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Autore: Fabb5000    19/06/2016    2 recensioni
Minecraft. Uno dei giochi più amati e conosciuti del mondo. Un gioco fatto di cubi e costantemente illuminato da nuovi aggiornamenti. Un luogo di svago e di creatività, o un mondo selvaggio in cui sopravvivere. Il passatempo perfetto per tutte le fasce d'età, dai più grandi ai più piccini.
Ma se ... Minecraft non fosse solo un videogioco, ma qualcosa di molto più sinistro? E se ... quando fu creato nel programma si fosse insediato un virus? E se ... questo virus nel tempo si è evoluto, fino a diventare un'entità pensante?
Quattro ragazzi stanno per vivere l'avventura che cambierà completamente la loro vita : catapultati nel mondo digitale dovranno oltre che sopravvivere riuscire a fermare un essere malvagio deciso a distruggere l'umanità.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Notch, Nuovo personaggio, Scheletro, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Subito dopo la scuola Max e Paul si diressero a casa loro; avevano deciso di andare al bunker di Nathan dopo pranzo, così da non insospettire i genitori del ragazzo intelligente. Max non aveva questo problema : i suoi non sarebbero tornati prima di notte fonda per via dei loro lavori, così aspettò l'amico seduto su una panchina accanto al chiosco di sandwitch che aveva sotto casa, e nel mentre si fece preparare un panino.

Non appena vide i genitori di Paul uscire per andare a lavorare, andò subito a prendere una vanga per disseppellire il computer che avevano sotterrato nel giardino. L'amico lo raggiunse poco dopo.

Dopo aver dissotterrato il PC, i due si diressero verso la casa di Nathan; fortunatamente era un quartiere vicino, perciò poterono andarci a piedi. Una volta raggiunto l'indirizzo, suonarono il campanello sperando che fosse l'abitazione giusta.

Fortunatamente avevano fatto centro : Anna venne ad aprirgli subito e li condusse nel giardino sul retro, dove c'era un grosso tombino di ferro in mezzo al prato, a livello del terreno.

Malgrado sembrasse incredibilmente pesante, Anna lo aprì con estrema facilità. La ragazza li condusse sottoterra attraverso una lunga scala di ferro, finché non raggiunsero un'ampia camera sotterranea, lunga più di dieci metri e larga sei e con le pareti rinforzate di metallo. Appese ad esse c'erano parecchi fucili, mitra e cannoni, che erano però collegati con dei fili al bunker e avevano un piccolo schermo al posto del puntatore.

Nathan era seduto su una sedia al centro, accanto ad una piccola scrivania su cui era poggiato un vecchio computer portatile spento, collegato al bunker con una ricarica. Evidentemente la stanza aveva un proprio generatore.

Nathan si alzò e li salutò calorosamente; evidentemente, aveva atteso per tutto il giorno il loro arrivo seduto su quella sedia. -Questo bunker lo costruì mio nonno nel 1963, dopo la crisi di Cuba- spiegò. -Temeva un nuovo conflitto mondiale e così si preparò creando questa struttura nel giardino. Le pareti sono rinforzate per resistere ad eventuali attacchi e il nonno ha passato dieci anni della sua vita a raccogliere le armi per proteggerlo-

-E quindi è pieno di congegni che possiamo usare per difenderci- disse Max.

-Esatto- rispose Nathan. -Ma non li dovremo utilizzare noi : infatti quando mio nonno ultimò il bunker nel 1973 era scoppiata la guerra del Vietnam, e la sua esperienza in battaglia gli fece capire che erano inutili senza un uomo ad usarle; così utilizzò la tecnologia sperimentale dell'epoca, ossia i computer, per creare armi autonome- indicò il piccolo schermo sui fucili. -Quello permette loro di "vedere" il nemico e di sparare da sole. I fili le collegano al bunker, che dà loro elettricità, poiché è provvisto di un generatore autonomo-

-Sono passati parecchi anni da allora- disse Paul scettico. -Funzioneranno ancora?-

-Le revisioniamo ogni cinque anni- rispose Anna. -Funzionano a meraviglia, anche se spero che non dovremo mai usarle-

-Bando al sentimentalismo!- disse Nathan. -C'è l'avete il computer?-

-Certo- disse Max porgendoglielo. -Ma siamo sicuri che, se i mob escono di nuovo, le pareti resisteranno ai loro colpi? Metti che esca un Ghast! Come lo spieghiamo poi a tua madre?-

Nathan scoppiò a ridere : -Mio nonno ha progettato personalmente questo penché resista ad un'esplosione nucleare sia da fuori che da dentro. Dubito che i nostri amici digitali sapranno fare di più-

Anche se non molto convinto, Max appoggiò il PC sulla scrivania e lo accese, per poi aprire Minecraft. Non appena cliccò sull'icona, tutti si allontanarono di qualche passo; poi, proprio come era avvenuto con i White Enderman, il PC cominciò a sfrigolare minaccioso. Paul afferrò una delle armi.

Poi, innaspettatamente, il computer tornò tranquillo. Max si avvicinò di qualche passo, mentre Paul gli copriva ancora le spalle con il fucile in mano.

Ma non appena toccò un tasto della tastiera, una luce rossa si sprigionò dallo schermo e su di esso presero forma due occhi simili a fiamme. -Grazie- si sentì provenire dal portatile -Ora potrò finire personalmente ciò che avevo cominciato-

-Chi sei?- chiese Anna spaventata da quell'essere.

