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Autore: Yuphie_96    18/06/2016    2 recensioni
Shoko diventa esorcista a 10 anni.
Conosce Lavi e se ne innamora a 13 anni.
A 16 cerca ancora di dichiararsi ma anche le missioni più pericolose sembrano più facili davanti a questa impresa, aggiungendoci anche il fatto che lui sembra preso da Lenalee.
E Kanda Yuu in certe situazioni non aiuta per niente.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Un po' tutti, Yu Kanda
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolino della Robh: Buon sabato a tutte ragazzuole mie, scusate il ritardo di un giorno ma ieri sera...mi è venuto un abbiocco tremendo, sono andata a letto alle 21.30 e mi sono risvegliata alle 07.00 stamattina, ho dormito come un ghiro che non potete immaginare ò.ò.
Spero non vi siate offese per questo (ç.ç), ho pubblicato in ritardo ma ho pubblicato ç.ç.
Passando al capitolo, una semplice premessa: io. Odio. Lenalee.
Non la sopporto, non riesco a farmela stare simpatica, l'ho odiata nell'anime e poi nel manga, sempre ad urlare 'Allen-kun' 'Lavi' oppure a piangere; un pò di contegno donna =_=.
Per carità, se ci sono delle sue fan mi scuso ma questo è un mio parere; essendo la protagonista femminile io la vorrei un pò/molto più coraggiosa di quanto lo è adesso.
Forse anche per questo l'ho usata in questo capitolo per introdurre l'innocence contaminata, o forse solo perchè le voglio male (>.>); non lo saprete mai U.U.

Detto questo, buona lettura <3


 

“Uhm, capisco, se siete davvero sicuri allora manderemo al più presto i rinforzi, voi cercate di tenere sott’occhio tutto il perimetro, vi ringrazio davvero moltissimo”
Komui chiuse la chiamata con Reever che lo guardava serio dall’altro lato del tavolo.
“L’hanno trovata?”
Chiese il biondo, il cinese annuì sistemandosi gli occhiali.
“Sembra proprio di si”
“Chi ha intenzione di mandare?”
“Per una missione così delicata…davvero non lo so”

Intanto, in mensa, si respirava un clima del tutto diverso, pieno di entusiasmo e di felicità, questo ovviamente non per Kanda visto che si era ritrovato di nuovo al tavolo con Shoko che lo stava osservando con un piccolo ghigno stampato sul volto angelico.
“Smettila di gongolare così tanto, l’ho fatto solamente per mia iniziativa”
“Come vuoi tu Nii”
“è assolutamente così”
“Ovviamente”
“Smettila di gongolare!”
Ma la ragazza proprio non riusciva a smettere di farlo, aveva ottenuto una vittoria meritata quindi aveva tutto il diritto di essere in brodo di giuggiole, facendo ridere gli altri che li osservavano da un tavolo di distanza; Kanda si era tagliato, se così si può dire per due dita, i capelli, il motivo non era che voleva darla a vinta a Shoko, quello non l’avrebbe fatto neanche da morto, solo si era accorto che l’arciera aveva avuto ragione…aveva le doppie punte.
Non era un fanatico della bellezza lui, ne faceva anche a meno, sia di quella che dei prodotti con cui Shoko cercava di impiastricciargli il viso, però voleva mantenere un certo contegno, era pur sempre un esorcista e, anche se molto spesso si ritrovava ad essere malconcio e con i capelli sciolti, si poteva dire che almeno un pochino ci teneva a dare un’immagine rassicurante alle persone che lo vedevano.
Quindi le doppie punte dovevano essere eliminate, la questione era stata chiara; che poi Shoko si fosse messa a gongolare era solo un atroce conseguenza, come le risate di Lavi, però almeno lui poteva picchiarlo quando voleva al contrario della ragazza.
Stava giusto giusto pensando di lanciargli contro il resto della sua soba visto che il rosso stava ridendo da più o meno quando Shoko aveva iniziato a gongolare ma la voce di Komui richiamò tutti gli esorcisti nel suo studio; c’era di buono che almeno una aveva smesso di gongolare e l’altro di ridere, poteva finalmente distendere i suoi nervi.

