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Autore: sacro    21/06/2016    1 recensioni
Ci sono un post-it, una penna ed alcune promesse.
No non è l'inizio di una squallida barzelletta trovata in un libro di Totti, bensì è il modo che A. decide di usare per rimediare ad uno degli sbagli peggiori che abbia mai commesso. Un errore che gli è costato circa sei anni; metà dei quali passata al fianco di persone sbagliate per provare a dimenticare l'indimenticabile.
Ma A. non sa, non avrebbe mai immaginato ciò che sarebbe successo in seguito all'aver dato alla sua vita la piega sbagliata.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Si avvicina un temporale-.
-Ma non è possibile!- disse. C'era il sole e neanche l'ombra di una nuvola all'orizzonte.
-Fidati amico, qualcosa si muove-, l'Io interiore di A. sembrava convinto di ciò che affermava, quasi al punto da renderlo un soggetto bipolare; -sto impazzendo, parlo con me stesso e nonostante sia un soleggiato pomeriggio di Marzo sono convinto dell'arrivo di un temporale, mah-.
Ciò che egli non sapeva era che il suo Io si stava riferendo alla serata che avrebbe passato con la sua solita compagnia, con la differenza che quella sera, a sua insaputa, avrebbe incontrato delle vecchie amicizie con le quali aveva tagliato i rapporti abbastanza anni prima da essersi erroneamente convinto di aver dimenticato tutto.
E così, dopo essersi preparato ed avviato verso il locale stabilito per la serata, si rese conto che un temporale stava effettivamente arrivando. Era il compleanno di Claudia, c'era da prendere in considerazione l'ipotesi che avrebbe potuto invitare le sue vecchie compagne di classe; cosa che A. non fece.
-Sarà una lunga serata- constatò tra sè e sè, -perchè c'è anche lei vicino a Claudia? perchè proprio lei!?- era nel panico più totale ma non poteva andarsene, ormai era stato visto quindi si avvicinò e salutò tutti meno che lei, la quale contraccambiò il non saluto senza nascondere la sua indifferenza.
L'ultima volta che A. le parlò l'aveva trattata troppo male a causa di ciò che lei gli disse. Lo face per lui, perchè secondo lei stava commettendo uno sbaglio con Silvia, la sua fidanzata ma ovviamente questo A. non lo capì e reagì sconsideratamente.
Allontanò la persona più importante che avesse mai conosciuto; con lei si sentiva sè stesso e riusciva a tirare fuori la sua stupidità (e a volte anche il suo lato carino) in tutto il suo splendore, prese le distanze e tagliò i ponti con le ragazza della quale era innamorato. -... Ed ora eccola qui, Claudia, perchè non me lo hai detto?- Un misto di emozioni, tra le quali prevalse la rabbia, assalì A. che si trovò a sperare nella comparsa di un buco nero al posto della sua sedia che lo avrebbe catapultato altrove o magari in nessun luogo. -Non potevo non invitare lei e rinunciare ad uno dei miei due migliori amici, lo sai! Ti prego, sopporta-. Il solito modo di fare di Claudia, stizzita e categorica, che nervoso!

