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Autore: Kimly    16/04/2009    2 recensioni
Melissa è una diciotenne che ha tutto ciò che desidera. E' ricca, è intelligente ed ha il ragazzo e delle amiche. Ma è anche viziata, cocciuta e tende a voler comandare e primeggiare. L'incontro con Rick, un vagabondo misterioso e bellissimo farà in modo che inizi a dubitare di tutto ciò che ha, delle certezze che le circondavano la vita...prima. Così nasce una nuova Melissa, generosa e gentile, che però si allontanerà dagli amici e dalla famiglia che faranno di tutti per dividerli
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Schizzai fuori dal portone, dritta fino alla mia macchina.

Dove poteva essere andato a cercarlo Tony? L'aveva già trovato, l'aveva picchiato?

Domande su domande mi frullavano per la testa, ma dovevo mantenermi lucida o avrei rischiato un incidente.

Decisi di tornare in centro, dove l' avevo visto per la prima volta.

M'irrigidii, non c'era. Riconobbi, però, un uomo, quello chiamato Morris, così mi avvicinai.

-Scusi, Morris, giusto? Cercavo un ragazzo, quello che suonava il flauto con lei...-dissi tutto d'un fiato, tanto che mi guardò stralunato.

-Parli di Rick?Beh, non so dov'è. E' da un po' che non si fa vedere in giro.-sospirò pensieroso, sfregandosi il mento.

Solo allora appresi che fino a quel momento non sapevo neanche il suo nome...Rick.

-Sa come contattarlo? Dove abita, o cose così...-continuai io, agitando le mani.

-Non abita molto lontano da qui. Sempre dritto troverai un campo di roulotte, lui abita lì. Quella con il numero 71.-mi disse, indicandomi il fondo della via.

 

Lo salutai velocemente e presi a correre, non avevo tempo da perdere.

Corsi per un bel pò, le gambe stavano per cedere ma non potevo tardare.

Arrivai al campo, mi appoggiai alle ginocchia per riprendere fiato.

Cercai la roulotte numero 71, ma ce ne erano una trentina...finchè la trovai, all'ombra di un grosso albero.

Mi vergognavo, ma, facendomi coraggio, bussai.

Mi aprì una ragazza, alta, magra, con lunghi capelli neri e due occhi verdi smeraldo.  Avrà avuto circa la mia età, anche se sembrava più grande.

-Ehm...salve, c-cercavo Rick, c'è?-chiesi, arrossendo. Il suo sguardo mi intimoriva.

Mi fece segno di aspettare e sparì.

Mi guardai intorno, altre persone stavano uscendo dalle roulotte e mi fissavano.

Non ne capii il motivo, ma poi mi guardai.

Ero vestita elegante, troppo per quel luogo. Vestito firmato, scarpe firmate e borsa firmata. Mi sentivo un pesce fuor d'acqua.

Una bimba si avvicinò e fissò con curiosità la spilla che era attaccata al mio cappotto, mi abbassai per fargliela vedere meglio.

Spalancò gli occhi, quando la luce la attraversò, formando l'arcobaleno.

La staccai e gliela porsi, sorridendole.

Felice mi baciò la guancia e si allontanò.

-Ehi.-sentii e mi voltai.

Mi pietrificai, ero arrivata tardi. Rick aveva un livido su un occhio, ampi graffi sul volto e il labbro leggermente spaccato.

Mi avvicinai a lui.

-Che ti hanno fatto?Maledetti...-dissi io, toccandogli l'occhio.

-Non è niente, non ti preoccupare. Ho scoperto che hai un ragazzo geloso.-scherzò lui, prendendomi la mano e allontanandola dal suo viso.

-Oltre che geloso anche leale, tre contro uno...-ironizzai io, dispiaciuta.

-Veramente erano in due. Uno era il tuo ragazzo, l'altro tuo cugino.-

-Johnny non si è fatto coinvolgere, almeno uno intelligente, nel gruppo, c'è.-

Lui rise.

-Cambiando argomento, era quella ragazza, l'amica che ti ospita?-chiesi, allusiva.

-Non siamo solo io e lei, c'è anche suo fratello e la bambina di prima. Sono solo miei amici.-

Io annuivo, facendo finta di nulla.

-Allora, adesso che hai visto come sto, mi diresti come hai fatto a trovarmi?-mi chiese.

-Me l'ha detto Morris, ed è stato un bene altrimenti non avrei neanche saputo il tuo nome...Rick.-dissi io, sottolineando l'ultima parola.

-Beh nemmeno io sapevo come ti chiamavi, se quella pazza della tua amica bionda non lo avesse urlato a squarciagola quella volta.-

-Parli di Judy?E' fatta così, quando si altera la sentono anche in Perù.-

Iniziammo a ridere, poi presi parola.

-Sicuro di star bene?-dissi, toccandogli un taglio sulla guancia.

-Sì, non preoccuparti.-continuò lui, arrossendo...?

Il tempo sembrò fermarsi, mentre lui mi fissava e io gli sfioravo il viso.

Che tentazione quegli occhi azzurri, ma non potevo cedere o Tony non si sarebbe risparmiato questa volta e questo lo sapeva anche Rick.

-Meglio che tu vada.-sospirò, abbassandomi la mano.

-Sì, mi staranno cercando.-mentii io, come se non avessi litigato con tutti per lui.

-Beh, ciao allora, ci vediamo.-lo salutai, voltandomi ma mi sentii bloccare. Non volevo voltarmi, ma me lo fece fare lui.

Si avvicinò e...fu magia! Non so dire per quanto tempo rimanemmo lì, in mezzo ad un campo a baciarci.

Non riuscivo ad allontanarmi, non volevo allontanarmi anche se sapevo che avrei fatto soffrire qualcuno.

