questo perchè non conosce la tua vera identità. Per lei siete due persone diverse, è ovvio che pensi di non potervi amare entrambi!” Esclamò il piccolo kwami, agitando le zampette nere. Gli occhi di Adrien sembrarono brillare di una strana luce, per un attimo. Il ragazzo abbozzò un mezzo sorriso, poi disse: “E se si innamorasse di Chat? A quel punto non ci sarebbero più problemi” Plagg lo guardò strano, poi sospirò.

“Mi spaventi a volte, sai? Stavo per dirti la stessa cosa” Il ragazzo ridacchiò, poi fece tornare il kwami sotto alla sua giacca e uscì dal bagno. Ora sapeva cosa fare.

 

Nel frattempo, come se i due si muovessero in sincronia, Marinette si era rifugiata nel bagno delle ragazze con Tikki. Dopo essersi assicurata di essere sola con la sua kwami, entrò in uno dei bagni e si chiuse a chiave. Sospirò, sentendo la serratura scattare.

“Marinette non ti ho mai visto così giù di corda, che ti succede?” Chiese la creaturina, svolazzando all’altezza degli occhi della ragazza.

“Io… Chat… Alya…” iniziò a farfugliare Marinette, lasciandosi cadere lungo il muro.

“Hey, hey, calmati. Una cosa alla volta” le disse dolcemente Tikki, volando sulle mani della giovane.

“Quello che mi ha detto Chat ieri… Il suo tono, i suoi occhi… Non mi hanno lasciato un secondo” inziò la corvina “lui è sempre lì per me, pronto a proteggermi e a seguirmi quande ne ho bisogno e io… Io penso solo a me stessa. Gli ho pure mentito!”

“Oh, Mari. Lo sai che Chat tiene molto a te –come tu tieni a lui– e lo fa perchè sa che tu faresti lo stesso. Lo dite sempre che siete un team, no?” Marinette annuì, sorridendo al pensiero di un Chat allegro che si complimenta con lei per la missione ben riuscita. Tikki la guardò un attimo pensierosa, poi sorrise anche lei.

“Però gli ho mentito ieri sera… E questo non va bene” continuò poi la corvina, levandosi il sorriso dalle labbra.

“Su cosa gli avresti mentito?” Chiese la kwami, preoccupata.

“Quando gli ho detto di sentirmi amata nelle vesti di Ladybug perchè Adrien sembra notarmi di più, non gli ho detto tutta la verità. Mi sento amata anche perchè so cosa Chat prova per me e mi… Mi fa stare bene” rispose la corvina, sentendo le guance in fiamme. Perchè era arrossita tutto ad un tratto al pensiero di Chat?

“Mari” Tikki richiamò l’attenzione della ragazza sul suo sguardo serio “tu sei sicura di essere ancora innamorata di Adrien?”

“Uh? Certo… Io…” La kwami ridacchiò, sollevata. Marinette la guardò con fare interrogativo e leggermente infastidito. Cosa c’era di tanto divertente?

“Stai ridendo di me?” Le chiese.

“Oh no, no, non potrei mai” sorrise la creaturina “stavo ridendo perchè pensavo fosse una cosa più grave”

“Hey! Questo è grave!”

“Mari… Credo tu debba…”

BOOOM!

Tikki fu interrotta da un’improvvisa esplosione, che sembrava essere avvenuta non molto lontano dai bagni. Marinette scattò in piedi, stranamente sveglia e attenta grazie all’adrenalina in corpo. Non ci pensò un attimo e subito disse: “Tikki, spots on!”

 

Spazio Autrice:

Hello! Scusate per il capitolo kilometrico (o forse no?), maaa la tastiera mi è scivolata di mano lol ^^

Anyway, siccome sono una personcina cattiva vi lascio per un po’ sulle spine •ᴗ•

Prima di sfuggire ai vostri pomodori (lo so, mi odiate già hahah), vi volevo ringraziare per tutto il supporto che sto ricevendo attraverso le recensioni positive che avete lasciato. Mi rende incredibilmente felice sapere che il mio lavoro piace a qualcuno ^^

Grazie, grazie, grazie, anche a chi sta leggendo in silenzio :3

Alla prossima! ^^

Bk.

   
 
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