Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: _Fire    20/06/2016    4 recensioni
AU Malec || Magnus!Badboy
Alec è al suo primo anno quando incontra Magnus Bane, senza sapere il suo nome.
Le loro strade si incrociano nuovamente al terzo anno di Alec, ma il ragazzo che aveva visto piangere quel giorno di due anni prima non c'è più: ha lasciato posto a un ragazzo sfacciato e arrogante.
Come una stella che si trasforma in un buco nero.
Alec riuscirà a portare un po' di luce sul suo cammino o verrà inghiottito dall'oscurità?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







 
«Alec, dobbiamo assolutamente andare a comprarti un vestito.» esclamò Isabelle, irrompendo in camera del fratello.
Il diretto interessato alzò gli occhi dal libro che stava leggendo per lanciare ad Isabelle uno sguardo interrogativo.
«Il tuo ballo di fine anno! Ovviamente io e Jace ci imbucheremo, quindi potremmo andare tutti insieme in un bel centro commerciale-»
«Ma mancano due mesi, Izzy» la interruppe Alec, tornando tranquillamente alla lettura. I rappresentanti della scuola, anche loro all'ultimo anno, avevano annunciato qualche giorno prima la data ufficiale dell'evento. In ogni caso, l'abbigliamento non gli era mai interessato, e non se ne preoccupava –  o comunque non così presto.
Sua sorella, invece, purtroppo per lui, non la pensava allo stesso modo. «Dai, Alec, sarà una serata importante. A proposito, Magnus verrà?»
 Alec chiuse il libro di botto. «Non gliel'ho chiesto.»
Isabelle, che fino a quel momento era rimasta in piedi, si sedette sul letto vicino a lui. «Lo farai?»
Ormai lui e Magnus stavano insieme da quattro mesi – seriamente insieme, non come la prima volta. «Seriamente» si ripeté nella mente. Aveva dato per scontato che la loro relazione fosse esclusiva, dopo ciò che era successo con quel cameriere...  Avrebbe dovuto dirlo esplicitamente? Si fidava di Magnus, e a maggior ragione se fosse successo di nuovo sarebbe stato ancora peggio. In ogni caso, anche se Magnus avesse accettato di andare al ballo con lui, Alec non era sicuro di farcela a ballare davanti a tutti con un ragazzo. Non sapeva se era davvero pronto per quel passo. «Non lo so. Sempre che io ci vada sul serio al ba-»
«Ci andrai!» lo interruppe Isabelle, con un tono che non ammetteva repliche, pizzicandogli leggermente una guancia.
«Vabbé, non ho comunque intenzione di comprare un vestito già ora»
«Hai ragione.»
Alec non credeva alle sue orecchie. Isabelle aveva appena rinunciato allo shopping?
«Chiedilo prima a Magnus, così magari viene anche lui e ce lo fai conoscere.»
«È una pessima idea» disse Alec, pensando che in confronto quella di andare a fare spese era stata geniale. Prima o poi avrebbe presentato Magnus ai suoi fratelli, ma non si sentiva ancora pronto.
«Prima o poi dovrai.» ribatté la sorella, dando voce ai suoi pensieri. «Inviteremo anche Clary e Simon.»
«Ecco un'altra idea che non mi entusiasma...» mormorò Alec, ma sorridendo. Era vero che i due non gli piacevano particolarmente, ma li stava accettando. Isabelle scosse la testa, ma lui la sentì ridacchiare. Dato che li avevano nominati, Alec si decise a chiedere a Isabelle come andassero le cose con Simon, dato che li aveva visti qualche volta insieme.
«Izzy, se posso chiedertelo... Tu e Simon...?»
Isabelle non si apriva facilmente, tendeva a tirare su un muro per non farsi spezzare il cuore. Le piaceva mostrarsi come una ragazza forte, a costo di essere scambiata anche per superficiale. Forte lo era davvero, ma aveva anche un gran cuore. Questo non tutti lo capivano, ma ovviamente Alec lo sapeva. Dopotutto, si trattava di sua sorella, una delle persone che amava di più al mondo. Una delle persone che era il suo mondo.
«Suppongo che ora sia il mio turno di raccontare» sorrise lei, ripensando a tutte le volte che era successo il contrario. «Dopo che mi ha detto di essere innamorato di Clary, l'ho lasciato. Te l'ho detto, non volevo essere un rimpiazzo. Da allora ci siamo un po' allontanati, anche se quando uscivo con Jace lui c'era sempre. Inizialmente pensavo fosse per stare con Clary, poi ho capito che cercava di vedere me. Alec, lo sai, non mi brucio mai con la stessa fiamma, ma ho deciso che valeva la pena riprovarci perché Simon aveva fatto qualcosa che...»
«Aveva distrutto le tue barriere.» intervenne Alec, annuendo tra sé e sé. Pensava che tra lui e Magnus fosse successa la stessa cosa. Magnus l'aveva liberato, facendogli accettare chi era e facendogli capire che poteva amare chi voleva. Aveva superato la cotta per Jace, comprendendo che in realtà aveva usato questa scusa per non esporsi. Al medesimo tempo, lui sentiva di aver superato il muro intorno al cuore di Magnus, avendogli fatto capire che poteva essere felice e concedersi più di semplice e occasionale sesso.
«Non mi ero mai sentita così. Quindi ora stiamo insieme e vediamo come va.»
«E Clary?»
«Mi ha giurato che l'ha superata del tutto, e che è anche felice per lei e Jace.»
«Su quest'ultima cosa ho i miei dubbi» rispose Alec, cercando di mantenere un tono serio, ma scoppiò a ridere non appena lo fece Isabelle.
«So che Simon non ti sta molto simpatico» disse poi lei.
«Come Magnus a te» le ricordò Alec. «Ma se ti rende felice me lo farò piacere. Se poi ti fa soffrire di nuovo, è tutta un'altra storia...»
Isabelle annuì con sguardo convinto. «Idem.»
 