Ma le nostre labbra erano così in sincronia, mentre lui mi stringeva le mani, che mi sembrava troppo deprorevole interrompere una tale armonia.

Fu lui ad allontanarsi.

-Ahia.-pigolò, toccandosi le labbra.

-S-scusa...-dissi io.

-No, non è colpa tua. E' il labbro, meglio rallentare o la ferita si riaprirà.-disse, sorridendo.

Era un segno, meglio fermarsi.

-Io...io devo andare adesso, perciò...ciao.-lo risalutai ma anche questa volta fui fermata.

-Dimmi dove posso trovarti, un numero di cellulare o di casa.-pregò, fissandomi con quelle armi letali che aveva come occhi. Come resistere?

-Tieni.-dissi, scrivendogli i miei recapiti sulla mano.

-Mi farò sentire.-disse, io annuii e me ne andai.

Avevano ragione le ragazze...ero cotta! Ora si che avevo un enorme problema!!

Andai verso la macchina, e vidi Tony appoggiato lì.

-Credi di aver fatto una cosa intelligente?-gli tuonai contro.

-Scusa, non ce l'ho fatta. Quando l'ho visto lì, con te...Mi è salita una rabbia incontrollata. Fra non voleva, ma poi l'ho convinto...pentendomene subito dopo.-disse, affranto.

-Troppo tardi. Non era successo niente, potevi chiedere.-

-Era? Perchè hai detto "era"?-si informò, stringendo i pugni.

-Ehm...ecco, noi...-provai io, agitandomi.

-Ti ha baciata?-disse, orripilato, partendo di nuovo verso di lui.

-No, Tony. Ci siamo baciati, io ho ricambiato. E non tornare da lui, o con me hai chiuso.-sbottai io.

-Abbiamo già chiuso, anche come amici!-urlò prima di andarsene.

Ora si che c'era davvero da preoccuparsi!

                                              ***

Guardai l'ora, stesa sul letto. Le undici e mezza. Sospirai, non riuscivo ad addormentarmi.

Mi alzai dal letto. Presi il cellulare: un messaggio. Possibile che...fosse già lui?

Non era Rick.

Ciao, Meli...Ancora arrabbiata? Beh, fattela passare perchè ho una notizia...

Devo assolutamente vederti, prima delle altre. Facciamo domani, prima di scuola? Vengo da te alle 7, fatti trovare pronta. Risp. se va bene...XOXO J.

Judy, sempre lei. Le risposi con un semplice "ok!" e lo spensi.

Chissà che cosa le era capitato, aveva stuzzicato la mia curiosità.

Sperai di addormentarmi subito e così avvenne.

                                              ***

-Ehi, Melissa, ancora così?-mi chiese Judy, mentre io cercavo un paio di jeans.

-Come ti stai vestendo?-chiese, spalancando gli occhi.

In effetti in quei giorni il mio look era cambiato, subito dopo aver baciato Rick.

Quel giorno avevo un paio di jeans, una t-shirt di un concerto presa da mia cugina e i capelli, di solito sciolti e arricciati, erano stretti in una coda fatta male.

-Perchè?-chiesi, fissandomi allo specchio.

-Sembri una teppistella.-disse, acida.

-Tu, mia nonna.-risposi, con lo stesso tono.

Scoppiammo a ridere, contemporaneamente.

-Allora, mi spieghi che è successo?-chiesi, curiosissima.

-Beh, vedi, ecco...Ieri, quando tu hai fatto la tua scenata, ci hanno raggiunto Tony e Fra dicendogli che avevano picchiato quel tuo amico. Poi Tony è sparito e Fra mi ha chiesto di uscire, e poi...mi ha baciata!-disse, sorridendo.

-Tutto qui? Mi hai fatta alzare presto per sapere che quel troglodita di mio cugino ti ha baciata...uao.-dissi, senza troppo entusiasmo.

-Grazie tante. E tu, con Tony?-mi chiese.

-E' finita, ma lo sospettavo. Dopo aver baciato un altro, neanche io sarei tornata con lui, ma non credevo che non mi avrebbe rivolto la parola neanche come amica.-

-Come?Come? Ti ha baciata?Il barbone?-boccheggiò Judy.

-Non è un barbone, è un vagabondo.-lo difesi-E comunque, sì mi ha baciata.-

-Gente del genere vuole solo una cosa, Meli. Non puoi stare con lui! Guarda dove vivi, lui dove vive? Per strada?-mi accusò lei.

-In una roulotte...e poi che c'entra? Non ti devi preoccupare, ho tutto sotto controllo.-

-Ok, ok, non ti scaldare, non ho voglia di litigare.-

-E' permesso?-Pam entrò nella stanza.

-Che ci fai tu qui?-chiesi, confusa.

-Ci siamo tutte, allora.-mi rispose, facendo entrare Marty e Taty, entrambe avevano una faccia strana.

Capivo Marty, lei aveva sempre sperato che Fra si accorgesse di lei, ma Taty?

-Taty, tutto bene?-mi uscii e lei annuii, nervosa.

-Allora ragazze, vi devo dire una cosa...-prese parola Judy, ma Pam la fermò.

-Sappiamo già tutto, Fra non parla d'altro da ieri sera...Congratulazioni!-saltò su e la abbracciò.

Judy sembrava non accorgersi di Marty. Passò lo sguardo a Taty.

-Taty che hai?-chiese la bionda, fissandola.

Pam e Marty le vennero in soccorso.

-Sta bene, non vedete? Che cosa potrebbe avere?-disse Pam, mentre Marty annuiva.

Eravamo amiche, ma eravamo molto diverse. Io ero brava a mentire, loro no.

-Cos'è successo?-sbottai io, avendone abbastanza.

Taty mi fissò e sospirò.

-Ho passato la notte con Tony.-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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