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Autore: Stray_Ashes    19/06/2016    2 recensioni
[Traduzione] - [Priest!Gerard] - [Frerard]
"«Gerard pensa che io abbia delle stigmate*» disse Frank, perché tanto, dannazione, le cose non potevano andare peggio di così. Aveva bisogno di liberarsi di quel peso.
«Oh, beh...» rispose Brian, il viso fra le mani. «Naturalmente» "
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Lavoro originale di Bexless, la mia è una traduzione. Personalmente, ho amato la serie di Unholyverse, quindi davvero, ve la consiglio anche in inglese; io, intanto, mi svago provando ad allenarmi traducendola. La storia ha diversi elementi legati alla religione, ai demoni e l'esorcismo, ma credo che meriti veramente molto comunque.
E poi, Gerard versione prete, ha un fascino tutto suo.
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, Lime, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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12. Sacrifice

 
Quando Ray, Mikey e Brian tornarono, la pila dei Libri che Ancora Dobbiamo Controllare si era ridotta sensibilmente, e la pila di quelli Completamente Inutili, invece, era alta in modo allarmante. Frank aveva collezionato molte informazioni su incubi e succubi* e vari altri modi con cui il Diavolo si manifestava, ma nessuno di essi dava l’impressione di poter esistere realmente, e comunque nessuno menzionava le stigmate se non come puro dono dal Cielo.
 
«Hey ragazzi, come va lo studio-party?» chiese Ray, scrollandosi via la giacca dalle spalle.
 
Frank li salutò con la mano. «Pare che salvarmi la vita implichi un sacco di cose da leggere»
 
«Non puoi semplicemente chiedere a, non so...» domandò Bob a Gerard, mentre Brian afferrava un libro e si sedeva sul divano al suo fianco. «Al Vaticano? O quello che è»
 
«Frank è ateo» disse Gerard, senza sollevare gli occhi dalle pagine. «Ci ho provato, ma non mi danno ascolto»
 
«Stai dicendo che lo lasceranno soffrire solo perché non crede in Dio?» s’intromise Mikey, mostrando la propria miglior espressione di disappunto, arricciando quindi le labbra e facendo quasi toccare le sopracciglia. «Wow, Cristo sarebbe davvero orgoglioso»
 
«Mikey, non iniziare» rispose Gerard, girando una pagina. «Ho detto che ci ho provato»
 
Ray superò Mikey, rotolando sul letto. «Comunque, tu come stai? Sai, per i tuoi..»
 
«I miei piedi?» Frank abbassò lo sguardo. Erano molto ridicoli, avvolti in quel modo tra stoffa e garze, tipo i piedi di Topolino. «Vuoi vedere?»
 
«No!» disse Ray velocemente, girandosi di scatto.
 
Mikey, nel frattempo, non si era ancora mosso di un millimetro dalla porta. Se ne accorse Frank: «Mikey, stai bene?»
 
«Che cosa stai facendo?»
 
Frank sollevò il proprio libro. «Sto leggendo di...» controllò brevemente il titolo. «Santa Teresa e i suoi sogni poco convenzionali»
 
«Non parlavo con te» Infatti, Mikey non aveva spostato gli occhi dalla figura di Gerard. «Cos’è, ti accoccoli nel letto di tutti quelli per cui investighi...?»
 
Quello, non era essere accoccolati, Frank e Gerard erano soltanto seduti vicini, ma Mikey aveva l’espressione severa di chi ha appena interrotto una scena di sesso.
 
«E’ colpa mia» disse Frank velocemente. «Fa meno male quando – quando lui è vicino»
 
«Amico, sul serio?» Ray si spinse in avanti, i gomiti poggiati sulle ginocchia. «Sei tipo, un guaritore?»
 
«No» rispose Gerard fermamente, senza spostare lo sguardo da Mikey. «Penso c’entri con ciò che è stato fatto a Frank. E sto solo cercando di aiutarlo. Tutto qui»
 
Ray gli lanciò un’occhiata stranita.  «Okay, amico. Hey, Mikey, siediti qui»
 
Mikey rimase bloccato ancora per un secondo, fissando Gerard con una peculiare espressione vuota, che sembrava comunicare molto in una lingua che Frank non conosceva, finché finalmente non si mosse raggiungendo Ray.
 