* * * 
 
Alec uscì dalla metropolitana che lo aveva portato a Brooklyn. Di solito lui e Magnus si davano appuntamenti, o comunque Alec lo avvertiva quando passava a casa sua. Ma non quella volta. Aveva deciso di fargli una sorpresa.
Non sapeva perché fosse agitato: era una giornata come le altre. «Tralasciando che stai per chiarire che vuoi una relazione esclusiva.» gli ricordò una vocina nella sua testa. Cercò di calmarsi, sentendosi anche un po' in colpa. Da una parte sapeva che dopo quello che aveva passato la prima volta nessuno avrebbe potuto biasimarlo per quelle preoccupazioni, ma dall'altra Magnus gli aveva dimostrato ampiamente di aver capito i suoi errori e di non volerli ripetere. Alec aveva solo bisogno di quella piccola conferma e sarebbe stato pronto a fidarsi completamente di Magnus – anche se, in tutta sincerità, sapeva di avergli già dato il suo cuore da tempo.
Continuò a camminare, rimuginando sempre su questi stessi pensieri. Erano quasi le sette e il sole stava tramontando, ma, dato che si avvicinava l'estate, non era ancora buio. Una volta arrivato, Alec bussò. Magnus comparve sulla soglia un secondo dopo, con un'espressione alquanto sorpresa.
«Sembrava quasi che sapessi del mio arrivo, vista la velocità con cui aperto la porta, ma la tua faccia mi dice il contrario»
«Magari ti ho istallato un GPS nel telefono e non voglio fartelo capire»
«Adesso sono spaventato perché saresti seriamente in grado di farlo» ribatté Alec, tirando il telefono fuori dalla tasca e guardandolo con diffidenza.
Magnus rise. «Ti giuro che non l'ho fatto»
«Non ancora...» lo prese in giro Alec.
L'altro lo tirò dentro e gli lasciò un bacio veloce, prima di chiudere la porta.
«Credi di distrarmi così?» chiese Alec, dirigendosi verso il salone – ormai conosceva abbastanza bene la casa.
Magnus gli lasciò qualche altro bacio. «Dici che ci sto riuscendo?»
«Abbastanza»
Si lasciarono cadere sul divano, seduti l'uno accanto all'altro.
Magnus gli sfiorò i capelli dietro la nuca. «Qui crescono più lunghi.» osservò. «Ti ho mai detto quanto mi piace?»
Alec arrossì, come faceva sempre quando riceveva un complimento – soprattutto se quel complimento era da parte di Magnus Bane. Anche adesso che stavano insieme da mesi, non riusciva a evitarlo.
«Non l'hai fatto.» rispose.
«Oh.» fece Magnus, fingendosi estremamente dispiaciuto. Scese con la mano sul suo petto, segnando il contorno degli addominali sopra la maglietta. «E questo? Ti ho detto quanto mi piace?»
Alec, ancora rosso, stavolta annuì. «Qualche volta.»
Un sorriso malizioso comparve sul volto di Magnus mentre la sua mano scendeva sempre più giù, fino al basso ventre. «Di questo devo averti parlato per forza.»
Certo che lo aveva fatto. Che idiota.
Alec rimase in silenzio, il respiro trattenuto per la lieve pressione della mano di Magnus. Non era la prima volta, eppure non si sarebbe mai stancato del sorrisetto che Magnus gli riservava quando lo guardava in momenti come quelli.