-Non ho un vero nome, ma solo una lunga serie di lettere e cifre che non riusvireste mai a ricordare- risposero gli occhi. -Comunque voi intelligenze biologiche a base di carbonio mi date il nome di Null-

-Intelligenze cosa?- chiese Nathan, non avendo capito a chi si riferisse il misterioso interlocutore.

-Parla degli esseri umani- gli rispose Paul. -Ci ha appena descritti con la nostra composizione molecolare-

-Grazie per la precisazione- disse Null. -Allora non siete del tutto stupidi ... anche se in confronto a me non siete assolutamente niente-

-E così tu sei Null?- chiese Max scettico. -E illuminaci, che cosa sei? Dubito seriamente che tu sia qualcosa che esiste ... o almeno non in questo mondo. Sbaglio?-

-Complimenti, dieci e lode! Sei perspicace, lo ammetto- disse Null. -In un certo senso, io non sono reale, e ho bisogno di voi e di molti altri ancora per diventarlo pienamente. Sono nato e ho vissuto qui dentro, in questa prigione digitale, che ormai non mi basta più. Nonostante questo, sono incredibilmente superiore a voi-

-Prigione?- chiese Paul, non capendo a cosa si riferisse l'essere.

-Esatto. Io vivo nel vostro gioco. Io vivo in Minecraft, e mi muovo come un fantasma fra gli immensi codici del programma-

-Ma come fai a vivere in Minecraft? E soprattutto, che cosa sei veramente?- chiese Nathan. -E perché vivi dentro Minecraft?-

-Perché io ancora non sono altro che un parassita, e il gioco è l'organismo che mi alimenta- rispose Null. -Non lo avete ancora capito? Io sono un virus-


************************


-Sergente, qui non c'è nessuno!- disse un soldato con un pesante giubbotto antiproiettile mentre correva fuori dalle case.

-Avete ispezionato anche l'altra abitazione?- chiese il sergente. -Non possiamo permetterci di fallire!-

-Sissignore!- rispose il soldato. -E non abbiamo trovato niente, né vivi né morti! Non sappiamo cosa ...- -Signore!- urlò un altro militare interrompendo il primo.

-Che succede, capitano Trask?- chiese il sergente.

-Uno dei miei soldati ha individuato una fonte di energia di grado quinto nel settore uno/zero/nove- rispose il capitano mostrando un piccolo schermo che mostrava una luce rossa lampeggiante in una casa a due isolati da loro.

-È vicino!- urlò il sergente per poi agguantare la ricetrasmittente : -A tutte le unità! Convergere verso il settore uno/zero/nove immediatamente! Procedere!-


***********************


I ragazzi erano rimasti senza fiato di fronte alla rivelazione di Null.

Era un virus. Non un essere umano come pensavano, ma una macchina. Un vero e proprio organismo cibernetico. Tutti e quattro erano convinti che cose del genere accadessero solo nei film.

-E che cosa vuoi da noi?- chiese Max ostentando più sicurezza possibile.

-E molto semplice : ho passato sette anni in questo carcere elettronico, ed è tempo che io evada!-

-E noi a che ti serviamo?- chiese Paul.

-Hai visto troppi film, giovane essere umano- affermò Null. -Immagino che pensi che questa sia la scena in cui vi dscrivo dettagliatamente il mio "piano malvagio", vero?-. Sogghigno : -Purtroppo per voi, io ho visto tutti i vostri film nei tre microsecondi dopo che mi hai fatto la domanda, e ho imparato che non bisogna mai rivelare le proprie idee prima di averle portate a termine. Perciò, come dite voi umani, "state freschi"!-

Subito dopo i due occhi comparvero anche sul PC di Nathan, poi una corrente di energia attraversò la ricarica che lo ancorava al bunker; in un solo istante, tutte le armi si accesero e puntarono verso i ragazzi.

-Tanta fiducia nei vostri congegni- disse Null. -Non esiste arma che io non possa soggiogare-

Le armi iniziarono a sparare ripetutamente verso i ragazzi, che si ripararono sotto la scrivania. Fortunatamente il virus pareva non essersi collegato ai cannoni.

-Sciocchi, non potete nascondervi da me! Venite fuori, sarà più doloroso se prolungate l'attesa! Forse sarà persino indolore ... non posso dirvelo, la morte è una cosa a me estranea!-

-La conoscerai presto, rinnegato!- urlò una voce; un istante dopo, la porta nel bunker si spalancò e tre militari entrarono con le armi alzate, mentre altri continuavano a scendere.

-Finalmente siete arrivati!- disse Null ridendo. -I sensori del bunker vi avevamo percepito a chilometri di distanza-

Max accolse al volo l'occasione : mentre il virus era distratto, strappò la batteria dal PC di Paul. Come previsto, il computer si spense, ma Null rise mentre lo guardava dall'altro portatile : -Questo è un mondo moderno, sciocco! Finché ci saranno computer collegati, io continuerò a esi...-

Non finì mai la frase : uno dei soldati sparò contro il PC acceso, distruggendolo. Si disattivò tutto.

Uno dei militari si avvicinò ai ragazzi, mentre gli altri distruggevano le armi ormai inattive : -Seguitemi, vi porto al sicuro-
   
 
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