Brian si schiarì la gola e parlò per coprire l’imbarazzante silenzio che era calato nella stanza. «Quindi... che cosa stiamo cercando?»
 
Gerard raccontò loro delle erbe, e della possibilità che la magia fosse coinvolta. «Il punto, è che è tutto molto strano e confuso, poiché ci sono alcune erbe che sono “cattive” o usate come tale, ma il rosmarino e il ciclamino – » 
 
«...sono usati come protezione» terminò Ray per lui, arrossendo con imbarazzo quando tutti si voltarono verso di lui. «Cos’è, pensate che io faccia i miei prodotti per capelli con quello che trovo in cucina? Io faccio delle ricerche, ragazzi, so quello che faccio»
 
Mikey si sporse verso di lui, sogghignando. «Tu sei un mago, Harry!»
 
«Ma sta’zitto» sbuffò Ray, scuotendo la testa in modo che i capelli finissero in faccia a Mikey.
 
«Beh, allora probabilmente saprai che il vischio non serve solo a baciarsi a Natale» fece Gerard a Ray.
 
«Già, non è, uh... tipo chiamato la “pianta dei vampiri”?»
 
Gerard si illuminò. «Esatto!»
 
«Perché è chiamato così?» volle sapere Brian, spingendosi in avanti, mento appoggiato sui palmi.
 
«Perché è una pianta parassita» gli disse Gerard, girando una pagina del libro che teneva in grembo e mostrandola a Brian e Bob. «Riesce ad infilarsi nella corteccia di altri alberi per ottenere acqua in periodi di siccità – ma la cosa interessante, è che secondo la tradizione Cristiana il vischio era una volta un albero in sé, infatti il suo legno fu utilizzato per costruire la Croce»
 
Frank tornò a sedersi comodo, improvvisamente interessato al vischio, cosa che non avrebbe mai pensato di poter fare. «Questo potrebbe legarsi a ciò che sta succedendo a me, giusto?»
 
Gerard annuì verso di lui. «Probabile. La leggenda dice anche che Dio punì il vischio per essere stato parte della Crocifissione, declassandolo a una strana piccola vite striminzita»
 
Mikey roteò gli occhi. «Gran bel modo di essere misericordiosi»
 
«Quindi, abbiamo selezionato tutte le informazione importanti relative ad erbe e stigmate da questi libri, ed abbiamo scritto degli appunti» continuò Gerard, ignorando Mikey. Prese i fogli che avevano utilizzato e li sparpagliò davanti a sé, aggrottando le sopracciglia. «Uh. Queste sono piuttosto confuse. Bob, che cos’è che dice sui polli..?»
 
Bob sollevò lo sguardo. «Non ho scritto proprio nulla a proposito di polli»
 
Gerard strinse gli occhi, allontanando il foglio di parecchio, per poi di nuovo spiaccicarselo sotto il naso. «Oh. Forse è per via della tua calligrafia – »
 
«Padre,» lo interruppe Brian, «Non sto cercando di dirti come fare il tuo lavoro, ma forse sarebbe stato meglio suddividere un po’ meglio tutto questo»
 
Gerard si limitò a sbattere le palpebre. «Non capisco»
 
«Aspetta – ho portato un paio di cose» Brian si alzò, entrando in un’altra stanza; tornò indietro con un gigante plico di fogli, e una manciata di penne che poggiò in fondo al letto. Cominciò quindi a strappare fogli della dimensione di poster: «Bob, mi daresti un attimo una mano?»
 
Appesero al muro i fogli, e Brian chiese a Gerard di specificare cosa esattamente stavano cercando, e scrisse a grandi caratteri gli argomenti in cima ad ognuno di essi.
 
«Da’ gli appunti a Mikey, è in grado di leggere qualunque cosa, anche la scrittura di Bob» disse, e da Mikey si fece dettare tutto ciò che avevano trovato, scrivendolo sotto forma di elenco puntato.
 
«Wow» sorrise Gerard. «Scommetto che non hai mai calzini spaiati, eh?»
 
Brian alzò gli occhi al cielo e cominciò a  dividere i libri in due pile uguali.
 
«Ho già cercato in quelli» protestò Frank quando Brian allungò a Ray tre libri presi dalla pila di quelli “Completamente Inutili”.
 
