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Autore: eleonora_91    16/04/2009    1 recensioni
Un ipotetico scontro tra Jiraya e Tsunade.:)
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jiraya, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jiraya contro Tsunade              – coppia = si intende una singola persona, è il sinonimo di clone.                                  << toc toc>> “Si, entra Jiraya “ disse l’Hokage con voce assonnata, “allora hai fatto quello che ti ho chiesto?”. Le ultime parole le aveva marcate di più. “Ehm… veramente..” iniziò Jiraya arrossendo lievemente, ma perché sapeva cosa sarebbe successo poco dopo. Era una scena , quella, che aveva visto fin troppe volte, e con pessimi risultati. “Sai ho avuto da fare… poi c’era un gattino su un albero, un povero vecchietto che voleva attraversare la strada e… “Jiraya si stava arrampicando sugli specchi. “JIRAYA!“. L’urlo di Tsunade si sentì così forte anche fuori dall’ufficio che Shizune, che stava passando li accanto per caso, sobbalzò. “Riavevo detto di accompagnare Konohamaru e i suoi amici per quel progetto da Kusoro perché lo conoscevi bene e soprattutto perché non c’erano altri ninja per accompagnarli in missione. Il maestro Ebisu è dovuto partire assieme a Izumo e ad altri jonin per una missione importante. E TU!” tuonò Tsunade furiosa “che hai fatto eh?”. Persino quando era arrabbiata l’Hokage riusciva a mantenere quel controllo che Jiraya invece perdeva sempre di fronte a lei, come di fronte a nessun altra donna. “Ehm… “iniziò jiraya imbarazzato e un po divertito ”Tsunade lo sai ho dovuto fare qualche ricerca su Alba”. “Non ci credo“ affermò pronta Tsunade, “Come non ci credi?” rise Jiraya. La Quinta fece una smorfia ”PFF! Mi credi così poco attenta?” domandò con sarcasmo lei. ”No! altrimenti non ti avrei fatto diventare Hokage!” rispose lui garbato, sempre con un accenno di sorriso.  “Questo è vero.” Ammise Tsunade, “…ma se fossi andato a cercare informazioni, a quest’ora saresti sporco, stanco e… un po’ pallido”. “Un po’ pallido?” ripeté l’eremita dei rospi. “Si lo sei. E lo eri sempre dopo una missione. Ormai ti conosco come le mie tasche Jiraya... fattosta che secondo me sarai stato dentro qualche pub con un bel po’ di donne tra i piedi e qualche buona bottiglia di sakè, dimenticandotene come tuo solito” sentenziò la Quinta. Per un attimo restarono in silenzio a contemplarsi. Lei lo guardava fisso con un accenno di sorriso e lui invece guardava da tutt’altra parte (indovinate quale?) facendo un sorrisetto malizioso. Lei fece una smorfia di assenso e disse ”Secondo me con tutte le distrazioni che hai non mi riusciresti nemmeno a battermi in uno scontro, scommettiamo?”. Ora era lei ad essere maliziosa. Questa era una provocazione bella e buona. “Ma se le scommesse le perdi tutte??” Jiraya fece una risata di gusto. “Questa no . Te l’ho già detto. Ti conosco molto bene, anche più di me stessa. Conosco tutti i tuoi punti deboli… , non sarà difficile batterti credimi”. “Guarda che questo vale anche per me”. “Oh, io non credo proprio.” Pausa. “secondi. Pausa finita. “Ok. Facciamo cos’. Scontriamoci. Se questo scontro lo vinci tu ammetterò che hai avuto delle buone ragioni per non adempiere ai tuoi doveri e  che non sei andato per donne…  altrimenti, ti darò molte più missioni e ti farò pagare molto meno di modo che non potrai più andare a divertirti, ci siamo?” accordò Tsunade educata. Jiraya aveva un espressione da pesce lesso con la bocca aperta come una rana dalla bocca larga.  Si, infondo lui era una rana. Uno stupido vecchio ranocchio, pensò Tsunade. “Ok…”affermò Jiraya. “Mezzogiorno in punto. Oggi. Campo Paradiso.” Tsunade lo vide fare un ultimo sorrisetto che somigliava a uno sghignazzo e avviarsi verso la porta. “A oggi Jiraya” salutò la Quinta. La porta sbatté. Tsunade e Jiraya si ritrovarono così a mezzogiorno in punto al campo paradiso, stesso campo dove Naruto, Sakura e Sasuke avevano avuto il loro primo addestramento. “Mm.. allora si comincia, eh? “ iniziò Jiraya e posizionandosi per il primo attacco “chissà da quant’è che non ti batto” e fece una risata come al solito.  “Piuttosto chissà da quant’è che non combattiamo” sorrise Tsunade” Si chissà se sei migliorata ihih“. Jiraya fu il primo ad iniziare. Creò 5 coppie di sé e iniziò a correre verso Tsunade. No, troppo facile pensò Tsunade. Così creò 2 coppie di sé e lei stessa lanciò un kunai a una delle coppie così rimasero da 6 Jiraya (tra cui quello vero)  a 5 e 3 Tsunade.  Tsunade lanciò un latro kunai. Altra coppia. Ora 4 Jiraya. 3 stavano lottando contro le 2 tsunade e quello vero stava lottando contro la vera Tsunade. Finirono solo loro due. Jiraya attaccò con la tecnica del simulacro di spine tentando di pungerla da vicino ma lei cercò di neutralizzare le spine con la concentrazione di chakra .  Prima si ferisce ma poi riesce a stroncare le spine. I due si allontanano. Poi T. riparte all’attacco con la concentrazione. Stavolta J. La ferma imprigionandola nella bocca di rospo. “mmm…allora che ti avevo detto?” rise Jiraya schernendola “Non potrai mai battermi!” grugnì Tsunade. T. usò il bisturi di chakra per tagliare la parete della bocca di rospo poi si tenne vicina a Jiraya e mentre lui utilizzava l’olio di rana lei pronunciò la tecnica della nebbia velenosa di Shizune. Mentre scivolava sull’olio, J. Per  sfuggire al veleno dovette riutilizzare la tecnica della prigionia della bocca di rospo. “Ah! E come la mettiamo ora? “ esultò trionfante la Quinta.     - Eleonora - 
  
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