“Ci vado io”
Disse immediatamente il blu appena Komui aveva finito di esporre la questione, aveva appena trovato la scusa per restare tranquillo anche i prossimi giorni, non se la sarebbe persa per niente al mondo.
“Kanda-kun, cerca di riflettere un attimo su quello che ho appena detto”
“Non m’interessa, ci vado io”
Il cinese sospirò mentre di soppiatto Saya si avvicinò all’amica.
“Non credevo avesse un così spirito suicida”
“Non sarebbe la prima volta che lo fa per allontanarsi da me”
Le mormorò in risposta Shoko, la quale era tranquilla da una parte ma dall’altra era preoccupata e non poco per quello che Komui aveva riferito a tutti loro: dei finder avevano trovato l’innocence contaminata in un paesino mezzo sperduto in Svizzera ed avevano bisogno dell’aiuto degli esorcisti perché c’erano alcuni akuma di livello 3 a farle da guardia; il supervisore aveva sperato fino all’ultimo di non far intervenire nessuno di loro, specialmente Allen e Crowley visto che erano di tipo parassita e quelli che rischiavano di più, ma a quel punto non poteva fare niente, loro avrebbero dovuto occuparsi degli akuma così che i finder accanto a loro potessero prelevare l’innocence ed isolarla prima che venisse in contatto con le altre e quindi annullarle.
“Kanda-kun la cosa è abbastanza seria, non possiamo essere certi che insieme agli akuma non spunti anche qualche Noah, almeno fatti accompagnare da qualcuno”
“Potremmo andare io e Lavi visto che Allen e Crowley non possono”
Propose Bookman, interessato anche a vedere quel tipo di innocence di persona, il rosso al suo fianco annuì, non avendo niente da ridire in contrario.
“Altrimenti potrei andare io, non ho ancora fatto una missione da quando sono arrivata”
Disse Saya incrociando le braccia sotto al seno.
“Mi rifiuto di fare il baby sitter ad una novellina per la seconda volta”
“Ehi, novellina a chi?!”
Kanda e Saya si lanciarono un’occhiataccia reciproca, Shoko e Miranda allora cercarono d’intervenire proponendo che poteva andare una di loro due insieme allo spadaccino ma Lenalee si mise davanti alle due, sorridendo a loro ed allo stesso tempo al fratello.
“Voglio andare io insieme a Kanda, Nii-san”
“Cosa?!”
Gridò il supervisore, spaventato dall’idea che la sua sorellina potesse farsi male ma quella annuì, assolutamente convinta.
“Allen-kun e Crowley non possono per ovvie ragione, Miranda ha ancora la mano infortunata dall’ultima missione e sia Shoko che Lavi sono tornati da pochi giorni, poi credo fermamente che questa missione sia troppo pericolosa per essere la prima di Saya, quindi partirò io insieme a Kanda”
“Perché tutti mi trattano con sufficienza?”
Borbottò ancora molto più che arrabbiata la bionda, con un pericoloso tick all’occhio, Shoko si ripromise di farla sfogare in qualche modo, sia per farla sbollire sia per far riposare Allen che sentendo la tensione della ragazza aveva iniziato a sudare freddo.
“A questo punto…siete tutti d’accordo?”
Chiese infine Komui, la maggior parte di loro annuì, confidando nelle capacità dei compagni, Lavi però poggiò una mano sulla spalla della cinese.
“Sei davvero sicura?”
“Uhm, stai tranquillo Lavi”
Shoko distolse lo sguardo a quella scena, sapeva…sperava che Lavi avrebbe fatto così anche se fosse stata lei a partire per una missione così delicata, ma allo stesso tempo non poteva fare a meno di sentirsi il cuore stretto in una morsa di dolore e gelosia; stavolta fu Saya che cercò di distrarla ma neanche la mano dell’amica stretta nella sua riusciva a fare molto, quindi Kanda, sbuffando, optò per l’opzione della ritirata.
“Mocciosa muoviti, ti lamenti sempre che porto cose inutili quindi adesso mi aiuti a fare la valigia”
Stranamente per Shoko, non esultò, si concesse solo un leggero ‘uhm’ prima di seguire il più grande nella stanza di quest’ultimo.