«Già, ma senza il mio sistema» rispose Brian con determinazione. «Il sistema non può fallire»
 
 
Era una cosa carina, pensò Frank - seppur carina in modo surreale - avere tutti i suoi amici seduti attorno a sè, intenti a leggere e mormorare l’uno con l’altro. Occasionalmente qualcuno saltava su con una nuova scoperta, Gerard prendeva il libro per verificare, e qualche volta l’informazione finiva sul muro, e qualche volta no.  Ordinarono una pizza, e l’aria della stanza divenne sempre più spessa per via del fumo. Bob e Brian aveva sparpagliato i libri sul tavolino, e Ray e Mikey stavano studiando attentamente un grosso volume che si erano posati in grembo.
 
«E’ come essere in Buffy*» disse Mikey a un certo punto, spostando lo sguardo su Frank da sotto gli occhiali. «Hai presente... quando sono in biblioteca, e fatto tutte quelle ricerche, piene di giochi di parole»
 
«Io prenoto Giles» saltò su Brian immediatamente, sollevando una mano.
 
Gerard farfugliò indignato. «Io sono Giles! Sono io quello con tutti i libri!»
 
«Ma io ho organizzato tutto»  Brian indicò la lista sul muro con il mento.
 
«E io ho una maggiore conoscenza dell’argomento!»
 
«Io ho riportato l’ordine nel caos!»
 
«Ordine tramite cancelleria» concordò Bob. «E’ una cosa da Brian»
 
«Tu hai procurato i materiali, è vero» Gerard si picchiettò la penna sui denti, pensieroso, poi la puntò di nuovo contro di Brian. «Tu puoi essere Joyce»
 
«Scusate, ma Joyce e Giles non andavano a letto insieme...?» intervenne Ray.
 
«Blargh» fece Mikey, disgustato, coprendosi gli occhi. Questa volta Frank non poté che essere d’accordo con lui.
 
«No, non Giles» scosse la testa Gerard. «Ma Ripper»
 
«Sono la stessa cosa» borbottò Bob.
 
Ray spalancò gli occhi. «Non sono la stessa cosa, sarebbe come dire che Angel e Angelus sono la stessa identica persona – »
 
«Quella è tutta un’altra situazione: Angelus è un demone e Angel è un’anima umana» argomentò Gerard.
 
«Lo so benissimo,» disse Ray altezzosamente. «Non sono mica un novellino, in materia “Buffy”»
 
«Oh mio Dio, siete tutti dei nerd perdenti» disse loro Frank, che tutta via durò solo dieci secondi prima di aggiungere: «Io voglio essere Oz»
 
«Oz è silenzioso» disse Brian, con aria esasperata. «E ha i capelli rossi»
 
«E’ basso e suona la chitarra» aggiunse Frank testardamente. «Io sono Oz»
 
«Secondo me Oz somiglia più a Bob» intervenne Mikey, pensierosamente. «E’ tranquillo, e ha un po’ di barba»
 
Frank roteò gli occhi. «E adesso che cazzo c’entra la barba di Bob?»
 
Mikey lo guardò come se fosse stupido: «Oz è un licantropo»
 
Gerard si girò su sé stesso per guardare Bob, gli occhi spalancati. «Sei un licantropo?»
 
«...No.»
 
«Oh» Gerard abbassò gli occhi sul libro, le guance lievemente arrossate. «No, ovviamente no»
 
Bob scrollò le spalle. «Non sarebbe comunque la cosa più strana qua dentro, ho ragione?» disse, e Gerard gli sorrise timidamente.
 
«Tu sei molto più Buffy, in ogni caso» decise Ray, puntando il dito conto Frank. «Stranezze come questa capitano sempre a lei»
 
«Immagino che questo ti renda Willow» disse Frank a Mikey.
 
«No» saltò su Ray, recisamente. «Io sono Willow»
 
«E perché mai saresti Willow?» lo derise Frank, per poi sobbalzare quando Brian chiuse un libro di scatto. «Amico, ma che cazzo...?»
 
«Nessuno di noi è il personaggio di una serie televisiva» ricordò severamente loro, Brian. «Abbiamo tutti un lavoro da fare. Possiamo tornare a concentrarci sulla realtà, per favore?»
 