Purtroppo, la sua mente decise di rovinare tutto, ricordandogli i propositi di quel pomeriggio. Tuttavia la mano di Magnus lo distrasse dai suoi pensieri.
«Allora?» domandò in un sussurro. «Non dirmi che non ti ho detto quanto mi piace.»
Alec deglutì. «L'hai fatto.»
Il sorriso di Magnus si allargò al massimo. «Bene.»
I suddetti propositi di Alec finirono decisamente all'ultimo posto delle sue priorità quando Magnus si spostò su di lui, cominciando a baciarlo piano. Quando faceva così, Alec arrivava quasi a scodarsi il suo nome.
«A che pensi?» gli chiese Magnus, mentre le sue mani armeggiavano con la zip di Alec. Aveva capito che era un po' distratto.
«A noi.» rispose schiettamente lui. «Io sono già tuo, Magnus. Nel senso che non vorrei nessun altro. Ma tu...tu puoi avere di meglio, me ne rendo conto e- e vorrei solo avere la certezza che» Alec fermò Magnus, per assicurarsi di finire di parlare, e che lui lo ascoltasse. «che tu sappia di essere mio
Alec aspettò una sua risposta, ancora con le guance colorate, perché non aveva mai detto una cosa del genere a nessuno. «E prima che tu possa dire il contrario» aggiunse. «Mi fido di te. Solo che sentivo di doverlo dire perché-»
«Lo so.» lo interruppe Magnus, sorridendogli in modo rassicurante.
«Che?»
«Che sono tuo. E, giusto per metterlo in chiaro, non voglio nessun altro nemmeno io.»
Alec sorrise, ribaltando le loro posizioni. Adesso Magnus era steso sul divano, sotto di lui. «Grazie.»
Magnus sollevò il viso per baciare Alec. «Tra parentesi, mi piaci quando sei possessivo...» mormorò, continuando quello che aveva iniziato.
E Alec non ebbe niente da obiettare.
 
* * *
 
Magnus era seduto sul divano guardando la TV, con Chairman che faceva le fusa contro le sue gambe.
Doveva ammettere di non essere rimasto sorpreso dalle parole di Alec, erano effettivamente legittime, e sperava che il ragazzo avesse capito di potersi definitivamente fidare di lui. Non l'avrebbe ferito, non di nuovo.
Qualcuno suonò al campanello, così forte da turbare il gatto, che si spostò. Si chiese chi fosse: non aspettava nessuno, e Alec era appena andato via. Forse erano Catarina e Ragnor tornati per qualche ragione dal loro viaggio, o forse semplicemente Alec si era dimenticato qualcosa lì.
Abbassò la maniglia.
Non appena la persona dietro la porta comparve, si pentì di averlo fatto.

 








 

Note dell'autrice:
Buongiorno!
Avrei voluto aggiornare prima, ma ovviamente quando c'è il tempo a scarseggiare è l'ispirazione... Nonostante i miei problemi, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Alec e Magnus hanno fatto un altro importante passo: reso la loro relazione ufficialmente esclusiva, perché lo sappiamo che in realtà lo era già. Tanti altri passi potrebbero essere fatti, anche se, come dice il titolo, qualcosa sta per succedere... Secondo voi chi è alla porta?
Lo scoprirete nella prossima puntata nel prossimo capitolo.
Fino ad allora, vi lascio la mia pagina autrice per spoiler e aggiornamenti, o semplicemente se voleste parlare con me.
Alla prossima! 


   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: _Fire