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Autore: Kicchan7    20/06/2016    2 recensioni
Spesso un amore nasce dalle piccole cose, dagli sguardi, da un pensiero o da una risata. In questa storia si vedrà come è nato l'amore tra Sirius ed Hermione, durante l'estate del quinto anno ad Hogwarts della ragazza.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Hermione Granger, Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black, Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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1. Torta alla cannella
"Cos'è questo profumo?" Una fragranza nuova aveva appena attraversato la soglia di Grimmauld Place 12, penetrando l'odore di muffa e stantio che aveva ormai messo radici in quell'appartamento. Sirius Black, i cui sensi canini eran sempre sull'attenti, percepì quel profumo gradevole di mandorle e arance dalla cucina, situata in fondo al corridoio d'ingresso. Dei passi leggeri risuonarono sulla moquette antica, il profumo si faceva più intenso, ma Sirius non riusciva a capire a chi appartenesse: le donne di casa, Molly e Ginny, erano al piano di sopra in biblioteca, mentre Tonks era a lavoro al Ministero.

Una mano candida aprì delicatamente la porta della cucina. Sirius si trovò di fronte la proprietaria di quell’odore delizioso, e la guardò meravigliato:" Hermione! Che bella sorpresa! Cosa ci fai qui?" le chiese sorridendo apertamente.

"Buongiorno Sirius! Sono venuta qui al sicuro con tutti voi su consiglio del professor Silente… Ieri sera é venuto ad avvisare i miei dei pericoli che stiamo correndo ora che beh, Lui è tornato, e loro han capito la situazione e han preferito che venissi qui, dove avrei avuto qualcuno al mio fianco che avrebbe potuto difendermi!" Rispose Hermione a sua volta, senza riuscire a nascondere completamente un velo di malinconia.
Sirius lo notò, si alzò, e mettendole un braccio intorno alle spalle la guidò fuori dalla cucina, dicendole in tono rassicurante:" Stai tranquilla, ti proteggeremo tutti! Ma andiamo ad avvisare che sei arrivata!" E così facendo con un colpo di bacchetta fece levitare il baule su per le scale.
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Il caloroso benvenuto che le riservarono le scaldava ancora il cuore, mentre avvolgeva un asciugamano intorno ai lunghi boccoli appena lavati e indossava un paio di shorts e una canottiera gialla per raggiungere gli altri in cucina. La signora Weasley era stata così gentile dal dispensarla dalla “battaglia” che stavano dando alla casa, visto il viaggio stancante che aveva sostenuto per raggiungerli; così ne aveva approfittato per sistemare i suoi bagagli nell’angusta camera che avrebbe diviso per il resto dell’estate con Ginny, e per farsi un bagno rigenerante.

Aveva appena chiuso la porta di camera sua e stava per scendere le scale ansiosa di aiutare in cucina, quando sentì Sirius parlare con qualcuno in corridoio. Si nascose, senza sapere il perché, forse perché temeva di farsi scoprire ad origliare anche se per caso, quando si rese conto che Sirius stava discutendo con Remus Lupin :” te l’ho già detto Padfoot, Silente non vuole che corri rischi! Ricordati che sei uno dei maghi più ricercati degli ultimi anni, escludendo Voldemort, che nessuno purtroppo sta cercando!” disse amaramente il lupo mannaro. “Non mi interessa! I mio figlioccio è abbandonato da quegli spregevoli Babbani, non posso scrivergli e ora non posso neanche pensare di andare a controllarlo? Ci andate tutti! Ci mandate addirittura Mundungus e non potrei andarci io? Perché poi? Avrei addosso il mantello dell’invisibilità! Nessuno mi vedrebbe, e nessuno potrebbe notarmi! Non avvicinerei Harry, mi basterebbe potermi sentire utile come suo tutore e membro dell’Ordine!” sbottò infuriato Sirius. “Adesso basta! Il discorso è chiuso! Farai quello che ti è stato ordinato da Silente, che ti piaccia o meno, come facciamo tutti! Stai qui ad accogliere tutti i membri dell’Ordine e a essere pronto in caso di emergenze! Smettila di fare l’immaturo!” rispose secco Lupin, rendendosi conto solo una frazione di secondo dopo di quanto le sue parole dovessero aver ferito il suo migliore amico. Infatti si avvicinò provando ad appoggiare una mano sulla spalla di Sirius: “ Padfoot, scusa, io..” “Oh, vattene al diavolo Remus!” esclamò l’uomo di risposta, scostando bruscamente la mano dell’amico; e voltandogli le spalle si diresse a grandi passi verso il piano superiore, senza accorgersi di Hermione, nascosta dietro l’angolo che aveva appena superato.