Dopo quella sera e altre simili, A. e Lisa ripresero i contatti.
Un tuono.
Ciò fece risvegliare alcuni sentimenti che però un giorno A. dovette reprimere nuovamente. Da come lei gli scriveva intuì che qualcosa stava cambiando nel loro rapporto e ne ebbe le conferma in un'ennesima serata carica di novità: Lisa aveva portato il suo ragazzo.
Tutte le speranze di rinsaldare quel rapporto claudicante parvero scomparire quando, per puro e maledetto caso, A. si girò e li vide baciarsi; in quel momento in mondo finì e per qualche attimo A. non capì e non riuscì a sentire niente e nessuno. Fu l'evento che riportò il protagonista con i piedi per terra e per qualche messe fu anche causa di distrazione e profondo turbamento in A. in quale rimase felicemente colpito quando, dopo aver nuovamente chiuso le comunicazioni con Lisa, lei gli scrisse per sapere che fine avesse fatto. Altro cambiamento, si erano lasciati.
Il temporale era sempre più vicino; i tuoni erano disorientanti ed i lampi che iniziarono timidamente a farsi vedere, parvero trasformare il cielo in un ampio palcoscenico occupato da un banditore d'asta e dagli acquirenti intenzionati a non lasciarsi sfuggire neanche un lotto in vendita. 
Un altro tuono.
Anche se molto titubante e carico di domande che non avrebbe mai fatto, A. si avvicinò per le seconda volta alla sua amica, questa volta abbandonando molte delle speranze che portava con sè la volta precedente. E così passarono diversi mesi, fra una lezione di primo soccorso ed una'altra i due passarono diverso tempo insieme; abbastanza da rendere quelle lezioni una routine, la quale una volta terminata si fece sentire come una mancanza per entrambi. Ad A. dispiacque molto, sapeva che non si sarebbero più visti tanto quanto prima e ne fu rattristato. Per quanto egli si sforzasse di avvicinarsi, continuava a rimanere in quella situazione, così decise di prendere una penna, un post-it  e decise di mettere bianco su nero alcuni impegni come andare a vedere le stelle al mare, andare in un parco acquatico, in barca ed altre cose propostegli da Lisa; questo perchè lei credeva che quelle cose che avrebbe voluto fare, non sarebbe riuscita a concluderle per il suo pessimismo. Lo firmò e così facendo promise che l'avrebbe accompagnata in quelle esperienze, lo fece perchè molte volte è meglio dimostrare certe cose, dirle semplicemente non rende bene l'idea.

Ormai si sentiva chiaramente l'odore caratteristico che anticipa la pioggia.
Era arrivato Giugno e con esso Lisa dovette andare a fare i test psico-attitudinali per la marina; furono tre giorni fantastici, tre giorni di quelli che capitano una volta nella vita... tre fantastici giorni di merda.
A. è stato tutto il tempo a sperare che l'amica, soprannominata "affettuosamente" Bulla per i modi con cui lo trattava, venisse dichiarata idonea; probabilmente è stata una delle cose più dolorose che fece. Sperò che potesse realizzare il suo sogno e stare lontana da casa, dai suoi amici e da A. per un anno per crescere personalmente e vedere posti nuovi; lo fece pur sapendo che probabilmente non le avrebbe mai detto di essere innamorato di lei, non le avrebbe mai detto di esserlo sempre stato e mai le avrebbe detto il motivo per il quale l'allontanò tanti anni prima.
Lo fece perchè l'aveva sempre amata, specialmente la parte un po' stupida e innocente del suo carattere, la parte che la rende un po' bambina ma maggiormente amava e ama vederla ridere; quindi sentire Lisa che lo metteva in guardia da Silvia, ragazza della quale si accontentò perchè lei lo vedeva come un amico, pur non essendo minimamente paragonabile a Lisa, lo fece andare su di giri perchè quest'ultima continuava a considerarlo un amico e ora cercava anche di farlo stare lontano da Silvia? Ovviamente non lo fece per questo ma all'epoca A. la vide in questo modo.
Ma Antonio ha continuato ad insistere senza fare pressione e dicendole molte cose senza freni di alcun tipo, c'è stato e continuerà ad esserci per Lisa perchè dopo aver sprecato sei anni di questa amicizia , sei anni che la vita non porterà indietro, ha capito che una promessa scritta su un post-it va mantenuta e la manterrà, per lei.

E il sole fece così la sua teatrale comparsa spazzando via ogni nuvola e ogni presagio di pioggia, annullando, per il momento, la possibilità che il loro nuovo capitolo venga lavato via dall'acqua ed evitando che non ne rimanga traccia.


ANGOLO AUTORE:

Salve a tutti!
Scusate se la storia non è proprio come (probabilmente) vi sareste aspettati e se i dialoghi sono praticamente assenti, in realtà nemmeno io me l'aspettavo così però... inizindo a scrivere non sono riuscito a fermarmi DX
... E niente, ho avuto la necessità di "raccontarvi" questi avvenimenti perchè "una persona" (su su che capite tutto!) mi ha dato del prevedibile...
Beh spero che si ricreda e che capisca che dopo tanti anni di conoscenza si possono notare dei dettagli nel carattere di una persona fino a quel momento nascosti. XP 
Ciao a tutti.. e a Totti (scusa ma sei famoso per le barzellette hahahah)


P.s. scriverò e scriverò bene, sicuramente meglio di così... questo racconto non avrà niente a che fare col mio modo di scrivere, bye =)

   
 
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