Jiraya
contro Tsunade
–
coppia = si intende una singola persona, è il sinonimo di
clone.
<<
toc toc>> “Si, entra Jiraya “ disse
l’Hokage con voce assonnata, “allora
hai fatto quello che ti ho chiesto?”. Le ultime parole le
aveva marcate di più.
“Ehm… veramente..” iniziò
Jiraya arrossendo lievemente, ma perché sapeva cosa
sarebbe successo poco dopo. Era una scena , quella, che aveva visto fin
troppe
volte, e con pessimi risultati. “Sai ho avuto da
fare… poi c’era un gattino su
un albero, un povero vecchietto che voleva attraversare la strada
e… “Jiraya si
stava arrampicando sugli specchi. “JIRAYA!“.
L’urlo di Tsunade si sentì così
forte anche fuori dall’ufficio che Shizune, che stava
passando li accanto per
caso, sobbalzò. “Riavevo detto di accompagnare
Konohamaru e i suoi amici per
quel progetto da Kusoro perché lo conoscevi bene e
soprattutto perché non
c’erano altri ninja per accompagnarli in missione. Il maestro
Ebisu è dovuto
partire assieme a Izumo e ad altri jonin per una missione importante. E
TU!”
tuonò Tsunade furiosa “che hai fatto
eh?”. Persino quando era arrabbiata
l’Hokage riusciva a mantenere quel controllo che Jiraya
invece perdeva sempre
di fronte a lei, come di fronte a nessun altra donna. “Ehm…
“iniziò jiraya
imbarazzato e un po divertito ”Tsunade lo sai ho dovuto fare
qualche ricerca su
Alba”. “Non
ci
credo“ affermò pronta Tsunade, “Come non
ci credi?” rise Jiraya. La Quinta fece
una smorfia ”PFF! Mi credi così poco
attenta?” domandò con sarcasmo lei. ”No!
altrimenti non ti avrei fatto diventare Hokage!” rispose lui
garbato, sempre
con un accenno di sorriso.“Questo
è
vero.” Ammise Tsunade, “…ma se fossi
andato a cercare informazioni, a quest’ora
saresti sporco, stanco e… un po’
pallido”. “Un po’ pallido?”
ripeté l’eremita
dei rospi. “Si lo sei. E lo eri sempre dopo una missione.
Ormai ti conosco come
le mie tasche Jiraya... fattosta che secondo me sarai stato dentro
qualche pub
con un bel po’ di donne tra i piedi e qualche buona bottiglia
di sakè,
dimenticandotene come tuo solito” sentenziò la
Quinta. Per un attimo restarono in
silenzio a contemplarsi. Lei lo guardava fisso con un accenno di
sorriso e lui
invece guardava da tutt’altra parte (indovinate quale?)
facendo un sorrisetto
malizioso. Lei fece una smorfia di assenso e disse ”Secondo
me con tutte le
distrazioni che hai non mi riusciresti nemmeno a battermi in uno
scontro,
scommettiamo?”. Ora era lei ad essere maliziosa. Questa era
una provocazione
bella e buona. “Ma se le scommesse le perdi
tutte??” Jiraya fece una risata di
gusto. “Questa no . Te l’ho già detto.
Ti conosco molto bene, anche più di me
stessa. Conosco tutti i tuoi punti deboli… , non
sarà difficile batterti
credimi”. “Guarda che questo vale anche per
me”. “Oh, io non credo proprio.”
Pausa. “secondi. Pausa finita. “Ok. Facciamo
cos’. Scontriamoci. Se questo
scontro lo vinci tu ammetterò che hai avuto delle buone
ragioni per non
adempiere ai tuoi doveri eche
non sei
andato per donne…altrimenti,
ti darò
molte più missioni e ti farò pagare molto meno di
modo che non potrai più
andare a divertirti, ci siamo?” accordò Tsunade
educata. Jiraya aveva un
espressione da pesce lesso con la bocca aperta come una rana dalla
bocca
larga.Si, infondo
lui era una rana. Uno
stupido vecchio ranocchio, pensò Tsunade.
“Ok…”affermò Jiraya.
“Mezzogiorno in
punto. Oggi. Campo Paradiso.” Tsunade lo vide fare un ultimo
sorrisetto che
somigliava a uno sghignazzo e avviarsi verso la porta. “A
oggi Jiraya” salutò la
Quinta. La porta sbatté. Tsunade e Jiraya si ritrovarono
così a mezzogiorno in
punto al campo paradiso, stesso campo dove Naruto, Sakura e Sasuke
avevano
avuto il loro primo addestramento. “Mm.. allora si comincia,
eh? “ iniziò
Jiraya e posizionandosi per il primo attacco
“chissà da quant’è che non ti
batto” e fece una risata come al solito.“Piuttosto chissà da
quant’è che non combattiamo” sorrise
Tsunade” Si
chissà se sei migliorata ihih“. Jiraya fu il primo
ad iniziare. Creò 5 coppie
di sé e iniziò a correre verso Tsunade. No,
troppo facile pensò Tsunade. Così
creò 2 coppie di sé e lei stessa
lanciò un kunai a una delle coppie così
rimasero da 6 Jiraya (tra cui quello vero)a 5 e 3 Tsunade.Tsunade
lanciò
un latro kunai. Altra coppia. Ora 4 Jiraya. 3 stavano lottando contro
le 2
tsunade e quello vero stava lottando contro la vera Tsunade. Finirono
solo loro
due. Jiraya attaccò con la tecnica del simulacro di spine
tentando di pungerla
da vicino ma lei cercò di neutralizzare le spine con la
concentrazione di
chakra .Prima si
ferisce ma poi riesce
a stroncare le spine. I due si allontanano. Poi T. riparte
all’attacco con la
concentrazione. Stavolta J. La ferma imprigionandola nella bocca di
rospo. “mmm…allora
che ti avevo detto?” rise Jiraya schernendola “Non
potrai mai battermi!” grugnì
Tsunade. T. usò il bisturi di chakra per tagliare la parete
della bocca di
rospo poi si tenne vicina a Jiraya e mentre lui utilizzava
l’olio di rana lei
pronunciò la tecnica della nebbia velenosa di Shizune.
Mentre scivolava
sull’olio, J. Persfuggire
al veleno
dovette riutilizzare la tecnica della prigionia della bocca di rospo.
“Ah! E
come la mettiamo ora? “ esultò trionfante la
Quinta. -
Eleonora -