Capitolo 17:
L’orgoglio e l’amore nascosto per il piano

Passata una settimana...

Oggi è una giornata piuttosto tranqu-

:- Aiuto...!!!!!!!!-

Se, come no... con due che fanno comunella per strapparmi i capelli con una spazzola!

:- BastaHAHAHAHA!!!!!!-

Grido ancora, nascondendomi dietro all’archeologa che, sorridendomi, mi prese tra le sue braccia dicendo alle due svitate che stavo con lei. Io, alla prima occasione, faccio a tutte e due, faciendo sorridere i due mori della nave che stavano pescando lì vicino.

Io e Robin-san parlammo per non so quanto tempo, interrotte solo dal cuoco della nave.

Quando ero davvero piccola, il mio talento naturale era di far ridere chiunque, anche con le più vecchie battute sentite e risentite. Lo hanno capito anche i Mugiwara non appena ho fatto ridere la seria archeologa con battute con cui neanche Rufy-san ha battuto ciglio.

Dopo pranzo, vagabondo un po' per la nave, incontrando lo scheletro musicista di Cappello di Paglia che si è offerto più che volentieri di nascondermi.

:- Ti piace suonare?-

Come mai questa domanda? Cioè non me l'aspettavo proprio.
Da piccola suonavo sempre il piano ed adoravo la melodia che usciva da quel meraviglioso strumento... ok , mi piace ancora suonarlo, ma nessuno lo sa e nessuno lo deve sapere, è una questione d'orgoglio!

:- Bhè, c'ho provato una volta, ma...-

Le parole mi muoiono in bocca. Lo scheletro ha capito che sto mentendo. Accidenti!

:- Vieni-

Mi fa segno di sedermi vicino ha lui, guardandomi comprensivo.

Obbedisco, ritrovandomi nel giro di un attimo sullo sgabello del mio strumento preferito accanto allo scheletro.

:- C'è una canzone che le piace?-

Mi chiede guardandomi. Io abbasso lo sguardo, con il volto in fiamme. Rispondo dopo un po'.

:- ...Melody...-

E' sempre stata la mia canzone preferita. Ricordo ancora il sorriso e la felicità che avevo ogni qual volta che la suonavo. Ricordo la melodia ed il modo delicato con cui toccavo i tasti del pianoforte.
La suonavo praticamente sempre.

:- Devi suonare con il cuore signorina. Nel cuore si trova l'amore ed è la vostra guida. A lui non servono cose insignificanti come l'orgoglio o la vergogna. Lo ricordi sempre-

Metto delicatamente le dita sulla tastiera bianca, spingendo incerta ogni tasto.
Man mano che suono sento il petto scaldarsi e la mente m'inonda la testa di vecchie immagini.
Sul mio volto si innalza un sorriso luminoso e la mini cicatrice sulla guancia destra torna a farmi compagnia.
A metà canzone, tolgo le dita dalla tastiera e mi guardai.

:- Sono tornata normale!?-

Grido, alzandomi in piedi, toccandomi dappertutto. Si, anche il petto.

:- Grazie! Devo correre da Alex!-

E senza aspettare risposta, mi fiondo dalla mia vice in preda alla felicità. Peccato che lei non lo è, il motivo? Le sono saltata addosso dalla felicità!

Angolo Autrice:

Vi prego non uccidetemi! Lo so che sono tornata con un mostruoso ritardo, ma di questi tempi sono sotto esami e...

Aka: Si certo, certo, Eppure sei qui a scrivere

Forse perché il capitolo l'avevo già scritto da un pezzo e visto che ho appena finito gli esami scritti mi sono data DUE giorni di pausa!

Aka: E poi devi tornare a scuola per gli esami scritti?

Ma che te ne frega! Ma comunque finito il mese non so neanche se potrò tornare ad aggiornare regolarmente...

Aka: Perché?

Ti ho incuriosita? Eppure prima ve l'ho avevo detto che mia mamma porterà me e mio fratello da mia nonna per aiutarla.

Aka: Verità? Non stavo ascoltando...

Che sorpresa, chissà perché non mi sorprende....

Aka: Molto spiritosa! Comunque.... Alla prossima! E che il fuoco sia con voi!

Quel che ha detto lei...