Circa una mezzoretta dopo era ancora con Kanda, stavolta stavano aspettando la barca e i due non avevano ancora scambiato una parola di saluto, mettendo leggermente in imbarazzo Lenalee che vide nell’arrivo del finder che li avrebbe accompagnati la salvezza di quel silenzio a cui non era abituata.
“Allora io salgo per prima, ciao Shoko”
“Uhm, ciao Lenalee, stai attenta”
“Certamente”
La cinese sorrise e poi l’attenzione della blu passò per il suo Nii, Kanda la fissò a sua volta e, solo dopo che Shoko gli fece un cenno con il capo, lo fece anche lui, salutandosi nello stesso identico modo in cui si erano salutati altre volte, solo che questa volta l’arciera volle fermarsi un attimo di più.
“Stai attento questa volta”
“Lo sono sempre”
“Allora di più delle altre!”
Sbottò imbronciata ma, sotto sotto, seriamente preoccupata per quello che era un pilastro della sua vita.
In risposta quello sbuffò sonoramente ma le annuì per farla contenta per poi girarsi e salire anche lui sulla barca; solamente quando essa non fu più in vista la blu decise che era giunto il momento di andare anche per lei, si girò e trovò già Saya pronta sulla porta per offrirle la loro cioccolata di routine.

Il resto della giornata alla fine lo passò interamente con la bionda, Shoko, mentre le altre due che passarono le trascorse con Lavi, Allen e Crowley, tutti quanti con un unico pensiero fisso nella testa: come stavano i due amici andati in missione; non avevano ancora ricevuto notizie, né dai finder insieme a loro né da loro stessi e se Komui cercava di non pensare alla sorte di sua sorella buttandosi per la prima volta sul lavoro, gli esorcisti cercavano di farlo allenandosi e facendo relazioni, almeno per quanto riguarda Lavi e Bookman, alla fine del terzo giorno comunque si riunirono tutti di comune accordo nello studio del cinese.
“Ancora nessuna risposta, Komui-san?”
Chiese Allen per gli altri, il supervisore scosse la testa.
“Non è la prima volta che Nii non contatta la Home durante le missioni ma non è una cosa che farebbe Lenalee”
Disse Shoko sicura della sua affermazione, Lavi annuì dandogli ragione.
“Io credo che dovremmo intervenire per andare a recuperarli!”
Esclamò molto animatamente prima che un colpo di tosse da parte del vecchio panda lo riportò al proprio posto, Shoko prese un grosso respiro prima di concordare con il rosso, gelosia o no, non si poteva lasciare due compagni in guai grossi come quelli.
“Fermate i bollenti spiriti”
S’intromise Saya.
“Concordo anch’io sul fatto di andare a dare una mano ma pensiamo alle varie ipotesi che ci si possono apparire davanti: la prima è la peggiore, i due sono morti, se andiamo potremo diventare le possibile prede di un attacco a sorpresa e rimetterci anche noi, la seconda loro sono vivi ma sono in pericolo, come facciamo a sapere dove si trovano esattamente? Dovremo portare anche i dottori? Come faremo a proteggerli insieme ai finder e a Kanda e Lenalee? La terza le loro innocence sono state annullate e loro hanno cercato di filarsela per poi cadere nelle mani del nemico, in quel caso come facciamo a salvarli?”
“Mi piace questo tuo lato pensatore”
La povera Saya si ritrovò a sussultare ed ad arrossire nello stesso istante, voltandosi poi a fissare male il generale dai capelli rossi che era appena arrivato in quel momento insieme al generale Tiedoll.
“La bionda qui ha ragione da vendere Komui e a tal proposito io direi di non far partire nessuno”
“Ma maestro!”
“Cross ha ragione invece, non è saggio far rischiare la vita ad altri esorcisti”
S’intromise Froi prima che l’amico potesse iniziare a discutere con Allen, ci pensò però Shoko a farsi avanti per protestare ma il generale gli mise una mano sulla testa accarezzandogliela.
“So benissimo quanto sei preoccupata per Yuu-kun, Shoko-chan, però sappiamo entrambi quanto forte sia e anche quanto sia tremendamente testardo, anche se andassimo lì non ci consentirebbe mai di aiutarlo, è già successo una volta quando si è scontrato con un altro spadaccino, mi sbaglio Allen-kun?”
“Beh…no”
“Ecco, cercate di stare tranquilli tutti quanti, compreso tu Komui, tua sorella prima o poi si farà sicuramente sentire per dirti che stà tornando a casa sana e salva, con quel musone di Yuu-kun accanto”
Finì il generale accarezzando ancora i capelli della blu, che si vide costretta ad annuire mogia, cosa che fecero anche tutti gli altri, chi più triste per non poter aiutare, chi più arrabbiato come Lavi che prese a calci una pila di libri, facendola cadere, prima di andarsene urlando di fare quello che volevano; Shoko si morse il labbro, cercando di far finta di non aver visto niente ma in quel momento neanche la battuta di Saya riuscì a farla distrarre quella volta.
 