Ci fu un coro di scuse mortificate, e il silenzio da biblioteca ricalò sulla stanza. «Forse lui è davvero Giles...» sussurrò Frank a Gerard. Gerard gli sorrise di traverso, e Frank dovette convincersi a spostare lo sguardo dalla sua morbida bocca rosa, e i suoi strani, piccoli denti.
 
«Gerard può volare,» annunciò d’un tratto alla stanza, per distrarsi.
 
«Frank, ugh» gemette Gerard con un espressione seccata, ma sotto sotto stava decisamente sorridendo. «Non avrei mai dovuto dirtelo»
 
«Non può volare» ridacchiò Mikey. «Sono scuro che lo saprei»
 
«Non lui, il suo Santo» lo stuzzicò Frank. «San Gerard sapeva levitare»
 
«Sul serio?» ghignò Ray, guardando Gerard.
 
«Ed è il patrono delle madri in dolce attesa!» vociò Frank con finto vanto, scoppiando poi a ridere quando scorse l’espressione esasperata di Gerard.
 
Ray ridacchiò. «Io ce l’ho un mio Santo?»
 
Gerard non rispose subito, continuando a tenere la stessa espressione falsamente arrabbiata per Frank, ma alla fine cedette. «Ci sono vari San Raymond, in realtà. Il mio preferito è quello spagnolo, che fu un famoso insegnante, una persona molto gentile, che navigò da Majorca a Barcellona a bordo del suo mantello»
 
Ray sbattè le palpebre, confuso. «Sul suo mantello?»
 
«Dio lo trasformò in una zattera per lui» aggiunse Gerard, come se fosse ovvio.
 
«Aww!» fece Mikey, tocchignando uno dei ricci di Ray. «Se tu fossi un santo, Dio farebbe una barca con i tuoi capelli!»
 
Gerard continuò: «C’è anche un altro San Raymond che apprezzo molto, comunque... San Raymond Nonnatus? Era un tizio che voleva a tutti costi liberare gli schiavi, mi pare. E anche lui era il patrono delle madri in attesa, proprio come tutti i migliori Santi»
 
Ray si spinse in avanti, dando il cinque a Gerard. «Fantastico, amico»
 
«E per Bob?» volle sapere Frank.
 
«Oh, ce ne sono parecchi» disse Gerard, sollevando brevemente tutte le dita come dimostrazione. «Ma il mio preferito è San Robert di Molesme, che rifiutò fama, ricchezze e molte altre cose. Una persona profondamente spirituale, oltre che un uomo davvero tosto»
 
«Un uomo di sostanza» annuì Bob. Brian gli sorrise, battendogli una mano sul ginocchio. «Approvo»
 
«Però non ci sono dei San Brian» disse Gerard, in tono di scuse. «C’è un Brian “benedetto”, tuttavia, che fu martirizzato a Londra»
 
«E per quale motivo?!» squittì scandalizzato Brian. 
 
«Uh,» Gerard si schiarì la voce quasi on imbarazzo, poi ammise: «Per aver aiutato un prete»
 
Brian si limitò a sospirare. «Ma guarda te...»
 
Frank rise, e si girò verso di Mikey. «Tu non vuoi saperlo?»
 
«Io sono l’Arcangelo Michele» rispose altezzosamente, sollevando lo sguardo da sotto il suo stupido cappello di stoffa (ndt/: “beanie”, non sapevo bene come tradurlo). «Sono il Comandante dell’Armata di Dio. Voi perdete tutti»
 
Gerard si illuminò d’orgoglio. «Esattamente»
 
 
Non fu molto dopo, che Ray alzò gli occhi da uno dei libri che Frank aveva già sfogliato in precedenza; si spostò i capelli dal viso: «Uhm»
 
«Cosa c’è?» si voltò a guardarlo Gerard.
 
«Probabilmente non è nulla» fece Ray , a disagio. «Non c’entra molto con le cose che hai detto di cercare, ma ho pensato che, sai, forse ci potrebbe aiutare»
 
Gerard annui. «Okay. Che cos’hai trovato?»
 