La ragazza rimase impietrita, con le parole dei due uomini che rimbombavano ancora nelle sue orecchie, mentre un pensiero si faceva strada nella sua mente: per quanto tutti si dimostrassero felici e forti, non lo erano; anche le preoccupazioni più stupide iniziavano a pesare su ognuno di loro, e i loro legami affettivi eran più deboli che mai.
Sospirando svoltò l’angolo, trovandosi di fronte un pallido e teso Remus Lupin, dai capelli più striati di grigio dell’ultima volta che lo aveva visto, che appena si accorse della sua presenza le sorrise forzatamente e con finto tono sereno esclamò:” Hermione! Non sapevo fossi arrivata! Che bello vederti!” la ragazza gli sorrise dolcemente e sussurrò:” Professore, vi ho sentiti discutere, non serve fingere di star bene: nessuno è davvero felice in questo periodo, vero?” Lupin la guardò un secondo, e scuotendo la testa mormorò mestamente:” Come sempre hai ragione Hermione… speriamo di riuscire a rimanere il più coesi possibile; l’ultima cosa che ci serve sono contrasti anche tra noi..” e detto questo le voltò le spalle per raggiungere il piano inferiore.


Per tutta la sera Sirius non si fece vedere a cena; i ragazzi facevano casino come ogni volta, mentre la signora Weasley discuteva con Lupin e il Signor Weasley riguardo una certa nuova recluta dell’Ordine che sembrava chiamarsi Tonks, ma Hermine non ci faceva caso: stava pensando alla sua famiglia, e si chiedeva se stessero bene e se sentissero già la sua mancanza, quando un’idea le balenò nella mente: era un’idea stupida, ma poteva funzionare. Corse verso la cucina e iniziò a cucinare, prima di avere ripensamenti.


Due orette dopo la ragazza bussò nervosamente alla porta di una stanza confinata al terzo piano della casa, posò velocemente un piatto di fronte alla porta e corse via, nascondendosi dietro l’angolo del corridoio. Dalla porta a cui aveva appena bussato uscì Sirius, i lunghi capelli che gli ricadevano davanti agli occhi in modo trasandato, e Hermione, spiandolo dall’angolo, non potè non notare quanto affascinante apparisse quell’uomo, e quanto doveva esserlo stato alla sua età vent’anni prima; avvampò subito, rendendosi conto del pensiero che aveva appena formulato, e maledicendosi per quel leggero batticuore che sentiva si sentì grata di essere nascosta, lontano da occhi indiscreti.
Black intanto, si guardava attorno, con aria circospetta, mentre cercava la fonte del rumore che aveva sentito provenire dalla soglia della camera, quando un odorino delizioso attirò la sua attenzione: ai suoi piedi si trovava un piatto con una fetta di torta alla cannella ancora calda e fumante con un bigliettino. Sirius si chinò per raccogliere il piatto e lesse il biglietto:” Mamma mi cucinava sempre questa torta alla cannella quando qualcosa non andava come volevo. Certo, non risolveva il problema, ma mi lasciava a stomaco pieno e con un po’ di dolcezza in più in corpo. Spero ti piaccia. Hermione”
L’uomo fissò stupito le parole scritte sulla pergamena, osservò la graziosa scrittura della ragazza e qualcosa si propagò dal suo cuore fino alla punta delle dita, un tepore che non sentiva da tempo: era molto che qualcuno non faceva qualcosa per lui di così dolce e inaspettato.  Strappò un pezzo di pergamena, afferrò una piuma e scrisse alcune semplici parole. Trasfigurò il bigliettino in una farfalla e lo liberò in aria, e sorridendo si chiuse la porta alle spalle, rientrando in camera a gustarsi la torta.


Due piani sotto, Hermione riceveva quella strana farfalla che si posò dolcemente tra le sue mani, mostrandole il messaggio: “Grazie Hermione. Sirius Black al tuo servizio, pronto a difenderti” . e con quelle parole sotto gli occhi, le guance diventate rosse, un batticuore inspiegabile, e un sorriso che accarezzava le sue labbra, la ragazza si rimise a leggere.


Buonasera a tutti! Ci riprovo: mi sono accorta di amare troppo Hermione e Sirius, e ho deciso di dedicarmi a una storia su di loro, che in realtà sarà una una semplice raccolta di momenti di questa coppia, che amo immaginare possano essere successi! Cercherò di aggiornare il più spesso possibile e con regolarità, esami permettendo! Spero che sia di vostro gradimento e di non aver fatto troppi errori! Al prossimo capitolo! <3
P.S.: in principio sul mio pc le due lettere erano scritte con grafie diverse, appena capisco come si fa ametterle anche qui lo modificherò ahahah ;)

 

  
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