La seconda ipotesi di Saya si rivelò esatta, sia Kanda che Lenalee erano vivi ma non erano nelle condizioni migliori: nel tempo che avevano perso per arrivare sul luogo, i finder erano stati scoperti da alcuni akuma che avevano pensato bene di chiamare alcuni rinforzi, così i due esorcisti erano stati accolti da molti più akuma di livello 3 di quelli che si erano aspettati ed immaginati, non per questo si erano arresi però alla fine avevano dovuto battere in ritirata per guarire le ferite superficiali e portare via da quel posto più finder possibili; i seguaci del conte non avevano dato loro tregua comunque ed avevano passato gli altri due giorni a farli allontanare di più dall’innocence, inseguendoli senza sosta fino a farli nascondere in una rientranza di un muro di roccia che tenevano costantemente sotto controllo.
“Ce ne sono due davanti a noi, gli altri si saranno nascosti tra gli alberi per tenderci una trappola”
Mormorò Kanda che era di guardia poco più indietro dell’entrata.
“Pensi che potremo riuscire a superarli?”
“Se ti apro un varco tu dovresti riuscirci”
“Ma Kanda!”
La cinese si voltò verso il compagno dopo aver finito di fasciare una gamba ad uno dei pochi finder sopravvissuti.
“Con i tuoi stivali potresti arrivare all’innocence con pochissimo tempo, molto meno di quello che impiegheremmo insieme”
“Non posso comunque lasciarti da solo a combattere”
“Devi pensare all’innocence ed alla riuscita della missione”
Lenalee abbassò lo sguardo, non se la sentiva proprio di abbandonare Kanda, anche se gliel’aveva chiesto lui, era un suo compagno ed i suoi compagni erano il suo mondo; strinse i pugni e, trattenendo le lacrime, annuì.
“Riesci a portare un finder con te?”
Chiese il blu e lei annuì, poi lo spadaccino si voltò verso gli altri e chiese chi era il meno ferito del gruppo, si alzò un ragazzo abbastanza giovane, quasi della loro stessa età e si avvicinò lentamente, per via di una ferita che lo aveva preso di striscio alla gamba, all’esorcista con i Black Boots.
“Sono io, onorevole esorcista”
“Come ti chiami?”
“Tooru”
“Bene, reggiti a Lenalee mentre lei vi porta entrambi dove risiede l’innocence, appena arrivati sai cosa devi fare”
“Si, onorevole esorcista!”
“Tu stai attenta a non toccarla, nemmeno per sbaglio”
“Non preoccuparti per me Kanda, tu cerca di resistere finchè non ritorno”
“Tsk, quando ritorni non ci saranno più akuma nel giro di 4 km”
Esclamò serio lo spadaccino, tirando fuori dal suo fodero Mugen, quegli akuma che l’avevano fatto irritare presto l’avrebbero pagata molto cara; Lenalee si lasciò sfuggire un risolino, nonostante la situazione potesse essere descritta come tragica, si ricompose in fretta però e, all’accenno del compagno attivò immediatamente la sua innocence e, aggrappatasi al finder, saltò via nello stesso istante in cui Kanda si lanciò all’attacco per eliminare i nemici.