Ray lanciò a Frank una strana, nervosa occhiata, poi si alzò, portando il libro a Gerard. «Vedi, c’è questo passaggio sull’uso di voti e simboli, e dice questa cosa sulla  – »
 
«Purità del sangue» terminò per lui Gerard. «...che può essere raggiunta contrassegnando il sacrificio con un segno o un’immagine rappresentante...» e le parole gli morirono in gola, mentre muoveva velocemente gli occhi avanti e indietro sulla pagina.
 
«Cosa?» pressò Frank. «Rappresentante cosa? E – aspetta un secondo, sacrificio
 
Gerard si lanciò giù dal letto all’improvviso e raggiunse Brian, prendendogli il libro dalle mani e sfogliandolo freneticamente. Fece scorrere il dito verso il basso della pagina, ce lo picchiettò contro con forza e si precipitò verso i fogli sulla parete, cominciando a camminare avanti e indietro da uno all’altro, guardando entrambi i libri e borbottando tra sé e sé.
 
«Gerard» tentò nuovamente Frank, perché il suo stomaco stava cominciando ad annodarsi su sé stesso, e lui non ce la faceva più a restare lì seduto aspettando che gli ingranaggi del cervello di Gerard andassero lentamente al loro posto. «Sacrificio
 
Mikey sedeva in avanti, sulla punta dei piedi, guardando intensamente il fratello. «Dagli tempo, Frank»
 
In quel momento, Gerard si voltò di scattò e sorrise a Ray. «Ce l’hai fatta. L’hai trovato tu, Ray, non riesco a crederci. Hai capito tutto»
 
Ray lanciò le braccia oltre la testa. «Willow, figli di puttana! Che cosa vi avevo detto?» gongolò, poi tornò in se, lasciando le braccia cadere lentamente. «Aspetta, cos’è che ho capito?»
 
«Sei un sacrificio» disse Gerard a Frank, dritto dritto, senza rigiri di parole, senza badare ai sentimenti di nessuno. «Qualcuno ha – per spiegarmi meglio, si può dire che ti ha fatto un incantesimo, perché tu fossi costretto a manifestare i Segni di Cristo. Qualcuno ti sta offrendo a Dio»
 
Frank si tirò su sul letto, le ginocchia salde sotto il corpo, perché sapeva che non avrebbe potuto prendere quella notizia senza un cuscino a sostenere il suo peso. «Ma perché?»
 
Gerard esitò un istante, ma quando Frank ringhiò “Gerard”, cedette e roteò gli occhi con un certo panico: «Perché – perché se ciò che dice il libro è vero, allora se dovesse bere il tuo sangue quando riceverai l’ultima ferita e – e morirai, allora lui diverrà un tutt’uno con Cristo»
 
«E questo cosa cazzo dovrebbe significare?»
 
«Esattamente, non lo so» disse Gerard, prendendo a camminare avanti e indietro, sfogliando velocemente i libri. «Se tiro a indovinare, questo significa soltanto che è un folle»
 
«Pensi che non sia davvero un incantesimo?» chiese Brian.
 
«Se penso che ci sia un modo di diventare un tutt’uno con Cristo, costringendo un tizio a  caso a soffrire le sue pene e bevendo il suo sangue? Uh, no. Non credo proprio. Se penso che sarebbe comunque in grado di uccidere Frank?» e lì si bloccò, alzando gli occhi e fissandoli in quelli di Frank, che straordinariamente non sembrava in panico, solo determinato e fottutamente incazzato. «Allora sì, assolutamente»
 
«Ed è quello che sta facendo?» domandò Frank, sfregandosi i polsi che stavano cominciando a pulsare di nuovo. «Come può riuscirci?»
 
«Il libro parla di un simbolo, e cazzo, è così ovvio, non posso crederci di non averci pensato prima» Gerard si avvicinò a letto, ci gettò sopra i libri, si inginocchiò e prese la mano di Frank tra le sue: «Frank, è il tuo tatuaggio. Dobbiamo liberarci del tuo tatuaggio»
 
 

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*(Incubi e Succubi: nelle leggende di Roma antica e poi del Medioevo, erano demoni cacciatori del sonno, portatori di brutti sogni. Gli incubi erano la versione maschile, i succubi quella femminile)
 
*Buffy:  l'Ammazzavampiri (Buffy the Vampire Slayer) è una serie televisiva statunitense horror-action prodotta tra il 1997 e il 2003 e scritta da Joss Whedon.

 
 

 
  
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