Saltava Lenalee, saltava come sperava di non aver mai fatto in vita sua, neanche contro il livello 4, doveva sbrigarsi per tornare ad aiutare Kanda, così che da poter tornare finalmente a casa.
“Ci siamo onorevole esorcista, laggiù!”
La ragazza annuì e, stando attenta a non far male al finder, toccò terra con un bel tonfo, iniziando subito dopo a correre verso l’edificio indicato da Tooru.
“Sai dov’è precisamente?”
“Uhm, sul terrazzo, in un vaso di fiori”
“Okay, andiamo”
Riniziarono a correre a più non posso per raggiungere in fretta il terrazzo, appena arrivati il finder si adoperò subito per arrampicarsi sulla struttura in legno che sorreggeva la pianta di glicine dov’era nascosta l’innocence.
“Dimmi se hai bisogno di una mano”
“Non si preoccupi onorevole esorcista, sono stato addestrato per questo”
La ragazza sorrise, rilassando leggermente le spalle ma stando ben attenta a non abbassare la guardia per evitare degli attacchi a sorpresa da parte dei nemici, i quali non si fecero attendere non più di cinque minuti scarsi e Lenalee partì subito all’attacco per proteggere Tooru che, con molta difficoltà, stava cercando d’isolare l’innocence senza farla cadere, purtroppo però uno scalino della struttura in legno si ruppe, facendogli perdere l’equilibrio che conseguì a sua volta la caduta dell’innocence per terra.
“Onorevole esorcista state attenta!”
Aveva sentito le parole del ragazzo Lenalee e, adocchiando dove fosse finita l’innocence di un color viola intenso, decise di star decisamente alla larga da quel punto, almeno fino a quanto Tooru non l’avrebbe finalmente messa in sicurezza; purtroppo i propositi dei due vennero mandati in frantumi dallo stesso akuma che Lenalee stava per eliminare: come lei, anche lui aveva sentito l’urlo del finder e, evitando un calcio della ragazza, riuscì a prenderla per le spalle e scaraventarla proprio sopra l’innocence contaminata.
“Onorevole esorcista!”
Quel grido Lenalee lo sentì, seguito da un enorme bruciore alla schiena subito sostituito da un freddo glaciale che quasi le congelò il sangue, il resto tutto buio.

“Muori!”
Urlò Kanda prima di far fuori l’ennesimo akuma di livello 3, solo quando esso scomparve rilasciò un lungo respiro e rilassò notevolmente le spalle, non vedeva in giro altri nemici quindi un attimo di tregua poteva permetterselo, almeno questo pensava lui…quando vide corrergli incontro il finder Tooru con Lenalee, svenuta e bianca come un lenzuolo, tra le braccia capì perché non c’erano più akuma nei paraggi e capì anche che in quel momento, invece che l’innocence, era di priorità assoluta riportare a casa Lenalee prima che fosse troppo tardi.

   
 
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